CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 ottobre 2009
235.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
ALLEGATO
Pag. 213

ALLEGATO 1

SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAL RELATORE SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 128

La Commissione,
esaminato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica in titolo,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) si rileva che la relazione ministeriale non dà alcun conto della mancata audizione delle Organizzazioni sindacali, prescritta dall'articolo 2, comma 634, della legge n. 244 del 2007; considerato il possibile coinvolgimento delle strutture organizzative dell'Aeronautica militare, come previsto dall'articolo 5 dello schema in titolo, si invita il Governo a valutare l'opportunità di realizzare tale momento di confronto;

b) si invita inoltre il Governo a valutare l'opportunità di apportare allo schema in titolo le seguenti modificazioni, come peraltro richiesto anche dal parere del Consiglio di Stato, sezione normativa, n. 2779/2009:
nel Preambolo va corretta la proposizione finale concernente i Ministri proponenti, per adeguarla alla disciplina dettata dall'articolo 17, comma 2, del decreto legge 1o luglio 2009 n. 78, convertito con legge 3 agosto 2009, n. 102;
all'articolo 1, il comma 1, dovrebbe essere così riformulato: «l'Opera nazionale per i figli degli aviatori, di seguito denominata "ONFA", ente di diritto pubblico dotato di autonomia amministrativa e contabile avente lo scopo di provvedere all'assistenza degli orfani del personale militare dell'Aeronautica militare sotto la vigilanza del Ministro della difesa, è riordinata secondo le disposizioni del presente regolamento»;
all'articolo 1, comma 3, andrebbero soppresse, in quanto superflue per la comprensione del testo, le parole «non deceduto»;
nell'articolo 2 occorre adottare una denominazione uniforme per il collegio dei revisori dei conti che, al comma 1, è denominato «collegio dei revisori», mentre al comma 4, è indicato come «collegio dei revisori dei conti;
nel medesimo articolo 2, comma 2, lettera c), in merito all'espressione «ricoprono incarichi di capi dei reparti preposti ai settori dell'ordinamento e personale, degli affari generali e finanziario», occorrerebbe verificare se la denominazione dei reparti interessati corrisponda all'attuale assetto organizzativo;
nell'articolo 2, comma 2, lettera e), si rileva l'esigenza di specificare se con la dizione «un genitore di orfano assistito dall'ONFA» si sia inteso ricomprendere o no la categoria equiparata di cui all'articolo 1, comma 3;
all'articolo 2, comma 3, primo rigo, la parola «appartenente», che sembra doversi logicamente riferire a quelle, immediatamente precedenti, «generali dell'Aeronautica militare» dovrebbe essere utilizzata al plurale;
all'articolo 5, comma 1, è prevista l'adozione del regolamento di amministrazione e contabilità «ai sensi dell'articolo 2, commi 2 e 3, del decreto del Presidente della Repubblica 17 febbraio 2003, n. 97»; al riguardo appare opportuno precisare, alla stregua di quanto previsto all'articolo

Pag. 214

1, comma 2, per lo statuto, che lo stesso è deliberato, nella specie, dal Consiglio di amministrazione;
al medesimo articolo 5, appare opportuno integrare il comma 3, indicando le categorie nell'ambito delle quali è scelto il Segretario generale;
in merito all'articolo 6, si rileva come l'adozione dello Statuto, che avviene, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, con deliberazione del Consiglio di amministrazione, non coincida con la sua entrata in vigore subordinata all'approvazione ministeriale; la previsione transitoria, secondo la quale il precedente statuto resta in vigore «sino all'adozione» del nuovo, potrebbe pertanto creare un vuoto di disciplina, nelle more dell'approvazione di quest'ultimo. Il secondo periodo del primo comma dell'articolo 6, andrebbe conseguentemente modificato come segue: «Sino all'entrata in vigore del nuovo statuto continua ad applicarsi quello approvato con decreto del Ministro della difesa del 18 agosto 1998, in quanto compatibile».

Pag. 215

ALLEGATO 2

SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DALLA RELATRICE SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 114

La Commissione,
esaminato lo schema di decreto legislativo in titolo, adottato in attuazione della delega contenuta nell'articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69;

considerato che l'intervento è finalizzato a riordinare uno degli enti deputati a realizzare un sistema unitario di interventi che favoriscono la digitalizzazione della pubblica amministrazione,
rilevato che:
la materia affidata al citato organismo è soggetta a continue evoluzioni e sarebbe pertanto opportuno prevedere modalità semplificate di rideterminazione della dotazione organica, sempre comunque nel rispetto dei vincoli finanziari, nonché ampliare le modalità di reperimento delle professionalità necessarie, inserendo meccanismi più flessibili e meno limitativi, prevedendo a tal fine la possibilità di avvalersi di personale anche dirigenziale in posizione di comando, distacco o fuori ruolo;
con lo scopo di garantire le risorse per la funzionalità di un organismo che, nonostante le significative riduzioni di bilancio e i rilevanti risparmi introdotti con il presente riordino, necessita di alte professionalità e svolge funzioni particolarmente delicate, sarebbe opportuno prevedere che DigitPA si possa avvalere, come già avviene per altri enti, di modalità ulteriori di finanziamento che non siano direttamente a carico del bilancio dello Stato;
la previsione di cui all'articolo 3, comma 2, lettera b) che affida a DigitPA il compito di «contribuire al rispetto delle norme di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196» potrebbe presentare profili di problematicità con riferimento al riparto di competenze in materia di privacy;
il contenuto di alcune disposizioni di seguito indicate non risulta chiaro ed è quindi suscettibile di creare problemi interpretativi e applicativi;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
all'articolo 3, comma 2, lettera b), dovrebbero essere soppresse le parole da «contribuisce» fino a «n. 196;»;

all'articolo 5, comma 4, dovrebbero essere sostituite le parole «di cui al comma 3» con le seguenti: «di cui al Piano Triennale previsto dall'articolo 3, comma 1.»;

all'articolo 6, comma 2, lettera c), le parole «fissate nel presente decreto» dovrebbero essere sostituite con le seguenti: «fissate ai sensi del presente decreto»;

all'articolo 11, comma 2, dopo le parole «lettera c)» si dovrebbero inserire le seguenti: «definita nel rispetto della dotazione organica stabilita ai sensi del presente decreto,»;

quanto all'articolo 12, si segnala l'esigenza in modificare il suo comma 1 aggiungendo, in fine, il seguente periodo: «Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione,

Pag. 216

di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, la dotazione organica di DigitPA può essere rideterminata, nei limiti delle disponibilità economiche, a seguito dell'approvazione del Piano triennale di cui all'articolo 3, comma 1» e di sopprimere, al comma 2, le parole: «non dirigenziale»;

all'articolo 13, comma 4, dopo le parole: «Tabella A» si suggerisce di inserire le seguenti: «e successive modifiche»;

si invita altresì a modificare l'articolo 18 integrandolo con il seguente comma aggiuntivo: «1-bis. Nell'ambito di gare o accordi quadro predisposti direttamente o con altri soggetti, DigitPA, nel quadro delle funzioni di cui all'articolo 3, riceve dagli aggiudicatari un importo da determinare, in misura fissa ovvero compresa tra un minimo e un massimo fissati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente di DigitPa, in percentuale sul valore del contratto, quale contributo forfetario per spese di funzionamento.»;

si invita inoltre il Governo a specificare se il piano triennale di cui all'articolo 22, comma 1, sia distinto dal piano triennale per la programmazione, per il quale il combinato disposto degli articoli 3, comma 1, e 5, comma 3, prevede una differente procedura di adozione rispetto all'articolo 22;

sempre in merito all'articolo 22, al comma 1, si segnala l'esigenza di modificare le parole «sistemi informativi informatizzati», con le seguenti: «sistemi informativi automatizzati»;

valuti, infine, il Governo l'esigenza di chiarire se si intenda o meno escludere i componenti del comitato direttivo di cui all'articolo 6 dalla partecipazione alla Conferenza permanente per l'innovazione tecnologica atteso che l'articolo 18, comma 2, del codice dell'amministrazione digitale, stabilisce che essi ne facciano parte.

Pag. 217

ALLEGATO 3

SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAL RELATORE SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 113

La Commissione,
esaminato lo schema di decreto legislativo in titolo, adottato in attuazione della delega contenuta nell'articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
si segnala l'opportunità di chiarire se il riferimento al «programma triennale della Scuola», sottoposto all'approvazione del Comitato stesso, corrisponda al «piano strategico triennale», redatto dal Presidente, ai sensi dell'articolo 7 comma 3, dello schema di decreto legislativo;

si rileva l'esigenza di chiarire se il «programma annuale della Scuola» di cui all'articolo 6 comma 2, il «programma annuale delle attività didattiche e scientifiche» di cui all'articolo 7, comma 3 e il «programma di massima delle attività della Scuola per il successivo anno di esercizio» di cui all'articolo 16, comma 2, siano il medesimo documento ovvero documenti distinti;

si invita altresì il Governo a valutare l'opportunità di modificare l'articolo 7, comma 1, inserendo tra le categorie di soggetti che possono essere nominati Presidente della Scuola superiore quella dei consiglieri parlamentari, in aderenza con quanto previsto dalla legislazione attualmente vigente;

si rileva l'esigenza di integrare il disposto dell'articolo 7, comma 2, aggiungendo, in fine, le seguenti parole: «secondo i rispettivi ordinamenti»;

si invita il Governo a valutare l'opportunità di integrare l'articolo 7, comma 3, precisando che il Presidente propone al Comitato di gestione, unitamente al bilancio consuntivo e preventivo - come già previsto dalla medesima norma - anche il regolamento contabile e finanziario, di cui al successivo articolo 15, precisando che tale regolamento è adottato dal Comitato di gestione e di sostituire le parole «bilancio consuntivo e preventivo predisposto» con le seguenti: «bilancio consuntivo e preventivo predisposti»;

in merito alle competenze del Presidente della Scuola Superiore della pubblica amministrazione, la cui definizione è in parte demandata dall'articolo 7, comma 3, dello schema di decreto legislativo in titolo al «regolamento», si ritiene opportuno chiarire se il regolamento cui si rinvia sia quello di cui all'articolo 15 del medesimo schema di decreto legislativo;

si segnala l'esigenza di indicare, all'articolo 7, comma 4, le modalità per la nomina del Comitato scientifico consultivo, suggerendo la possibilità di prevedere che sia nominato con decreto del Ministro per la Pubblica amministrazione e l'innovazione, su proposta del Presidente della Scuola;

si segnala, inoltre, all'articolo 8, comma 1, l'esigenza di sostituire il riferimento al «direttore», figura non più prevista dallo schema di decreto legislativo in esame, con quello di «presidente», di cui all'articolo 4;

in merito all'articolo 9, si rileva come - a differenza della legislazione vigente - lo schema di decreto legislativo non preveda

Pag. 218

più la figura dei responsabili di settore, di cui all'articolo 2, comma 5 del decreto legislativo n. 287 del 1999, ai quali sono attualmente attribuiti, tra gli altri, compiti afferenti la programmazione e valutazione delle attività di formazione dei docenti, l'organizzazione della struttura didattica, la conduzione di specifici progetti di rilievo strategico; a tale riguardo, si invita il Governo a valutare l'opportunità di reintrodurre i responsabili di settore;

si rileva infine come la riorganizzazione della Scuola Superiore per la Pubblica amministrazione determini una significativa modifica delle attività, dei compiti e finanche del nome, di ciascun organo della Scuola: emerge quindi l'esigenza che all'entrata in vigore della nuova disciplina consegua la ricostituzione degli organi stessi; si invita pertanto il Governo a integrare lo schema di decreto legislativo prevedendo, entro un termine prefissato, la ricostituzione degli organi.

Pag. 219

ALLEGATO 4

SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAL RELATORE SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 117

La Commissione,
esaminato lo schema di decreto legislativo in titolo, adottato in attuazione della delega contenuta nell'articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69;

considerato che l'intervento risponde alle finalità perseguite con il conferimento della delega al Governo, finalizzata a realizzare un sistema unitario di interventi nel campo della formazione dei dipendenti pubblici, alla riqualificare il lavoro pubblico e ad aumentare la sua produttività, nonché al miglioramento delle prestazioni delle pubbliche amministrazioni e della qualità dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese; a consentire la misurazione dei risultati e dei costi dell'azione pubblica e la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni;

considerato che lo schema di decreto legislativo risponde altresì alle esigenze di ridefinizione delle missioni e delle competenze e riordino degli organi, in base a princìpi di efficienza, efficacia ed economicità, anche al fine di assicurare un sistema coordinato e coerente nel settore della formazione e della reingegnerizzazione dei processi produttivi della pubblica amministrazione centrale e delle amministrazioni locali, nel rispetto degli obiettivi di risparmio,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
si invita il Governo a valutare l'opportunità di utilizzare una formulazione omogenea dell'acronimo «p.a.» nello schema di decreto legislativo in esame anche rispetto ad altri atti normativi di iniziativa governativa;

si rileva l'opportunità di prevedere, tra i soggetti pubblici che possono partecipare all'associazione, l'unione di comuni;

si sollecita il Governo a riformulare l'articolo 2, comma 3, sopprimendo le parole «di quest'ultimo»;

si segnala, infine, l'opportunità di prevedere nello Statuto che una parte dei componenti del Comitato di indirizzo possano essere nominati tra rappresentanti delle regioni e degli enti locali.