Seduta n. 19 del 27/6/1996
(pomeridiana)

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Discussione del disegno di legge: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 maggio 1996, n.288, recante rinvio della data delle elezioni dei Comitati degli italiani all'estero, nonché disposizioni sui contributi per spese elettorali relative al rinnovo dell'assemblea regionale siciliana (1221) (ore 16,18).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 maggio 1996, n.288, recante rinvio della data delle elezioni dei Comitati degli italiani all'estero, nonché disposizioni sui contributi per spese elettorali relative al rinnovo dell'assemblea regionale siciliana.
Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
Informo che il presidente del gruppo parlamentare di forza Italia ne ha chiesto l'ampliamento senza limitazioni nelle iscrizioni a parlare, ai sensi del comma 2 dell'articolo 83 del regolamento.
Ha facoltà di parlare il relatore per la I Commissione, onorevole Izzo.

FRANCESCA IZZO, Relatore per la I Commissione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il decreto-legge 25 maggio 1996, n.288, reca due articoli: il primo riguarda il rinvio della data delle elezioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero (Comites) e su di esso farà alcune osservazioni la collega Fei; il secondo, del quale parlerò io, reca disposizioni sui contributi per le spese elettorali relative al rinnovo dell'assemblea regionale siciliana l'elezione si è tenuta il 16 giugno 1996 e si tratta di una norma transitoria che mira a rendere applicabile al caso delle elezioni dell'assemblea regionale siciliana le norme contenute nell'articolo 20 del decreto-legge n.266 del 17 maggio 1996, più noto come decreto sulla par condicio.
Le precedenti elezioni dell'assemblea regionale siciliana si sono tenute nel 1991, quando i movimenti e le forze politiche erano diverse da quelle attuali; sono nel frattempo intervenuti nel panorama politico sconvolgimenti che hanno reso impossibile l'applicazione delle norme contenute nell'articolo 20 del decreto-legge n.266. Il decreto-legge al nostro esame, dunque, introduce talune modificazioni per rendere applicabile quella norma.
Il comma 3 dell'articolo 2 prevede poi che l'erogazione delle somme sia subordinata alla presentazione, da parte dei soggetti che lo richiedano, di un'idonea fideiussione, rilasciata da un istituto bancario o assicurativo a favore del Presidente della Camera dei deputati, al fine del recupero del conguaglio a debito risultante dalla liquidazione a titolo definitivo.
Il 30 maggio scorso è intervenuta la delibera dell'Ufficio di Presidenza della Camera di deputati, resa esecutiva con decreto del Presidente della Camera della stessa data, con la quale è stato approvato il piano di ripartizione delle anticipazioni del contributo.
Come relatrice per la I Commissione, chiedo che questa Assemblea si esprima favorevolmente su questo articolo, trattandosi di una norma transitoria e di un atto dovuto che rispetta tutte le precedenti norme al riguardo (ed anzi le rende applicabili).

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il relatore per la III Commissione, onorevole Fei.


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SANDRA FEI, Relatore per la III Commissione. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il decreto-legge 25 maggio 1996, n.288, prevede all'articolo 1 il rinvio di dodici mesi della data di svolgimento delle elezioni per il rinnovo dei comitati degli italiani all'estero, comunemente chiamati Comites. Essi sono stati istituiti sulla base delle disposizioni della legge n.205 del 1985, successivamente modificata dalla legge n.172 del 1990. Tale normativa prevede che sia costituito un comitato degli italiani all'estero presso ciascun ufficio consolare o missione diplomatica in cui risiedano almeno 3 mila cittadini italiani.
I comitati svolgono attività di carattere associativo e culturale, ma soprattutto cooperano con le autorità consolari nella tutela dei diritti dei cittadini emigrati ed hanno funzioni consultive sulle richieste di contributi pubblici per lo svolgimento di attività sociali, assistenziali, culturali e ricreative a favore della collettività italiana.
Nella relazione che accompagna il provvedimento si precisa che il rinvio delle elezioni per il rinnovo dei Comites si è reso necessario per evitare la concomitanza con le elezioni nazionali del 21 :aprile scorso e con quelle regionali del 16 giugno scorso. Una coincidenza tra le varie elezioni avrebbe infatti comportato un aggravio di lavoro per le strutture consolari le quali, per le carenze riconosciute dallo stesso Governo, non avrebbero potuto far fronte agli adempimenti connessi in termini soddisfacenti.
Peraltro la coincidenza di diversi appuntamenti elettorali avrebbe potuto, stando alle considerazioni contenute nella relazione governativa, determinare il rischio di ridurre ulteriormente la scarsa partecipazione registrata in occasione delle precedenti elezioni dei Comites. In proposito occorre ricordare che lo stesso Comitato di presidenza del Consiglio generale degli italiani all'estero, in una riunione del 6 febbraio scorso, ha approvato una mozione con la quale si prospetta l'opportunità di una proroga del mandato degli attuali Comites e di un rinvio dello svolgimento delle elezioni per il rinnovo degli stessi per un periodo massimo di 12 mesi.
Proprio in ordine all'ampiezza del periodo di durata del rinvio, che il Governo aveva fissato nella misura di un anno, sono state espresse, nella seduta del 19 giugno delle Commissioni riunite I e III nel corso della quale si è svolto l'esame del provvedimento, alcune riserve ritenendosi da più parti eccessiva tale durata. Tra l'altro, si è rilevato che rispetto alle precedenti elezioni, svoltesi nel giugno del 1991, l'assetto politico del paese ha subito profonde modifiche a seguito della scomparsa di alcuni partiti e della nascita di nuovi movimenti ed organizzazioni. Ciò rende tanto più necessario provvedere in tempi ragionevoli al rinnovo dei Comites dove sono presenti anche alcuni rappresentanti di organizzazioni politiche.
Vi è infatti la necessità di assicurare la massima rappresentatività dei comitati, posto che in essi i nostri connazionali residenti all'estero trovano la sede tipica in cui manifestare, secondo termini e modalità definiti dalla normativa vigente, le proprie istanze e le proprie esigenze presso le istituzioni competenti.
Conseguentemente le Commissioni riunite hanno approvato un emendamento sostitutivo del comma 1 dell'articolo 1, con il quale si stabilisce che le elezioni per il rinnovo dei comitati siano rinviate, ma debbano comunque tenersi entro gli 8 mesi successivi alla scadenza rivista. In sostanza, le elezioni dovranno svolgersi entro la fine del mese di febbraio 1997.
Si è in tal modo pervenuti ad una soluzione equilibrata che evita il rischio di sovrapposizione tra le varie elezioni, contemperando l'esigenza prospettata dal Governo di non aggravare eccessivamente l'attività degli uffici consolari con quella, certamente non meno meritevole di attenzione, di assicurare la rappresentatività dei Comites.
Auspico quindi, in qualità di relatore per la III Commissione (Affari esteri), che il decreto-legge n.288 del 1996 sia rapidamente convertito in legge nel testo oggi all'esame dell'Assemblea (Applausi dei deputati del gruppo di alleanza nazionale).


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PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il rappresentante del Governo.

RINO SERRI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Signor Presidente, ringrazio i colleghi relatori e devo dire che sul primo punto non ho nulla da aggiungere a quanto illustrato dalla relatrice, mentre sul secondo punto dovrei fare un'integrazione. Condivido le valutazioni che sono state fatte, ma mi permetto di suggerire all'Assemblea una modifica inerente al tempo di convocazione.
Recependo la portata di alcune osservazioni che mi sono state rivolte ed al fine di contemperare la posizione del Governo e quella delle forze parlamentari, ritengo che la dizione migliore del comma 1 dell'articolo 1 non sia: «entro», bensì: «nel mese di marzo». Come vedete, la modifica che suggerisco di apportare è diversa anche dal testo dell'emendamento 1.1 del Governo.
La ragione di tale richiesta sta nel fatto che occorre prevedere un arco di tempo sufficiente e definito che consenta di svolgere pienamente l'elezione dei Comites nel mese di marzo 1997.
A tal fine avverto che il Governo ha presentato l'ulteriore emendamento 1.3 tendente a sostituire le parole «entro gli otto mesi successivi a tale scadenza» con le altre «nel mese di marzo 1997». Ritengo che con esso si possano risolvere molte questioni sollevate in Commissione e riproposte in questa sede, come mi sembra di capire dai cenni dell'onorevole Tremaglia che su questi argomenti è molto più esperto di me.
Raccomando infine la conversione in legge del decreto-legge n.288.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
Comunico che la Commissione bilancio ha espresso parere favorevole sul provvedimento.
Passiamo all'esame dell'
articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni.
Avverto che gli emendamenti presentati sono riferiti all'articolo 1 del decreto-legge nel testo delle Commissioni (per gli articoli e gli emendamenti vedi l'allegato A).
Avverto altresì che non sono stati presentati emendamenti riferiti all'articolo unico del disegno di legge di conversione.
Avverto infine che il Governo ha presentato l'ulteriore emendamento 1.3 (vedi l'allegato A) ed ha ritirato l'emendamento 1.1.
Nessuno chiedendo di parlare sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 1 del decreto-legge, invito i relatori ad esprimere su di essi il parere.

SANDRA FEI, Relatore per la III Commissione. A nome delle Commissioni ritiro l'emendamento 1.2 e esprimo parere favorevole sull'emendamento 1.3 del Governo.

PRESIDENTE. Il Governo?

RINO SERRI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Raccomando l'approvazione dell'emendamento 1.3.

VASSILI CAMPATELLI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. A che titolo?

VASSILI CAMPATELLI. Vorrei chiedere conferma circa l'attivazione del dispositivo acustico che avverte i colleghi che in aula sono in corso votazioni.

PRESIDENTE. È in funzione, onorevole Campatelli.
Prego di verificare che i colleghi impegnati nello scrutinio della votazione per schede siano informati della imminente votazione per potervi prendere parte.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.3 del Governo, accettato dalle Commissioni.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 329
Votanti 326
Astenuti 3


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Maggioranza 164
Hanno votato 323
Hanno votato no 3
(La Camera approva).

Poiché il disegno di legge consta di un articolo unico, si procederà direttamente alla votazione finale.
Prima di passare alla votazione finale, chiedo che la Presidenza sia autorizzata a procedere al coordinamento formale del testo approvato.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).

Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di conversione n.1221, di cui si è testé concluso l'esame.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:
«Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 maggio 1996, n.288, recante rinvio della data delle elezioni dei Comitati degli italiani all'estero, nonché disposizioni sui contributi per spese elettorali relative al rinnovo dell'assemblea regionale siciliana» (1221):
Presenti 341
Votanti 337
Astenuti 4
Maggioranza 169
Hanno votato 334
Hanno votato no 3
(La Camera approva).

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