Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Bilancio dello Stato
Altri Autori: Servizio Commissioni
Titolo: (AC 4333) Istituzione del "Premio biennale di ricerca Giuseppe di Vagno" e disposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell'archivio storico della Fondazione Di Vagno, per la conservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921
Riferimenti:
AC N. 4333/XVI     
Serie: Scheda di analisi    Numero: 191
Data: 03/11/2011
Descrittori:
ARCHIVI   BIBLIOTECHE
CENTRI E ISTITUTI DI STUDIO E DOCUMENTAZIONE   MANIFESTAZIONI ARTISTICHE E CULTURALI
Organi della Camera: V-Bilancio, Tesoro e programmazione
VII-Cultura, scienza e istruzione

 


Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

 

 

 

 

 

Analisi degli effetti finanziari

 

 

 

A.C. 4333

 

Istituzione del “Premio biennale di ricerca Giuseppe di Vagno” e disposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell’archivio storico della Fondazione Di Vagno, per la conservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921

 

(Nuovo testo)

 

 

 

 

 

N. XXX – 3 novembre 2011

 

 


 

La verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all'esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione tecnica è curata dal Servizio Bilancio dello Stato.

La verifica delle disposizioni di copertura, evidenziata da apposita cornice, è curata dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione).

L’analisi è svolta a fini istruttori, a supporto delle valutazioni proprie degli organi parlamentari, ed ha lo scopo di segnalare ai deputati, ove ne ricorrano i presupposti, la necessità di acquisire chiarimenti ovvero ulteriori dati e informazioni in merito a specifici aspetti dei testi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SERVIZIO BILANCIO DELLO STATO – Servizio Responsabile

( 066760-2174 / 066760-9455 – * bs_segreteria@camera.it

 

SERVIZIO COMMISSIONI – Segreteria della V Commissione

( 066760-3545 / 066760-3685 – * com_bilancio@camera.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Estremi del provvedimento

 

A.C.

 

4333

Titolo breve:

 

Istituzione del Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno e disposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell’archivio storico della Fondazione Di Vagno.

Iniziativa:

 

 

 

Commissione di merito:

 

 

Relatore per la

Commissione di merito:

 

Carlucci

Gruppo:

 

Relazione tecnica:

 

 

Parere richiesto

 

Destinatario:

 

Oggetto:

 

 

 

 


INDICE

 

ARTICOLO 1. 3

Istituzione del premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno.. 3

ARTICOLI 2 e 3. 4

Comitato scientifico e giuria del Premio.. 4

ARTICOLO 4. 5

Copertura finanziaria.. 5



PREMESSA

 

Il provvedimento in esame reca il nuovo testo, elaborato dalla Commissione di merito, della proposta di legge di iniziativa parlamentare “Istituzione del Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno e disposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell’archivio storico della Fondazione di Vagno”.

Il provvedimento non è corredato di relazione tecnica.

Si esaminano di seguito le norme suscettibili di determinare effetti finanziari.

 

ANALISI DEGLI EFFETTI FINANZIARI

 

 

ARTICOLO 1

Istituzione del premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno

Le norme:

·        istituiscono, a decorrere dall’anno 2011, il «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno», da conferirsi a Conversano il 25 settembre di ogni biennio, alla presenza di un delegato della Presidenza del Consiglio dei ministri; la prima assegnazione è fissata per il 25 settembre 2012 (commi 1 e 2);

·        individuano per l'organizzazione del Premio Di Vagno, quale ente responsabile per la redazione del bando e per ogni altra formalità connessa, la Fondazione Giuseppe Di Vagno[1], che agisce d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri e sotto la vigilanza del Ministero per i beni e le attività culturali (comma 3);

Si ricorda che la Fondazione è inserita nella tabella delle istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario annuale dello Stato per il triennio 2009-2011, ai sensi dell’art. 1 della L. 534 del 1996[2], con un importo pari a 23.460 euro (decreto del Ministero per i beni e le attività culturali del 17 novembre 2009).

·        fissano l'ammontare del Premio Di Vagno in 40.000 euro, attribuendo comunque alla Fondazione la facoltà di decidere se ripartire tale somma in più premi erogabili secondo criteri di merito (comma 5);

·        dispongono che, a valere sulle risorse di cui al successivo articolo 4, alla Fondazione è concesso un contributo straordinario una tantum pari a 100.000 euro per la riorganizzazione, la redazione degli inventari, il potenziamento, l'automazione, l'informatizzazione e la dotazione di risorse umane, nonché per la definitiva e permanente apertura al pubblico della biblioteca e dell'archivio storico della memoria democratica pugliese, collocati nella sede della Fondazione (comma 6).

Non è indicato l’esercizio finanziario cui si riferisce il contributo una tantum. Dalla norma di copertura (articolo 4) si desume che dovrebbe trattarsi del 2011.

 

Al riguardo si osserva in primo luogo che, fermo restando che l’effetto finanziario delle disposizioni appare limitato all’entità degli stanziamenti, per quanto attiene al contributo una tantum  non si dispone dei parametri posti alla base della sua quantificazione.

Si rileva in proposito che alcune delle finalizzazioni a cui il contributo sembra essere destinato presentano carattere permanente (dotazione di risorse umane, apertura al pubblico della biblioteca e dell’archivio storico della Fondazione), mentre il contributo è erogato una tantum.

In ordine a tali aspetti andrebbero acquisiti elementi di valutazione dal Governo.

 

 

ARTICOLI 2 e 3

Comitato scientifico e giuria del Premio

Le norme stabiliscono che, su proposta della Fondazione, la Presidenza del Consiglio dei ministri nomini il Comitato scientifico del Premio Di Vagno, composto da tre studiosi di storia contemporanea o di scienza politica. Il Comitato decide, d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri, per ogni edizione, il tema del Premio Di Vagno (articolo 2).

I vincitori del Premio Di Vagno sono individuati da un'apposita giuria costituita da cinque componenti, tra i quali il presidente pro tempore della Fondazione Di Vagno (con funzioni di presidente della giuria), un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri, tre studiosi di storia contemporanea (articolo 3).

 

Al riguardo, andrebbe chiarito se gli organismi previsti dal testo operino senza corresponsione di compensi ed altri emolumenti (per esempio, rimborsi spese), tenuto conto che la norma non esclude espressamente tale erogazione.

 

 

ARTICOLO 4

Copertura finanziaria

La norma dispone che all’onere derivante dall’attuazione della presente legge, pari a 100.000 euro per l’anno 2011 e a 40.000 euro a decorrere dall’anno 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2011-2013, nell'ambito del fondo speciale di parte corrente dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2011, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.

 

Al riguardo, si segnala che l’accantonamento del quale è previsto l’utilizzo non reca, per gli anni 2011 e 2012,  le necessarie disponibilità.

Si segnala inoltre l’opportunità, al fine di garantire l’allineamento temporale tra la quantificazione dell’onere e la relativa copertura finanziaria, di specificare  che il contributo di cui all’articolo 1, comma 6, viene concesso nell’anno 2011. 

Con riferimento alla formulazione della disposizione in esame, si segnala, infine, che la stessa deve essere riformulata in modo da specificare, alla luce della nuova classificazione di bilancio, la missione e il programma nel quale sono iscritti i Fondi speciali.

 

 

 



[1] In base alle disposizioni dello Statuto, la Fondazione Di Vagno è “persona giuridica riconosciuta ed iscritta nel relativo elenco presso la Presidenza della Regione Puglia”; essa opera su tutto il territorio nazionale e dei paesi UE; non si propone finalità di lucro; persegue obiettivi di sviluppo e di diffusione dei valori etici, umanitari e di solidarietà e svolge compiti di vario genere ad essi finalizzati. Tra gli altri, può “indire e gestire premi di studio e di ricerca”. La Fondazione dispone, quali mezzi finanziari: del patrimonio, costituito dalle quote versate dai soci, dalle somme da chiunque versate a titolo d’incremento del patrimonio, dai beni mobili ed immobili eventualmente appartenenti alla Fondazione e destinati al patrimonio; dei contributi corrisposti dallo Stato o da enti pubblici o da terzi; di ogni altro cespite non espressamente previsto, ma destinato a questo scopo dal consiglio d’amministrazione.

[2] “Nuove norme per l'erogazione di contributi statali alle istituzioni culturali”.