ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06814

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 512 del 28/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2015
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2015
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2015
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2015
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2015
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 28/10/2015
Stato iter:
14/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/01/2016
Resoconto BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 14/01/2016
Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/10/2015

DISCUSSIONE IL 14/01/2016

SVOLTO IL 14/01/2016

CONCLUSO IL 14/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06814
presentato da
GALLO Luigi
testo di
Mercoledì 28 ottobre 2015, seduta n. 512

   LUIGI GALLO, SIMONE VALENTE, VACCA, D'UVA, DI BENEDETTO, BRESCIA e NUTI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere — premesso che:
   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2013, n. 159, è stata introdotta, a far data dal 1 gennaio 2015, una nuova disciplina in materia di ISEE;
   l'ISEE, l'indicatore della situazione economica equivalente, introdotta nel nostro ordinamento dal decreto legislativo del 31 marzo 1998, n. 109, è una delle principali misure della ricchezza dei nuclei familiari italiani a garanzia dell'equità sociale e al fine di consentire ai contribuenti a basso reddito di accedere a prestazioni sociali e servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate, ivi compresi le tasse e i contributi universitari;
   con l'entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2013, n. 159, e con il conseguente inasprimento dei criteri per il computo dell'ISEE, secondo i dati pubblicati dalle Aziende per il diritto allo studio universitario di diversi atenei rielaborati dalle organizzazioni studentesche: nella regione Lazio, su 24 mila domande di borsa di studio presentate, gli esclusi risulterebbero 11 mila; il 25 per cento a Cagliari; in Veneto, in base ai dati relativi alle residenze universitarie, gli idonei si sono ridotti a 880 unità contro le 1332 dello scorso anno (-39 per cento); in Puglia, il calo delle domande sarebbe del 30 per cento a Bari e del 23 per cento a Lecce; a Milano, nelle università statale e Bicocca, le domande di riconferma di alloggio sono calate del 15 per cento; in Toscana, rispetto allo scorso anno le domande di borsa di studio sono crollate di 1349 unità a Firenze, di 990 a Siena e addirittura di più di 1800 a Pisa;
   proprio a Pisa il 20 ottobre 2015, un gruppo di studenti ha occupato alcune aule dell'edificio che ospita il polo dedicato ai corsi di scienze per la pace in via Emanuele Filiberto (cosiddetto «Ex Gea»), l'edificio che l'ateneo vorrebbe cedere alla Cemes dei fratelli Madonna in un'operazione speculativa che l'amministrazione universitaria starebbe concertando per consentire ai costruttori di realizzare delle nuove residenze private;
   secondo «il Tirreno», le cui tesi sono comprovate da altre testate giornalistiche, l'occupazione ha rappresentato un atto di contestazione maturato al termine di un'assemblea studentesca tenutasi al polo universitario Fibonacci al fine di fare un bilancio e discutere nuove iniziative di protesta contro la suddetta nuova riforma dell'ISEE;
   alle ore 18:00 del giorno 22 ottobre, come chiaramente testimoniato in un video pubblicato in tempo reale sulla pagina Facebook «Exploit Pisa» dagli stessi studenti occupanti l'Ex-Gea che ritrae un poliziotto (poi identificato come il dirigente Digos Rainone) che brandisce un'arma da fuoco durante il blitz, «polizia e reparti della celere» hanno fatto irruzione «pistola alla mano, terrorizzando e accerchiando i presenti», chiedendo i documenti agli studenti, identificandoli e sgomberando in tal modo l'edificio;
   la situazione ha, poi, rischiato di precipitare, causando violenti scontri e tafferugli per le vie della città tra studenti e forze dell'ordine;
   all'avvocato Tiziano Checcoli, chiamato dagli studenti e arrivato sul posto a intervento già avvenuto, è stato riferito che le forze dell'ordine stavano procedendo «per furto»;
   due giorni prima, il 20 ottobre, infatti, al momento dell'occupazione delle aule Ex-Gea in seguito all'assemblea, gli studenti hanno rinvenuto una sorta di deposito contenente un ingente numero di pubblicazioni in stato di evidentemente abbandono, come dagli stessi direttamente denunciato agli organi di stampa contestualmente al ritrovamento;
   ciononostante, l'ateneo, il 23 ottobre, ha comunicato in una nota di essersi «limitato a segnalare il fatto agli organi competenti a fronte di ripetute segnalazioni che denunciavano la sottrazione di libri dal magazzino presente nel complesso e all'evidenza che tali comportamenti erano ancora in corso, l'Università ha provveduto ad allertare il 113»;
   le proteste non si sono placate neanche nelle 24 ore successive al blitz delle forze dell'ordine: gli studenti sono confluiti verso il rettorato chiedendo le dimissioni del rettore Massimo Augello e del funzionario dell'economato dell'ateneo Federico Massantini;
   alle proteste corali degli studenti, secondo i quali l'amministrazione dell'ateneo avrebbe richiesto uno sgombero armato perché avevano scoperto lo scandalo delle migliaia di libri abbandonati, il rettore ha risposto che tali accuse erano false, che quello dell'Ex-Gea è un magazzino in piena regola e ha sottolineo a più riprese, al megafono, che nessuno dell'Ateneo ha mai chiesto lo sgombero degli studenti occupanti –:
   se, da quali soggetti, con quali autorità e in quali circostanze sia stato ordinato uno sgombero, di fatto armato di studenti universitari e con quali modalità intendano accertare, per quanto di competenza quelle che gli interroganti giudicano gravissime ed evidenti responsabilità nel caso in questione che, oltre a rappresentare un abominio per un Paese democratico, avrebbero potuto causare una tragica degenerazione degli avvenimenti.
(5-06814)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

studente

armi da fuoco e munizioni

assegno scolastico