Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera | ||||
Titolo: | Rassegna parlamentare comparata di politica internazionale e sicurezza 9-2011. L'attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti in materia di politica estera, difesa e sicurezza | ||||
Serie: | Rassegna parlamentare comparata di politica internazionale e sicurezza Numero: 9 Progressivo: 2011 | ||||
Data: | 09/01/2012 | ||||
Descrittori: |
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L’attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti
in materia di politica estera, difesa e sicurezza
Anno V, n. 9
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Francia
Dal 1979 il regime degli ayatollah minaccia la stabilità del mondo con la sua manifesta volontà di propagare la rivoluzione islamica fuori delle sue frontiere. Una speranza di apertura alla fine degli anni ’90 è stata cancellata dalla rivelazione, nel 2002, dei programmi clandestini di arricchimento e di trattamento dell’uranio, destinati verosimilmente a fini militari. Il precedente Rapporto del 2008 dava la misura delle forze e delle debolezze del regime iraniano e analizzava le sue relazioni di allora con i paesi vicini (Israele, Egitto, Arabia saudita, Siria), il suo regime politico e la sua situazione economica, interrogandosi sulle ragioni all’origine del blocco dei negoziati sui programmi nucleari e sugli effetti delle sanzioni internazionali, ma anche sulle motivazioni dell’Iran a detenere l’arma nucleare e sui rischi dell’eventuale “nuclearizzazione” del Paese. Il nuovo Rapporto del 2011 fa il punto sull’evoluzione della situazione politica, economica, sociale e geopolitica dell’Iran e dell’evoluzione del dossier sul nucleare iraniano nel nuovo contesto risultante dalle elezioni presidenziali del 2009, che hanno suscitato numerose accuse di irregolarità in ambito nazionale e internazionale e sono state caratterizzate da manifestazioni e conseguenti repressioni.
Nel suo intervento, il relatore Jean-Jacques Guillet ha
qualificato la situazione iraniana come bipolare, contraddistinta da un quadro
politico chiuso in sé stesso e “congelato” all’assetto emerso dalla rivoluzione
islamica e da una società civile molto cambiata nel corso degli ultimi decenni.
Per quanto riguarda invece la questione del “nucleare” iraniano il Presidente
della missione, Jean-Louis Bianco, si è dilungato sullo stato di avanzamento,
emerso dai contatti con l’AIEA, delle conoscenze del know-how tecnologico necessario alla fabbricazione di testate
missilistiche nucleari che permetterebbe al Paese di dotarsi entro due o tre
anni dei mezzi per la costruzione di ordigni nucleari. Dopo aver accennato alla
volontà di potenza del regime politico iraniano e all’influenza politica, in
alcuni casi economica, dell’Iran in Paesi vicini come l’Afghanistan, l’Iraq, il
Libano e
Il resoconto del dibattito è consultabile all’indirizzo web http://www.assemblee-nationale.fr/13/cr-cafe/11-12/c1112002.asp#P12_243.
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