ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/03522/025

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 663 del 23/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: GIARRIZZO ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALAIMO ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2022
ZANICHELLI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2022


Stato iter:
24/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/03/2022
GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 23/03/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/03/2022

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/03/2022

ACCOLTO IL 24/03/2022

PARERE GOVERNO IL 24/03/2022

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/03/2022

CONCLUSO IL 24/03/2022

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03522/025
presentato da
GIARRIZZO Andrea
testo di
Mercoledì 23 marzo 2022, seduta n. 663

   La Camera,

   premesso che:

    tale provvedimento, all'articolo 10, rubricato (Piano transizione 4.0), riconosce un credito di imposta per gli investimenti in beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0;

    la digitalizzazione delle PMI assume un ruolo centrale nel processo di recovery del nostro Paese. Stando all'indice DESI (Digital Economy and Society Index), il livello in Italia è ancora inferiore rispetto alla media europea, sebbene la pandemia abbia accelerato i percorsi rispetto ad alcune aree specifiche come lo Smart Working, l'eCommerce e l'accesso ubiquo ai dati;

    la digitalizzazione delle PMI assume oggi, alla luce della congiuntura economica attuale legata allo scenario post pandemico, un carattere di assoluta necessità e urgenza. Le tecnologie digitali, per quanto diverse, offrono una gamma di applicazioni potenzialmente illimitate per migliorare le prestazioni operative e superare i vincoli di scala anche nelle realtà più piccole, sbloccando nuovi livelli di efficienza e competitività;

    la digitalizzazione aziendale è una delle principali sfide che le PMI italiane si trovano a fronteggiare in questo particolare periodo storico. La tecnologia è ormai parte integrante e trasparente delle nostre vite e del nostro quotidiano. Nonostante questo, però, le realtà più piccole faticano a modernizzare i propri processi produttivi e operativi inserendo le tecnologie digitali in modo pervasivo;

    la misura agevolativa per le micro, piccole e medie imprese di cui di cui all'articolo 6 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, prevedeva un contributo, tramite concessione di un «voucher», di importo non superiore a 10 mila euro, finalizzato all'adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico;

    il cosiddetto «voucher digitalizzazione delle PMI» era utilizzabile per l'acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di migliorare l'efficienza aziendale; modernizzare l'organizzazione del lavoro, mediante l'utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro; sviluppare soluzioni di e-commerce; fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare; realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT;

    tuttavia, le risorse messe a disposizione del voucher per il sostegno alle attività di digitalizzazione delle PMI si sono rilevate non sufficienti e lo strumento agevolativo ha avuto risultati quasi vani, a causa del boom di domande delle imprese italiane, che si sono rivelate notevolmente interessate alla misura,

impegna il Governo

nell'adozione dei successivi provvedimenti legislativi, a introdurre misure specifiche volte al rifinanziamento del voucher per la digitalizzazione dei processi aziendali e rammodernamento tecnologico alle micro, piccole e medie imprese.
9/3522/25. Giarrizzo, Alaimo, Zanichelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piccole e medie imprese

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