ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00888/009

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 56 del 22/02/2023
Firmatari
Primo firmatario: MANZI IRENE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 22/02/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ORFINI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 22/02/2023
ZINGARETTI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 22/02/2023
BERRUTO MAURO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 22/02/2023
RICCIARDI TONI PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 22/02/2023


Stato iter:
23/02/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/02/2023
SIRACUSANO MATILDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 23/02/2023
Resoconto MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 22/02/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/02/2023

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/02/2023

ACCOLTO IL 23/02/2023

PARERE GOVERNO IL 23/02/2023

DISCUSSIONE IL 23/02/2023

APPROVATO IL 23/02/2023

CONCLUSO IL 23/02/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00888/009
presentato da
MANZI Irene
testo presentato
Mercoledì 22 febbraio 2023
modificato
Giovedì 23 febbraio 2023, seduta n. 57

   La Camera,

   premesso che:

    l'articolo 6, comma 1, del provvedimento in esame, proroga dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023 il termine entro il quale: – le università; – le istituzioni il cui diploma di perfezionamento scientifico è riconosciuto equipollente al titolo di dottore di ricerca; – gli enti pubblici di ricerca possono continuare a conferire assegni di ricerca secondo la disciplina vigente prima del 30 giugno 2022 (data di entrata in vigore della legge n. 79 del 2022, di conversione del decreto-legge n. 36 del 2022);

    il decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n. 79 ha stabilito un nuovo paradigma per la carriera dei giovani ricercatori nelle istituzioni di ricerca pubblica nazionale, introducendo una semplificazione dei percorsi verso il ruolo docente;

    tappa fondamentale di questo suddetto percorso è il nuovo Contratto di ricerca, che va a sostituire nella Legge 30 dicembre 2010, n. 240, il vecchio Assegno di ricerca quale figura post-dottorale unica;

    tale figura costituisce un punto di equilibrio ottimale tra una quota di flessibilità necessaria in questa fase della carriera del giovane ricercatore (il Contratto di ricerca è generalmente legato allo svolgimento di un progetto di ricerca e non è espressamente finalizzato all'assunzione in ruolo, svolgendo la funzione di strumento per la selezione curricolare), accompagnata però da un insieme di tutele (costituzione di un rapporto di lavoro subordinato con l'istituzione, stabilità almeno biennale del rapporto di lavoro, accesso al sistema dei benefici fiscali legati al pagamento dell'IRPEF, vantaggi in relazione al montante contributivo, aggancio della retribuzione alle dinamiche contrattuali), assenti nel caso dell'Assegno di ricerca, non solo doverose in senso generale ma anche maggiormente in linea con le politiche delle istituzioni di ricerca europee e quindi destinate a rilanciare l'attrattività della carriera nella ricerca pubblica;

    in questo riguardo, è della massima importanza che la nuova figura venga introdotta il prima possibile, in modo da poter già essere utilizzata per le attività scientifiche e tecnologiche relative al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dato che la menzionata legge n. 79 del 2022 ha demandato al Contratto collettivo nazionale di lavoro di fissare il costo del Contratto, limitandosi ad indicare un costo minimo, è opportuno che il prolungamento della possibilità di conferire assegni di ricerca sia ancorato alla sottoscrizione definitiva del CCNL, ovvero non oltre il 30 giugno 2023, nell'improbabile eventualità che per quella data non sia stata formalizzata tale approvazione,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di attivarsi, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, al fine di reperire risorse adeguate finalizzate a riconoscere la nuova figura di ricercatore di cui al decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, in tempi rapidi, anche al fine di introdurla per le attività scientifiche e tecnologiche relative al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
9/888/9. (Testo modificato nel corso della seduta) Manzi, Orfini, Zingaretti, Berruto, Toni Ricciardi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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