CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 luglio 2012
675.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO

Schema di aggiornamento 2010-2011 del contratto di programma 2007-2011 per la gestione degli investimenti tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana Spa (Atto n. 481).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminato lo schema di aggiornamento 2010-2011 del contratto di programma 2007-2011 per la gestione degli investimenti tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana Spa (Atto n. 481);
   premesso che:
    l'articolo 3, comma 2, del contratto di programma 2007-2011 stabilisce che, entro il mese di gennaio di ciascun anno, le parti definiscano eventuali modifiche ai contenuti delle Tabelle e delle Tavole allegate al contratto stesso, per tenere conto delle variazioni alle coperture finanziarie disposte dalla legge finanziaria e dalle leggi ad essa collegate per l'anno di riferimento;
    in merito allo schema di aggiornamento 2010-2011, appare opportuno evidenziare alcuni profili che attengono sia ai contenuti dello schema sia alla tempistica di trasmissione di quest'ultimo alle Commissioni parlamentari competenti;

   considerato che, per quanto concerne i contenuti:
    lo schema di aggiornamento 2010-2011, nella versione originaria trasmessa al CIPE, era caratterizzato dall'allocazione, da un lato, del definanziamento disposto da provvedimenti di legge, pari complessivamente a 1.794 milioni di euro, dall'altro, di risorse aggiuntive pari a 3.658 milioni di euro;
    a seguito dell'esame del CIPE e del confronto tra le regioni Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna e Basilicata e i Ministeri competenti, come risulta dalla relazione illustrativa allegata allo schema di aggiornamento, è emersa l'opportunità di apportare alcune variazioni allo schema medesimo;
    tali variazioni hanno riguardato, in primo luogo, la contrattualizzazione delle risorse aggiuntive assegnate dal CIPE per il Piano nazionale per il Sud, che ha stanziato 1.230 milioni di euro (destinate per 790 milioni di euro all'asse Napoli-Bari-Lecce/Taranto, per 240 milioni di euro all'asse Salerno- Reggio Calabria e per 200 milioni di euro alla linea ferroviaria Potenza-Foggia);
    in secondo luogo, le predette variazioni hanno avuto ad oggetto la contrattualizzazione delle risorse aggiuntive, pari complessivamente a 1.215 milioni di euro, derivanti dalla riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale dei progetti rientranti nelle politiche di coesione dell'Unione europea (destinate per 500 milioni di euro alla regione Sicilia, per 405 milioni di euro alla regione Campania, per 130 milioni di euro alla Sardegna, per 100 milioni di euro alla regione Puglia, e per 80 milioni di euro alla regione Calabria);
    infine, le citate variazioni hanno riguardato, tra l'altro, lo stralcio delle Pag. 233risorse derivanti dal Fondo interventi urgenti e indifferibili, pari a 300 milioni di euro, di cui all'articolo 33, comma 1, della legge n. 183 del 2011, che verranno recepite nel prossimo contratto di programma 2012-2016;
    ai fini dell'attuazione delle misure di definanziamento introdotte nella legislazione vigente, come risulta dalla relazione illustrativa allegata allo schema di aggiornamento in oggetto, sono stati prioritariamente considerati gli investimenti per i quali le risorse non sono state ancora impegnate mediante atti negoziali con terzi e sono state studiate soluzioni per il contenimento dei costi di progetti o per il rinvio della realizzazione di opere accessorie, salvaguardando la funzionalità degli investimenti residuali;
    come evidenziato dal rappresentante del Governo, l'invito formulato dal CIPE a destinare parte delle citate risorse di cui all'articolo 33, comma 1, della legge n. 183 del 2011, per un ammontare pari a 27 milioni di euro, all'acquisto di treni bimodali a fronte del definanziamento di pari importo del collegamento diretto sulla linea Chivasso – Aosta con Torino – Milano – Lunetta di Chivasso, appare improprio, in quanto l'esercizio del servizio ferroviario non risulta oggetto della concessione del gestore dell'infrastruttura ferroviaria nazionale;
    alla luce dei rilievi del CIPE, appare comunque opportuno destinare tali risorse, in occasione della stipulazione del prossimo contratto di programma, al ripristino dell'originario finanziamento relativo al predetto collegamento ferroviario;

   considerato, altresì, che, per quanto riguarda la tempistica di trasmissione dello schema di aggiornamento in oggetto:
    l'articolo 1, comma 1, della legge n. 238 del 1993 prevede che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti trasmetta al Parlamento, per l'espressione del parere da parte delle Commissioni permanenti competenti per materia, prima della stipulazione, i contratti di programma e i relativi eventuali aggiornamenti;
    tale modalità di trasmissione se da un lato assicura alle Commissioni competenti la possibilità di fornire indicazioni sui contenuti del nuovo contratto di programma, posto che quest'ultimo detta disposizioni valide per il futuro, non altrettanto può dirsi per gli aggiornamenti al contratto di programma stesso che, come nel caso in esame, fanno riferimento a periodi pregressi;
    nel presente schema di aggiornamento tale situazione è per altro aggravata dal fatto che esso non solo dà conto degli aggiornamenti relativi ad un periodo ormai trascorso, ma proroga la validità del contratto di programma in vigore, scaduto il 31 dicembre 2011, fino al perfezionamento del nuovo contratto, senza indicare un termine ultimo della proroga;
    tale meccanismo, per quanto dettato dalla necessità di evitare la temporanea vacanza della definizione dei rapporti tra Stato e gestore dell'infrastruttura e di consentire la prosecuzione degli interventi sulla rete ferroviaria nazionale, con particolare riguardo all'attuazione dei programmi di investimento riguardanti la manutenzione e la sicurezza della circolazione, rischia di determinare incertezza, in mancanza della previsione di un termine di scadenza della proroga, sull'effettiva scadenza del contratto in corso e di assecondare eventuali tendenze al prolungamento dei tempi per lo svolgimento delle procedure amministrative previste per la stipulazione del nuovo contratto;
    appare necessario che il Governo in futuro non solo trasmetta più tempestivamente gli schemi di aggiornamento, ma che esso provveda a rendere comunicazioni alle Commissioni parlamentari competenti nel momento in cui sia necessario procedere al citato aggiornamento a seguito di variazioni della legislazione vigente, in modo che queste ultime siano edotte tempestivamente sull'evoluzione Pag. 234della situazione e possano eventualmente adottare atti di indirizzo al riguardo;
    appare altresì necessario, considerati i ritardi che la fase attuativa del Patto per il Sud sta registrando, che il Governo pervenga nei tempi più rapidi possibili alla firma del Contratto istituzionale di sviluppo, strumento attraverso il quale potranno finalmente trovare applicazione le intese raggiunte con le regioni in merito alla programmazione delle risorse comunitarie,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   1) sia indicato un termine certo e ragionevole del periodo di proroga, di cui all'articolo 3 dello schema di aggiornamento 2010-2011 del contratto di programma 2007-2011;
   2) siano destinati, nel prossimo contratto di programma, 27 milioni di euro per il collegamento diretto sulla linea Chivasso-Aosta con Torino-Milano-Lunetta di Chivasso, a compensazione del definanziamento disposto a carico della medesima linea dallo schema di aggiornamento in oggetto;
   3) siano rese dal Governo tempestive comunicazioni alle Commissioni parlamentari competenti, nell'ipotesi in cui si renda necessario procedere all'aggiornamento del contratto di programma a seguito di variazioni della legislazione vigente;
   4) considerati i ritardi che la fase attuativa del Patto per il Sud sta registrando, si pervenga nei tempi più rapidi possibili alla firma del Contratto istituzionale di sviluppo, strumento attraverso il quale potranno finalmente trovare applicazione le intese raggiunte con le regioni in merito alla programmazione delle risorse comunitarie.