IX Commissione - Giovedì 18 dicembre 2008


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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-00784 Velo e Nannicini: Entrata in vigore del divieto, per i nuovi titolari di patente, di guidare autoveicoli di una determinata potenza per il primo anno dal rilascio.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con decreto-legge n. 117 del 2007, convertito in legge n. 160 del 2007, è stato introdotto il comma 2-bis dell'articolo 117 del Codice della Strada in materia di limiti del rapporto tara-potenza per i neopatentati.
Attualmente, è previsto che ai titolari di patente B, per il primo anno di rilascio, non è consentita la guida di veicoli aventi una potenza specifica riferita alla tara superiore ai 50kW/tonnellata.
L'entrata in vigore di tale disposizione è stata, come noto agli interroganti, più volte prorogata e, da ultimo, è stata fissata al 1° gennaio 2009 dall'articolo 4, comma 4, del decreto-legge del 3 giugno 2008, n. 97 convertito con legge 2 agosto 2008, n. 129.
Tuttavia, proprio alla luce delle difficoltà emerse in ambito applicativo della nuova disposizione, è stata predisposta una ulteriore proroga che verrà inserita nel decreto-legge cosiddetto mille proroghe e che è stata indicata per un ulteriore anno fino, quindi, al 31 dicembre 2009.
Al fine di trovare una soluzione alla problematica che è emersa, è in fase di studio una modifica al citato articolo 117-bis, comma 2, intesa a correggere il limite di 55 kW/tonnellata con un'ulteriore previsione che dispone che, per i veicoli di categoria M1 (autoveicoli per il trasporto di persone), la potenza assoluta non possa eccedere i 70kW/tonnellata.
Tale formulazione, per un verso eleva il rapporto tra potenza e tara ricomprendendo nel novero delle auto consentite la maggior parte di quelle cui normalmente si dota la famiglia media, dall'altro coniugando il criterio del rapporto potenza/tara con quello della potenza massima assoluta escludendosi così l'incoerenza che possa essere consentita ai neopatentati la guida di veicoli particolarmente potenti e pesanti.


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ALLEGATO 2

Interrogazione 5-00785 Montagnoli e altri: Soppressione di treni e disservizi in Lombardia e in altre regioni dell'Italia settentrionale.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'atto ispettivo in oggetto dà conto di molteplici criticità generate dal cambio orario dello scorso 14 dicembre, focalizzando specificamente sui servizi di trasporto regionale in Lombardia ma rappresentando anche ciò che accade in altre Regioni del Nord Italia (Veneto, Trentino, Piemonte). Le modifiche e le soppressioni riferite nell'atto ispettivo riguardano servizi sia regionali che di media e lunga percorrenza, peraltro reciprocamente interagenti data la natura sistemica del trasporto ferroviario. L'interrogazione riferisce inoltre di variazioni d'orario apportate da Trenitalia in modo difforme da quanto concordato con le Regioni interessate, e chiede al signor Ministro se intenda intervenire presso i vertici di Trenitalia sia per far rispettare gli accordi sottoscritti sia per concertare con le realtà locali la predisposizione di un orario ferroviario che tenga conto delle esigenze dei pendolari.
Riguardo quanto sopra si osserva preliminarmente che il Ministero non ha competenza diretta sui servizi oggetto dell'atto ispettivo, per quanto riferibile ai trasporti regolati dalle Regioni e per i servizi di media e lunga percorrenza eserciti in regime di autonomia commerciale. Pertanto il Ministero non determina o non concorre a determinare la declinazione dell'offerta. Quanto sopra, fatta salva la titolarità del contratto di servizio nazionale, il cui perimetro è funzione - ceteris paribus - delle risorse disponibili quali saranno stanziate nella legge di bilancio 2009. A ciò va aggiunto che il recente decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185 all'articolo 25 ha stanziato 480 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011 per i contratti di servizio dello Stato e delle Regioni a statuto ordinario, da ripartire con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Attualmente sono in corso contatti anche con le Regioni allo scopo di individuare un ragionevole equilibrio nell'allocazione delle risorse ex decreto-legge n. 185 del 2008 tra le diverse tipologie di servizi.
In esito alla definizione dell'ammontare di risorse disponibili si darà corso alla definitiva modulazione del perimetro del contratto di servizio nazionale.
Tutto ciò premesso e considerato, preso atto delle pesanti ripercussioni determinate dalle recenti variazioni d'orario, il Ministero è disponibile a prendere parte ad iniziative di cooperazione e concertazione tra i soggetti interessati (in particolare: Regioni e Trenitalia SpA) per rimuovere e - in futuro - prevenire l'insorgere di analoghe criticità.
Tuttavia, per corrispondere alla richiesta di notizie avanzata dagli onorevoli interroganti, è stata interessata Ferrovie dello Stato S.p.a. che ha fornito i seguenti chiarimenti in merito alla situazione dei servizi ferroviari in alcune Regioni del Nord Italia, in coincidenza con l'attivazione del nuovo orario del 14 dicembre 2008, si rappresenta quanto segue.
Per quanto attiene i servizi regionali nella Regione Lombardia, nei primi giorni di applicazione del nuovo orario, si sono registrati risultati in linea con quelli delle precedenti settimane sia per quanto riguarda


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le soppressioni sia in ordine alla puntualità dei treni. Ferrovie dello Stato ribadisce che non si evidenziano scostamenti sensibili rispetto ai dati dei giorni precedenti l'avvio del nuovo orario.
L'assenza di differenze apprezzabili rispetto al periodo precedente, assume rilevanza soprattutto tenendo conto della circostanza che quello varato il 14 dicembre è un orario particolarmente complesso, per la cui messa a punto è stato necessario intervenire ripetutamente sulla struttura dell'offerta anche a ridosso dell'entrata in vigore - al fine di pervenire ad una programmazione corrispondente alle esigenze e attese delle varie realtà territoriali - che ha consentito, fra l'altro, l'avvio dei nuovi sistemi cadenzati, come pianificato dalla Regione.
Trenitalia ha, comunque, istituito una task force che sta costantemente verificando l'andamento della situazione al fine di procedere tempestivamente all'eventuale adozione di interventi correttivi.
Per quanto riguarda l'istituzione della coppia di treni tra Piacenza e Milano citata dagli interroganti, va sottolineato come questa sia stata richiesta dalla Regione Emilia Romagna in una fase avanzata di elaborazione della programmazione.
Tenendo conto, pertanto, dei tempi tecnici occorrenti per l'attivazione, i treni in questione saranno in servizio da lunedì 22 dicembre prossimo.
Per quanto riguarda i servizi ferroviari nel Veneto, la Regione e Trenitalia hanno recentemente concordato l'attivazione di un tavolo tecnico congiunto per monitorare l'entrata in vigore del nuovo orario, che ha il compito di verificare l'andamento dei treni regionali e i possibili ed eventuali interventi migliorativi da introdurre.
Alcuni interventi sono già in corso di definizione e verranno adottati entro pochi giorni.
Relativamente ai servizi ferroviari regionali del Piemonte, Ferrovie dello Stato comunica che questi non sono stati oggetto di «ristrutturazione».
Con l'orario del 14 dicembre 2008 sono stati, infatti, confermati i servizi precedentemente in essere e, in particolare, per le tratte Santhià-Torino, Biella-Torino, Novara-Varallo Sesia, non si è proceduto ad alcuna sostituzione dei servizi ferroviari con autobus.
In merito all'Eurostar Bolzano-Roma e viceversa, con l'orario del 14 dicembre scorso, la coppia di Eurostar 9311/9312 Bolzano-Roma e viceversa è stata limitata a Verona.
La variazione adottata è conseguente alle basse frequentazioni riscontrate sui due Eurostar nella tratta Verona-Bolzano e viceversa, che si attestavano mediamente intorno al 30 per cento dei 500 posti offerti.
Va, peraltro, sottolineato che i treni in questione vengono effettuati da Trenitalia a rischio di impresa senza alcuna contribuzione pubblica e, pertanto, si sostengono esclusivamente attraverso gli introiti da mercato che, ovviamente, dipendono dal numero di viaggiatori che li utilizzano.


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ALLEGATO 3

Interrogazione 5-00786 Bergamini e Biasotti: Soppressione della fermata del treno Eurostar nella stazione di Viareggio.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'atto ispettivo in oggetto riferisce della soppressione, con il recente cambio orario, dell'unico ES sulla linea Genova-Roma che effettuava servizio nella stazione di Viareggio, con istituzione di un ES City che effettua fermata a Viareggio nella sola direzione Sud-Nord.
Anche per il servizio in parola, si deve ribadire quanto riferito relativamente alla precedente interrogazione del deputato Montagnoli e, cioè, che le modifiche d'orario lamentate nell'atto ispettivo afferiscono a servizi eserciti dall'impresa ferroviaria in regime di autonomia commerciale, in merito ai quali il Ministero non determina o non concorre a determinare la declinazione dell'offerta.
Va però evidenziato che il sostegno pubblico ad alcuni servizi (notturni e IC) che interessano la direttrice Torino/Genova-Roma è previsto dall'accordo - relativo al solo 2008 - firmato il 14 marzo 2008 dal Ministro dei trasporti pro tempore e l'A.D. di Trenitalia SpA, che alloca le risorse di cui all'articolo 2 comma 252 della legge finanziaria 2008 (104 milioni di euro).
Attualmente è in corso di definizione il contratto di servizio nazionale, il cui schema è stato sottoposto dal Ministro delle infrastrutture al Ministro dell'economia e delle finanze il 3 ottobre scorso ai fini del previsto concerto. Tuttavia il perimetro da regolare nel 2009 - e dunque il perfezionamento del contratto - è funzione, ceteris paribus, delle risorse disponibili quali saranno stanziate nella legge di bilancio 2009. A ciò va aggiunto che il recente decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185 all'articolo 25 ha stanziato 480 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011 per i contratti di servizio dello Stato e delle Regioni a statuto ordinario, da ripartire con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Attualmente sono in corso contatti anche con le Regioni allo scopo di individuare un ragionevole equilibrio nell'allocazione delle risorse ex decreto-legge n. 185 del 2008 tra le diverse tipologie di servizi.
In esito alla determinazione dell'ammontare di risorse disponibili si darà corso alla definitiva modulazione del perimetro del contratto di servizio nazionale; nell'ambito di tale processo senz'altro si terrà debitamente conto della necessità di assicurare adeguati livelli di servizio per l'area in parola.
In merito ai collegamenti che sono oggetto dell'interrogazione, Ferrovie dello Stato S.p.a. ha tuttavia fornito i seguenti chiarimenti.
Con l'entrata in vigore dell'attuale orario (14 dicembre 2008) la coppia di Eurostar 9305/9308 Genova-Roma (e viceversa) è stata velocizzata, consentendo il collegamento con Roma in poco meno di quattro ore (3 ore e 59 minuti), contro le precedenti oltre cinque ore.
Tale risultato è stato ottenuto sia mediante l'utilizzo di materiale rotabile che sfrutta appieno le caratteristiche della linea sia attraverso la riduzione del numero delle fermate (limitate, tra Genova e Roma Termini a La Spezia, Pisa e Livorno). Si risponde così ad una esigenza più volte


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manifestata dalla clientela di ridurre i tempi di percorrenza con la Capitale.
È plausibile che la velocizzazione attuata possa consentire di accrescere le frequentazioni di questa coppia di collegamenti, per la quale - a causa del numero insufficiente di viaggiatori - si è sino ad oggi registrata una perdita su base annua di circa 4 milioni di euro, interamente a carico del bilancio di Trenitalia in quanto i treni in questione operano in regime di mercato e, quindi, si sostengono esclusivamente con i ricavi da traffico.
Al riguardo Ferrovie dello Stato ha ritenuto evidenziare che i volumi di traffico espressi dalle stazioni in cui non è più prevista fermata risultano alquanto contenuti.
Per quanto attiene ai collegamenti Eurostar city, citati dagli Interroganti, si pone in rilievo che con il nuovo orario del 14 dicembre 2008, la coppia di Eurostar city 9798-9799 Napoli-Torino (e viceversa) non ha sostituito la coppia di Eurostar sopra citata, bensì due precedenti collegamenti Intercity (IC 526-527), mantenendo peraltro inalterata la traccia oraria ed il numero delle fermate. Infatti l'Eurostar city 9798, che nel precedente orario (IC 526 Napoli-Torino) fermava a Viareggio alle 17.15, continua a fermare nella stazione di cui trattasi al medesimo orario. Analogamente l'Eurostar city 9799, di cui non era prevista fermata a Viareggio nel precedente orario (IC 527 Torino-Napoli), non ferma nella stazione di cui trattasi.
Si è ritenuto opportuno, infatti, in attesa della riorganizzazione complessiva del servizio sulla direttrice - prevista nel corso del 2009 - non attuare modifiche alla strutturazione del sistema Inter city/Eurostar city.
Si evidenzia, infine, che per la stazione di Viareggio l'offerta di servizi ferroviari di media-lunga percorrenza - che tiene conto delle esigenze di mobilità della clientela del bacino - è attualmente costituita da 18 treni giornalieri rispetto ai 9 treni da/per la stazione di Follonica.