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PDL 4217

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 4217



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

DIONISI, LIBÈ, MONDELLO

Disposizioni concernenti il trasferimento della rete viaria statale e di quote di partecipazione al capitale della società ANAS Spa alle regioni

Presentata il 25 marzo 2011


      

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Onorevoli Colleghi! — L'entrata in vigore della legge 15 marzo 1997, n. 59, ha comportato un profondo cambiamento nella gestione delle strade italiane, concretizzatosi con il trasferimento della proprietà di circa due terzi delle strade statali e delle relative risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative dallo Stato alle regioni.
      A tale cambiamento è seguita l'entrata in vigore della modifica del titolo V della parte seconda della Costituzione, che ha ricondotto le grandi reti di trasporto e di navigazione tra le materie della legislazione concorrente.
      Infine, il comma 289 dell'articolo 2 della legge finanziaria 2008 (legge n. 244 del 2007), ha introdotto nell'ordinamento nazionale il cosiddetto «federalismo infrastrutturale» per la realizzazione di infrastrutture autostradali di esclusivo interesse regionale previste dagli strumenti di programmazione vigenti.
      Attualmente l'Ente nazionale per le strade (ANAS) Spa (società per azioni il cui socio unico è il Ministero dell'economia e delle finanze e sottoposta al controllo e alla vigilanza tecnica ed operativa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) gestisce la rete stradale autostradale italiana di interesse nazionale.
      Tenuto conto, pertanto, delle modifiche normative intervenute in questi anni, la presente proposta di legge intende affidare la gestione e l'amministrazione della rete viaria statale gestita dalla società ANAS Spa alle regioni, mantenendo in capo allo Stato un ruolo di coordinamento e di controllo e la diretta gestione solo delle grandi arterie di collegamento infraregionale,
 

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trasferendo contestualmente una quota del capitale sociale della società ANAS Spa, pari al 49 per cento, alle regioni medesime.
      Ovviamente il primo problema che tale iniziativa fa insorgere riguarda il criterio con il quale assegnare il 49 per cento del capitale sociale della società ANAS Spa spettante alle regioni.
      Abbiamo ritenuto opportuno, in tal senso, che una ripartizione delle quote sociali dovrebbe tenere conto sia di fattori economico-sociali sia di fattori relativi all'effettivo patrimonio da gestire.
      Rispetto al primo fattore si ritiene quindi opportuno considerare l'effettivo parco auto circolante nelle regioni: l'elaborazione dell'osservatorio Autopromotec su dati dell'Automobile Club d'Italia (ACI) del 2008, riportati nell'allegata tabella A, fornisce un quadro abbastanza omogeneo, in cui rispetto ad una media di 60 autovetture ogni 100 abitanti abbiamo uno scarto massimo di 15 autovetture tra la regione con la media più bassa (Liguria 52) e quelle con la media più alta (Lazio e Umbria 67).
      L'altro criterio è quello della consistenza della rete stradale. I dati riguardanti la rete viaria gestita dalla società ANAS Spa ripartita regionalmente, di cui alla tabella B (escluso il Trentino-Alto Adige in quanto dal 1998 la gestione delle strade statali è stata delegata alla provincia autonoma di Trento e alla provincia autonoma di Bolzano in applicazione del decreto legislativo 2 settembre 1997, n. 320), rileva una netta prevalenza di strade gestite dalla società ANAS Spa nelle regioni meridionali ed insulari, scontando la mancanza di un'adeguata rete autostradale e la mancata presa in carico da parte delle regioni del sud della gestione di tratte viarie a seguito dell'entrata in vigore della modifica del titolo V della parte seconda della Costituzione.
      Secondo tale duplice indicazione sono state calcolate (allegato A alla proposta di legge) le quote di capitale sociale da ripartire tra le regioni, utilizzando, oltre al criterio della consistenza della rete attualmente gestita dalle regioni, un coefficiente di correzione decimale relativo al parco delle autovetture circolanti. Non si è ritenuto di applicare il criterio di correzione per la regione Liguria in quanto la correzione avrebbe comportato un azzeramento della quota.
      Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentite le regioni interessate, sarà definito il riordino organizzativo della struttura, a livello centrale e periferico, conseguente alla composizione del nuovo assetto azionario.
      Resteranno escluse dal trasferimento alle regioni le grandi arterie di collegamento viario infraregionale di interesse nazionale che, proprio per la loro caratteristica di attraversare più regioni, rimarranno in capo alla gestione della società ANAS Spa e che saranno individuate dal medesimo decreto.

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Tabella A

Parco delle autovetture circolanti ogni 100 abitanti

Regione Autovetture circolanti Abitanti Autovetture per 100 abitanti
Piemonte 2.835.394       4.431.636       64
Valle d'Aosta 76.800       128.000       60
Lombardia 5.709.432       9.742.676       59
Trentino-Alto Adige      
Veneto 2.891.116       4.885.548       59
Friuli-Venezia Giulia 754.176       1.230.936       61
Liguria 835.089       1.615.064       52
Emilia-Romagna 2.647.740       4.337.979       61
Toscana 2.324.509       3.707.818       63
Umbria 595.311       894.222       67
Marche 985.119       1.569.578       63
Lazio 3.795.551       5.626.710       67
Abruzzo 818.769       1.334.675       61
Molise 193.939       320.795       60
Campania 3.337.359       5.818.962       57
Puglia 2.214.064       4.079.702       54
Sicilia 3.046.453       5.037.799       60
Calabria 1.157.350       2.008.709       58
Basilicata 340.493       590.601       58
Sardegna 972.472       1.671.001       58
Totale 35.531.136       59.026.411       60

 

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Tabella B

Piemonte 739,5      
Valle d'Aosta 152,7      
Lombardia 987,7      
Trentino-Alto Adige n.d.      
Veneto 808,3      
Friuli-Venezia Giulia 191,4      
Liguria 134,9      
Emilia-Romagna 1.224,7      
Toscana 966,6      
Umbria 560,3      
Marche 510,6      
Lazio 633,1      
Abruzzo 1.036,9      
Molise 570,9      
Campania 1.359,3      
Puglia 1.570,1      
Sicilia 2.395,6      
Calabria 1.423,6      
Basilicata 1.038,9      
Sardegna 3.070,3      
Totale 19.375,4      

Fonte società ANAS Spa: Rete viaria gestita dalla società ANAS Spa suddivisa per regione (KM).

 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e finanze, sentite le regioni interessate, la gestione e l'amministrazione della rete viaria statale, comprensive delle risorse finanziarie, umane, strumentali, organizzative e delle strutture territoriali, detenute dalla società Ente nazionale per le strade (ANAS) Spa, a esclusione della rete autostradale nazionale e delle grandi arterie di collegamento viario infraregionale di interesse nazionale che sono individuate dal medesimo decreto, sono trasferite alle regioni.
      2. Con il decreto di cui al comma 1 si provvede, altresì, al trasferimento del 49 per cento delle azioni della società ANAS Spa alle regioni, in conformità ai valori e alle percentuali stabiliti dall'allegato A annesso alla presente legge e alla definizione del riordino organizzativo della medesima società, a livello centrale e periferico, conseguente alla composizione del nuovo assetto azionario.
      3. Entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, l'assemblea dei soci della società ANAS Spa approva il nuovo schema di statuto della medesima società.

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Allegato A
(Articolo 1, comma 2)

Quota del capitale della società ANAS Spa da assegnare alle regioni

Regione % strade/totale Coefficiente parco auto % quota capitale sociale
Piemonte 3,81 +0,4 4,21
Valle d'Aosta 0,78 0,78
Lombardia 5,09 –0,1 4,99
Trentino-Alto Adige      
Veneto 4,17 –0,1 4,07
Friuli-Venezia Giulia 0,98 +0,1 1,08
Liguria 0,69 –0,8 0,69
Emilia-Romagna 6,32 +0,1 6,42
Toscana 4,98 +0,3 5,28
Umbria 2,89 +0,7 3,59
Marche 2,63 +0,3 2,93
Lazio 3,26 +0,7 3,96
Abruzzo 5,35 +0,1 5,45
Molise 2,94 2,94
Campania 7,01 –0,3 6,71
Puglia 8,1 –0,4 7,7
Sicilia 12,3 12,3
Calabria 7,34 –0,2 7,14
Basilicata 5,36 –0,2 5,16
Sardegna 15,84 –0,2 15,64


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