CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 ottobre 2009
234.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-01966 Villecco Calipari: Sui benefici riconosciuti dall'Amministrazione della Difesa al Maresciallo Marco Diana.

TESTO DELLA RISPOSTA

Devo precisare, in primo luogo, che ai sensi dell'articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 461/01 il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio (ivi incluse le ipotesi, di patologie legate all'esposizione in ambienti operativi all'uranio impoverito) è demandato al «Comitato di verifica per le cause di servizio» - il cui parere assume carattere vincolante - istituito ed operante alle dipendenze del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Nel caso specifico, detto Comitato, con parere del 7 maggio 2002, non ha condiviso il giudizio espresso dalla Commissione Medico Ospedaliera di Cagliari che aveva riconosciuto l'infermità, di cui è affetto il M.llo Diana, dipendente da causa di servizio.
Pertanto, sulla base del giudizio espresso dal Comitato, la Direzione Generale competente ha definito le domande di pensione privilegiata e di equo indennizzo con due distinti decreti negativi.
Avverso il decreto di diniego della pensione privilegiata, l'interessato ha presentato il ricorso in via giurisdizionale alla Corte dei Conti che si è espressa favorevolmente nei confronti dell'istante, riconoscendogli il diritto al trattamento pensionistico privilegiato di 1a categoria, a decorrere dalla data del congedo.
A seguito di ciò, sono stati concessi al M.llo Diana:
la Pensione Privilegiata con decreto del 4 marzo 2004;
l'Equo Indennizzo con decreto del 16 marzo 2004, per un importo pari a euro 7.977,71.
Inoltre, con atto di transazione n. 148 del 24 maggio 2008, al fine di comporre bonariamente la vertenza insorta tra le parti, la Difesa ha corrisposto la somma di 923.000 euro per risarcimento danni al Sottufficiale che, con la sottoscrizione di tale atto, si è considerato «completamente e definitivamente tacitato di ogni e qualsiasi diritto e pretesa ... di non avere altro a pretendere dall'Amm.ne Militare... e di rinunciare a qualsiasi azione giudiziaria conseguente ai fatti oggetto del presente atto di transazione».
Il M.llo Diana ha, inoltre, invocato la concessione dei benefici previsti dalla legge n. 266 del 23 dicembre 2005; a seguito di tale istanza, la Direzione Generale competente ha richiesto (allegando anche la citata sentenza della Corte dei Conti) il previsto parere al richiamato Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, sulla riconducibilità dell'infermità alle particolari condizioni ambientali od operative della missione, elemento determinante per poter riconoscere le nuove provvidenze richieste dall'interessato.
Il Comitato con parere n. 141 del 6 marzo 2007 non ha ravvisato nel servizio svolto dal Sottufficiale, «anche valorizzando le considerazioni del giudice pensionistico», l'esistenza delle particolari condizioni operative rispetto alle ordinarie connesse allo svolgimento dei compiti d'istituto; tale parere negativo è stato confermato anche in sede di riesame.
Il M.llo Diana, avverso tale decreto negativo, ha presentato un ricorso straordinario al Capo dello Stato, attualmente non ancora definito.

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Quanto alle notizie circa il presunto decesso del Sottufficiale, vorrei chiarire che, in effetti, il nominativo è stato inserito, come deceduto, nell'elenco inviato alla Commissione Parlamentare d'Inchiesta sui casi di morte e gravi malattie in data 12 luglio 2007, imputabile ad un mero errore di trascrizione.
La Direzione Generale della Sanità Militare ha provveduto a telefonare all'interessato esplicando il rammarico per l'ac-caduto e lo stesso ha espresso soddisfazione per tale interessamento.
Circa l'impegno che avrebbe assunto la Difesa in merito al rimborso di tutte le spese sanitarie sostenute dal militare, la competente Direzione Generale della Sanità Militare ha sempre provveduto, con la massima sollecitudine, a liquidare al M.llo Diana le somme richieste (4 sussidi: euro 1.500 nel 2002, euro 6.350 nel 2004, euro 11.790,54 nel 2008 e euro 15.013 nel 2009).

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-01967 Di Stanislao: Sugli esiti del progetto sperimentale «Pianeta Difesa».

TESTO DELLA RISPOSTA

In via preliminare, si fa osservare che il Ministro La Russa, fin dall'inizio del suo mandato, ha pensato, alla luce della sospensione del servizio di leva obbligatorio, ad un'iniziativa che offrisse la possibilità ai giovani di vivere una breve esperienza di vita militare e di avvicinarsi, in questo modo, a quei valori significativi di disciplina, senso del dovere, spirito di corpo, educazione al rispetto dei principi etici e di amor di Patria che tradizionalmente promanano dalle Forze armate.
In tale ottica, è stato elaborato un «progetto pilota» denominato «Pianeta Difesa» consistente in uno stage formativo sperimentale di addestramento militare della durata di 15 giorni, che si è svolto presso il 6o Reggimento Alpini di stanza in Brunico (Bolzano) e le cui risultanze potranno costituire il presupposto per la definizione e lo sviluppo, così come è negli intendimenti del Ministro, di successivi corsi di maggior durata estesi anche ad altre unità delle Forze armate.
Gli esiti di questa recente iniziativa possono essere ritenuti positivi, in relazione sia all'adesione di giovani che si è registrata, peraltro largamente superiore al numero di posti effettivamente disponibili, sia al grado di entusiasmo ed interesse dimostrato dai partecipanti, sia al livello di conseguimento degli obiettivi di natura addestrativa prefissati.
A questo primo stage, che non prevedeva l'acquisizione dello status militare, hanno preso parte circa 100 ragazzi e 40 ragazze, studenti dell'ultimo anno delle scuole medie superiori provenienti da 14 Regioni diverse.
Ad essi sono state impartite anche nozioni di formazione teorica, di preparazione atletico-militare di base e di addestramento propedeutico anche al volontariato in ambito civile.
In tale contesto, data la ristrettezza dei tempi, si è preferito privilegiare le esercitazioni tecnico-pratiche, anche in ambiente esterno, rispetto alle lezioni teoriche, che saranno sviluppate in modo più ampio nei prossimi stage che verranno articolati su una durata di tempo maggiore.
L'orientamento è quello di presentare al più presto in Parlamento un disegno di legge che preveda che un numero massimo di 1.000 giovani, di età compresa tra i 18 e i 26 anni, possa annualmente frequentare stage della durata massima di un mese nei Reparti delle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri. Inoltre, verrebbe previsto per i frequentatori, al termine del corso, il titolo per l'iscrizione all'Associazione d'Arma del Reparto presso il quale si è svolto il corso stesso.
Per quanto riguarda i costi, così come precisato dal Ministro La Russa in sede question time allo stesso argomento in Aula Senato il 1o ottobre scorso, l'iniziativa in questione, il cui costo complessivo è stato di 455 mila Euro, non ha comportato un solo euro aggiuntivo al bilancio, nel senso che il costo di «Pianeta difesa», è stato finanziato operando risparmi su alcune voci delle assegnazioni ordinarie.

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ALLEGATO 3

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2009, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (Atto n. 115).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IV Commissione Difesa,
esaminato lo schema di decreto ministeriale n. 115, concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2009, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi;
premesso che:
il presente schema di decreto provvede, per l'anno 2009, al riparto di euro 1.500.000, tra le associazioni combattentistiche, e di euro 503.949, tra enti, istituti, associazioni e fondazioni;
il predetto riparto, come risulta dalla relazione illustrativa che correda il citato schema di decreto e dagli ulteriori elementi di informazione forniti dal Governo, è stato effettuato sulla base dei criteri individuati dalle risoluzioni nn. 7-00129 Ascierto, 8-00038 Villecco Calipari e 7-00136 Di Stanislao;
per quanto concerne le associazioni combattentistiche, in particolare, è stata garantita:
a) la copertura dei costi fissi per il funzionamento delle strutture sociali, attraverso la distribuzione delle predette associazioni in sette fasce definite sulla base del numero dei soci ordinari;
b) il totale riconoscimento delle risorse richieste dalle singole associazioni per l'espletamento di attività assistenziali;
c) un'adeguata corresponsione di risorse per finalità promozionali e progetti associativi, calcolate in funzione delle richieste delle singole associazioni e modificate attraverso l'applicazione di un fattore di correzione che tiene conto del contributo statale ad esse erogato nel triennio 2006-2008;
d) l'assegnazione di risorse alle singole associazioni comunque non inferiori del 30 per cento rispetto ai contributi assegnati nell'esercizio 2008, riducendo, conseguentemente, le assegnazioni che sarebbero spettate alle rimanenti associazioni combattentistiche di un'aliquota pari al 10 per cento, al fine di non creare vistose situazioni di discontinuità di finanziamento rispetto al passato;
per quanto riguarda gli altri enti, istituti, associazioni e fondazioni, il riparto invece è stato effettuato:
A) attribuendo priorità alle associazioni d'arma - mediante il riconoscimento di congrui aumenti, pari mediamente a circa il 29,5 per cento, rispetto alle assegnazioni relative all'anno 2008 - senza tuttavia assumere come unico parametro di riferimento il numero degli iscritti, posto che, in caso contrario, risulterebbero beneficiarie della quasi totalità del contributo due sole associazioni d'arma a cui aderisce circa il 70 per cento del totale complessivo degli iscritti;
B) prevedendo per gli enti diversi dalle associazioni d'arma, decurtazioni variabili

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tra il 21 e il 28 per cento circa, rispetto alle risorse che si sarebbero dovute attribuire sulla base delle assegnazioni effettuate nel 2008, fatta eccezione per alcune associazioni di categoria che hanno invece subìto decurtazioni del 10 per cento, al fine di salvaguardare i sodalizi che perseguono la finalità di mantenere vivo il sentimento di solidarietà tra gli ex appartenenti alle Forze armate;
C) comprendendo nel novero degli enti beneficiari anche l'associazione combattentistica Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia (U.N.I.R.R.) che, pur non essendo inclusa tra le associazioni combattentistiche di cui alla tabella A della legge n. 93 del 1994, è stata inserita tra le associazioni militari riconosciute con il decreto del Ministro della difesa del 29 aprile 2008;
preso atto degli ulteriori chiarimenti forniti dal Governo, secondo cui l'Associazione Nazionale Partigiani Cristiani non è stata inserita tra le Associazioni beneficiarie dei contributi oggetto del presente schema di decreto, in quanto non compresa, sia nella tabella A di cui alla legge n. 93 del 1994, che richiama espressamente le Associazioni combattentistiche beneficiarie, sia nel citato decreto del Ministro della difesa del 29 aprile 2008;
ritenuto che, per il prossimo futuro:
debbano essere assunte adeguate iniziative, anche di carattere normativo, per consentire una maggiore flessibilità nell'individuazione delle associazioni combattentistiche beneficiarie dei contributi e, più in generale, per favorire forme di aggregazione tra gli enti beneficiari;
la relazione illustrativa che correda lo schema di decreto debba essere elaborata con l'indicazione di tutti gli elementi di informazione utili all'individuazione dei parametri di calcolo utilizzati;
valutati comunque positivamente i criteri di riparto adottati con il presente schema di decreto che, per la prima volta, consentono di tenere conto, contestualmente, come più volte indicato dalla Commissione, sia del numero degli iscritti sia delle finalità concretamente perseguite dai singoli enti;
esprime

PARERE FAVOREVOLE