CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 giugno 2008
17.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 17 giugno 2008. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 14.10.

DL 93/2008: Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie.
C. 1145-A Governo ed emendamenti.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento e degli emendamenti ad esso riferiti.

Gioacchino ALFANO (PdL), relatore, ricorda che il provvedimento, che dispone la conversione in legge del decreto-legge n. 90 del 2008, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti della regione Campania, è già stato esaminato dalla Commissione bilancio nella seduta del 12 giugno 2008. In quella occasione, la Commissione ha espresso parere favorevole formulando numerose condizioni, alcune delle quali motivate ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione. Nella stessa giornata la Commissione Ambiente ha concluso l'esame del provvedimento apportando alcune modifiche al testo. Gran parte delle suddette modifiche è volta al recepimento integrale delle condizioni sui rilievi finanziari formulate, ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, dalla Commissione bilancio. Rileva che non sono state invece recepite le condizioni contenute nel parere non ai sensi dell'articolo 81 e che sono state apportate ulteriori limitate modifiche.
Tra queste segnala la sostituzione delle rubriche degli articoli 7 e 16, nonché la specificazione dell'ambito di applicazione della norma di interpretazione autentica, relativa al controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti di cui all'articolo 14, nel senso di specificare che la stessa si applica non a tutti i provvedimenti di cui all'articolo 5-bis del decreto-legge n. 343 del 2001, ma solo a quelli di cui al comma 5, il quale si riferisce ai grandi eventi di competenza del Dipartimento della protezione civile diversi da quelli per cui è necessaria la proclamazione dello stato di emergenza. Segnala inoltre l'integrazione del contenuto della relazione di cui all'articolo 19-bis, con specifico riferimento alle modalità con cui si è garantito, in relazione

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alle deroghe previste dall'articolo 18, il rispetto dei principi fondamentali in materia igienico-sanitaria.
Rileva quindi che il testo all'esame dell'Assemblea, rispetto al nuovo testo del provvedimento già esaminato dalla Commissione bilancio, non sembra presentare profili problematici dal punto di vista finanziario. Al riguardo, ritiene comunque opportuno acquisire la conferma da parte del Governo.
Con riferimento agli emendamenti trasmessi dall'Assemblea, segnala che alcune proposte presentano evidenti profili problematici per quel che attiene la quantificazione ovvero la copertura degli oneri. Richiama, in particolare, l'emendamento 11.60, che prevede per i comuni interessati dalla localizzazione dei siti per lo smaltimento dei rifiuti una riduzione dell'ottanta per cento della TARSU. Al relativo onere, stimato in 145 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010, si provvede mediante corrispondente riduzione in maniera lineare delle dotazioni della tabella C, tuttavia limitatamente agli anni 2009 e 2010. Ricorda poi l'emendamento 16.5, che modifica il comma 1, lettera a), che prevede procedure di riqualificazione del personale della protezione civile, estendendo l'applicazione di tali disposizioni anche al personale non dirigenziale della Presidenza inquadrato secondo le procedure previste dalla legge n. 400 del 1988 e della legge n. 104 del 1995. La proposta emendativa ripristina anche l'inciso, soppresso dalla Commissione ambiente, in attuazione di una condizione formulata ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione dalla Commissione bilancio, che prevedeva l'inquadramento del personale di cui al comma 1, lettera a), nell'area di terza fascia retributiva F1 anche in soprannumero. Richiama poi l'emendamento 16.8, che sostituisce la lettera b) dell'articolo 16, comma 1, prevedendo che il Dipartimento della protezione civile possa usufruire di personale specializzato con ruolo dirigenziale assunto a tempo indeterminato con contratti di diritto privato. Al riguardo, segnala che l'emendamento prevede, seppure in termini di facoltà, che la Presidenza possa procedere ad assunzioni di personale senza disporre alcuna quantificazione dell'onere né alcuna copertura. Richiama infine l'articolo aggiuntivo 18.02, che prevede la sospensione dei pagamenti di tributi e contributi dovuti dalle aziende del settore turistico operanti nella regione Campania, senza, tuttavia, provvedere alla relativa quantificazione e copertura degli oneri.
Chiede poi chiarimenti in ordine alle eventuali conseguenze finanziarie derivanti da ulteriori proposte emendative. Richiama l'emendamento 2.4, che prevede che le forze armate assicurino il controllo del territorio campano, anche attraverso monitoraggi satellitari diretti ad individuare le discariche abusive e gli sversamenti non autorizzati di rifiuti; l'emendamento 2.5, che stanzia cinque milioni di euro per l'attivazione di un programma operativo interforze al fine di intensificare le attività di prevenzione sul territorio delle province di Napoli e Caserta. Con riferimento a quest'ultimo emendamento, ritiene infatti opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine all'idoneità delle risorse del fondo di cui all'articolo 17 a far fronte all'ulteriore spesa disposta dall'emendamento. Richiama poi l'emendamento 3.53, che attribuisce le competenze in materia di reati legati all'emergenza rifiuti anche agli uffici giudiziari di Salerno, oltre a quelli di Napoli. Richiama ancora l'emendamento 7.4, che dispone che le misure di riduzione del numero dei commissari di cui all'articolo 7 si applichino, non entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, ma alla scadenza del termine previsto della medesima Commissione. Al riguardo, pur non essendo ascritti effetti di risparmio dalla riduzione del numero dei commissari, appare opportuno che il Governo confermi se dalla disposizione possano derivare conseguenze finanziarie negative a carico della finanza pubblica. Richiama poi l'emendamento 7.52, che modifica il comma 3, che prevede la creazione dell'Istituto di ricerca per la protezione ambientale (IRPA) e la contestuale soppressione

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dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente, dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica e dell'Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare, disponendo anche la creazione dell'Agenzia di controllo nucleare, fermo rimanendo che ai nuovi istituti verrebbero trasferite le competenze già attribuite, in base alla normativa vigente, agli organismi di cui si dispone la soppressione. Con riferimento a tale proposta emendativa ritiene opportuno che il Governo confermi che la creazione dei due suddetti Istituti, anziché soltanto dell'IRPA, non pregiudichi l'invarianza della spesa prevista dalla disposizione. Analogo chiarimento risulta necessario anche con riferimento alla clausola di invarianza riferita al solo commissario straordinario dell'IRPA e non anche dell'Agenzia del controllo nucleare. Richiama l'emendamento 7.66, che dispone che il decreto del Ministro dell'ambiente, da adottare di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, con il quale si procederà al riordino degli istituti di cui all'articolo 7 debba garantire risorse complessive non inferiori a quelle assegnate agli istituti e all'agenzia soppressi. Richiama gli emendamenti 8-bis.53 e 8-bis.52, che prevedono che l'erogazione degli incentivi CIP 6 per la realizzazione dei termovalorizzatori localizzati nei comuni di Salerno, Napoli e Santa Maria La Fossa avvenga senza maggiori oneri a carico dei clienti finali di elettricità ovvero senza maggiori oneri a carico della componente A3 delle tariffe elettriche; l'emendamento 8-bis. 51, che prevede che dall'erogazione degli incentivi CIP 6 per la realizzazione dei termovalorizzatori localizzati nei comuni di Salerno, Napoli e Santa Maria La Fossa non debbano derivare aggravi tariffari né oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato; gli emendamenti 9.2 e 9.57, che prevede che gli impianti di cui all'articolo 9 siano destinati non allo smaltimento ma alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati; l'emendamento 9.5, che sopprime il comma 3 che prevede che ai fini dello smaltimento i rifiuti urbani oggetto di incendi dolosi o colposi sono assimilati ai rifiuti aventi codice CER 20.03.01: in proposito, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine all'eventualità che la soppressione della disposizione comporti un apposito trattamento per i rifiuti oggetto di incendi dolosi o colposi con conseguenti maggiori oneri per la finanza pubblica. Segnala altresì l'emendamento 9.58, che prevede per i cittadini residenti nei comuni interessati dall'emergenza rifiuti una riduzione dell'accisa dell'energia elettrica dell'ottanta per cento fino alla fine dell'emergenza (31 dicembre 2009). Al relativo onere, stimato in 100 milioni di euro per l'anno 2008 e in 200 milioni di euro per l'anno 2009 si provvede mediante corrispondente riduzione delle dotazioni della tabella C. In proposito, ritiene opportuno acquisire un chiarimento in ordine alla congruità della quantificazione e alla sostenibilità della riduzione operata a valere sulle dotazioni della tabella C. Richiama ancora l'emendamento 9.12, che prevede che i nuclei familiari, gli individui e le imprese residenti nei comuni ospitanti impianti di discarica sono esenti dal pagamento della TARSU; l'emendamento 9.9 prevede il divieto generale di trasferimento in regioni insulari di qualsiasi rifiuto proveniente dalla Campania: in proposito, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine all'idoneità della clausola di invarianza presente al comma 7-bis a far fronte agli eventuali oneri derivanti dalla disposizione. Richiama poi l'emendamento 9.51, che prevede che in ogni discarica possono essere conferiti rifiuti provenienti da altre province solo in misura non superiore al 20 per cento dei rifiuti prodotti dalla popolazioni residenti nella provincia dove ha sede la discarica. Richiama poi gli emendamenti 11.1 e 11.2, che sostituiscono il comma 1 dell'articolo 11, facendo venir meno l'incremento della tariffa sullo smaltimento dei rifiuti ovvero rendendolo solo eventuale; l'emendamento 11.9, che sostituisce il comma 2 dell'articolo 11 disponendo la nomina di commissari ad acta da parte del sottosegretario di Stato, senza più prevedere che tale nomina debba avvenire dell'ambito delle risorse di

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bilancio disponibili delle amministrazioni interessate; gli emendamenti 11.7 e 11.8, che prevedono lo scioglimento dei consigli comunali che non abbiano rispettato gli obblighi di smaltimento e la nomina di un commissario straordinario. In proposito, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali oneri derivanti dalla previsione della figura del Commissario. Richiama l'emendamento 11.11, che prevede che il sottosegretario di Stato verifica il raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 1 relativi alla raccolta differenziata avvalendosi delle agenzie e istituti ambientali nazionali e regionali competenti; gli emendamenti 11.14 e 11.51, che rendono facoltativo l'utilizzo dei consorzi di bacino da parte dei comuni per lo svolgimento del servizio di raccolta differenziata; gli emendamenti 11.15, 11.17 e 11.52, che prevedono che l'invio mensile dei dati sulla raccolta differenziata avvenga anche per il tramite del sistema di monitoraggio della spesa ambientale già reso operativo dal Ministero dell'ambiente in collaborazione con l'ANCI; gli emendamenti 11.21 e 11.54, i quali pongono una serie di obblighi a carico dei comuni della regione Campania volti alla realizzazione di impianti di raccolta di rifiuti urbani; gli emendamenti 11.25 e 11.55, che pongono in carico agli operatori privati ed alle pubbliche amministrazioni una serie di obblighi per l'imballaggio ed il conferimento dei rifiuti, prevedendo in particolare che per i soggetti che non si avvalgono del servizio pubblico non è dovuta la relativa tassa o tariffa comunale; gli emendamenti 11.27 e 11.56, che prevedono la messa in liquidazione dei consorzi di bacino e la nomina di un manager qualificato per la gestione delle attività e la predisposizione di un piano di assegnazione di mezzi e personale a singoli comuni per l'avvio della gestione dei rifiuti da parte dei singoli comuni; l'emendamento 11.29, che destina i corrispettivi previsti dall'accordo quadro ANCI-CONAI anche alle autorità d'ambito della regione siciliana; gli emendamenti 11.31, 11.33 e 11.58, che prevedono la stipula di accordi per individuare forme transitorie per la gestione della raccolta; l'emendamento 11.38, che incrementa da 47 a 67 milioni le risorse da destinare agli interventi di bonifica coperti a valere sulle risorse del fondo per le aree sottoutilizzate, l'emendamento 11.61, che prevede che le somme sequestrate nell'ambito di procedimenti giudiziari concernenti delitti che hanno prodotto danni all'ambiente e alla salute pubblica devono essere finalizzate a interventi di riqualificazione delle aree che hanno subito gli effetti dei suddetti delitti; gli emendamenti 11.40 e 11.50, che prevede che il Ministero dell'ambiente provveda alla costituzione di un sistema di sorveglianza ambientale per monitorare gli effetti sull'ambiente degli impianti previsti dal decreto; l'articolo aggiuntivo 11.01, che destina il 50 per cento dei tributi ambientali provinciali e comunali ai soggetti titolari dell'esercizio delle competenze in materia di gestione integrata dei rifiuti che hanno raggiunto percentuali minime di raccolta differenziata; l'emendamento 12.1, che prevede che i capi missione possano provvedere alle necessarie attività solutorie nei confronti dei crediti vantati da altre pubbliche amministrazioni nei confronti della gestione commissariale; gli emendamenti 13.4 e 13.52, che prevedono che il Ministro per l'ambiente ai fini di diffusione dell'informazione garantisca la continuità delle attività di sostegno ai comuni di cui all'accordo di programma sottoscritto con le associazioni rappresentative degli enti locali; l'emendamento 13.5, che estende a tutte le regioni e non solo alla Campania le disposizioni di cui al comma 5 che prevedono specifiche attività didattiche in merito alla corretta gestione dei rifiuti domestici. In proposito, ritiene opportuno che il Governo confermi l'idoneità della clausola di invarianza di cui al comma 6 ad evitare che dalla disposizione di cui al comma 5, come modificata dalla proposta emendativa in esame, possano derivare conseguenze finanziarie negative a carico della finanza pubblica. Ricorda ancora l'emendamento 13.100, che modifica il comma 5 prevedendo che ai fini dell'informazione agli studenti sulla corretta gestione

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dei rifiuti domestici non si ricorra ad interventi didattico-educativi integrativi, ma ad attività aggiuntive di insegnamento. In proposito, ritiene opportuno che il Governo confermi l'idoneità della clausola di invarianza di cui al comma 6 ad evitare che dalla disposizione di cui al comma 5, come modificata dalla proposta emendativa in esame, possano derivare conseguenze finanziarie negative a carico della finanza pubblica. Richiama poi l'articolo aggiuntivo 13.010, che prevede l'erogazione di un contributo, pari a 130 milioni di euro per l'anno 2008, da ripartire tra i comuni aventi popolazione superiore ai 500.000 abitanti che abbiano rilevanti passività nei confronti delle società affidatarie del servizio dei rifiuti. Il contributo è escluso dal computo delle spese rilevanti ai fini del Patto di stabilità. Al relativo oneri pari a 390 milioni di euro per l'anno 2008, al fine di compensare gli effetti sui saldi di finanza pubblica, si provvede mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa relativa al Fondo per le aree sottoutilizzate. Al riguardo, ritiene opportuno che il Governo chiarisca se l'esclusione del contributo previsto dalla proposta emendativa ai fini del computo delle spese rilevati ai fini del patto di stabilità, necessiti di specifica copertura. Con riferimento all'utilizzo del Fondo per le aree sottoutilizzate se sussistano sul Fondo medesimo le necessarie disponibilità e se il loro utilizzo pregiudichi la realizzazione degli interventi già previsti a legislazione vigente. Ricorda l'articolo aggiuntivo 14.010, che prevede una norma di interpretazione autentica relativa ai materiali ottenuti mediante il recupero dei rifiuti, stabilendo che nelle more dell'adozione del decreto di cui al comma 2 dell'articolo 181-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006 introdotto dal decreto legislativo n. 4 del 2008, continuino ad applicarsi le disposizioni di cui ai decreti legislativi 152 del 2006 e 59 del 2005; l'emendamento 18.3, che prevede che, nella Regione siciliana, gli impianti di termovalorizzazione in fase di realizzazione continuino ad usufruire delle agevolazioni tariffarie per la vendita dell'energia elettrica di cui al provvedimento CIP 6/1992. Con riferimento a tale ultima proposta emendativa ritiene in particolare opportuno che il Governo chiarisca se dall'attuazione della proposta emendativa possano derivare conseguenze finanziarie negative a carico della finanza pubblica.

Il sottosegretario Luigi CASERO rileva che sul provvedimento il Governo ha intenzione di presentare alcune proposte emendative volte a riformulare numerose disposizioni del testo.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, rileva che la presentazione delle proposte emendative cui ha fatto riferimento il rappresentante del Governo potrebbe avere conseguenze sull'iter del provvedimento in Assemblea ed anche comportare un rinvio del provvedimento in Commissione. Chiede comunque al rappresentante del Governo di fornire alla Commissione i chiarimenti richiesti dal relatore.

Il sottosegretario Luigi CASERO rileva che devono essere ancora acquisiti elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate su numerose proposte emendative richiamate dal relatore. Con riferimento, invece, alle proposte emendative sulle quali sono state acquisiti gli elementi di risposta, concorda sugli evidenti profili problematici di carattere finanziario degli emendamenti 11.60, 16.5, 16.8 e dell'articolo aggiuntivo 18.02 ed esprime su questi parere contrario. Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti 11.9, 11.7, 11.8, 11.14, 11.51, 11.21, 11.54, 11.25, 11.55, 11.27, 11.56, 11.29 in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri privi di adeguata quantificazione e di copertura. Esprime poi parere contrario sull'emendamento 11.38 in quanto comporta un maggiore onere di 20 milioni di euro privo di adeguata copertura, sugli emendamenti 11.40 e 11.50 in quanto comportano maggiori oneri di personale, sugli articoli aggiuntivi 11.01 e 13.010 e sugli emendamenti 12.1, 13.4, 13.52 in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori

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oneri privi di quantificazione e di copertura.

Antonio BORGHESI (IdV) rileva che i chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo risultano parziali e frammentari. In particolare non sono stati forniti elementi circostanziati in ordine ai presunti effetti finanziari negativi di cui agli emendamenti 11.25, 11.55, 13.4 e 13.52.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, osserva che il rappresentante del Governo ha comunque fornito alcuni primi elementi in ordine alla valutazione degli effetti finanziari delle proposte emendative riferite al provvedimento. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta, che sarà convocata sulla base dell'andamento dei lavori dell'Assemblea.

La seduta termina alle 14.35.