ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00888/059

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 56 del 22/02/2023
Firmatari
Primo firmatario: CURTI AUGUSTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 22/02/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 22/02/2023


Stato iter:
23/02/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 22/02/2023
SIRACUSANO MATILDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 23/02/2023
Resoconto CURTI AUGUSTO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 22/02/2023

PARERE GOVERNO IL 22/02/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/02/2023

DISCUSSIONE IL 23/02/2023

RESPINTO IL 23/02/2023

CONCLUSO IL 23/02/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00888/059
presentato da
CURTI Augusto
testo presentato
Mercoledì 22 febbraio 2023
modificato
Giovedì 23 febbraio 2023, seduta n. 57

   La Camera,

   premesso che:

    con decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11 «Misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all'articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77», il Governo ha voluto apportare notevoli variazioni, tra le altre, anche alla disciplina fiscale relativa al cosiddetto Superbonus. Dall'entrata in vigore del decreto, ad eccezione di specifiche deroghe per le operazioni già in essere, non sarà più possibile optare per il cosiddetto «sconto in fattura» né per la «cessione del credito d'imposta». Inoltre non sarà più consentita la prima cessione dei crediti d'imposta relativi a specifiche categorie di spese. Significativo anche il divieto, per la pubblica amministrazione, di acquistare crediti fiscali connessi a lavori di ristrutturazione;

    occorre considerare che, alle ricadute di carattere generale che tale provvedimento determina, si sommano effetti particolarmente nefasti sul settore della ricostruzione post-sisma 2016;

    con l'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia, infatti, il contributo erogato dallo Stato è diventato nel tempo insufficiente, al fine di compensare i lavori sulle abitazioni colpite dal sisma. Per questo motivo, era stato previsto che la quota residua a carico del cittadino, il cosiddetto «accollo», fosse coperta mediante l'applicazione del Superbonus: venendo meno tale possibilità, il sistema della ricostruzione subisce un blocco pressoché irreversibile;

    gravissimo dunque è il pregiudizio che andrebbero a subire quelle moltissime famiglie terremotate non più in grado di sostenere, attraverso il ricorso a risorse proprie, la quota in accollo necessaria per il completamento dei lavori,

impegna il Governo

a ripristinare nei Comuni del «Cratere Sismico 2016», a valere sui lavori di ricostruzione delle abitazioni terremotate, le modalità di fruizione del Superbonus mediante «sconto in fattura» e «cessione del credito d'imposta».
9/888/59. Curti, Manzi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detrazione fiscale

sisma

aumento dei prezzi