CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 luglio 2008
25.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 2 luglio 2008. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Nicola Cosentino.

La seduta comincia alle 15.

5-00171 Fogliardi: Chiarimenti in merito a taluni termini tributari.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

Giampaolo FOGLIARDI (PD) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il Sottosegretario Nicola COSENTINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Giampaolo FOGLIARDI (PD) si dichiara sostanzialmente insoddisfatto della risposta fornita dal Sottosegretario, la quale non risulta chiara, riservandosi di approfondirne ulteriormente il contenuto.

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5-00172 Milo: Eliminazione dell'obbligo di gestione personale delle rivendite dei tabacchi.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) in considerazione della necessità di approfondire la tematica affrontata dall'interrogazione, di cui è cofirmatario, chiede di rinviarne lo svolgimento, riservandosi di presentare una proposta di legge in materia.

Il Sottosegretario Nicola COSENTINO consente alla proposta di rinvio dello svolgimento dell'interrogazione avanzata dal deputato Zeller.

Gianfranco CONTE, presidente, alla luce della richiesta avanzata dal deputato Zeller, avverte che l'interrogazione n. 5-00172 Milo sarà svolta in altra seduta. Dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

La seduta termina alle 15.15.

RISOLUZIONI

Mercoledì 2 luglio 2008. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Nicola Cosentino.

La seduta comincia alle 15.15.

7-00019 Soglia: Applicazione degli indici ISTAT ai fini della determinazione dei canoni relativi alle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative.
(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata nella seduta del 26 giugno 2008.

Gerardo SOGLIA (PdL) riformula il testo della propria risoluzione (vedi allegato 2), la quale è stata integrata al fine di risolvere anche ulteriori questioni relative alla disciplina sulla determinazione dei canoni con finalità turistico-ricreative.

Gianfranco CONTE, presidente, in considerazione della necessità di consentire ai gruppi ed al Governo di approfondire il contenuto del nuovo testo della risoluzione, propone, concorde la Commissione, di rinviare ad altra seduta il seguito della discussione.

7-00016 Strizzolo: Modalità di attestazione dei requisiti per l'accesso alla ripartizione della quota del 5 per mille.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

Ivano STRIZZOLO (PD) illustra brevemente la propria risoluzione, la quale intende affrontare una problematica insorta in sede di attuazione della disciplina relativa alla ripartizione della quota del 5 per mille; in particolare, l'atto di indirizzo segnala il fatto che molti enti beneficiari sono stati esclusi dall'attribuzione di tali somme, in quanto non hanno inviato entro i termini previsti la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà necessaria per attestare il perdurare dei requisiti richiesti per partecipare alla ripartizione. In tale contesto ritiene necessario evitare che, laddove sussistano i requisiti previsti dalla legge, gli enti beneficiari della quota di ripartizione del 5 per mille vengano esclusi, per un mero errore materiale, da tale beneficio.

Lino DUILIO (PD) sottolinea come le difficoltà evidenziatesi in sede di attuazione della disciplina sul 5 per mille siano dovute al fatto che la normativa in materia, introdotta in anni recenti, ha subito talune modifiche, e necessita di essere ulteriormente chiarita sotto alcuni aspetti.
Ritiene pertanto necessario adottare un atto di indirizzo che impegna il Governo a fornire una linea interpretativa inequivoca, che consenta di stabilizzare il quadro normativo in materia, stabilendo il principio secondo cui gli aspetti sostanziali devono far premio su quelli formali, e che

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la chiara volontà del contribuente di destinare una quota della propria imposta in favore di un determinato destinatario non può essere posta nel nulla per il mero ritardo nella presentazione di un'autocertificazione.

Il Sottosegretario Nicola COSENTINO informa di aver interessato l'Agenzia delle entrate della problematica sollevata dalla risoluzione, riservandosi pertanto di esplicitare successivamente la posizione del Governo su tale materia.

Gianfranco CONTE, presidente, rileva come la circolare 47/E dell'Agenzia delle entrate possa effettivamente determinare alcune problematiche nell'applicazione della disciplina del 5 per mille, ritenendo a tale proposito opportuno affrontare la questione in termini generali, consentendo a tutti gli enti interessati di rientrare nei termini per poter partecipare alla ripartizione delle quote.
Sottolinea inoltre come la questione derivi, in larga parte, dalle modifiche all'impianto originario dell'istituto del 5 per mille apportate nel corso della precedente legislatura, che hanno portato alla definizione di un elenco dei possibili beneficiari: ritiene quindi necessario rivedere tale impostazione, salvaguardando il più possibile la volontà, espressa dal contribuente, di destinare una parte della propria imposta ad un ente da lui individuato.
Considera quindi opportuno consentire al Governo di procedere ai necessari approfondimenti in materia, rinviando ad altra seduta il seguito della discussione, anche al fine di definire in termini il più possibile ampi il contenuto della risoluzione.

Ivano STRIZZOLO (PD) concorda con la proposta del Presidente di rinviare il seguito della discussione ad altra seduta, al fine di consentire i necessari approfondimenti sulla risoluzione, auspicando comunque che tale approfondimento possa avvenire in tempi non eccessivamente lunghi.

Gianfranco CONTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito della discussione.

La seduta termina alle 15.30.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 2 luglio 2008. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Nicola Cosentino.

La seduta comincia alle 15.30.

Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2013.
Doc. LVII, n. 1.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 1o luglio 2008.

Maurizio LEO (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul Documento in esame (vedi allegato 3).

Alberto FLUVI (PD) informa che il proprio gruppo ha formulato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 4).

Lorenzo RIA (PD) rileva, come, nel corso del dibattito sul Documento di programmazione economico-finanziaria, il gruppo del PD non si sia limitato ad evidenziare le ambiguità, le debolezze e le contraddizioni insite nel Documento, ma abbia anche indicato talune linee di politica economica che costituiscono un vero e proprio DPEF alternativo, coerente con gli obblighi assunti in sede europea e con i vincoli di finanza pubblica gravanti sull'Italia, e rispettoso delle esigenze dei cittadini e delle imprese.

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In particolare sottolinea come l'indicazione di un tasso di inflazione programmata eccessivamente basso, come quello stabilito dal Governo, potrebbe creare gravi conflittualità ed incertezze nella contrattazione collettiva, determinando inoltre effetti negativi sugli investimenti e sui consumi: pertanto il Governo, qualora intenda effettivamente rispettare gli impegni assunti in campagna elettorale, dovrebbe inserire nel corpo della manovra una serie di previsioni volte a colmare la differenza sussistente tra tale valore e l'inflazione reale.
Segnala inoltre come il proprio gruppo abbia indicato una serie di puntuali proposte alternative relativamente alla riduzione della spesa pubblica, in considerazione del fatto che l'impostazione seguita dall'Esecutivo in questa materia risulta vacua, generica e velleitaria, rischiando di impoverire i settori più deboli del Paese. Occorre, invece, individuare soluzioni più eque, che siano sostenibili per l'equilibrio socio-economico: ritiene, infatti, che la drastica riduzione degli investimenti pubblici determinata dalla manovra risulti ispirata da una logica asfittica, che finirà per assestare un duro colpo all'economia italiana, la quale non può, evidentemente, essere rilanciata senza il contributo degli investimenti pubblici.
Esprime quindi la propria forte delusione per le modalità di stabilizzazione della finanza pubblica seguite dal Governo, il quale, contraddicendo clamorosamente i propri impegni in materia di riduzione della pressione fiscale, intende reperire oltre sei miliardi di euro attraverso misure di inasprimento fiscale: pertanto, quella realizzata dall'Esecutivo non costituisce un'operazione di perequazione del carico tributario, ma un vero e proprio aggravio di imposta, rispetto al quale il gruppo del Partito Democratico ha, anche in questo caso, individuato soluzioni differenti. A tale proposito segnala come gli inasprimenti di imposizione operati nei confronti delle banche, delle assicurazioni e delle imprese petrolifere, non accompagnandosi a misure di liberalizzazione di tali settori, rischino di avere, paradossalmente, effetti perniciosi per i consumatori, i quali subiranno gli incrementi dei prezzi attraverso i quali tali soggetti intenderanno ammortizzare il maggior prelievo nei loro confronti.
Occorre quindi contestare in radice le linee di fondo della manovra finanziaria e del DPEF, che disattendono il diritto di tutti i contribuenti onesti di vedersi restituire, alla luce delle disposizioni in tal senso contenute nella legge finanziaria per il 2008, le maggiori risorse derivanti dal recupero dell'evasione e dal riequilibrio della tassazione attraverso la riduzione del prelievo sulle famiglie, sui lavoratori dipendenti e sui pensionati.
Evidenzia altresì come il DPEF non fornisca alcuna indicazione programmatica sulla prospettata riforma in senso federalista del sistema tributario, segnalando altresì la debolezza delle proposte relative all'azione di sostegno delle iniziative produttive ed al rilancio del Mezzogiorno.
Preannuncia pertanto il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, stigmatizzando, in tale contesto, la gravissima violazione degli equilibri istituzionali e costituzionali perpetrata dal Governo, con cui si sono volute surrettiziamente rimodellare le modalità di esame della manovra finanziaria, secondo modalità irrituali e sostanzialmente eversive delle prerogative del Parlamento, il quale dovrà limitarsi esclusivamente a ratificare il contenuto della manovra.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che la proposta di parere alternativa presentata sarà posta in votazione solo qualora fosse respinta la proposta di parere formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.50.