CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 giugno 2012
669.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/126/CE relativa alla fase II del recupero di vapori di benzina durante il rifornimento dei veicoli a motore nelle stazioni di servizio (Atto 469).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/126/CE relativa alla fase II del recupero di vapori di benzina durante il rifornimento dei veicoli a motore nelle stazioni di servizio (atto n. 469);
   ritenuto che sia pienamente da condividere l'obiettivo di innalzare il livello di sicurezza degli impianti di distribuzione di carburanti, attraverso la dotazione di moderni e più efficaci sistemi di recupero dei vapori di benzina prodotti durante le operazioni di rifornimento, assicurando in tal modo una maggiore tutela della salute dei lavoratori e degli utenti di tali impianti;
   valutato positivamente il coinvolgimento del Ministero della salute nella predisposizione del provvedimento in esame nonostante ciò non fosse previsto dalla norma di delega contenuta nell'articolo 14 della legge n. 217 del 2011;
   valutato favorevolmente il fatto che l'emanazione del provvedimento consente di porre termine alla procedura d'infrazione comunitaria per il mancato recepimento, entro il termine previsto del 1o gennaio 2012, della citata direttiva 2009/126/CE;
   ritenuta l'opportunità di garantire che gli oneri necessari a realizzare il prescritto adeguamento degli impianti di distribuzione dei carburanti non siano surrettiziamente traslati dalle aziende proprietarie degli impianti sulle imprese e sui cittadini utenti con inaccettabili aumenti del prezzo finale dei carburanti,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

7-00866 Realacci: sul rafforzamento delle politiche di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare.

NUOVA FORMULAZIONE PROPOSTA DAL PRESENTATORE

  L'VIII Commissione,
   premesso che:
    nella crisi economica grave e prolungata che si sta vivendo gli investimenti in edilizia di qualità, in risparmio energetico, fonti rinnovabili, innovazione, ricerca e in generale nella green economy rappresentano un importante volano per la ripresa dell'economia e rendono al tempo stesso l'Italia più rispettosa dell'ambiente, più competitiva e più vicina alle esigenze delle persone, delle comunità, dei territori;
    il contenimento delle emissioni di anidride carbonica per ridurre il rischio di mutamenti climatici fa parte di uno degli importanti impegni che l'Italia ha già assunto in sede internazionale e, in particolare, a livello comunitario vincolanti impegni di riduzione delle emissioni di CO2 nell'ambito del programma detto «20-20-20»;
    il sistema di agevolazione fiscale del 55 per cento ha fino ad oggi certamente riscosso un enorme successo, secondo un'indagine del Cresme-Enea il volume complessivo di interventi al dicembre del 2011 è stato pari a 1.400.000 interventi, 17 miliardi di euro complessivi di investimento, ed ha interessato soprattutto piccole e medie imprese nell'edilizia e nell'indotto. Ha inoltre attivato ogni anno di oltre 50 mila posti di lavoro nei settori coinvolti, soprattutto piccole e medie imprese nell'edilizia e nell'indotto: dalle fonti rinnovabili alla domotica, dagli infissi ai materiali avanzati. Si è così favorita un'importante innovazione e una spinta di tutto il comparto verso la qualità;
    appare altresì opportuno redigere un bilancio degli interventi di incentivazione ed in particolare individuare, anche per tramite del supporto tecnico dell'ENEA, validi criteri di ampliamento dei tipi di intervento di efficientamento energetico e della platea dei beneficiari come, ad esempio, i beni strumentali che, sempre secondo stime del Cresme, potrebbero produrre un incremento del 40-50 per cento di tali investimenti con conseguente riflesso positivo in termini di riduzione di costi energetici ed ambientali;
    il credito d'imposta del 55 per cento è uno dei successi più significativi della green economy, nel nostro Paese ed ha al tempo stesso garantito importanti risparmi nelle emissioni di CO2, contribuendo ad alleggerire la bolletta energetica delle famiglie, tenuto conto della vetustà e dell'arretratezza in termini di prestazioni energetiche di larga parte del nostro patrimonio edilizio;
    si tratta pertanto di una delle misure anticicliche di gran lunga più importanti che sono state attivate negli ultimi anni. Secondo la sopraccitata indagine Cresme-Enea gli effetti complessivi sul bilancio del nostro Paese sono stati positivi;
    come è stato più volte ribadito dai massimi esperti in materia, inclusi i tecnici del dipartimento della protezione civile, gran parte del patrimonio edilizio italiano è di qualità scadente e lontano dagli standard antisismici indispensabili nel nostro Paese;
    avviando immediatamente un piano straordinario di consolidamento e Pag. 165miglioramento sismico degli edifici pubblici e privati, non solo si potrebbe mettere in sicurezza gran parte della popolazione, ma si potrebbe rilanciare un'economia legata all'edilizia di qualità, attivare il sistema delle piccole e medie imprese e produrre anche un rilevante effetto sul terreno occupazionale;
    la Commissione VIII sia nella XV che nella XVI legislatura si è occupata del tema, con pareri e atti, da ultimo con l'approvazione, nella seduta del 29 luglio 2010, del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sul mercato immobiliare in cui si ribadisce la bontà e l'importanza dello sgravio fiscale in efficienza energetica e nella seduta del 18 gennaio 2012 il Governo ha accolto ed è stata conseguentemente approvate una risoluzione in merito alla stabilizzazione del credito d'imposta del 55 per cento per le misure di efficienza energetica degli edifici;
    nell'ultimo documento di economia e finanza 2012, in sede di indicazione delle priorità di azione per una economia eco-efficiente e per il rispetto degli impegni internazionali assunti dall'Italia in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra;
    nel cosiddetto «Allegato Kyoto» al documento di economia e finanza (allegato VI – «Documento sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e sui relativi indirizzi» –) si legge testualmente che «al fine di porre il Paese su un giusto percorso emissivo rispetto agli obiettivi annuali di [riduzione delle emissioni di gas a effetto serra] per il periodo 2013-2020 si evidenzia la necessità di riconfermare e rifinanziare le azioni di cui all'allegato 1», fra le quali figura espressamente anche «l'incentivazione del risparmio energetico negli edifici esistenti attraverso la detrazione fiscale del 55 per cento»,
    considerata, infine, l'urgenza assoluta – tragicamente evidenziata, da ultimo, dal terremoto che ha colpito lo scorso mese di maggio le regioni Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia – di dare avvio, come evidenziato anche dal Capo dello Stato il 7 giugno scorso, ad un Piano straordinario di messa in sicurezza del patrimonio edilizio nazionale rispetto al rischio sismico, da considerare come una priorità assoluta e come una infrastruttura essenziale per la stessa crescita del Paese,

impegna il Governo:

   1) a rafforzare le politiche ambientali e a favorire l'edilizia di qualità ed energicamente efficiente, attraverso iniziative dirette alla riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare, anche dando stabilità al credito d'imposta del 55 per cento previsto per il miglioramento energetico degli edifici, per sostenere inoltre un importante settore della nostra economia;
   2) ad assumere iniziative normative volte ad estendere l'applicazione del credito d'imposta del 55 per cento agli interventi di efficientamento energetico degli immobili sede di attività produttive e commerciali;
   3) ad assumere iniziative normative urgenti per garantire l'applicabilità del credito d'imposta del 55 per cento anche in caso di interventi realizzati da persone fisiche o imprese per la messa in sicurezza e l'adeguamento sismico del patrimonio edilizio esistente;
   4) ad assumere, con particolare riferimento al patrimonio edilizio pubblico, iniziative normative urgenti volte a sottrarre ai limiti del patto di stabilità interno, le spese per investimenti effettuate dai comuni, dalle province e dalle regioni, a valere su risorse proprie, allo scopo di realizzare interventi per la messa in sicurezza e l'adeguamento sismico di strutture ed immobili pubblici, a partire dagli edifici scolastici.

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ALLEGATO 3

DL 52/2012: Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica (C. 5273 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52, recante «Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica» (C. 5273 Governo, approvato dal Senato);
   valutato positivamente che il decreto rechi, agli articoli 8, 9, 10 e 11, disposizioni rispettivamente volte a garantire la trasparenza negli appalti pubblici e a perseguire obiettivi di risparmio e innovazione nel procurement pubblico;
   apprezzato che l'articolo 12 stabilisce, al fine di tenere conto della sentenza dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato n.13 del 28 luglio 2011, che, nel caso di aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, anche l'apertura delle buste contenenti le offerte tecniche debba avvenire in seduta pubblica,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE.