Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
| |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Autore: | Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera | ||||||||
Titolo: | Rassegna parlamentare comparata di politica internazionale e sicurezza. L'attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna in materia di politica estera, difesa e sicurezza. Marzo 2014 | ||||||||
Serie: | Rassegna parlamentare comparata di politica internazionale e sicurezza Numero: 3 | ||||||||
Data: | 02/04/2014 | ||||||||
Descrittori: |
| ||||||||
Organi della Camera: |
III-Affari esteri e comunitari
IV-Difesa |
L’attività parlamentare in Francia, Germania, Regno
Unito e Spagna
in materia di politica estera, difesa e sicurezza
N. 3 31 Marzo 2014 |
Germania
Il
Durante il suo intervento e in replica ai numerosi
interventi svolti nel corso del dibattito, Angela Merkel ha ricordato che la politica del Governo federale tedesco, in
accordo con i partner dell’Unione
europea e con gli Stati Uniti è volta al perseguimento dei seguenti obiettivi:
l’istituzione di una commissione
internazionale di controllo e di un gruppo di contatto per il superamento,
in termini politico-diplomatici, della crisi in Ucraina; la concessione di ampi aiuti al paese
attraverso il Pacchetto di sostegno all’Ucraina proposto dalla Commissione
europea per contribuire a stabilizzare la situazione economica e finanziaria
del paese, agevolare la transizione, favorire le riforme politiche ed
economiche e sostenere uno sviluppo inclusivo a vantaggio dell’intera
popolazione; l’adozione di una serie di sanzioni
nei confronti della Russia qualora Mosca continui a destabilizzare la
situazione in Ucraina.
Regno Unito
Il 10
marzo il Primo Ministro David
Cameron è intervenuto con una dichiarazione
alla Camera dei Comuni per riferire
sul Consiglio europeo straordinario svoltosi
il 6 marzo per discutere della crisi in Ucraina. Il premier – nel ricordare che il Consiglio
europeo ha inviato alla Russia un
messaggio chiaro e unanime che le
sue azioni sono in flagrante violazione
del diritto internazionale – ha dichiarato che
Cameron ha reso noto che sono stati fatti
grandi sforzi per convincere
Il Consiglio europeo ha inoltre convenuto
che qualunque ulteriore azione della Russia per destabilizzare l’Ucraina
comporterebbe per i rapporti tra Federazione russa e UE gravi conseguenze, che
includerebbero un’ampia gamma di settori economici.
Cameron ha sottolineato che il Regno Unito ha svolto un ruolo di primo piano nel contribuire a
raggiungere questo accordo, anche
attraverso un incontro convocato con
i leader di Francia, Germania, Italia e Polonia. Le sanzioni avranno
conseguenze per molti Stati membri, compreso il Regno Unito, ma i costi di non
fronteggiare l’aggressione sarebbero assai maggiori.
Il Consiglio europeo ha inviato un messaggio politico di sostegno al Governo e
al popolo ucraino, e su richiesta del Primo Ministro ucraino ha deciso di
procedere alla firma del contenuto
politico dell’accordo di associazione tra UE e Ucraina, e di aiutare l’Ucraina
nella lotta contro la corruzione.
In questo momento è di vitale importanza
che l’Ucraina proceda verso libere
elezioni che consentano a tutti gli ucraini, compresi quelli di lingua
russa e le minoranze, di scegliere liberamente i propri leader. L'UE ha approvato l’abbassamento delle tariffe doganali e
si impegna a lavorare con il Fondo monetario internazionale al pacchetto di
sostegno finanziario al governo ucraino.
Cameron ha quindi rilevato che - come da
lui concordato con il Presidente Obama - c'è ancora la possibilità per
Le dichiarazioni
di Cameron sono state accolte con
soddisfazione anche dai rappresentanti
del Labour party. Da parte sua, il Primo Ministro ha accolto con favore alcune
osservazioni soprattutto riconoscendo una certa lentezza dell’UE, dovuta in
gran parte alla circostanza che numerosi Stati membri dipendono, per
l’approvvigionamento energetico, dal gas russo. Si è detto, tuttavia, convinto
che l’UE saprà giocare con forza la sua parte, insieme alla NATO, all’ONU e
agli altri partner internazionali.
Il 18
marzo, in seguito ai risultati del referendum
in Crimea, si è svolto alla Camera dei Comuni un dibattito
generale alla presenza del Ministro
degli Esteri, William Hague e
alla Camera dei Lords un analogo dibattito
alla presenza del Ministro
aggiunto principale presso il Ministero degli Affari esteri e del
Commonwealth, Baronessa Warsi. In entrambe le sedi il Governo, definendo questa
crisi europea come la più impegnativa del secolo, ha dichiarato che il Regno
Unito considererà qualsiasi ulteriore presenza armata nell’est dell’Ucraina
alla stregua di un’aggressione, da sanzionare con provvedimenti di carattere
politico ed economico. I ministri non hanno nascosto di temere un’escalation militare,
ribadendo e rafforzando quanto già espresso dal Primo Ministro Cameron nella
seduta del 10 marzo: si dovrà perseguire una linea dura che restituisca credibilità all’Occidente, paventando
per gli anni venire un drastico peggioramento dei rapporti tra Russia e UE
rispetto agli ultimi 20 anni.
A fronte dell’escalation di violenza nella
regione occidentale del Sahel-Sahara per mano di gruppi jihadisti - favorita
dall’inefficienza delle istituzioni di paesi come Libia, Mali e Nigeria -
Nella Relazione si richiede inoltre: una maggiore chiarezza da parte dell’UE
sulle politiche di gestione degli esodi
di migranti dalle coste del Mediterraneo; la focalizzazione dell’attenzione
sul rapporto storico con
Spagna
Il 19
marzo 2014 si è svolta al Congresso dei deputati la discussione sulla
richiesta di autorizzazione al dispiegamento e alla partecipazione delle Forze armate all’operazione militare dell’Unione
europea nella Repubblica centrafricana (Eufor-RCA). La richiesta di autorizzazione
– obbligatoria ai sensi dell’art.17.1
della Legge organica 5/2005, del 17 novembre, sulla difesa nazionale - è
stata approvata il giorno successivo: su 302 votanti, 288 hanno votato a
favore, e 14 contro (membri del GPI-Gruppo della sinistra pluralista).
Come ricordato dal ministro della difesa,
Pedro Morenés Eulate, già nel mese di
dicembre 2013 il Congresso aveva autorizzato il dispiegamento di un Hercules
C-130 e di un contigente spagnolo di 60 uomini, in appoggio alla missione
francese Sangaris e alla missione internazionale di sostegno al Centrafrica su
condotta africana (MISCA), decisa dal Consiglio di sicurezza dell’ONU il
A fronte di una situazione che rimane molto
critica sia sul piano della sicurezza,
sia su quello dell’emergenza umanitaria,
l’Unione europea ha deciso di inviare
una propria missione, della quale si stanno al momento discutendo le
modalità operative e di ingaggio. Non tutti gli Stati membri hanno dimostrato
la propria disponibilità a partecipare. Il
Governo spagnolo, assumendosi le proprie responsabilità nel contesto della
politica comune europea di sicurezza e difesa, ha deciso che – previa
autorizzazione parlamentare – aumenterà
di 50 effettivi il contingente già schierato, ai quali si sommeranno 25
effettivi della Guardia Civil.
Il ministro ha concluso, auspicando che
numerosi Stati membri dell’UE decidano per l’invio di contingenti, e
soprattutto che le Nazioni Unite
decidano di intervenire con una propria
missione, assolutamente essenziale per la stabilità della Regione.
Il 12 marzo 2014
Nell’introduzione
e nella replica seguita al dibattito, il ministro ha tenuto a precisare che la priorità della politica spagnola di sicurezza e difesa è di rafforzare e
sviluppare il coordinamento di tale politica nelle sedi multilaterali, in
particolare Unione europea, NATO e ONU. In questa prospettiva, il Consiglio europeo di dicembre ha
costituito una tappa fondamentale, in quanto ha avviato effettivamente una
politica di sicurezza e difesa comune, con obiettivi chiari e una
pianificazione seria e credibile.
Il Consiglio ha deciso di promuovere una serie di azioni
prioritarie – sempre nel quadro della cooperazione con NATO e ONU – nei
settori della difesa cibernetica e della sicurezza marittima: l’Alto
Rappresentante, con il sostegno della Commissione europea e l’accordo degli
Stati membri, formulerà le sue proposte nel corso del 2015, tenendo conto
dell’evoluzione geo-politica mondiale.
Innanzitutto, il
Consiglio ha rilevato la necessità di rafforzare
le capacità comuni, facendo appello alla generosità e alla responsabilità
degli Stati membri: poiché le capacità militari restano sotto il controllo
degli Stati, il Consiglio ha esortato a realizzare progetti comuni e concreti,
sostenuti dall’Agenzia europea di difesa. In secondo luogo, ha insistito su un mercato della difesa che funzioni
adeguatamente, basato sull’apertura e la trasparenza per tutti i fornitori
europei, al fine di ridurre i costi, armonizzare la domanda e favorire
l’interoperabilità. A questo riguardo, il ministro ha insistito sull’importanza
per
Il ministro ha
quindi informato
Il ministro
Morenés Eulate ha anche riferito sulla Riunione
dei ministri della difesa dalla NATO, svoltasi il 26 e 27 febbraio. In quella sede si è innanzitutto discusso della
preparazione del Vertice dei Capi di Stato e di Governo, che si svolgerà in
Galles il 5 e 6 settembre 2014: in quella prospettiva si è insistito
soprattutto sulla necessità di incrementare
le capacità militari:
L’attenzione si è,
però, concentrata sulla situazione in Ucraina,
rispetto alla quale è stata adottata una dichiarazione
nella quale si sottolinea l’importanza di un processo politico inclusivo basato
sui valori democratici e lo Stato di diritto; si riafferma il compromesso della
NATO con l’Ucraina; si manifesta appoggio alla sovranità e all’integrità
territoriale dell’Ucraina. Di conseguenza si condanna l’escalation militare della Russia in Crimea come
evidente violazione del diritto internazionale, si esprime grande
preoccupazione per l’autorizzazione concessa dalla Duma russa all’uso della
forza in territorio ucraino; si invita
SERVIZIO
BIBLIOTECA - Ufficio Legislazione Straniera - Ufficio documentazione biliografica,
legislativa e parlamentare italiana
tel.
06/6760. 2278 – 3242 - 3510; mail: LS_segreteria@camera.it