ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00083

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 62 del 03/03/2023
Abbinamenti
Atto 1/00056 abbinato in data 17/04/2023
Atto 1/00098 abbinato in data 17/04/2023
Atto 1/00116 abbinato in data 17/04/2023
Atto 1/00118 abbinato in data 17/04/2023
Atto 1/00122 abbinato in data 17/04/2023
Firmatari
Primo firmatario: CATTANEO ALESSANDRO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 03/03/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
ZINZI GIANPIERO LEGA - SALVINI PREMIER 26/04/2023
SEMENZATO MARTINA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 26/04/2023
SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
MATTIA ALDO FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
BOF GIANANGELO LEGA - SALVINI PREMIER 26/04/2023
COLUCCI ALESSANDRO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE 26/04/2023
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 14/04/2023
MONTEMAGNI ELISA LEGA - SALVINI PREMIER 26/04/2023
CARAMANNA GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
CASASCO MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
PIZZIMENTI GRAZIANO LEGA - SALVINI PREMIER 26/04/2023
BENVENUTI GOSTOLI STEFANO MARIA FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
ANTONIOZZI ALFREDO FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
CORTELAZZO PIERGIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
IAIA DARIO FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
BATTISTONI FRANCESCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
COLOMBO BEATRIZ FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
SALA FABRIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
LAMPIS GIANNI FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
RUBANO FRANCESCO MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
COMBA FABRIZIO FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
DE PALMA VITO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
MILANI MASSIMO FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
GIOVINE SILVIO FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
TASSINARI ROSARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
ROSSI FABRIZIO FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
MAERNA NOVO UMBERTO FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
RUSSO PAOLO EMILIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
SILVESTRI RACHELE FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
PAGANO NAZARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
PIETRELLA FABIO FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
TENERINI CHIARA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
SCHIANO DI VISCONTI MICHELE FRATELLI D'ITALIA 26/04/2023
BATTILOCCHIO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
CALDERONE TOMMASO ANTONINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
SACCANI JOTTI GLORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
BENIGNI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
SORTE ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
PELLA ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023
PATRIARCA ANNARITA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 03/03/2023


Stato iter:
09/05/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/04/2023
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
 
PARERE GOVERNO 09/05/2023
Resoconto GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 09/05/2023
Resoconto BICCHIELLI PINO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto RUFFINO DANIELA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto L'ABBATE PATTY MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto ZINZI GIANPIERO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto DI SANZO CHRISTIAN DIEGO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 14/04/2023

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/04/2023

DISCUSSIONE IL 17/04/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/04/2023

ATTO MODIFICATO IL 26/04/2023

ACCOLTO IL 09/05/2023

PARERE GOVERNO IL 09/05/2023

DISCUSSIONE IL 09/05/2023

VOTATO PER PARTI IL 09/05/2023

APPROVATO IL 09/05/2023

CONCLUSO IL 09/05/2023

Atto Camera

Mozione 1-00083
presentato da
CATTANEO Alessandro
testo presentato
Venerdì 3 marzo 2023
modificato
Martedì 9 maggio 2023, seduta n. 100

   La Camera,

   premesso che:

    gli ambiziosi obiettivi dell'Unione europea per uno sviluppo sostenibile fissati dal Fit for 55 e gli impegni di Cop26 prevedono, in tempi brevi, un forte abbattimento delle emissioni di anidride carbonica difficilmente raggiungibile con il solo utilizzo di energie da fonti rinnovabili;

    parimenti, l'aumento della domanda di energia ed in particolare di energia elettrica, sia nei consumi registrati negli ultimi decenni che in quelli previsti per i prossimi, difficilmente potrà essere soddisfatto attraverso le sole rinnovabili;

    la guerra in corso da oltre un anno tra Russia e Ucraina ed il conseguente, precario, contesto geopolitico internazionale, hanno accelerato la necessità di rivedere le scelte di politica energetica nazionale che dovrebbero essere orientate ad una energy security supply che consenta il progressivo affrancamento dalle forniture estere di gas e materie prime di cui non si dispone a sufficienza;

    in Italia, la transizione si dovrà realizzare attraverso un contributo progressivamente decrescente e alla fine residuale di gas. Considerato il contesto geopolitico e la necessità di ridurre drasticamente il contributo delle fonti fossili nel mix energetico del Paese, sarebbe inopportuno precludersi a priori la possibilità di ricorrere all'energia nucleare per garantire al Paese la piena autonomia energetica;

    molti Paesi proseguono oggi l'investimento in energia nucleare, tra cui Gran Bretagna, Russia, India, Cina e Francia, che ha annunciato l'inizio della costruzione di sei nuovi reattori nucleari Epr (reattore di terza generazione avanzata) per il 2024 e l'impegno di un miliardo di euro per la realizzazione di reattori di piccole dimensioni e modulari, prodotti in serie e di rapida installazione;

    anche il Giappone, a 10 anni dall'incidente di Fukushima, per raggiungere l'obiettivo di zero emissioni nel 2050, prevede di aumentare il contributo del nucleare nel suo mix energetico entro il 2030;

    negli Stati Uniti d'America si sta supportando lo sviluppo del nucleare, considerato energia verde, anche attraverso sussidi a fondo perduto nella misura del 50 per cento dell'investimento, fino a 500 milioni di dollari per progetto;

    i Ministri dell'economia e dell'industria di 10 Paesi dell'Unione europea — Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria — hanno pubblicato un documento il 10 ottobre 2021 per chiedere che l'energia nucleare sia compresa nelle forme di energia pulita all'interno della «Tassonomia degli investimenti verdi» della Commissione europea, cioè l'insieme di regole di classificazione che si applicano alle attività economiche per poterle definire «sostenibili»;

    il 6 luglio 2022 il regolamento delegato (UE) 2022/1214 della Commissione europea del 9 marzo 2022, in materia di attività ammissibili nei settori energetici, ha ottenuto il via libera dal Parlamento europeo. Nel regolamento, applicabile dal 1° gennaio 2023, si prevede la possibilità di investire in nuove centrali nucleari realizzate con le «migliori tecnologie disponibili». Rientrano fra gli investimenti sostenibili, le attività di ricerca e sviluppo per le nuove tecnologie del nucleare di quarta generazione;

    recentemente la Francia ha avviato un'iniziativa, a margine della riunione informale dei Ministri dell'energia, delle telecomunicazioni e dei trasporti del 27-28 febbraio 2023, per il rilancio del nucleare in Europa, con l'obiettivo di affiancarlo alle rinnovabili nel mix di produzione energetica dei prossimi decenni. L'invito è stato accolto da Romania, Bulgaria, Slovenia, Repubblica Ceca, Svezia, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Croazia, Paesi Bassi e Finlandia. Correttamente il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica ha declinato l'invito, demandando a Governo e Parlamento il compito di fornirgli adeguati indirizzi;

    il Commissario europeo all'energia, Kadri Simson, parlando ai parlamentari della Commissione industria dell'Europarlamento il 9 marzo 2023, ha dichiarato che bisogna «porre l'accento su due questioni: la sicurezza di approvvigionamento del combustibile nucleare, e la promozione della competitività dei piccoli reattori modulari, con la creazione di un'industria europea per il settore». «Il nucleare sta tornando in tutto il mondo» ha proseguito nel suo intervento «molti Stati membri ci stanno già lavorando»;

    nella proposta di regolamento dell'Unione europea presentata il 16 marzo 2023, con la quale si istituisce un quadro di misure per favorire la produzione di tecnologie a zero emissioni, cosiddetto Net Zero Industry Act, sono state incluse le tecnologie avanzate per produrre energia da processi nucleari con rifiuti minimi dal ciclo del combustibile;

    nel programma di Governo del centrodestra predisposto per le elezioni politiche del 25 settembre 2022 si fa riferimento alla creazione di impianti di produzione di energia nucleare «di ultima generazione senza veti e preconcetti, valutando anche il ricorso al nucleare pulito e sicuro»;

    lo sviluppo di reattori nucleari di nuova generazione è al centro delle strategie energetiche della maggior parte dei Paesi economicamente più influenti al mondo che prevedono il coinvolgimento di numerosi partner industriali europei per la costruzione di impianti già a partire dal 2024;

    in particolare, nell'ambito dei reattori di quarta generazione, quelli di piccole dimensioni e modulari, i cosiddetti Small e Micro Modular Reactor (Smr e Mmr), si sono compiuti negli ultimi anni importantissimi progressi sul piano scientifico, tecnologico e della sicurezza, grazie ai quali è oggi possibile considerare imminente la loro operatività;

    i Micro reattori modulari (Mmr) sono stati sviluppati specificamente per la produzione di energia elettrica e termica direttamente negli stabilimenti industriali energivori. Si tratta di micro reattori, detti anche batterie nucleari in ragione delle dimensioni molto ridotte, 50 metri quadri circa, sicuri, semplici nel loro funzionamento, che potrebbero contribuire al processo di decarbonizzazione dell'industria italiana fornendo contingenti di energia a prezzo stabile per lunghi periodi;

    il processo di licensing modulare dei Micro reattori modulari sviluppati dalla Ultra Safe Nuclear di Seattle è già in corso in Canada, negli Usa, in Finlandia ed in Polonia dove sono stati ordinati micro-reattori pilota che entreranno in funzione a partire dal 2026. Sono numerose le industrie in questi ed altri Stati europei che hanno manifestato interesse all'uso dei Micro reattori modulari per la decarbonizzazione dei loro processi produttivi;

    in Italia lo sviluppo di nuove tecnologie nucleari ed il consolidamento delle attività di ricerca, anche sui reattori di 4 generazione, dovrebbero essere strategicamente svolti in stretta sinergia con altri Paesi alleati; ad esempio favorendo la collaborazione con alcuni soggetti statunitensi quali il DoE e Westinghouse, che hanno già aperto la porta a livello globale ad una partnership con Ansaldo Nucleare sui reattori Lfr, e General Electric, ambedue società che hanno già da anni grandi fabbriche e molti dipendenti in Italia;

    nel 2022 Newcleo, società per lo sviluppo di sistemi nucleari innovativi di quarta generazione, ha firmato un'intesa con Enea con l'obiettivo di produrre energia in modo sicuro, affidabile e sostenibile attraverso la realizzazione di Advanced Modular Reactor di piccole dimensioni raffreddati al piombo invece che ad acqua, molto più semplici ed affidabili;

    l'Italia è all'avanguardia nel mondo, tramite l'Enea, Ansaldo Nucleare, Newcleo, le università e molte aziende private, nella tecnologia del piombo liquido che, applicata ai reattori di quarta generazione, permette di accedere ad un nucleare capace di utilizzare i rifiuti di altre centrali eliminando quindi la necessità di depositi geologici nazionali. Si tratta di reattori che potrebbero iniziare il processo di decarbonizzazione della produzione elettrica italiana già dal 2030, procurando energia elettrica conveniente, capace di adattarsi rapidamente alle richieste di picco giornaliere della rete, a prezzo stabile e garantito per decenni;

    in Italia esistono le competenze tecniche, tecnologiche e industriali per costruire ed avviare la produzione di Smr e Mmr. Numerose sono le aziende italiane interessate alla fornitura delle componenti e alla prestazione dei servizi finalizzati alla produzione di questi reattori. La filiera che potrebbe generarsi nei prossimi anni avrebbe un potenziale economico enorme e non si può trascurare l'opportunità strategica di un avvio della produzione di Smr e Mmr nel nostro Paese;

    numerosi sono gli industriali del comparto energivoro italiano che hanno già manifestato interesse riguardo al futuro utilizzo della tecnologia degli Smr e Mmr per la decarbonizzazione dei loro impianti e per ottenere energia costante a prezzo stabile;

    tramite l'Enea, l'Infn, il Cnr, Ansaldo Nucleare, Leonardo, le università e aziende private, l'Italia partecipa attivamente alla ricerca in campo nucleare. È opportuno che questo impegno continui affinché l'Italia possa essere tra i primi Paesi a beneficiare di una futura applicazione industriale di tutte le migliori tecnologie in questo campo;

    nell'ambito del progetto internazionale Iter, che si propone di realizzare un reattore a fusione nucleare di tipo sperimentale di 500 Megawatt di potenza, Ansaldo Nucleare riveste un ruolo centrale con l'aggiudicazione di commesse da un valore economico superiore ai 600 milioni di euro che vanno dalla fornitura della camera a vuoto a quella di sistemi per la sicurezza, ed è inoltre a capo della catena italiana di fornitori che include, tra le altre, aziende come Mangiarotti e Walter Tosto;

    Leonardo, attraverso la sua controllata Vitrociset, si è aggiudicata la gara indetta da Iter in relazione all'organizzazione per lo sviluppo delle infrastrutture diagnostiche del reattore e i relativi servizi di ingegneria. «Enea-Fusione» partecipa alla realizzazione di Iter attraverso l'Agenzia europea Fusion for energy (F4E);

    sempre con riferimento al progetto Iter, sono la Asg di Genova e la Simic di Porto Marghera ad aver realizzato le bobine superconduttrici che formano il toro principale di Iter, a testimonianza del prestigioso contributo che il nostro Paese è in grado di offrire in ambito nucleare, anche riguardo alla componente superconduttiva e di criogenia;

    tra i partecipanti al programma Iter figura anche l'Eni, società impegnata nello sviluppo della fusione a confinamento magnetico perché «occupa un ruolo centrale nella ricerca tecnologica finalizzata al percorso di decarbonizzazione, in quanto potrà consentire di disporre di grandi quantità di energia prodotta in modo sicuro, pulito e virtualmente inesauribile e senza alcuna emissione di gas serra»;

    in quest'ottica Eni partecipa anche agli altri principali progetti, italiani e internazionali, per la ricerca sulla fusione a confinamento magnetico: il Commonwealth Fusion Systems (CFS), spin-out del MIT 2018; il Plasma Science and Fusion Center (PSFC) del MIT; il Divertor Tokamak Test (DTT), progetto dell'Enea a Frascati Eni nato da un'intesa per un grande polo scientifico-tecnologico sulla fusione DTT (Divertor Tokamak Test), che verrà realizzato nel Centro ricerche Enea di Frascati (Roma) dalla società DTT Scarl, di cui Eni avrà il 25 per cento, Enea il 74 per cento e il Consorzio Create l'1 per cento; firmato un'intesa per creare un polo scientifico-tecnologico sulla fusione DTT (Divertor Tokamak Test), da realizzare al Centro ricerche Enea di Frascati (Roma) 2019; le attività di ricerca del Cnr «Ettore Maiorana» di Gela;

    l'obiettivo a cui si sta lavorando principalmente a livello internazionale è realizzazione, nell'arco di un paio di decenni, della prima centrale a fusione in grado di immettere in rete energia elettrica a zero emissioni di gas climalteranti;

    la società Commonwealth Fusion Systems (Cfs), partecipata da un importante gruppo italiano e dal Mit di Boston, ha condotto con successo il primo test di un supermagnete che dovrebbe contenere e gestire la fusione nucleare di deuterio e trizio, un passo importante verso la produzione di energia atomica pulita, impegnandosi a costruire il primo impianto sperimentale entro il 2025;

    occorre favorire la realizzazione di tutte le precondizioni necessarie ai fini di un ritorno in sicurezza della produzione di energia nucleare in Italia;

    sarebbe opportuno promuovere nuovi investimenti in ambito scientifico e universitario. La tendenza positiva che si è registrata negli ultimi anni al Politecnico di Milano con un aumento del numero di iscritti e laureati in ingegneria nucleare va consolidata, rilanciando, presso gli atenei competenti, i corsi e le prospettive;

    parallelamente, poiché occorre individuare gli organismi di supervisione e controllo che dovranno fornire il processo di certificazione, andrebbe promosso un piano di sviluppo della Safety Authority in modo da dotare il sistema di una autorità di controllo e certificazione forte e indipendente;

    una strategia credibile per l'Italia dovrebbe puntare, nel breve periodo, in linea con le aperture espresse recentemente dalle istituzioni europee, sui piccoli reattori modulari di quarta generazione e sui micro reattori modulari già in fase di certificazione, puntando nel medio – lungo periodo sulla tecnologia di fusione, continuando ad investire in ricerca e sviluppo, tramite l'implementazione di partnership internazionali pubbliche e private,

    il 19 gennaio 2023, il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso della quarta edizione dell'evento «La Ripartenza» a Milano, ha dichiarato che «Dobbiamo prendere in seria considerazione il nucleare di quarta generazione che dà dei margini di sicurezza maggiore e che può essere il futuro del nostro Paese fino a poi arrivare alla fusione. Nel medio lungo periodo non l'Italia o la Ue, ma il mondo deve trovare forme di energia più avanzate. Si ragiona di fissione di quarta generazione. Dobbiamo ripensare al nucleare di quarta generazione, non è il tema del referendum che riguardava prima e seconda generazione»;

    l'intervento dell'Italia come osservatore alla riunione sul nucleare del 28 marzo 2023 svoltasi a Bruxelles su iniziativa della Francia e a cui hanno partecipato in tutto tredici Paesi manifesta la nostra cautela nella valutazione di quali strumenti utilizzare nell'ambito del nucleare;

    il 28 febbraio 2023 dodici stati europei hanno sottoscritto un accordo di cooperazione sul nucleare, citato dagli organi di stampa come «Alleanza per il nucleare», in modo da sostenere a livello comunitario, sotto ogni punto di vista, sia industriale che regolatorio, il ruolo del nucleare come «uno degli strumenti per raggiungere i nostri obiettivi climatici, per generare elettricità in modo continuo e per garantire la sicurezza energetica», coerentemente con la tassonomia europea approvata nel 2022,

impegna il Governo:

1) nel confermare l'obiettivo di zero emissioni al 2050, a partecipare attivamente, in sede europea e internazionale, a ogni opportuna iniziativa, sia di carattere scientifico che promossa da organismi di natura politica, volta ad incentivare lo sviluppo delle nuove tecnologie nucleari destinate alla produzione di energia per scopi civili;

2) ad adottare iniziative volte ad includere la produzione di energia atomica di nuova generazione all'interno della politica energetica europea, riaffermando in sede europea una posizione unitaria volta a mantenere nella tassonomia degli investimenti verdi la messa in esercizio di centrali nucleari realizzate con le migliori tecnologie disponibili;

3) al fine di assicurare al Paese la sicurezza energetica e il rapido raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, a porre in essere ogni utile iniziativa di sperimentazione, anche in sinergia con altri Paesi europei, nel rispetto dei migliori standard raggiunti in ambito internazionale;

4) a considerare l'opportunità strategica di intensificare la ricerca inerente gli Smr e Mmr in Italia, favorendo l'incontro delle nostre migliori competenze in campo ingegneristico nucleare, tecnico, tecnologico e industriale, al fine di accelerare il processo di decarbonizzazione dell'industria energivora italiana e di assicurare al Paese la sicurezza energetica necessaria allo sviluppo civile ed economico;

5) a proseguire l'impegno nella ricerca scientifica e, al fine di formare nuovo capitale umano altamente qualificato nel settore, ad adottare ogni iniziativa utile a sostenere le università italiane in questo percorso;

6) ad intervenire con apposite iniziative normative per apportare le modifiche necessarie a rendere la governance e l'organizzazione dell'Ispettorato per la sicurezza nucleare e la radioprotezione-Isin coerente con la sua natura giuridica di autorità indipendente, e a potenziarne le funzioni di regolamentazione, di vigilanza e controllo, e l'operatività tecnica con adeguate risorse economiche e di personale, al fine di dare piena e completa attuazione alle direttive Euratom;

7) ad adottare iniziative per istituire idonei percorsi di ricerca e sviluppo al fine di recuperare il ruolo dell'Italia nel campo dello studio e dello sviluppo tecnico in materia nucleare, anche attraverso convenzioni con atenei e centri di ricerca per la creazione di appositi percorsi di formazione universitaria, di ricerca e sviluppo delle competenze;

8) a favorire una campagna di informazione oggettiva, basata su rigore scientifico, al fine di evitare opposizioni preconcette, con la consapevolezza che il problema dell'accettazione sociale rappresenti una tappa essenziale per la realizzazione di qualsiasi impianto energetico, anche prevedendo ex ante misure di compensazione ambientale e sociale per enti e territori, ove venissero realizzati impianti sul suolo nazionale;

9) a sostenere la ricerca sulla fusione a confinamento magnetico, lungo il solco già tracciato dai citati progetti, anche tenendo conto della valutazione dell'Unione europea sulla tassonomia del nucleare e sulla sancita possibilità per gli Stati di finanziare i progetti di ricerca in merito e prevedendo incentivi alla ricerca tecnologica sui reattori a fissione nucleare innovativi tra cui i reattori modulari di piccole dimensioni e sulla fusione nucleare;

10) a valutare in quali territori al di fuori dell'Italia la produzione di energia nucleare possa soddisfare il fabbisogno nazionale di energia decarbonizzata e a valutare l'opportunità di promuovere e favorire lo sviluppo di accordi e partnership internazionali tra le società nazionali e/o partecipate pubbliche e le società che gestiscono la produzione nucleare al fine di poter soddisfare il suddetto fabbisogno nazionale;

11) al fine di accelerare il processo di decarbonizzazione dell'Italia, a valutare l'opportunità di inserire nel mix energetico nazionale anche il nucleare quale fonte alternativa e pulita per la produzione di energia.
(1-00083) (Ulteriore nuova formulazione) «Cattaneo, Zucconi, Zinzi, Semenzato, Squeri, Mattia, Bof, Alessandro Colucci, Barelli, Montemagni, Caramanna, Casasco, Pizzimenti, Benvenuti Gostoli, Nevi, Mazzetti, Antoniozzi, Cortelazzo, Iaia, Battistoni, Colombo, Sala, Lampis, Rubano, Comba, De Palma, Milani, Polidori, Giovine, Tassinari, Fabrizio Rossi, Bagnasco, Maerna, Paolo Emilio Russo, Rachele Silvestri, Nazario Pagano, Pietrella, Tenerini, Schiano Di Visconti, Battilocchio, Mulè, Calderone, Saccani Jotti, Benigni, Sorte, Pella, Patriarca».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

produzione d'energia

politica energetica

energia nucleare