Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento difesa
Titolo: Il programma MUOS Mobile User Objective System1
Serie: Documentazione e ricerche    Numero: 372
Data: 10/09/2012
Organi della Camera: IV-Difesa

Casella di testo: Difesa
Approfondimenti
 

 


10 settembre 2012

 

n. 372/0

 

 

Il programma MUOS Mobile User Objective System1

 


 

Il programma MUOS Mobile User Objective System, gestito dal Ministero della Difesa degli Stati Uniti, è un sistema di comunicazioni satellitari (SATCOM) ad altissima frequenza (UHF) ed a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali è in fase di realizzazione in Sicilia, nell’area del demanio militare di Niscemi, attualmente adibita a stazione radio in utilizzo alla Marina militare degli Stati Uniti.

 

Il programma M.U.O.S. è ancora nella sua fase di sviluppo e si prevede la messa in orbita dei satelliti entro il 2015.

 

Gli impianti di stazione a terra sono composti da tre trasmettitori parabolici basculanti dalle dimensioni di circa 20 metri ad altissima frequenza, 2 antenne elicoidali UHF per un totale di circa 2059 mq di cementificazione.

 

Ad oggi risultano realizzate tre stazioni da terra, installate in Virginia, nelle isole Hawaii ed in Australia.

 

Il programma integrerà  forze navali, aeree e terrestri in movimento in  qualsiasi parte del mondo, tra cui idroni (aerei senza pilota) ed ha l’obiettivo di rimpiazzare l’attuale sistema satellitare UFO. In particolare, il programma collegherà tra loro i Centri di Comando e Controllo delle forze armate Usa, i centri logistici e gli oltre 18.000 terminali militari radio esistenti, i gruppi operativi in combattimento, i missili Cruise i Global Hawk ecc.. .

Il programma MUOS è stato affidato nel 2002 alla Lockheed Martin. In qualità di prime contractor, la controllata Lockheed Martin Space Systems di Sunnyvale (California) ha il compito di progettare e realizzare quasi tutte le componenti e le apparecchiature dei sistemi terrestri e satellitari. Le altre  società

 

1   La presente scheda è stata predisposta in occasione dell’audizione informale, presso la IV Commissione difesa della Camera (seduta dell’11 settembre 2012), di alcuni degli amministratori degli enti locali interessati dal progetto MUOS e di rappresentanti del Comitato no MUOS.

che operano nel settore degli armamenti coinvolte nel progetto MUOS sono la General Dynamics C4 Systems (Scottsdale, Arizona), chiamata ad installare le antenne satellitari e a curare il collegamento tra i quattro distinti segmenti terrestri; la Boeing Defense Space and Security (California), per la messa in funzione e la verifica di compatibilità del sistema; la Harris Corporation (Melbourne, Florida) per la fornitura della rete dei riflettori; la filiale texana della svedese Ericsson per la costruzione di alcune porzioni del segmento integrato terrestre.

La spesa complessiva del programma MUOS, secondo quanto riportato in alcuni documenti ufficiali, ammonta 3,26 miliardi di dollari, ma il Government Accountaibility Office (GAO)[1], in un report del marzo 2011 sui sistemi d'arma in via di acquisizione dal Pentagono ha stimato un costo finale non inferiore ai 6 miliardi e 830 milioni di dollari.

 

Attività di sindacato ispettivo

Nel corso della legislatura sono stati presentati numerosi atti di sindacato ispettivo riguardanti l’istallazione, in prossimità del comune di Niscemi, di una delle quattro stazioni da terra che compongono il programma MUOS.

 

Tali atti fanno riferimento, in particolare, alle preoccupazioni manifestate dalle popolazioni locali per le eventuali conseguenze sulla salute e sull’impatto ambientale derivanti dalla realizzazione del progetto in esame e, più in generale, sulla pericolosità del progetto.

 

Al riguardo, il Governo, in risposta all’interrogazione n. 5-01156, ha osservato che “prima dell’avvio operativo del sistema, saranno effettuate le opportune verifiche da parte di un’apposita commissione di collaudo che provvederà anche a comparare le effettive emissioni elettromagnetiche con quelle previste dallo studio di progetto, verificando la compatibilità del sistema con le leggi nazionali ed, eventualmente, con le apparecchiature già operanti in sito”.

Successivamente, in risposta all’interrogazione n. 5-02627, il Governo ha  reso noto che “su espressa sollecitazione del Presidente della Regione siciliana, è stato confermato l’impegno della Difesa a garantire che l’operatività degli apparati militari non provochi danni alla salute e/o all’ambiente circostante, vigilando costantemente sull’applicazione delle norme e delle procedure previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti”.Successivamente, in risposta all’interrogazione n. 4- 13039, il Governo ha rilevato che “la regione Sicilia ha acquisito, nel febbraio 2011, un parere del dipartimento d'ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni della facoltà di Ingegneria di Palermo che ha precisato che il sistema di trasmissione Mobile user objective system non comporta condizioni di rischio per la salute dell'uomo. In data 28 giugno 2011, la regione Sicilia, per il tramite dell'assessorato del territorio, ha autorizzato la realizzazione degli interventi”.

 

 

 

 



2   Il General Accountability Office è un’agenzia indipendente che supporta il Congresso USA nel monitoraggio dell’azione del governo federale e delle sue spese.

 

 

 

Servizio Studi – Dipartimento Difesa

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