Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera
Titolo: Rassegna parlamentare comparata di politica internazionale e sicurezza 6/2010. L'attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti in materia di politica estera, difesa e sicurezza
Serie: Rassegna parlamentare comparata di politica internazionale e sicurezza    Numero: 6
Data: 30/06/2010
Descrittori:
DIFESA E SICUREZZA INTERNAZIONALE   RELAZIONI INTERNAZIONALI
Organi della Camera: III-Affari esteri e comunitari
IV-Difesa

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RASSEGNA PARLAMENTARE COMPARATA
 DI POLITICA INTERNAZIONALE E SICUREZZA

 

L’attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti

in materia di politica estera, difesa e sicurezza

 

 

Anno IV, n. 6                                                                                30 Giugno 2010

 

Germania

Nella seduta del 17 giugno 2010, il Bundestag ha discusso e approvato una mozione (stampato n. 17/1905http://dipbt.bundestag.de/dip21/btd/17/019/1701905.pdf), presentata dal Governo federale,sulla prosecuzione della partecipazione delle Forze Armate tedesche alla missione UNIFIL sulla base della Risoluzione 1701 (2006) dell’11 agosto 2006 (Fortsetzung der Beteiligung bewaffneter deutscher Streitkräfte an der United Nations Interim Force in Lebanon (UNIFIL) auf Grundlage der Resolution 1701 (2006) vom 11. August 2006 und folgender Resolutionen, zuletzt 1884 (2009) vom 27. August 2009 des Sicherheitsrates der Vereinten Nationen).

L’ 11 agosto 2006, nel corso della guerra israelo-libanese, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato all'unanimità la Risoluzione 1701 in uno sforzo per far cessare le ostilità tra Israele e i militanti libanesi Hezbollah. La Risoluzione ha richiesto il disarmo di Hezbollah e il ritiro delle truppe israeliane dal Libano, con lo spiegamento di soldati libanesi e di una Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite (UNIFIL) nel sud del Libano. L’invio della formazione navale UNIFIL, al termine del conflitto israelo-libanese del 2006, ha consentito la rimozione del blocco tattico-strategico navale del Libano. La missione ha tuttora l’obiettivo di vigilare sul confine libanese nel Mar Mediterraneo e di impedire il contrabbando delle armi.

Attraverso la mozione, il Governo federale tedesco ha chiesto al Bundestag di approvare la scelta di prolungare la partecipazione dei soldati tedeschi alla missione UNIFIL nel Mediterraneo per un altro anno, fino alla fine del mese di giugno 2011, ma con un minore dispiegamento di uomini (è previsto, infatti, un abbassamento del numero degli effettivi, da 800 ad un massimo di 300 soldati). E’ la quarta volta che il Bundestag è chiamato a decidere sulla prosecuzione della missione delle Forze Armate tedesche in Libano.

Il 16 giugno 2010 la Commissione per gli Affari esteri del Bundestag ha approvato la mozione governativa in oggetto (favorevoli i gruppi parlamentari di maggioranza CDU/CSU e FDP e di minoranza SPD e Bündnis 90/Die Grünen; la frazione Die Linke ha espresso, invece, un voto contrario) e ne ha raccomandato l’accoglimento da parte del plenum del Bundestag, che il giorno successivo, come detto all’inizio, l’ha discussa e approvata attraverso una votazione nominale. La proposta di risoluzione del gruppo Bündnis 90/Die Grünen è stata, invece, respinta.

La prosecuzione della missione costerà alla Repubblica federale tedesca circa 39,6 milioni di euro, che peseranno per 19,7 milioni di euro sull’anno finanziario corrente e per 19,9 milioni di euro su quello del 2011.

 

Spagna  

Il 30 giugno 2010 la Commissione per la cooperazione internazionale allo sviluppo del Congresso dei deputati ha discusso ed approvato, in sede deliberante (competencia legislativa plena), il progetto di legge relativo al Fondo per la promozione dello sviluppo, che è stato quindi trasmesso al Senato (http://www.congreso.es/public_oficiales/L9/CONG/DS/CO/CO_587.PDF).

Il progetto di legge, d’iniziativa del Governo, disciplina gli aiuti allo sviluppo. Nel 1976 fu creato il Fondo de Ayuda al Desarrollo (FAD), con l’obiettivo di sostenere l’esportazione di beni e di servizi spagnoli e favorire lo sviluppo dei Paesi beneficiari dei finanziamenti. Il FAD si è articolato mediante il finanziamento di crediti bilaterali seguendo le regole in materia di credito all’esportazione stabilite dall’OCSE. In seguito il ruolo del FAD si è esteso ad iniziative di aiuto umanitario e di emergenza, contributi alle istituzioni finanziarie internazionali ed a fondi e programmi di aiuto delle organizzazioni internazionali. Questa diversificazione di funzioni e le sollecitazioni di alcune istituzioni internazionali hanno fatto emergere la necessità di una riforma del sistema di finanziamento allo sviluppo. Pertanto, il progetto di legge in esame istituisce un nuovo strumento denominato Fondo para la Promoción del Desarrollo (FONPRODE), con l’obiettivo di modificare il quadro normativo al fine di disporre di uno strumento finanziario adeguato di internazionalizzazione delle imprese, capace altresì di rispondere agli impegni in materia di aiuti allo sviluppo assunti dalla Spagna. La creazione del FONPRODE persegue diverse finalità, tra cui: integrare pienamente il Fondo nella cooperazione, in maniera da divenire uno dei principali canali di esecuzione dei corrispondenti Piani della cooperazione spagnola; utilizzare tale strumento nel finanziamento di quelle iniziative di cooperazione giudicate più necessarie per dotare la cooperazione spagnola di una struttura di aiuto adeguata al suo status di importante Paese donatore; erogare aiuti finanziari nel rispetto delle raccomandazioni e delle indicazioni degli organismi multilaterali di sviluppo.

Il Fondo finanzierà programmi di sviluppo a livello bilaterale, nei Paesi meno sviluppati, nonché progetti di sostegno a favore di organismi internazionali di sviluppo, partecipando inoltre a fondi globali e fiduciari che si pongano come obiettivo la lotta alla povertà. Esso potrà altresì essere utilizzato per concedere crediti, prestiti e linee di finanziamento.

Durante il dibattito la Presidente della Commissione ha sottolineato l’importanza dell’evento, che costituisce, per la Commissione medesima, la prima occasione di ricorrere all’approvazione di una legge in sede deliberante. Il rappresentante del Gruppo popolare ha sottolineato l’importanza del progetto, mentre il rappresentante del Gruppo socialista ha riconosciuto come la Commissione abbia compiuto un buon lavoro nell’elaborazione del testo.

Alla fine, il progetto di legge è risultato approvato quasi all’unanimità, con 36 voti a favore, 2 astensioni e nessun voto contrario.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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