Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera
Titolo: Rassegna parlamentare comparata di politica internazionale e di sicurezza 4/2010. L'attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti in materia di politica estera, difesa e sicurezza
Serie: Rassegna parlamentare comparata di politica internazionale e sicurezza    Numero: 4
Data: 31/05/2010
Descrittori:
DIFESA E SICUREZZA INTERNAZIONALE   RELAZIONI INTERNAZIONALI
Organi della Camera: III-Affari esteri e comunitari
IV-Difesa

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RASSEGNA PARLAMENTARE COMPARATA
 DI POLITICA INTERNAZIONALE E SICUREZZA

 

L’attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti

in materia di politica estera, difesa e sicurezza

 

 

Anno IV, n. 4                                                                                 30 Aprile 2010

 

Germania

Il 22 aprile la Cancelliera Merkel ha svolto le comunicazioni del Governo riguardo all’impiego delle forze armate tedesche in Afghanistan, a seguito della morte di sei soldati nelle ultime due settimane (resoconto stenografico su http://www.bundestag.de/dokumente/protokolle/plenarprotokolle/17037.pdf).

La Cancelliera ha confermato che l’impiego delle forze armate tedesche è l’unica soluzione possibile in questo momento e da essa dipende la sicurezza della Germania e dell’Europa intera. Il mandato è chiaro, oltre ogni ragionevole dubbio costituzionale e di legittimazione popolare, ed è conforme alle decisioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Lo stesso mandato è stato riconfermato a febbraio dal Bundestag, quando ha approvato la mozione governativa in merito (Drucksache 17/654). La Merkel ha sottolineato che i soldati hanno bisogno di un forte sostegno in patria, dal momento che non si può chieder loro di rischiare la vita se poi non si ha il coraggio di sostenere con forza quanto si è deciso. Le critiche della Merkel si sono rivolte in particolare alla SPD, al cui interno si sono recentemente registrate aspre polemiche sull’argomento. Il capogruppo della SPD Gabriel ha risposto alla Merkel confermando l’appoggio della grande maggioranza del partito, pur criticando la retorica della guerra alla quale il Governo tedesco spesso ricorre.

Gysi della Linke ha confermato la posizione nettamente contraria della sua frazione nei confronti della guerra, che anche secondo i dati forniti dall’ONU ha portato ad un peggioramento della situazione afghana. Critiche alla Merkel sono pervenute anche dai Verdi, che, per la prima volta dall’inizio della missione in Afghanistan a febbraio, hanno rifiutato l’appoggio alla mozione governativa. La capogruppo Trittin ha rinnovato le critiche alla strategia del “Partnering” tra militari tedeschi e afgani, in quanto particolarmente rischiosa e prodromica di situazioni di Counterinsurgency (COIN) offensiva.

 

Regno Unito

È stato pubblicato il 9 aprile, come relazione speciale della Commissione Affari Esteri della Camera dei Comuni (Third Special Report of Session 2009-2010), il documento di replica del Governo alla relazione in cui la stessa Commissione aveva affrontato, il 28 marzo, il tema delle relazioni tra il Regno Unito e gli Stati Uniti nel quadro della sicurezza globale. Nella sua risposta (Global Security: UK – US Relations: Government Response to the Committee’s Sixth Report of Session 2009-2010, all’indirizzo: http://www.publications.parliament.uk/pa/cm200910/cmselect/cmfaff/537/537.pdf), il Governo ha ribadito le ragioni storiche e la perdurante attualità della “relazione speciale” intercorrente tra i due Paesi, che la Commissione parlamentare, nel formulare le proprie raccomandazioni sugli indirizzi della politica estera e di sicurezza (nel sesto rapporto della sessione 2009-2010, Global Security: UK – US Relations, all’indirizzo: http://www.publications.parliament.uk/pa/cm200910/cmselect/cmfaff/114/114.pdf), aveva invece suggerito di non enfatizzare a scapito di un approccio multilaterale, imposto dagli strutturali mutamenti indotti dalla globalizzazione sullo scenario delle relazioni internazionali. D’altro lato, il Governo non condivide i timori della Commissione circa un possibile ridimensionamento del ruolo e dell’influenza del Regno Unito nella sua cooperazione militare con gli Stati Uniti. Oltre al generale riconoscimento del fondamentale apporto reso dai contingenti militari britannici nelle diverse aree in cui essi sono presenti assieme alle forze militari statunitensi, il Governo ha richiamato il contributo del Regno Unito in ambiti quali la sicurezza nucleare, la sicurezza cibernetica e l’attività d’intelligence. Peraltro, la prossima ratifica del trattato di cooperazione nel commercio degli armamenti da parte del Senato degli Stati Uniti (Defence Cooperation Trade Treaty), come auspicato dalla stessa Commissione della Camera dei Comuni, consentirà un maggior grado di interoperabilità tra le forze armate dei due Paesi.

In conformità con lo spirito pragmatico che tradizionalmente ispira la politica estera del Regno Unito, le relazioni bilaterali con gli Stati Uniti sono mantenute non sulla base esclusiva delle comuni e profonde radici culturali e storiche, ma nel segno della costante valutazione dell’interesse nazionale e degli obiettivi condivisi (partnership for purpose). Le attuali sfide della globalizzazione, quindi, non rendono marginali le motivazioni e le ragioni dell’alleanza transatlantica, tanto più che essa è fondata su rapporti economici i quali, oltre ad essere i più cospicui dell’economia mondiale, costituiscono per entrambi i Paesi (a differenza di talune economie emergenti) una fonte durevole di forza e ricchezza, grazie all’equilibrio degli scambi commerciali e dei reciproci investimenti. L’azione del Regno Unito relativamente ai temi della lotta al terrorismo, del cambiamento climatico, della prevenzione dei conflitti, tutti contemplati dal Piano Strategico aggiornato dal Ministero degli Affari Esteri nel 2008, è quindi pienamente compatibile con il quadro dei rapporti di cooperazione degli Stati Uniti e può giovarsi della loro intensificazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

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