CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 giugno 2008
19.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 19 giugno 2008. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 13.15.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2006/121/CE che modifica la direttiva 67/548/CEE per adattarla al regolamento (CE) n. 1907/2006 concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) e che istituisce un'Agenzia europea per le sostanze chimiche.
Atto n. 2.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 17 giugno 2008.

Sandro GOZI (PD) rileva l'importanza della materia affrontata dallo schema di decreto in esame, anche sotto il profilo della tutela della salute dei cittadini. Riterrebbe opportuno svolgere un approfondimento sulle disposizioni riguardanti l'accesso del pubblico alle informazioni sulle sostanze chimiche, al fine di comprendere se vi siano margini di intervento rispetto a quanto disposto in ordine all'obbligo di informazione «minima» circa le sostanze pericolose contenute nei prodotti.

Rocco BUTTIGLIONE (UdC) osserva come la XIV Commissione sia chiamata ad esprimersi su un provvedimento di particolare importanza, poiché dall'attuazione della direttiva 2006/121/CE dipende il futuro della salute dei cittadini e dell'industria chimica europea. Occorre ricordare infatti che la preoccupazione per l'immissione nell'ambiente di sostanze chimiche non testate dalla storia è venuta crescendo negli ultimi anni, sia perché è in crescita costante il numero di tali sostanze, diffuse in gran parte attraverso i prodotti dell'industria manifatturiera, sia perché si assiste ad un'incidenza sempre maggiore di patologie - cita il caso delle allergie - riconducibili proprio a tali sostanze.
Si pone quindi il problema di pervenire ad un difficile equilibrio tra due distinte esigenze: quella della massima tutela possibile

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della salute dei cittadini e quella dello sviluppo dell'industria chimica e manifatturiera. Occorre, inoltre, rispondere ad alcune questioni tecniche. La prima riguarda il numero di sostanze che debbono essere testate. Certamente si deve procedere alla registrazione di tutte le sostanze chimiche, ma non tutte possono essere sottoposte a procedure di prova; test rigorosi debbono essere limitati alle sostanze prodotte a partire da una certa data. In secondo luogo, occorre individuare i criteri di valutazione in ordine alla pericolosità di tali sostanze, poiché è filosoficamente, oltre che scientificamente, impossibile provare che una sostanza non è pericolosa; si può solo dimostrare che non lo è stata sino ad ora.
Invita quindi la Commissione ad una valutazione rigorosa del provvedimento in esame, sebbene debba rilevare come la compatibilità comunitaria delle disposizioni in oggetto non sembri presentare profili problematici. Osserva infine che nell'attuazione della citata direttiva siano lasciati spazi estremamente esigui di determinazione al legislatore; ove venissero applicate le disposizioni del Trattato di Lisbona - ma si tratta, alla luce dei fatti più recenti, di una mera ipotesi - un simile intervento potrebbe essere ritenuto lesivo del principio di sussidiarietà.

Mario PESCANTE, presidente, si associa alle considerazioni da ultimo svolte dall'onorevole Buttiglione, rilevando come lo schema di decreto in esame si configuri come un provvedimento di armonizzazione e coordinamento normativo, che interviene molto limitatamente nel merito delle questioni.
La materia affrontata riveste in realtà particolare delicatezza, poiché si rivolge, oltre che a destinatari diretti - il settore chimico industriale - anche a destinatari indiretti, che sono i cittadini e il loro diritto alla salute. Appare quindi necessario un esame particolarmente attento e approfondito della materia.

Luca BELLOTTI (PdL) sottolinea a sua volta il rilievo della materia affrontata dallo schema di decreto in esame. Sebbene si tratti di un provvedimento che si limita sostanzialmente a recepire le disposizioni comunitarie, riterrebbe particolarmente importante poter svolgere alcune osservazioni anche nel merito delle questioni affrontate, anche con specifico riferimento al settore agricolo.

Mario PESCANTE, presidente, osserva che, sebbene non sembrino emergere profili problematici in ordine alla compatibilità comunitaria delle norme in esame, nulla esclude che la Commissione possa soffermarsi sugli aspetti problematici del provvedimento, anche alla luce dell'esame presso la XII Commissione. Specifiche osservazioni potranno quindi essere trasmesse al relatore dai componenti della Commissione interessati.

Gianluca PINI (LNP) giudica particolarmente opportuno un ruolo attivo della XIV Commissione nell'esame dei provvedimenti, che non si limiti ad una mera ratifica ma riesca ad entrare nel merito delle questioni, pur senza invadere le competenze di altre Commissioni. Per quanto riguarda lo schema di decreto in esame si pongono senz'altro problemi di tutela dei consumatori e della loro salute e problemi riguardanti la produzione alimentare italiana.

Rocco BUTTIGLIONE (UdC) richiama il ruolo della XIV Commissione, anche tenuto conto del fatto che l'assegnazione del provvedimento alle sole Commissioni XII e XIV sembrerebbe lasciare scoperti alcuni settori, quali quello agricolo e industriale.

Mario PESCANTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.45 alle 14.