Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera | ||
Titolo: | Rassegna parlamentare comparata di politica internazionale e sicurezza. L'attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti in materia di politica estera, difesa e sicurezza. 7/2010 | ||
Serie: | Rassegna parlamentare comparata di politica internazionale e sicurezza Numero: 7 Progressivo: 2010 | ||
Data: | 01/10/2010 | ||
Descrittori: |
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Organi della Camera: |
III-Affari esteri e comunitari
IV-Difesa |
L’attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti
in materia di politica estera, difesa e sicurezza
Anno IV, n. 7 31 luglio 2010 |
Francia
La Commissione per gli Affari esteri dell’Assemblea Nazionale ha esaminato, nella seduta del 7 luglio 2010, il Rapporto d’informazione n. 2707 sul tema “il ruolo della Turchia sulla scena internazionale” (http://www.assemblee-nationale.fr/13/pdf/rap-info/i2707.pdf).
Il Rapporto, presentato dal deputato J. M. Roubaud (UMP) - Presidente della missione di informazione sulla cui base è stato predisposto il documento - è suddiviso in tre parti. Nella I parte è presentato il ruolo della Turchia come potenza economica emergente. In particolare è evidenziato come il paese negli ultimi dieci anni sia passato dal 28° al 16° posto nella scala delle potenze economiche del mondo. E’ inoltre rilevato come la Turchia possa assumere un ruolo strategico, per la sua posizione geografica, nell’ambito dei grandi progetti di approvigionamento energetico in corso di realizzazione nell’area dell’Europa centro-orientale e del Medio oriente. Il paese è infatti partner del progetto del gasdotto, denominato “Nabucco” e partecipa al progetto “South Stream”, promosso da Italia e Russia. Viene comunque evidenziato come la Turchia viva una situazione di dipendenza energetica dai paesi vicini, che ne può condizionare le scelte – il Rapporto mostra che nel 2007 l’approvigionamento energetico turco è dipeso dalla Russia (63 %), l’Iran (17%), l’Algeria (12%), l’Azerbaigian (4 %) -. La II parte del Rapporto è dedicata alla situazione delle relazioni della Turchia con l’Occidente. E’ sottolineato, in particolare, come negli ultimi anni sembra essersi verificato un indebolimento dell’ ancoraggio occidentale del paese e come recentemente si siano manifestati alcuni problemi nelle relazioni strategiche della Turchia con Israele e con gli Stati Uniti. E’ inoltre approfondita la questione del forte rallentamento dei negoziati per l’adesione della Turchia all’UE. In tale ambito sono poste in risalto le preoccupazioni di parte dell’opinione pubblica europea per l’eventuale ingresso della Turchia nell’Unione, tra cui quella dei francesi, e viene espresso l’auspicio che tale processo di adesione prosegua nelle migliori condizioni. Al riguardo è sottolineato come in Turchia permanga in molti un’aspettativa di successo del processo, attesa che ha incoraggiato alcune riforme nel paese. Nella III parte del Rapporto viene presentata una nuova linea della politica estera della Turchia, che sembra essere una conseguenza del rallentamento del processo di avvicinamento all’Europa. A seguito del difficile cammino del processo di adesione all’UE, è infatti rilevato che la Turchia ha iniziato a guardare con maggiore attenzione ai suoi vicini sud-orientali. Con il nuovo slogan “zero problemi con i vicini”, la diplomazia turca ha in particolare promosso la stabilizzazione delle relazioni con Iran, Siria ed Iraq e sembra voler assumere un ruolo strategico per assicurare la stabilità della regione.
Nel corso della dibattito in Commissione sul Rapporto sono state affrontate in particolare le questioni dell’adesione della Turchia all’UE, dei rapporti del paese con Israele e con l’Iran, della politica turca nei confronti delle minoranze religiose ed etniche, nonché del possibile ruolo della Turchia come stabilizzatore in Medio Oriente (resoconto stenografico della seduta: http://www.assemblee-nationale.fr/13/cr-cafe/09-10/c0910087.asp#P6_47).
Germania
Il Bundestag nelle ultime sedute prima della pausa estiva ha discusso e votato una serie di importanti provvedimenti legati alla lotta al terrorismo internazionale. Nella seduta dell’8 luglio 2010 (resoconto stenografico su http://www.bundestag.de/dokumente/protokolle/plenarprotokolle/17055.pdf) l’Assemblea ha approvato, poche ore dopo il Parlamento europeo, il nuovo accordo SWIFT tra Unione Europea e Stati Uniti sulla condivisione dei dati bancari per finalità legate alla lotta al terrorismo (mozione 17/2431 di CDU/CSU e FDP, disponibile all’indirizzo http://dip21.bundestag.de/dip21/btd/17/024/1702431.pdf). A febbraio una prima versione del rinnovato accordo era stata bocciata dal Parlamento europeo per l’insufficiente tutela della privacy dei cittadini. Il nuovo testo offre invece una maggiore protezione dei cittadini e garantisce un maggiore potere di controllo sulle richieste di accesso ai dati provenienti dagli USA.
Sempre nella stessa seduta, il Bundestag ha definitivamente approvato un disegno di legge
governativo (17/2067, consultabile all’indirizzo http://dip21.bundestag.de/dip21/btd/17/020/1702067.pdf)
per la ratifica del protocollo del 2003 che modifica
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