ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00150

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 111 del 30/05/2023
Abbinamenti
Atto 1/00139 abbinato in data 31/05/2023
Atto 1/00147 abbinato in data 31/05/2023
Atto 1/00148 abbinato in data 31/05/2023
Atto 1/00149 abbinato in data 31/05/2023
Atto 1/00151 abbinato in data 31/05/2023
Firmatari
Primo firmatario: DALLA CHIESA RITA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 30/05/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROSCANI FABIO FRATELLI D'ITALIA 30/05/2023
SASSO ROSSANO LEGA - SALVINI PREMIER 30/05/2023
BICCHIELLI PINO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 30/05/2023
MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 30/05/2023
LA PORTA CHIARA FRATELLI D'ITALIA 30/05/2023
LATINI GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 30/05/2023
TASSINARI ROSARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 30/05/2023
AMORESE ALESSANDRO FRATELLI D'ITALIA 30/05/2023
LOIZZO SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER 30/05/2023
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 30/05/2023
MIELE GIOVANNA LEGA - SALVINI PREMIER 30/05/2023
CANGIANO GEROLAMO FRATELLI D'ITALIA 30/05/2023
DI MAGGIO GRAZIA FRATELLI D'ITALIA 30/05/2023
MATTEONI NICOLE FRATELLI D'ITALIA 30/05/2023
MESSINA MANLIO FRATELLI D'ITALIA 30/05/2023
PERISSA MARCO FRATELLI D'ITALIA 30/05/2023
GIAGONI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER 30/05/2023


Stato iter:
31/05/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 31/05/2023
Resoconto SIRACUSANO MATILDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 31/05/2023
Resoconto BICCHIELLI PINO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto FRATOIANNI NICOLA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto BONETTI ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Resoconto DALLA CHIESA RITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto CASO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto TOCCALINI LUCA LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto ZINGARETTI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto ROSCANI FABIO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 31/05/2023

ACCOLTO IL 31/05/2023

PARERE GOVERNO IL 31/05/2023

DISCUSSIONE IL 31/05/2023

VOTATO PER PARTI IL 31/05/2023

IN PARTE ASSORBITO IL 31/05/2023

APPROVATO IL 31/05/2023

CONCLUSO IL 31/05/2023

Atto Camera

Mozione 1-00150
presentato da
DALLA CHIESA Rita
testo presentato
Martedì 30 maggio 2023
modificato
Mercoledì 31 maggio 2023, seduta n. 112

   La Camera,

   premesso che:

    1) in Italia, nel 2021, i livelli di istruzione sono in aumento, ma rimangono comunque fortemente inferiori alla media europea e dei Paesi Ocse: la quota di popolazione 25-64 anni con un titolo terziario è pari a circa il 20 per cento, a fronte di una media dell'Unione europea del 33,4 per cento, mentre la quota di 30-34enni laureati in Italia è pari al 26,8 per cento contro una media europea del 41,6 per cento, anche se, in numeri assoluti, la quota di laureati è tendente all'aumento;

    2) i dati relativi alle immatricolazioni, a dicembre 2022, indicano un calo di iscritti all'università: se si confrontano i numeri relativi alle immatricolazioni dell'anno accademico 2022/2023 con quelli del 2021/2022 e del 2020/2021 la diminuzione è, rispettivamente, del 2 per cento e oltre il 5 per cento;

    3) nel 2011-2012 il tasso di abbandono degli studi universitari era del 6,3 per cento, mentre nel 2021-2022 è diventato del 7,3 per cento: il più alto degli ultimi anni, con una percentuale del 7,4 per cento tra gli universitari di sesso maschile e del 7,2 per cento tra le donne;

    4) l'articolo 34 della Costituzione stabilisce che «I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi»;

    5) recentemente, davanti a molte università italiane, gli studenti si sono accampati in tende da campeggio per protestare contro il caro affitti e per la carenza di posti nelle residenze studentesche, che rendono difficile trovare una sistemazione agli studenti fuori sede;

    6) gli studenti universitari fuori sede rappresentano circa il 40 per cento del numero complessivo degli studenti, ma l'offerta di posti letto si attesta intorno al 10,5 per cento a fronte di un tasso medio europeo del 20 per cento;

    7) le misure agevolative a favore degli studenti non sono sufficienti a far fronte ai costi che le famiglie devono sostenere per mantenere agli studi un figlio fuori dalla città di residenza, tanto più se si considera che, con la crisi post pandemia, la crescita dell'inflazione e l'incremento dei costi delle materie prime in conseguenza della guerra Russia-Ucraina, il costo della vita è cresciuto in misura rilevante e decisamente impegnativo per le famiglie;

    8) i pendolari a lunga percorrenza e gli universitari in difficoltà economica sono tra i profili che abbandonano più facilmente gli studi;

    9) la disponibilità dei posti non è omogenea sul territorio nazionale, ma presenta forti differenze tra regioni con la conseguenza che in alcuni territori la risposta alle domande degli studenti appare fortemente esigua;

    10) con la legge di bilancio per il 2021 sono stati stanziati 15 milioni di euro per le spese di locazione abitativa sostenute dagli studenti fuori sede iscritti alle università statali, un intervento rifinanziato con la legge di bilancio per il 2023 per 4 milioni di euro e di ulteriori 6 milioni di euro annui a decorrere dal 2024;

    11) con la legge di bilancio per il 2023 è stato rifinanziato il fondo della legge n. 338 del 2000 con circa 300 milioni aggiuntivi in tre anni per garantire la continuità degli interventi a sostegno della domanda sempre più crescente di posti letto a favore degli studenti fuori sede e sono stati stanziati 500 milioni per borse di studio per il biennio 2024-2025, al fine di potenziare l'importo e ampliare la platea dei beneficiari;

    12) questi fondi si aggiungono a quelli stanziati con il Piano nazionale di ripresa e resilienza nell'ambito della riforma 1.7 («Alloggi per gli studenti») prevista dalla missione 4, componente 1, che ha stanziato 960 milioni di euro per la creazione di 60.000 posti letto aggiuntivi nel sistema Paese entro il 2026, a fronte dei circa 40.000 ad oggi disponibili e di cui una parte è già stata attivata;

    13) la riforma, in questa prospettiva, aspira a coinvolgere anche soggetti privati nella costruzione di strutture di edilizia universitaria, offrendo la copertura, da parte del Ministero dell'università e della ricerca, di parte dei costi di gestione per i primi tre anni di funzionamento della struttura;

    14) la riforma è infatti articolata in due fasi:

     a) un primo intervento, con cui, grazie ad uno stanziamento di 300 milioni di euro, sono stati creati 8.581 posti letto aggiuntivi, di cui 7.524 posti letto già assegnati a studenti universitari;

     b) un secondo intervento di lungo termine, avviato con il decreto-legge cosiddetto «aiuti-ter)» e proseguito con i due decreti attuativi del 27 dicembre 2022 e 29 dicembre 2022, con cui si è previsto l'ingresso degli operatori privati all'interno del mercato, per consentire di soddisfare in pieno la domanda attuale, considerati anche i tempi di realizzazione imposti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (30 giugno 2026);

    15) nello specifico, la prima fase prevede una revisione della legge n. 338 del 2000, «Cofinanziamento statale per alloggi e residenze per studenti universitari», al fine di agevolare la ristrutturazione e il rinnovo delle strutture in luogo di nuovi edifici (prevedendo una quota di cofinanziamento innalzata dal 50 al 75 per cento), e per semplificare, anche grazie alla digitalizzazione, la presentazione e la selezione dei progetti e ridurre, quindi, i tempi di realizzazione;

    16) per quanto attiene alla seconda fase, invece, che intende favorire l'apertura della partecipazione al finanziamento anche agli investitori privati, è intervenuto l'articolo 25 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, che ha disciplinato tali profili e istituito un apposito fondo, inserendo un nuovo articolo 1-bis all'interno della legge 14 novembre 2000, n. 338, rubricato «Nuovo housing universitario». È proprio a tale fondo – con l'importo di 660 milioni appena sbloccati con il decreto-legge n. 57 del 2023, pubblicato il 29 maggio 2023 in Gazzetta Ufficiale – che si è fatto riferimento nel recente dibattito;

    17) gli stanziamenti e la riforma del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ampliano le possibilità di creazione di residenze universitarie, si muovono in parallelo e non già in sostituzione delle politiche ordinarie adottate dal Governo, come le risorse stanziate sulla base del V bando della legge n. 338 del 2000, pari a 467 milioni di euro, per la realizzazione di residenze universitarie da parte di università, enti per il diritto allo studio, collegi universitari, regioni, consorzi universitari, cooperative di studenti e altre organizzazioni non lucrative;

    18) al fine di individuare in tempi brevi le criticità maggiori e adottare le conseguenti misure per superarle, il Ministero dell'università e della ricerca ha recentemente dato vita a uno specifico tavolo tecnico di esperti, con l'obiettivo, tra l'altro, di individuare il costo medio calmierato per ogni posto letto a livello territoriale, tenendo conto dei valori di mercato di riferimento. Del suddetto tavolo fanno parte tecnici dell'Agenzia del demanio, della Conferenza dei rettori delle università italiane, dell'Associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario, di Cassa depositi e prestiti, della Conferenza delle regioni e delle province autonome;

    19) sono stati interpellati i sindaci metropolitani, così come esponenti della Curia, per considerare l'eventuale disponibilità di immobili dismessi, caserme, ma anche beni ecclesiastici, che possano essere adibiti a residenze universitarie;

    20) per il potenziamento dell'housing universitario è stato, inoltre, avviato un tavolo con le regioni e gli enti locali per fare un censimento degli immobili inoccupati, affinché vengano messi a disposizione per gli studenti;

    21) il 12 maggio 2023 è stata lanciata una manifestazione di pubblico interesse volta a dare un primo passo di concretezza, individuando puntualmente gli immobili ritenuti idonei: a tal fine sul sito del Ministero dell'università e della ricerca è stato pubblicato l'avviso per l'acquisizione di manifestazioni di interesse per la messa a disposizione, su tutto il territorio nazionale, di immobili da convertire a studentati;

    22) il Governo sta già adottando le necessarie misure per sbloccare ulteriori fondi per risolvere le problematiche, purtroppo ben più risalenti, relative all'housing universitario;

    23) la scarsità di alloggi è, peraltro, in parte dovuta anche al fatto che è ormai diffusa la pratica di destinare gli alloggi all'affitto ai turisti, che sta determinando un aumento delle locazioni, soprattutto nelle grandi città e nelle città a forte vocazione turistica, così da falsare il mercato degli affitti in genere e degli affitti agli studenti fuori sede in particolare,

impegna il Governo:

1) ad adottare tutte le iniziative necessarie e nel più breve tempo possibile per evitare l'aumento dei canoni di affitto e incrementare la disponibilità di alloggi per studenti universitari fuori sede;

2) a garantire la piena attuazione – in continuità con gli interventi già in atto del Governo – della missione 4, componente 1, riforma 1.7, del Piano nazionale di ripresa e resilienza;

3) a monitorare l'utilizzo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati all'housing studentesco affinché venga incrementato il numero di studentati pubblici e aumentata la disponibilità di posti per studenti fuori sede, anche al fine di determinare una maggiore omogeneità della situazione del caro affitti su tutto il territorio nazionale;

4) a prevedere, in presenza del coinvolgimento di soggetti privati per la realizzazione di residenze universitarie, un confronto tra Governo e detti soggetti al fine di calmierare il costo degli affitti e di mantenerli ad un livello sostenibile per le famiglie;

5) ad adottare le iniziative di competenza affinché, in presenza del coinvolgimento di soggetti privati per la realizzazione di residenze universitarie, le stesse restino finalizzate all'housing universitario;

6) in considerazione del numero di studenti che risultano in possesso dei requisiti per la borsa di studio ma che non riescono a beneficiarne per carenza di risorse stanziate, a prevedere iniziative per il superamento del fenomeno degli idonei non beneficiari;

7) a garantire la piena attuazione di quanto previsto dall'articolo 18, comma 1, del decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68, secondo cui il fabbisogno finanziario necessario per garantire gli strumenti ed i servizi per il pieno successo formativo è coperto, oltre che dagli stanziamenti del fondo integrativo statale, dal gettito derivante dall'importo della tassa regionale per il diritto allo studio, nonché dalle risorse proprie delle regioni in misura pari ad almeno il 40 per cento dell'assegnazione relativa al fondo integrativo statale;

8) a incentivare la stipula da parte dei comuni, in cui insistono sedi universitarie e sedi distaccate, di apposite convenzioni che coinvolgano i soggetti privati interessati, le università e, laddove necessario, gli enti per il diritto allo studio di riferimento, volte a trovare soluzioni abitative che risultino vantaggiose per gli studenti universitari fuori sede;

9) a vigilare, per quanto di competenza, circa il rispetto delle tempistiche di assegnazione delle borse di studio per gli studenti beneficiari;

10) ad assumere le iniziative di competenza affinché gli enti per il diritto allo studio adottino misure volte a superare le limitazioni di erogazione delle borse di studio a studenti con carriere pregresse che non risultino incompatibili;

11) al fine di rendere più appetibile per i proprietari affittare a studenti fuori sede, ad adottare iniziative volte a definire un sistema di canone concordato specifico per i contratti di affitto transitori destinati a studenti universitari, anche intervenendo sul sistema della cedolare secca;

12) a garantire la piena attuazione dell'articolo 34, terzo comma, della Costituzione, secondo cui «I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi», ribadendo l'importanza del criterio di merito per accedere alle graduatorie delle residenze, in aggiunta a quello Isee, considerando non solo il mero numero di crediti formativi universitari conseguiti, bensì il valore di ciascun esame superato anche in relazione alla complessità del corso frequentato;

13) ad adottare iniziative volte ad utilizzare parte del patrimonio immobiliare pubblico inutilizzato, valutando la possibilità di affidarlo, mediante procedure aperte, comparative e trasparenti, a soggetti privati convenzionati o enti del terzo settore per la realizzazione di iniziative residenziali in favore di studenti;

14) a prevedere iniziative normative mirate che favoriscano l'accesso agevolato degli studenti agli alloggi;

15) ad adottare iniziative volte alla definizione di un quadro regolatorio specifico per il settore degli operatori, pubblici e privati, che gestiscono residenze universitarie, anche alla luce delle modificazioni apportate in sede di conversione al decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, che, all'articolo 28, introduce disposizioni relative al regime autorizzatorio per l'esercizio di una struttura residenziale universitaria.
(1-00150) «Dalla Chiesa, Roscani, Sasso, Bicchielli, Mulè, La Porta, Latini, Tassinari, Amorese, Loizzo, Mollicone, Miele, Cangiano, Di Maggio, Matteoni, Messina, Perissa, Giagoni».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

organizzazione senza fini lucrativi

studente

diritto all'istruzione