Legislatura: 18Seduta di annuncio: 102 del 18/12/2018
Primo firmatario: MOLLICONE FEDERICO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/12/2018
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 17/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 24/01/2019 Resoconto VACCA GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI) REPLICA 24/01/2019 Resoconto MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE IL 24/01/2019
SVOLTO IL 24/01/2019
CONCLUSO IL 24/01/2019
MOLLICONE. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
il decreto «valore cultura» o «legge Bray» (decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112) nasce per risanare le fondazioni liriche in gravi difficoltà economiche e rilanciare l'attività di tali fondazioni. Per accedere a tale fondo, gli ex enti lirici in crisi hanno dovuta presentare entro il 9 gennaio 2014 un piano di risanamento che interviene su tutte le voci di bilancio in grado di riportare in tre anni la fondazione in condizioni di attivo patrimoniale e di equilibrio del conto economico;
le fondazioni lirico-sinfoniche avrebbero dovuto raggiungere il pareggio economico e l'equilibrio patrimoniale e finanziario entro l'esercizio finanziario 2019, pena la sospensione dell'erogazione dei contributi a loro favore;
nel 2018 il Fus, fondo unico dello spettacolo, ha finanziato codeste fondazioni con 178.854.000 euro, ripartiti in base alla loro programmazione;
l'Opera di Roma, a fronte di uno stato debitorio di circa 51 milioni di euro, ha usufruito di un contributo del Fus di quasi 18 milioni di euro, ma i debiti tributari sono rimasti invariati e nonostante il contributo extra FUS di 2 milioni erogato esclusivamente per pagare i debiti tributari quest'ultimi non diminuiscono affatto, come si legge nel consuntivo del 2017, passando da 12,1 milioni del consuntivo del 2016 a 12,4 milioni del 2017;
è manifesta l'allarmante situazione debitoria della Fondazione Teatro dell'Opera di Roma aumentata con l'attuale gestione come evidenziato dal commissario straordinario nelle sue relazioni;
inoltre, risulta tardiva l'approvazione dell'estensione del piano di risanamento, arrivata a due mesi dalla scadenza del triennio 2016-2018;
nella prima relazione semestrale 2018 del commissario straordinario del Governo per le fondazioni lirico-sinfoniche si legge che: «Purtroppo sul fronte patrimoniale la situazione permane critica, dove vengono mostrati solo deboli segnali di miglioramento, non ancora sufficienti a considerare pienamente innescata la dinamica del risanamento»;
il patrimonio netto di cui dispone la Fondazione ammonta a 5,9 milioni di euro circa, diminuito di quasi 13 milioni a fine 2013 a causa di opinabili decisioni politiche e gestionali assunte;
un valore stazionario rispetto al 2016 e che si conferma di rilevante criticità nella valutazione della situazione della fondazione, in quanto del tutto incongruente e inadeguato rispetto allo stock debitorio accumulato;
oggi le fondazioni lirico-sinfoniche sono 14 e il loro debito è di circa 400 milioni di euro;
secondo la suddetta relazione, tra le più indebitate spiccano il Teatro dell'Opera di Roma con 51.184.878 milioni di euro di debiti e il Teatro Maggio Musicale Fiorentino con 62.301.67 milioni di debiti –:
se sia a conoscenza dell'effettivo stato debitorio della fondazione Teatro dell'Opera di Roma e quale sia il motivo per cui non vengono assunte le iniziative di competenza volte alla rimozione dei sovrintendenti di tale fondazione dai loro incarichi, considerando il fatto che non hanno rispettato, a giudizio dell'interrogante, i termini di corretta gestione imposti dalla citata legge.
(5-01122)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):debito
fondazione
relazione