Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Istituzioni
Titolo: Ineleggibilità, incompatibilità e incandidabilità dei Parlamentari
Serie: Documentazione e ricerche   Numero: 8
Data: 24/11/2022
Organi della Camera: I Affari costituzionali

 

Camera dei deputati

XIX LEGISLATURA

 

 

 

Documentazione e ricerche

Ineleggibilità, incandidabilità e incompatibilità dei Parlamentari

 

 

 

 

 

 

 

 

n. 8

 

 

24 novembre 2022

 


 

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INDICE

 

 

 

Premessa. 3

Tabella: principali casi di ineleggibilità, incandidabilità e incompatibilità dei Parlamentari 5

Ulteriori casi di incompatibilità. 11

 


Premessa

Secondo l’articolo 66 della Costituzione: “Ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte d’ineleggibilità e incompatibilità”. Inoltre, come previsto dall’art. 87 del DPR 361/57 “alla Camera dei deputati è riservata la convalida dell’elezione dei propri componenti. Essa pronuncia giudizio definitivo sulle contestazioni, le proteste e, in generale, su tutti reclami presentati agli Uffici delle singole sezioni elettorali o all’Ufficio centrale durante la loro attività o posteriormente”.

 

Le attività di verifica dei poteri sono svolte, per i membri della Camera dei deputati, dalla Giunta delle elezioni, attraverso un processo istruttorio che porta, in caso dei membri della Camera, al giudizio di convalida per ogni singolo parlamentare proclamato eletto e all’accertamento dell’assenza di eventuali e sopraggiunte cause di incompatibilità, ineleggibilità, ecc., ostative al mantenimento del ruolo di parlamentare.

 

La Giunta delle elezioni ha quindi il compito di verificare la regolarità della elezione di ciascun deputato e di proporre all’Assemblea la convalida oppure l’annullamento dell’elezione (art. 17 e 17-bis del Regolamento Camera). A tal fine la Giunta esamina i verbali di tutti i seggi elettorali e, se necessario, anche le singole schede votate dai cittadini. La Giunta valuta inoltre se vi siano motivi di ineleggibilità o incompatibilità con il mandato parlamentare, e riferisce in proposito all’Assemblea, che decide.

 

Il procedimento per la valutazione delle incompatibilità, delle ineleggibilità e dei casi di decadenza è regolato nel Capo III del Regolamento della Giunta delle elezioni (art. 15 e 17).

 

In occasione dell’avvio dei lavori della Giunta per le elezioni della Camera il presente dossier fornisce, nella tabella seguente, una ricostruzione delle principali cause di ineleggibilità, incompatibilità e incandidabilità, con le relative fonti normative. In particolare, per le cause di incompatibilità, saranno indicate nella tabella le cause derivanti da incarichi politici ovvero istituzionali di vertice (quali ad esempio quelli in autorità amministrative indipendenti). Ulteriori cause di incompatibilità saranno poi indicate di seguito alla tabella.

 

Si ricorda che le cause di ineleggibilità impediscono l'elezione ma possono essere rimosse e pertanto il diritto di elettorato passivo del soggetto interessato non è perso ma non può essere validamente esercitato fino a quando non siano rimosse.

 

La legislazione vigente individua anche alcune cause di incandidabilità, fattispecie che la Corte costituzionale, con la sentenza n. 141 del 1996, ha classificato come specie particolare di ineleggibilità: le cause di incandidabilità infatti non possono essere rimosse e pertanto precludono la possibilità di esercitare il diritto di elettorato passivo per il tempo previsto dalla relativa disciplina.

 

Le cause di incompatibilità sono invece dirette ad impedire che chi ricopre determinati uffici possa contemporaneamente ricoprire l'ufficio di parlamentare; in tal senso non impediscono la partecipazione alle elezioni ma l'interessato, se eletto, deve optare tra il mandato parlamentare e la carica incompatibile. In particolare, i parlamentari hanno l’obbligo, entro trenta giorni dalla prima seduta della Camera, ovvero, al Senato, entro trenta giorni dalla proclamazione o dalla nomina, di comunicare al Presidente della Camera di appartenenza gli incarichi ricoperti ai fini dell’accertamento di eventuali cause di incompatibilità. In caso di incompatibilità il parlamentare deve optare tra il mandato parlamentare e l’incarico incompatibile entro trenta giorni dalla delibera della Giunta delle elezioni che accerta l’incompatibilità e, al Senato, entro il termine perentorio deliberato al riguardo dalla Giunta delle elezioni e delle immunità sempre una volta accertata l’incompatibilità (art. 15 e 17 del Regolamento della Giunta delle elezioni della Camera; art. 18 del Regolamento per la verifica dei poteri del Senato).

 


Tabella: principali casi di ineleggibilità, incandidabilità e
incompatibilità dei Parlamentari

LEGENDA

? ineleggibile, salvo che la causa dell’ineleggibilità sia cessata almeno 180 giorni prima della data di scadenza della legislatura (D.P.R 361/1957, art. 7, terzo comma). In caso di scioglimento delle Camere che ne anticipi la scadenza di oltre 120 giorni, le ineleggibilità non hanno effetto se le funzioni siano cessate entro i 7 giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto di scioglimento nella Gazzetta Ufficiale (D.P.R. 361/1957, art. 7, u.c.). Per sindaci e presidenti di provincia l’accettazione della candidatura comporta comunque la decadenza dalla carica.

? ineleggibile

? incandidabile

? incompatibile, ferma restando la possibilità di collocamento in aspettativa per i dipendenti delle P.A. (art. 19, comma 2, D.lgs. n. 39 del 2013). In caso di incompatibilità il Parlamentare deve optare tra il mandato parlamentare e l’incarico incompatibile, alla Camera, entro 30 giorni dalla delibera della Giunta delle elezioni e, al Senato, entro il termine perentorio deliberato al riguardo dalla Giunta delle elezioni e delle immunità (art. 15 e 17 del Regolamento della Giunta delle elezioni della Camera; art. 18 del Regolamento per la verifica dei poteri del Senato)

 

Carica

Ineleggibilità

Incandidabilità

Incompatibilità

Presidente della Repubblica

 

 

?[1]

deputato / senatore

 

 

?[2]

giudici costituzionali

 

?[3]

?[4]

membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia

 

 

?[5]

presidenti delle regioni, assessori e consiglieri regionali

 

 

?[6]

presidenti delle province

?[7]

 

? (per 10 anni)
se responsabili, per dolo o colpa grave, del dissesto finanziario dell’ente[8]

? (per i 2 turni elettorali successivi allo scioglimento dell’ente)
se responsabili di condotte causa di scioglimento enti per infiltrazioni e condizionamento mafiosi
[9]

?[10]

 

sindaci

?[11]
(per comuni superiori ai 20.000 abitanti)

 

? (per 10 anni)
se responsabili, per dolo o colpa grave, del dissesto finanziario dell’ente
[12]

? (per i 2 turni elettorali  successivi allo scioglimento dell’ente)
se responsabili di condotte causa di scioglimento enti per infiltrazioni e condizionamento mafiosi
[13]

?[14]
(per comuni superiori a 15.000 abitanti)

assessori e consiglieri comunali, provinciali e metropolitani

 

 

 

 

? (per i 2 turni elettorali  successivi allo scioglimento dell’ente)
se responsabili di condotte causa di scioglimento enti per infiltrazioni e condizionamento mafios
i[15]

 

capo, vice capo della polizia e ispettori generali di pubblica sicurezza

?[16]

 

 

 

capi di gabinetto dei ministri

?[17]

 

 

prefetti

?[18]

 

 

viceprefetti e funzionari di pubblica sicurezza

?[19]

 

 

ufficiali generali, ammiragli e ufficiali superiori delle Forze Armate nelle circoscrizioni del loro comando territoriale

?[20]
nelle circoscrizioni del loro comando territoriale

 

 

magistrati

?

·  se prestano servizio o lo hanno prestato nei 3 anni precedenti presso sedi o uffici giudiziari con competenza, in tutto o in parte, nella regione nella quale è compresa la circoscrizione elettorale[21]

·  se componenti del CSM al momento in cui sono indette le elezioni o nei due anni precedenti[22]

 

 

componenti delle corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado[23]

 

 

?[24]

componenti del CSM[25]; componenti non magistrati del Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa[26], del consiglio di presidenza della Corte dei conti[27], del Consiglio della magistratura militare[28]

 

 

?

Presidente e componenti del CNEL

 

 

?[29]

elettori che ricoprono o che hanno ricoperto nei cinque anni precedenti la data delle elezioni cariche di Governo o cariche politiche elettive a qualsiasi livello o incarichi nella magistratura o nelle Forze armate in uno Stato estero

 

?[30]
limitatamente alla circoscrizione Estero

 

diplomatici, consoli e vice-consoli non onorari, ufficiali addetti alle ambasciate, legazioni e consolati esteri e, in generale, tutti coloro che hanno un impiego da Governi stranieri

?[31]

 

 

 

titolari o legali rappresentanti di società o di imprese private vincolate con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica; rappresentanti, amministratori e dirigenti di società e imprese private sussidiate dallo Stato in modo continuativo; consulenti legali e amministrativi che prestino in modo permanente le loro prestazioni alle predette persone, società e imprese

?[32]

 

 

 

componente di assemblee legislative o di organi esecutivi, nazionali o regionali, in Stati esteri;

 

 

 

?[33]

membro del Consiglio di amministrazione della RAI

 

 

?[34]

presidente e vicepresidente di istituti e di enti pubblici, anche economici, di nomina governativa

 

 

?[35]

Governatore e componenti del Consiglio superiore della Banca d’Italia

 

 

?[36]

Presidente (ove previsto) e componenti AGCM[37], ARERA[38], AGCOM[39], Garante Privacy[40], Commissione di garanzia sciopero[41], ANAC[42], Autorità regolazione trasporti[43], Autorità garante per l’infanzia[44], Garante nazionale dei detenuti[45], CONSOB[46], collegio dell’Ufficio parlamentare di bilancio[47], collegio indirizzo e controllo dell’A.R.A.N.[48], consiglio e direttorio integrato dell’IVASS[49]

 

 

?

condannato alla pena della reclusione per il delitto di violazione del divieto per il sorvegliato speciale ai sensi della legge 575/1965 di svolgere le specifiche attività di propaganda elettorale previste dalla legge 4 aprile 1956, n. 212 (affissione di stampati, giornali murari o manifesti di propaganda, propaganda elettorale luminosa o figurativa, lancio di volantini.) in favore o in pregiudizio di candidati partecipanti a qualsiasi tipo di competizione elettorale

 

?[50]

 

coloro che sono stati condannati, con sentenza passata in giudicato, per le seguenti tre categorie di fattispecie di condanne definitive riferite a delitti, non colposi, consumati o tentati:

§  condanna a pena detentiva superiore a 2 anni di reclusione per i delitti associativi previsti dall’art. 51, commi 3-bis[51] e 3-quater[52] del codice di procedura penale;

§  condanna a pena detentiva superiore a 2 anni di reclusione per i delitti previsti nel Libro II, Titolo II (Delitti contro la pubblica amministrazione), Capo I (Delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione) del codice penale, composto dagli articoli da 314 a 335-bis;

§  condanna a pena detentiva superiore a 2 anni di reclusione per i delitti per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a 4 anni stabilita in base all’art. 278 c.p.p.

 

?[53]

per un periodo pari al doppio della durata della pena accessoria dell’interdizione temporanea dai pubblici uffici comminata in via definitiva

in ogni caso, anche in assenza della pena accessoria, l’incandidabilità ha una durata minima di sei anni

la durata dell’incandidabilità aumenta di un terzo se il delitto è commesso con abuso dei poteri o in violazione dei doveri connessi al mandato elettivo

la sentenza di riabilitazione del condannato costituisce causa di estinzione anticipata dell’incandidabilità mentre l’eventuale revoca della sentenza di riabilitazione comporta il ripristino dell’incandidabilità per il periodo di tempo residuo[54]

 


 

Ulteriori casi di incompatibilità

 

Oltre a quelli indicati nella tabella sopra riportata, sono inoltre incompatibili con il mandato parlamentare i seguenti incarichi:



[1] Art. 87, secondo comma, Costituzione

[2] Art. 65, secondo comma, Costituzione: “Nessuno può appartenere contemporaneamente alle due Camere”

[3] Art. 7, comma quinto, legge n. 87 del 1953, Norme sulla costituzione e sul funzionamento della Corte costituzionale

[4] Art. 135, sesto comma, Costituzione

[5] Art. 5-bis legge n. 18 del 1979, Elezione dei rappresentanti dell'Italia al Parlamento europeo, introdotto dalla legge n. 18 del 1979

[6] Art. 122, secondo comma, Costituzione. Tale incompatibilità è prevista altresì per le regioni a statuto speciale, nonché per i consiglieri delle Province autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi dei rispettivi statuti

[7] Art. 7, comma 1, lett. b) D.P.R. n. 361 del 1957 (T.U. elezioni Camera)

[8] Art. 6, comma 1, d.lgs. n. 149 del 2011, Meccanismi sanzionatori e premiali relativi a regioni, province e comuni, a norma degli articoli 2, 17 e 26 della legge 5 maggio 2009, n. 42, che novella l’art. 248 TUEL 8D.lgs. 267/2000)

[9] Art. 28, comma 1-bis D.L. 113/2018 (c.d. Decreto Sicurezza), che modifica l’art. 143, comma 11, del TUEL

[10] Art. 13, comma 3, decreto-legge n. 138 del 2011

[11] Art. 7, comma 1, lett. c) D.P.R. n. 361 del 1957 (T.U. elezioni Camera)

[12] Art. 6, comma 1, d.lgs. n. 149 del 2011, Meccanismi sanzionatori e premiali relativi a regioni, province e comuni, a norma degli articoli 2, 17 e 26 della legge 5 maggio 2009, n. 42, che novella l’art. 248 TUEL

[13] Art. 28, comma 1-bis D.L. 113/2018 (c.d. Decreto Sicurezza), che modifica l’art. 143, comma 11, del TUEL

[14] Art. 13, comma 3, decreto-legge n. 138 del 2011

[15] Art. 28, comma 1-bis D.L. 113/2018 (c.d. Decreto Sicurezza), che modifica l’art. 143, comma 11, del TUEL

[16] Art. 7, comma 1, lett. d) D.P.R. n. 361 del 1957 (T.U. elezioni Camera)

[17] Art. 7, comma 1, lett. e) D.P.R. n. 361 del 1957 (T.U. elezioni Camera)

[18] Art. 7, comma 1, lett. f) D.P.R. n. 361 del 1957 (T.U. elezioni Camera)

[19] Art. 7, comma 1, lett. g) D.P.R. n. 361 del 1957 (T.U. elezioni Camera)

[20] Art. 7, comma 1, lett. h) D.P.R. n. 361 del 1957 (T.U. elezioni Camera)

[21] Art. 15 legge n. 71 del 2022 (c.d. Legge Cartabia). Sono esclusi i magistrati in servizio da almeno 3 anni presso le giurisdizioni superiori o presso gli uffici giudiziari con competenza territoriale a carattere nazionale (comma 1). Per gli altri magistrati in servizio presso giurisdizioni superiori o uffici con competenza nazionale da meno di 3 anni, si ha riguardo alla sede o all’ufficio giudiziario in cui hanno prestato servizio prima del trasferimento (comma 2). Anche i magistrati fuori ruolo sono ineleggibili; in tal caso si ha riguardo alla sede o all’ufficio giudiziario in cui hanno prestato servizio prima del collocamento fuori ruolo (comma 3). Fermo restando quanto previsto dal comma 1 sono in ogni caso ineleggibili i magistrati che, all’atto di accettazione della candidatura, non siano collocati in aspettativa senza assegni (comma 4).

[22] Art. 15, comma 5, legge n. 71 del 2022 (c.d. Legge Cartabia)

[23] Le commissioni tributarie hanno assunto, con la legge n. 130 del 2022, la denominazione di corti di giustizia tributaria.

[24] Art. 8, comma 5, D.Lgs. n. 545 del 1992, Ordinamento degli organi speciali di giurisdizione tributaria ed organizzazione degli uffici di collaborazione

[25] Art. 104, settimo comma, Costituzione e art. 33 legge n. 195 del 1958, Norme sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della magistratura

[26] Art. 7 legge n. 186 del 1982, Ordinamento della giurisdizione amministrativa e del personale di segreteria ed ausiliario del Consiglio di Stato e dei tribunali amministrativi regionali

[27] Art. 12 legge n. 117 del 1988, Risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilità civile dei magistrati

[28] Art. 68 del D.lgs. 66 del 2010, Codice dell'ordinamento militare

[29] Art. 8 legge n. 936 del 1986, Norme sul Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro

[30] Art. 8, comma 4-bis, legge n. 459 del 2001, Norme per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero

[31] Art. 9 D.P.R. n. 361 del 1957 (T.U. elezioni Camera)

[32] Art. 10, primo comma D.P.R. n. 361 del 1957 (T.U. elezioni Camera). L’art. 10, secondo comma, esclude dalla ineleggibilità i dirigenti di cooperative e di consorzi di cooperative iscritte regolarmente nei registri di Prefettura

[33] Articolo 1-bis della legge n. 60 del 1953, Incompatibilità parlamentari

[34] Il Comitato per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze della Giunta delle elezioni della Camera, ha ritenuto che - nonostante l'assenza nella legge n. 112 del 2004 (poi sostituita dal D.Lgs. n. 208 del 2021) di una norma ad hoc che sancisca l'incompatibilità, prevista invece dalla previgente normativa – vi sia comunque una situazione di incompatibilità con il mandato parlamentare alla luce di quanto prevede l'art. 2 della legge n. 60 del 1953, trattandosi di norma che già in passato ha costituito il parametro alla stregua del quale la carica di consigliere di amministrazione della RAI è stata ritenuta senz'altro incompatibile con il mandato parlamentare

[35] L. n. 14 del 1978, Norme per il controllo parlamentare sulle nomine negli enti pubblici

[36] Art. 16, comma 2, D.P.R. 15 febbraio 2016, Approvazione del nuovo statuto della Banca d'Italia

[37] Art. 10, comma 3, legge n. 287 del 1990, Norme per la tutela della concorrenza e del mercato

[38] Art. 2, comma 8, legge n. 481 del 1995, Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilità. Istituzione delle Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità

[39] Art. 1, comma 5, legge n. 249 del 1997, Istituzione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo

[40] Art. 153, comma 3, D.Lgs. n. 196 del 2003, Codice in materia di protezione dei dati personali

[41] Art. 12, comma 2, legge n. 146 del 1990, Norme sull'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. Istituzione della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge

[42] Art. 13, comma 3, D.Lgs. n. 150 del 2009, Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni

[43] Art. 37, comma 1-ter, D.L. n. 201 del 2011, Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici

[44] Art. 2, comma 3, legge n. 112 del 2011, Istituzione dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza

[45] Art. 7, comma 3, D.L. n. 146 del 2013, Misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria

[46] Art. 1, quinto comma, D.L. 95/1974, Disposizioni relative al mercato mobiliare ed al trattamento fiscale dei titoli azionari

[47] Art. 16, comma 3, legge n. 243 del 2012, Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell’articolo 81, sesto comma, della Costituzione

[48] Art. 46, comma 7-bis, D.Lgs. n. 165 del 2001 (c.d. T.U. pubblico impiego)

[49] Art. 11, comma 1, D.P.R. 12 dicembre 2012, Approvazione dello Statuto dell'Istituto per la vigilanza sulle Assicurazioni - IVASS

[50] Art. 76, comma 9, D.Lgs. n. 159 del 2011 (c.d. codice antimafia)

[51] Il comma 3-bis, richiama i seguenti delitti a carattere associativo: art. 416, comma 6, c.p. (associazione a delinquere diretta a commettere delitti di tratta o di riduzione e mantenimento in schiavitù o servitù o di acquisto e vendita di schiavi, nonché ipotesi aggravate del delitto di traffico di immigrati clandestini);   art. 416, comma 7, c.p. (associazione a delinquere diretta a commettere delitti a sfondo sessuale in danno di minori ovvero diretta a compiere delitti di violenza sessuale in danno di minori, atti sessuali con minorenne o violenza sessuale di gruppo in danno di minori, ovvero diretta a commettere delitti di adescamento di minorenne); art. 416 c.p. (associazione per delinquere) realizzato allo scopo di commettere delitti previsti dagli articoli 473 e 474 c.p. (contraffazione e di commercializzazione di prodotti con segni falsi); art. 416-bis c.p. (associazione mafiosa) nonché delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dal predetto articolo 416-bis ovvero al fine di agevolare l'attività delle associazioni previste dallo stesso articolo; art. 74 TU stupefacenti (associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope);      art. 291-quater TU dogane (associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri). A tali delitti il comma 3-bis aggiunge inoltre quelli di tratta di esseri umani, di riduzione e mantenimento in schiavitù o servitù o di acquisto e vendita di schiavi (artt. 600, 601 e 602 c.p.), il delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione (art. 630 c.p.), il delitto di scambio elettorale politico-mafioso (art. 416-ter c.p.) e il delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (art. 452-quaterdecies c.p.).

[52] Il comma 3-quater riguarda i delitti, non elencati dal codice, aventi finalità di terrorismo.

[53] Art. 13 D.Lgs. 235/2012 (testo unico delle incandidabilità).

[54] Art. 15, comma 3, D.lgs. 235/2012 (c.d. Legge Severino)