CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 29 luglio 2010
361.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Norme per la salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia e per la rinnovazione del concorso per dirigenti scolastici indetto con decreto direttoriale 22 novembre 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 94 del 26 novembre 2004. Nuovo testo C. 3286 Siragusa.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
esaminato per le parti di competenza il nuovo testo della proposta di legge C. 3286 Siragusa recante norme per la salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia e per la rinnovazione del concorso per dirigenti scolastici indetto con decreto direttoriale 22 novembre 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 94 del 26 novembre 2004,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:

valuti la Commissione di merito l'opportunità di prevedere all'articolo 1 che la prova scritta consiste nella presentazione di una relazione idonea a documentare l'attività svolta nei tre anni di servizio.

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ALLEGATO 2

Comunicazioni del presidente sulla missione svolta a Shanghai dal 23 al 25 giugno 2010.

1. La Presidente della VII Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera dei deputati, onorevole Valentina Aprea, ha svolto una missione a Shanghai dal 23 al 25 giugno 2010, per partecipare al Forum sulla tutela e sulla valorizzazione del patrimonio culturale, svoltosi in occasione delle manifestazioni organizzate dal Padiglione Italiano all'Esposizione Universale di Shanghai 2010.
2. Dopo l'arrivo a Shanghai nella mattina di mercoledì 23 giugno, nel primo pomeriggio della medesima giornata, la Presidente Aprea ha incontrato il Presidente della Commissione istruzione, scienza, cultura e sanità dell'Assemblea del popolo di Shanghai, Sun Yunshi, presso la sede del Municipio, alla presenza del Console Generale d'Italia a Shanghai, Massimo Roscigno. Il Presidente Sun ha rivolto un caloroso saluto di benvenuto alla Presidente Aprea, sottolineando l'importanza della sua visita in Cina, prima rappresentante delle Istituzioni parlamentari italiane a visitare l'Expo di Shanghai. Il rappresentante cinese ha rilevato, in particolare, che l'Italia è l'unico Paese che coniuga una tradizione storica e culturale di altissimo livello, con il maggior tasso di creatività in tutti i settori dei beni e delle attività culturali. Nel corso dell'incontro, sono state messe a confronto le politiche scolastiche dei due Paesi, con particolare attenzione alle esigenze delle giovani generazioni. In questo senso, il Presidente Sun ha ricordato come il Governo cinese abbia provveduto a riformare il sistema dell'istruzione superiore ed universitaria, al fine di favorire un reale apprendimento ed una migliore formazione degli studenti, anche nelle materie cosiddette creative. Si è così voluta superare la tendenza a frequentare gli studi per superare gli esami, favorendo invece un approccio scolastico di qualità per formare persone meritevoli di essere valorizzate. Il rappresentante della Municipalità di Shanghai ha ricordato quindi che, in tale ottica, è stata istituita una Fondazione volta a incoraggiare gli studenti a creare proprie imprese, con aiuti finanziati dallo Stato, pur rilevando che vi è ancora molto da fare per sviluppare pienamente il profilo della creatività nell'ambito della formazione giovanile. Quanto all'aspetto della multiculturalità, ha sottolineato che a Shanghai risiedono attualmente circa cinquantamila studenti stranieri. Il Presidente Sun ha ribadito quindi come l'Italia rappresenti uno dei Paesi che compiono i maggiori sforzi per coniugare lo sviluppo della cultura e della formazione delle giovani generazioni, con l'utilizzo di nuove tecnologie, ricordando che a Shanghai si svolge ogni anno una Fiera sui temi dell'istruzione, invitando la Presidente Aprea a parteciparvi in futuro.
La Presidente Aprea ha rivolto a sua volta al Presidente Sun il proprio indirizzo di saluto, osservando come Shanghai si proponga sempre più come città del futuro, attenta alla qualità della propria organizzazione urbanistica e della vita dei suoi cittadini. Ha manifestato, in particolare, il proprio, personale apprezzamento per il rilevante impegno profuso dal Governo cinese in generale, e dalla Municipalità di Shanghai in specie, per la realizzazione dell'Expo 2010, dedicato al tema A Better City, for a Better Life, proprio per favorire il miglioramento della qualità di vita dei cittadini nelle città del futuro. La Presidente Aprea ha condiviso quindi pienamente l'esigenza di investire sulle potenzialità dei giovani, per favorire la crescita del futuro del Paese, premiandone la

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creatività con adeguate risorse. In questo senso, ha quindi rappresentato la propria disponibilità a collaborare con il Governo locale, nelle materie di competenza della Commissione cultura, al fine di intensificare gli scambi culturali, artistici e universitari tra le due Istituzioni. Ha infine rivolto un invito al Presidente Sun a ricambiare la visita a Roma, per favorire un più intenso scambio culturale tra i Paesi, soprattutto tra gli studenti, come già positivamente sperimentato in altri settori. L'incontro si è quindi concluso con il protocollare scambio dei doni tra gli interlocutori.
Nella serata di mercoledì 23 giugno 2010, la Presidente Aprea ha quindi partecipato alla cerimonia di conclusione delle iniziative organizzate dalla Regione Lombardia al Padiglione Italiano dell'Expo. Nel corso della cerimonia, il Segretario generale del Commissariato italiano per l'Esposizione universale di Shanghai 2010, Ministro Maria Assunta Accili, ha dato il benvenuto alla Presidente Aprea, ringraziandola per aver accolto l'invito a partecipare in rappresentanza del Parlamento, alle iniziative culturali organizzate presso il Padiglione Italiano dell'Expo di Shanghai. Un saluto di benvenuto è stato rivolto alla Presidente Aprea anche dal Direttore dell'Istituto italiano di cultura di Shanghai, dottor Paolo Sabbatini, in qualità di Consigliere per le Arti, del Municipio di Shanghai - Jingan, nonché Consigliere Speciale dell'Accademia del Teatro di Shanghai. La Presidente Aprea ha quindi ringraziato il Segretario Generale Accili e il Direttore dell'Istituto italiano di cultura per l'accoglienza riservatale, esprimendo le più fervide congratulazioni per le iniziative organizzate nell'ambito dell'Expo di Shanghai. La cerimonia si è conclusa con la rappresentazione teatrale Arlecchino servitore di due padroni, di Carlo Goldoni, presso il Teatro Oriental Art Center di Shanghai, messa in scena dalla compagnia del Piccolo Teatro di Milano.
3. Nella giornata di giovedì 24 luglio, la Presidente si è quindi recata con l'Ambasciatore d'Italia a Pechino, Riccardo Sessa, presso la sede del Padiglione Italiano dell'Esposizione Universale di Shanghai, per prendere parte al «Forum sulla tutela e sulla valorizzazione del patrimonio culturale», in occasione delle manifestazioni organizzate dal Commissariato governativo italiano.
Dopo il saluto di benvenuto del Commissario Generale d'Italia per l'Expo di Shanghai, professor Beniamino Quintieri, la Presidente Aprea ha rivolto innanzitutto un caloroso saluto agli organizzatori del Forum, nonché ai numerosi rappresentanti delle istituzioni culturali cinesi presenti all'iniziativa. La Presidente Aprea ha in particolare ricordato che l'Italia è da sempre, pur se tanto lontana dal punto di vista geografico, assai vicina dal punto di vista politico e soprattutto culturale alla Cina. Ha osservato quindi come lo scambio culturale tra i due popoli, iniziato più di otto secoli fa, risulti ancora ricco e produttivo: il 2010, infatti, non è solo l'anno dell'Expo di Shanghai, ma anche l'Anno cinese in Italia. La presidente Aprea ha voluto quindi confermare al Ministro Bondi, anche da Shanghai, la volontà politica della Commissione cultura di contribuire attivamente alla definizione di nuove norme per il settore lirico-sinfonico che rappresenta il fiore all'occhiello della tradizione culturale italiana nel mondo. Come sostenuto infatti anche recentemente dall'amico Vittorio Sgarbi, consigliere del Ministro, «la cultura ci fa ricchi, da Caravaggio a Valentino quanta bellezza non c'è nella moda? Come separare la bellezza dall'economia?». La Presidente Aprea ha quindi sottolineato che vi è il dovere di conservare, mantenere, sostenere il patrimonio culturale di cui è dotata e nessun errore sarebbe più grave che immaginare investimenti produttivi e attività economiche a prescindere dall'identità culturale italiana. Ha aggiunto in particolare che di fronte al mondo, non vi è made in Italy che può superare Donatello, Michelangelo, Bernini, e ciò è vero tanto più se si progetta il futuro, secondo lo slogan a better city, for a better life, tema dell'Esposizione Universale.

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La Presidente Aprea ha d'altra parte ricordato come il Ministero per i beni e le attività culturali ha amplificato la straordinarietà della cultura italiana con la realizzazione di una serie di iniziative presso l'Expo. Ha ricordato quindi che in una delle sale della mostra permanente del Padiglione italiano dal titolo La città dell'uomo. Vivere all'italiana, dedicata all'artigianato nazionale, si è tenuto infatti dal 31 maggio al 16 giugno un laboratorio del fare, con artigiani restauratori dell'Opificio delle Pietre dure. La città dell'uomo. Vivere all'Italiana, è stato d'altra parte un progetto promosso dal Commissariato di Shanghai e dal Comitato di indirizzo, attivato presso la triennale di Milano, all'interno del quale il Ministero per i beni e le attività culturali concederà in prestito per tutta la durata dell'Expo due tele di Canaletto rappresentanti vedute della città di Venezia. La Presidente Aprea ha rilevato d'altro canto il progetto sulla collezione di monili di età ellenistica realizzati in oro e altri metalli preziosi, custoditi presso il Museo Nazionale Archeologico di Taranto Gli Ori di Taranto, in coincidenza con la settimana di esposizione della Regione Puglia, da considerarsi un unicum nel panorama mondiale dell'arte orafa del periodo tra il IV ed il I secolo a.C.. Ha quindi sottolineato l'importanza dell'uso delle tecnologie digitali per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, quale fenomeno sempre più diffuso, che risponde all'esigenza sia di preservare l'integrità dei beni culturali che di favorirne l'utilizzazione e l'accesso da parte di un pubblico sempre più vasto.
La Presidente Apra ha quindi aggiunto che sono state avviate numerose iniziative, anche ambiziose, di digitalizzazione e di gestione informatizzata dei beni culturali. Da questo punto di vista sono stati fatti enormi progressi, tanto che l'Italia è all'avanguardia, ad esempio, nel settore delle ricostruzioni virtuali, quale quella fatta nel 1996 dal Politecnico di Milano che inventò un'applicazione multimediale per i manufatti contenuti nella sala dedicata all'Arte Orafa longobarda all'interno dei Musei Civici di Pavia, che sarebbe stata visitabile solo dopo molti mesi. La Presidente Aprea, in conclusione, ha quindi ricordato come oggi quindi le tecnologie digitali portino all'estremo le possibilità di riproduzione degli oggetti artistici. Vi è la straordinarietà della mostra virtuale degli Uffizi, già in parte presentata proprio al Padiglione Italiano, grazie al lavoro prezioso del direttore generale Mario Resca, della dottoressa Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, e del dottor Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi e curatore della mostra, i quali hanno consentito la realizzazione di quel progetto. Ha invitato quindi tutti i presenti a darsi appuntamento nel 2015 quando la magia dell'Expo arriverà nella città di Milano.
È quindi intervenuto l'Ambasciatore Sessa, che ha ringraziato la Presidente Aprea per il suo intervento articolato e competente, ricordando come il successo dell'iniziativa sia giunto nonostante la scarsità di risorse finanziarie. Vi è stato un impegno fattivo di tutti gli organizzatori ad adoperarsi con competenza ed entusiasmo per il settore dei beni culturali, con la capacità tutta italiana di coniugare sapientemente passato e modernità, conciliando le fondamentali dimensioni della tradizione e del futuro negli spazi della cultura e dell'arte. L'Ambasciatore d'Italia a Pechino ha osservato, quindi, come Italia e Cina siano le vere superpotenze nel settore della cultura, a testimonianza di un impegno reciproco a rafforzare e sviluppare ulteriormente i rapporti di collaborazione già esistenti. L'ambasciatore Sessa ha ricordato, d'altra parte, come l'anno 2010 coincida anche con il 40o anniversario dei rapporti diplomatici tra i due Paesi, ed il quarto centenario della morte del missionario Matteo Ricci, scomparso nel 1610, primo straniero morto in terra di Cina. Il gesuita Ricci, infatti, nell'immaginario collettivo cinese ha un'importanza superiore a quella di Marco Polo, essendo stato il primo ad impegnarsi per costruire il dialogo interculturale tra Cina, Italia ed Europa.

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L'Ambasciatore ha ricordato quindi che l'Italia ha rinnovato l'accordo sulla protezione del patrimonio culturale cinese, con la realizzazione di una grande opportunità per entrambi i Paesi.
È quindi intervenuto il Direttore Generale per la Cooperazione allo sviluppo del Ministero per gli affari esteri, Ministro Elisabetta Belloni, la quale ha illustrato le numerose iniziative messe in campo dal Ministero nel settore della tutela del patrimonio culturale in Cina. È stato ricordato, in particolare, che la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina promuove da oltre vent'anni iniziative a sostegno del patrimonio culturale nella Repubblica popolare cinese, rivolgendo una speciale attenzione alla formazione dei restauratori-conservatori. Sono state quindi illustrate le azioni portate avanti dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo nel settore del restauro e della tutela del patrimonio culturale della Repubblica popolare, con progetti in gran parte relativi a siti protetti dell'Unesco. In particolare, è stato ricordato che il Centro per la conservazione e il restauro del patrimonio storico-culturale di Xi'an, ideato alla fine degli anni Ottanta, è stato realizzato attraverso l'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente (Isiao). Tale Centro, creato sul modello dell'Istituto centrale per il restauro italiano, ha formato nel 1998 i primi 20 restauratori cinesi con un approccio scientifico moderno ed il successo ottenuto ha indotto la State administration of cultural heritage di Pechino a richiedere il sostegno italiano per un intervento più ampio, volto a favorire un processo di sviluppo allargato a tutto il paese. Di conseguenza, è stata avviata presso il China national institute of cultural property (Cnicp) la realizzazione del Sino-italian cooperation training center of conservation and restoration for cultural properties, struttura nazionale destinata a coordinare nell'intero territorio cinese la formazione dei restauratori, tuttora sostenuta dalla Cooperazione Italiana. È stato quindi proiettato un video con la ricostruzione degli interventi realizzati dalla Cooperazione italiana per la tutela del sito archeologico delle Grotte di Longmen, o Grotte della Porta del Drago, le grotte buddiste a sud della città di Luoyang e situate sui fianchi delle due montagne della gola di Longmen.
I rappresentanti cinesi presenti al Forum hanno quindi manifestato grande apprezzamento e interesse per il lavoro, l'expertise e le tecnologie fornite dall'Italia nel settore della tutela dei beni culturali. Il direttore del Museo Shaanxi di Storia di Xi'An, Chen Jiansheng, ha ricordato, in particolare, la realizzazione di un museo volto a conservare 89 dipinti murali, recuperati in tombe di imperatori cinesi dell'età imperiale, il cui allestimento è curato da architetti italiani. Il direttore Jiansheng ha rilevato l'importanza del progetto, che necessita di adeguate tecnologie per il recupero dei dipinti, sostenuto grazie alla eccellente collaborazione tra Italia e Cina, con l'apporto di restauratori provenienti dai Centri di restauro di Roma e di Torino. Ha infine ringraziato gli esperti italiani che hanno reso possibile, con il loro qualificato contributo, lo sviluppo di varie attività, tra cui il Corso biennale sulla conservazione dei dipinti murali, la realizzazione della Tang Dynasty Mural Paintings Hall e un programma di rafforzamento dello stesso Museo Shaanxi. È quindi intervenuta Li Fangyin, direttore dell'Art Museum di Dazu, che ha ricordato il progetto di costruzione del Centro museale «Grotte di Dazu», realizzato grazie al finanziamento del Governo italiano. La direttrice del sito archeologico di Xi'an, Shao Zhengrong, ha illustrato invece alcune iniziative adottate per valorizzare il sito in collaborazione con l'Italia. Ha, quindi, rivolto un sentito ringraziamento agli operatori del Ministero degli affari esteri e del Ministero per i beni e le attività culturali del Governo italiano, impegnati nelle attività di sostegno per il recupero di tali aree. Dopo la colazione, organizzata dal Commissariato Governativo per il Padiglione Italiano, la Presidente ha, quindi, avuto modo di visitare il Padiglione italiano, il più visitato dopo quello cinese.

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4. La Presidente Aprea, accompagnata dal Commissario Quintieri, ha potuto apprezzare le peculiarità del Padiglione italiano che, con la sua superficie di oltre 7.000 metri quadrati, si presenta come il secondo più grande dopo quello cinese. Nel corso della visita è stato chiarito che la partecipazione italiana all'Expo si è posta l'obbiettivo di affermare un'immagine positiva del Paese, esponendo in maniera accattivante le eccellenze del sistema produttivo nazionale e focalizzando l'attenzione principalmente su tre messaggi: la necessità di salvaguardare la dimensione umana dei nuclei urbani, l'importanza dell'innovazione tecnologica al servizio delle esigenze dei cittadini, il valore fondamentale del contesto culturale per la determinazione della qualità della vita. Attraverso una gara europea, cui hanno partecipato 65 studi di architettura, è stato selezionato quindi il progetto del Padiglione italiano elaborato dall'architetto Giampaolo Imbrighi, docente della Facoltà di Architettura dell'Università «La Sapienza» di Roma. Nella progettazione degli interni e nell'allestimento degli spazi del padiglione si è tenuto conto dell'esigenza di ospitare, oltre all'esposizione principale permanente, anche piccole mostre specialistiche, spettacoli, forum, proiezioni, conferenze. A tal fine, sono stati realizzati un Auditorium attrezzato, che può ospitare 130 persone e che può essere utilizzato per cinema e rappresentazioni varie, oltre che per conferenze e forum; alcune sale di circa 200 metri quadrati per esposizioni temporanee; varie sale per eventi di più piccola dimensione, quali seminari, convegni, conferenze ed eventuali riunioni conviviali; una libreria che espone testi da consultare ed un touch screen sul Museo degli Uffizi. Il padiglione è, inoltre, provvisto di un'ampia corte, nella quale si realizzano sfilate di moda, attività per bambini, concerti ed eventi vari.
Nel corso della visita è stato chiarito che la struttura stessa del Padiglione costituisce un esempio di quanto il Paese può offrire nel settore dell'industria delle costruzioni, grazie alle innovazioni che contiene, come il cemento trasparente che consente alla luce di filtrare verso l'interno; i pavimenti di materiale riciclato; i filtri antibatterici dell'aria; le cellule fotoelettriche inserite nelle vetrate. Tra le suggestive e sorprendenti realizzazioni proposte, è stato possibile ammirare, ad esempio, l'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano sulla parete verticale all'ingresso o soffermarsi a seguire la mostra «Mosaico di culture», dedicata alla multiforme varietà delle regioni d'Italia. Importanti sponsorizzazioni hanno consentito di contenere sensibilmente i costi di costruzione e fare del padiglione una vera vetrina per le aziende italiane. L'esposizione principale realizzata all'interno del padiglione è stata curata dalla Triennale di Milano e si è avvalsa di un prestigioso comitato scientifico. È stato creato, altresì, un sito web, che risulta essere molto visitato, ed il Commissariato italiano per l'Esposizione universale ha aderito all'iniziativa, voluta dagli organizzatori cinesi, del cosiddetto Expo On-Line: una sorta di esposizione virtuale su piattaforma digitale che riproduce, ampliandoli, i contenuti del parco e dei singoli padiglioni nazionali.
La Presidente Aprea ha quindi visitato il Padiglione cinese dell'Expo di Shanghai. È stata accompagnata nella visita dal Vice Commissario Generale del Padiglione Cinese, Zhao Zhenge, il quale ha illustrato le peculiarità del Padiglione che, con i suoi 40 mila metri quadrati e un'altezza di 69 metri, oltre ad essere l'edificio più alto del Parco, è anche il più visitato dell'Expo. La Presidente Aprea ha così potuto visitare una parte degli allestimenti del Padiglione, apprezzando la ricostruzione dei 5000 anni di civiltà della Cina, il processo di creazione dei 60 anni dalla fondazione della Nuova Cina, e i risultati dei 30 anni di riforma e apertura, al fine di presentare l'intelligenza della Cina nel corso dello sviluppo urbano e il futuro dello sviluppo sostenibile delle città. Su invito del direttore del Padiglione dell'Arabia Saudita, Abdulhamid Hasan, la Presidente Aprea ha inoltre potuto visitare, il terzo padiglione più visitato dell'Expo, dopo quello cinese e italiano. Dopo un saluto di cortesia

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con il direttore Hasan, che ha ringraziato la presidente Aprea per aver onorato il Padiglione arabo con la sua visita, la Presidente Aprea ha potuto così visitare il padiglione arabo, dall'alto della sua copertura sulla quale sono state piantate 150 palme da dattero, tipica vegetazione del deserto arabico importate direttamente dall'Arabia Saudita, dove è stata collocata una tenda tradizionale beduina per la prima accoglienza dei visitatori. Percorrendo la rampa d'accesso che presenta nella prima sezione una riproposizione della storica Via della Seta e dei tipici paesaggi sauditi fatti di deserti e mari, la presidente Aprea è stata quindi invitata a visitare l'attrazione principale del padiglione, uno schermo cinematografico in 3D, il più grande al mondo, per la sua superficie di 1600 metri quadrati. La Presidente Aprea ha quindi ringraziato il direttore Hasan per la sua ospitalità, esprimendo il senso del più vivo apprezzamento per la visita realizzata.
Nella serata di giovedì 24 giugno 2010, la Presidente Aprea ha quindi partecipato alla cena offerta in suo onore dal Commissario generale per il Padiglione italiano, professor Beniamino Quintieri, alla presenza dell'Ambasciatore d'Italia a Pechino, Riccardo Sessa, del Console Generale d'Italia a Shanghai, Massimo Roscigno, del Segretario Generale per il Commissariato, Ministro Accili, e delle altre personalità e rappresentanti italiani cinesi partecipanti al Forum.
5. Nella giornata di venerdì 25 giugno 2010, sono proseguite quindi le sessioni del Forum focalizzate sui profili di governo, ricerca e promozione del patrimonio culturale, nonché sull'utilizzo di know-how e strumenti innovativi per la diagnosi e la conservazione. La Presidente Aprea, accompagnata dall'architetto Adriana Grimaldi, rappresentante del cerimoniale del Commissariato governativo italiano del Padiglione Italiano presso l'Expo di Shanghai, ha svolto quindi alcuni incontri con rappresentanti locali, prima della sua partenza per Roma, avvenuta nella serata dello stesso giorno.

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ALLEGATO 3

Schema di direttiva, per l'anno 2010, recante gli interventi prioritari, i criteri generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi previsti dalla legge n. 440 del 1997, concernente l'istituzione del fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi. Atto n. 231.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VII Commissione (Cultura, scienza ed istruzione),
esaminato lo schema di direttiva, per l'anno 2010, recante gli interventi prioritari, i criteri generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi previsti dalla legge 18 dicembre 1997, n. 440, concernente l'istituzione del fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi (atto n. 231);
premesso che appare opportuno assicurare tempi congrui di esame del provvedimento, anche ai fini della certa assegnazione dei finanziamenti alle scuole prima del periodo gennaio-febbraio di ogni anno scolastico;
tenuto conto che la ripartizione dei fondi prevedi un decremento posto esclusivamente a carico delle scuole, tanto che il finanziamento destinato all'Amministrazione centrale aumenta lievemente anche in termini assoluti, passando dai 49,290 milioni di euro del 2008 ai 51,900 del 2010, mentre negli stessi anni si passa da 53,355 a 30,000 milioni di euro per le scuole;
considerato che la normativa vigente prevede interventi specifici da finanziarie che spesso non sono tenuti in debita considerazione dall'Esecutivo;
rilevato che la legge n. 440 del 1997 prevede specifiche misure a sostegno delle problematiche legate alla disabilità, che non risultano peraltro sempre adeguatamente attuate dal provvedimento in esame;
ritenuto che la questione degli alunni immigrati appare sempre più rilevante nell'ambito del sistema scolastico nazionale, con particolare riferimento alle problematiche connesse all'insegnamento L2;
considerato infine che appare condivisibile la scelta di prevedere finanziamenti per la valutazione e la ricerca, come quelli previsti per l'Invalsi e l'Ansas, purché siano finalizzati al monitoraggio e alla valutazione dell'autonomia scolastica e di come i fondi assegnati siano utilizzati e ripartiti;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
1) appare opportuno, per il futuro, che il Governo trasmetta al Parlamento lo schema di direttiva in esame con maggiore anticipo rispetto ai tempi attualmente previsti, allo scopo di evitare che il ritardo nella sua approvazione penalizzi l'assegnazione dei fondi stanziati a favore delle scuole, tradendo la finalità della legge che è quella di favorire la progettualità delle scuole autonome finanziando per tempo le attività da inserire nel POF dell'anno scolastico corrente;

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2) si ritiene opportuno altresì ridurre lo stanziamento a favore dell'amministrazione centrale, per favorire un trasferimento di risorse finanziarie più adeguato alle esigenze delle scuole;
3) si valuti inoltre l'opportunità di tenere conto più specificamente della destinazione delle risorse da assegnare alle finalità previste dalla normativa vigente, allo scopo di dare seguito alle finalità prevista dalla legge n. 440 del 1997;
4) consideri il Governo l'opportunità di prevedere specifici ed adeguati finanziamenti a sostegno degli interventi connessi alla presenza di alunni immigrati nelle scuole, con specifico riferimento all'insegnamento L2;
5) appare inoltre opportuno prevedere che i fondi destinati alla valutazione e alla ricerca siano finalizzati, anche al monitoraggio e alla valutazione della autonomia scolastica ed in particolare al monitoraggio e alla valutazione della utilizzazione e ripartizione delle risorse ad essa assegnate;
6) appare opportuno, là dove si fa riferimento all'EUROPASS, prendere in considerazione per la ripartizione dei fondi, anche iniziative e dispositivi UE che riguardano le competenze chiave, l'orientamento e la mobilità transfrontaliera dei giovani;
7) appare infine opportuno nella sezione 3 - riparto delle somme -, con riferimento agli interventi di cui alla lettera f) della sezione 1 - alternanza scuola lavoro/educazione permanente - dove si citano gli Istituti tecnici superiori, includere gli stessi Istituti tra gli obiettivi prioritari esplicitati nella medesima lettera f);
8) nella medesima sezione 3, appare infine opportuno sostituire il riferimento al «Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali» con quello al «Ministero del lavoro e delle politiche sociali».

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ALLEGATO 4

Schema di direttiva, per l'anno 2010, recante gli interventi prioritari, i criteri generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi previsti dalla legge n. 440 del 1997, concernente l'istituzione del fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi. Atto n. 231.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione (Cultura, scienza ed istruzione),
esaminato lo schema di direttiva, per l'anno 2010, recante gli interventi prioritari, i criteri generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi previsti dalla legge 18 dicembre 1997, n. 440, concernente l'istituzione del fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi (atto n. 231);
premesso che appare opportuno assicurare tempi congrui di esame del provvedimento, anche ai fini della certa assegnazione dei finanziamenti alle scuole prima del periodo gennaio-febbraio di ogni anno scolastico;
tenuto conto che la ripartizione dei fondi prevedi un decremento posto esclusivamente a carico delle scuole, tanto che il finanziamento destinato all'Amministrazione centrale aumenta lievemente anche in termini assoluti, passando dai 49,290 milioni di euro del 2008 ai 51,900 del 2010, mentre negli stessi anni si passa da 53,355 a 30,000 milioni di euro per le scuole;
considerato che la normativa vigente prevede interventi specifici da finanziarie che spesso non sono tenuti in debita considerazione dall'Esecutivo;
rilevato che la legge n. 440 del 1997 prevede specifiche misure a sostegno delle problematiche legate alla disabilità, che non risultano peraltro sempre adeguatamente attuate dal provvedimento in esame;
ritenuto che la questione degli alunni immigrati appare sempre più rilevante nell'ambito del sistema scolastico nazionale, con particolare riferimento alle problematiche connesse all'insegnamento L2;
considerato infine che appare condivisibile la scelta di prevedere finanziamenti per la valutazione e la ricerca, come quelli previsti per l'Invalsi e l'Ansas, purché siano finalizzati al monitoraggio e alla valutazione dell'autonomia scolastica e di come i fondi assegnati siano utilizzati e ripartiti;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:

si ritiene necessario ridurre lo stanziamento a favore dell'amministrazione centrale, per favorire un trasferimento di risorse finanziarie più adeguato alle esigenze delle scuole;

e con le seguenti osservazioni:
1) appare opportuno, per il futuro, che il Governo trasmetta al Parlamento lo schema di direttiva in esame con maggiore anticipo rispetto ai tempi attualmente previsti,

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allo scopo di evitare che il ritardo nella sua approvazione penalizzi l'assegnazione dei fondi stanziati a favore delle scuole, tradendo la finalità della legge che è quella di favorire la progettualità delle scuole autonome finanziando per tempo le attività da inserire nel POF dell'anno scolastico corrente;
2) si valuti inoltre l'opportunità di tenere conto più specificamente della destinazione delle risorse da assegnare alle finalità previste dalla normativa vigente, allo scopo di dare seguito alle finalità prevista dalla legge n. 440 del 1997;
3) consideri il Governo l'opportunità di prevedere specifici ed adeguati finanziamenti a sostegno degli interventi connessi alla presenza di alunni immigrati nelle scuole, con specifico riferimento all'insegnamento L2;
4) appare inoltre opportuno prevedere che i fondi destinati alla valutazione e alla ricerca siano finalizzati, anche al monitoraggio e alla valutazione della autonomia scolastica ed in particolare al monitoraggio e alla valutazione della utilizzazione e ripartizione delle risorse ad essa assegnate;
5) appare opportuno, là dove si fa riferimento all'EUROPASS, prendere in considerazione per la ripartizione dei fondi, anche iniziative e dispositivi UE che riguardano le competenze chiave, l'orientamento e la mobilità transfrontaliera dei giovani;
6) appare infine opportuno nella sezione 3 - riparto delle somme -, con riferimento agli interventi di cui alla lettera f) della sezione 1 - alternanza scuola lavoro/educazione permanente - dove si citano gli Istituti tecnici superiori, includere gli stessi Istituti tra gli obiettivi prioritari esplicitati nella medesima lettera f);
7) nella medesima sezione 3, appare infine opportuno sostituire il riferimento al «Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali» con quello al «Ministero del lavoro e delle politiche sociali».

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ALLEGATO 5

Concessione di contributi per il finanziamento di attività di ricerca sulla cultura latina del medioevo europeo. C. 2774 Barbieri.

NUOVO TESTO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO, ADOTTATO DALLA COMMISSIONE

ART. 1.
(Contributo in favore della Società internazionale per lo studio del medioevo latino e della Fondazione Ezio Franceschini).

1. Per sostenere le attività di ricerca storica, filologica e bibliografica sulla cultura latina del medioevo italiano ed europeo, è concesso alla Società internazionale per lo studio del medioevo latino (SISMEL), con sede in Firenze, un contributo annuo di 600.000 euro a decorrere dall'anno 2010.
2. È concesso alla Fondazione Ezio Franceschini, con sede in Firenze, un contributo annuo di 450.000 euro a decorrere dall'anno 2010.
3. I contributi di cui ai commi 1 e 2 sono versati dal Ministero per i beni e le attività culturali entro il 30 giugno di ciascun anno. La SISMEL e la Fondazione Ezio Franceschini, entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello di riferimento, trasmettono al Ministero per i beni e le attività culturali una relazione sull'impiego dei contributi medesimi.

ART. 2.
(Contributo in favore dell'Istituto storico italiano per il medio evo).

1. È concesso all'Istituto storico italiano per il medio evo, con sede in Roma, un contributo annuo di 500.000 euro a decorrere dall'anno 2010.

ART. 3.
(Contributo in favore del Centro italiano di studi sull'alto medioevo).

1. È concesso alla Fondazione Centro italiano di studi sull'alto medioevo, con sede in Spoleto, un contributo annuo di 450.000 euro a decorrere dall'anno 2010.

ART. 4.
(Disposizioni concernenti l'Edizione nazionale dei testi mediolatini d'Italia).

1. È istituita l'Edizione nazionale dei testi mediolatini d'Italia (ENTMI), disciplinata dalle disposizioni del presente articolo. Essa succede, in tutti i rapporti attivi e passivi, all'Edizione nazionale dei testi mediolatini, istituita con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 16 gennaio 2001.
2. L'ENTMI cura la pubblicazione, in edizione critica, dei testi composti in Italia in lingua latina fra il V e il XV secolo, secondo il programma deliberato dalla commissione scientifica di cui al comma 3, lettera c), e comunicato al Ministero per i beni e le attività culturali. A questo fine essa attribuisce gli incarichi e può acquisire le dotazioni materiali e scientifiche necessarie.
3. Sono organi dell'ENTMI:
a) il presidente;

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b) il vicepresidente, scelto dal presidente dell'Istituto storico italiano per il medioevo, sentito il consiglio direttivo del medesimo Istituto;
c) il segretario tesoriere;
d) la commissione scientifica.

4. Salvo quanto previsto dal comma 3, lettera b), la commissione scientifica dell'ENTMI è costituita dai componenti della commissione scientifica dell'Edizione nazionale dei testi mediolatini, in carica alla data di entrata in vigore della presente legge. Ulteriori componenti possono essere nominati con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, su proposta del presidente, sentita la commissione scientifica.
5. La commissione scientifica elegge tra i propri componenti il presidente e il segretario tesoriere.
6. La commissione scientifica delibera e aggiorna il programma di attività dell'ENTMI, affida a propri componenti o a studiosi italiani o stranieri la predisposizione delle edizioni critiche di cui al comma 2 e la revisione degli elaborati presentati, deliberandone il compenso.
7. La commissione scientifica si riunisce almeno una volta all'anno per deliberare sul programma di attività, sul bilancio di previsione e sul rendiconto della gestione dell'anno precedente. Essa può nominare al proprio interno un comitato esecutivo, determinandone le competenze.
8. Al presidente, al segretario tesoriere e ai componenti della commissione scientifica e del comitato esecutivo non possono essere attribuiti gettoni di presenza o compensi comunque denominati, salvo quanto previsto dal comma 6. È ammesso il rimborso delle spese documentate.
9. All'ENTMI è attribuito un contributo annuo di 50.000 euro per gli anni 2010 e 2011, di 60.000 euro per gli anni 2012 e 2013 e di 70.000 euro a decorrere dall'anno 2014, utilizzabile esclusivamente per lo svolgimento delle attività istituzionali di cui al comma 2. L'ENTMI può ricevere altresì contributi dalle amministrazioni statali, dalle regioni, dagli enti locali e da istituzioni e soggetti pubblici e privati.
10. Si applicano le disposizioni dell'articolo 3, commi 6 e 7, della legge 1o dicembre 1997, n. 420.

ART. 5.
(Copertura finanziaria).

1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a euro 2.050.000 annui per gli anni 2010 e 2011, a euro 2.060.000 annui per gli anni 2012 e 2013 e a euro 2.070.000 a decorrere dall'anno 2014, si provvede:
a) per gli anni 2010 e 2011, mediante corrispondente riduzione del Fondo di riserva per le autorizzazioni di spesa delle leggi permanenti di natura corrente, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, come determinato dalla Tabella C allegata alla legge 23 dicembre 2009, n. 191;
b) a decorrere dall'anno 2012, mediante corrispondente riduzione delle proiezioni, per il medesimo anno, dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2010-2012, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2010, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.

2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

ART. 6.
(Disposizioni finali).

1. Gli enti e le istituzioni di cui alla presente legge, nello svolgimento delle

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attività di ricerca e di organizzazione e promozione degli studi sulla storia e sulla cultura del medioevo italiano ed europeo, secondo i rispettivi statuti, curano il coordinamento delle iniziative da ciascuno promosse adottando le opportune forme di consultazione, di programmazione e di collaborazione, anche sulla base di convenzioni eventualmente stipulate fra essi e con altri soggetti pubblici o privati, italiani e stranieri.
2. Resta fermo che gli enti e le istituzioni di cui alla presente legge possono ricevere contributi da amministrazioni statali, regioni, enti locali e altri soggetti pubblici e privati.