ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02921/028

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 467 del 11/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: MASCHIO CIRO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 11/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 11/03/2021
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 11/03/2021
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 11/03/2021


Stato iter:
11/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 11/03/2021
MALPEZZI SIMONA FLAVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 11/03/2021

PARERE GOVERNO IL 11/03/2021

RESPINTO IL 11/03/2021

CONCLUSO IL 11/03/2021

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02921/028
presentato da
MASCHIO Ciro
testo di
Giovedì 11 marzo 2021, seduta n. 467

   La Camera,
   premesso che:
    il disegno di legge in esame si pone in rapporto di successione e consequenzialità rispetto al quadro normativo costituito dai numerosi decreti-legge con i quali c stata affrontata l'epidemia da Covid-19, imponendo misure restrittive ai fini di contenimento dell'epidemia da Covid-19, in relazione alla sua recrudescenza emersa nell'autunno del 2020; dalla proroga delle misure per la gestione dell'emergenza sanitaria alla definizione di misure per l'attuazione del piano strategico dei vaccini; da misure concernenti le prossime scadenze elettorali alla proroga della vigenza dei permessi di soggiorno;
    dal 24 ottobre, palestre, piscine, centri natatori e, in generale, centri sportivi per la pratica dello sport dilettantistico sono rimasti chiusi, senza alcuna deroga nemmeno nelle zone gialle o bianche in ambito regionale, né si è cercato di adottare protocolli o misure che consentissero di aprire in sicurezza;
    la chiusura totale imposta ad ottobre è arrivata una settimana dopo l'annunciato controllo dei centri sportivi predisposto dal Ministero della Salute, nonostante la stragrande maggioranza dei centri avessero investito risorse anche ingenti per riorganizzare il lavoro dei loro operatori e ripensare in modalità anti-Covid l'utilizzo degli spazi;
    a dicembre le dichiarazioni del Ministro Spadafora sembravano aver aperto uno spiraglio sulla riapertura di palestre e piscine, ma l'ultimo DPCM ha confermato le misure almeno fino al 6 aprile e le indiscrezioni di questi giorni lasciano purtroppo temere ancora mesi di chiusura totale;
    nessuna piscina, palestra e campo sportivo e risultato focolaio di contagi e l'incidenza era al di sotto dell'1 per mille, eppure sono una delle poche attività ad essere state del tutto vietate;
    in Italia lo sport fattura ogni anno 12 miliardi di euro, una ricchezza prodotta dal lavoro di 100 mila centri sportivi (palestre, piscine, campi) per circa un milione di lavoratori. Per il 2020 si stima una perdita secca del 70 per cento rispetto all'anno precedente, pari a 8,5 miliardi, e nel 2021 i danni stimati si aggirano al 60 per cento ovvero un azzeramento dei profitti nel biennio post-Covid; a cui bisogna aggiungere la platea di 20 milioni di persone, pari ad almeno un soggetto per famiglia, che praticano sport;
    tali dati dimostrano il notevole valore sociale, oltre che economico, dello sport per la sua presenza così diffusa e capillare sul territorio nazionale;
    le attività motorie, peraltro, oltre a migliorare la salute fisica, rappresentano uno strumento essenziale nella gestione dello stress e dell'ansia che la situazione attuale sta determinando nella popolazione, come riconosciuto dallo stesso Ministero della salute,

impegna il Governo

a consentire nelle zone gialla e bianca in ambito regionale l'attività di palestre, piscine, centri natatori e centri sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica, fermo restando il rispetto delle vigenti linee guida in materia di prevenzione sanitaria.
9/2921/28Maschio, Varchi, Prisco, Ciaburro.