Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera | ||
Titolo: | Rassegna parlamentare comparata di politica internzionale e sicurezza 8/2009. L'attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti in materia di politica estera e difesa | ||
Serie: | Rassegna parlamentare comparata di politica internazionale e sicurezza Numero: 8 Progressivo: 2009 | ||
Data: | 03/06/2009 | ||
Descrittori: |
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Organi della Camera: |
III-Affari esteri e comunitari
IV-Difesa |
L’attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti
in materia di politica estera, difesa e sicurezza
Anno III, n. 8 3 Giugno 2009 |
Francia
Il 20 maggio presso
Sull’incontro tra il Presidente Obama e il Primo
Ministro israeliano Netanyahu, Bernard Kouchner ha posto in evidenza la
differenza di posizioni assunte, essendo Obama un fautore determinato della
creazione di uno Stato palestinese, in evidente opposizione agli israeliani,
che però non sembrano sfavoreli ad una ripresa del processo politico.
Riguardo alla politica di cooperazione che l’Unione
europea si appresta ad avviare con l’Ucraina, il Belarus,
Riferendosi all’Unione per il Mediterraneo il Ministro ha affermato che essa è attualmente in una fase di stallo e il suo sviluppo dipende dall’evoluzione della situazione in Medio Oriente. Anche se sono stati avviati progetti di cooperazione a carattere economico e tecnico, sostenuti dalla Francia, a livello politico non si riscontrano progressi.
Bernard Kouchner è in seguito intervenuto sulle
ipotesi di allargamento dell’UE
dichiarando che
Un altro argomento affrontato nel corso
dell’audizione è stato quello del disarmo
nucleare. A questo proposito Bernard Kouchner ha affermato che
Il Ministro è poi intervenuto sulla situazione dei paesi africani, in particolare riguardo alla Repubblica Democratica del Congo ha mostrato preoccupazione e auspicato che la comunità internazionale possa trovare una soluzione che ponga fine ai massacri.
Relativamente al Pakistan Bernard Kouchner ha riconosciuto la determinazione con cui
il Governo pakistano sta affrontando il terrorismo e ha affermato che
Infine il Ministro è intervenuto sulla
situazione di Aung San Suu Kyi
ricondando che di recente
Stati Uniti
Il 21 maggio 2009, presso
Il Presidente John F. Kerry ha fatto presente la gravità della situazione afgana, in cui l’America, la comunità internazionale e il Governo di Kabul perdono terreno nella considerazione del popolo, a favore dei Talebani. Una speranza decisiva è rappresentata dalle elezioni che si terranno ad agosto 2009. Nell’immediato, le necessità sono quelle di ridurre le conseguenze negative e le vittime per la popolazione civile nonché combattere il narco-traffico e i suoi legami con membri dell’amministrazione afgana. Per quanto concerne il Pakistan, è prioritario che esso rimanga uno Stato unito e stabile, soprattuto per il fatto di essere una potenza nucleare. Kerry ricorda inoltre come sia stato redatto un progetto di legge bipartisan (Kerry-Lugar bill: atto Senato n. 962, disponibile al seguente indirizzo: http://frwebgate.access.gpo.gov/cgi-bin/getdoc.cgi?dbname=111_cong_bills&docid=f:s962is.txt.pdf). Il progetto, sollecitato anche dal Presidente Obama, ha lo scopo di porre nuove fondamenta al rapporto tra Stati Uniti e Pakistan, al fine di risolvere la crisi del paese, soprattutto in campo umanitario, anche attraverso l’invio di 110 milioni di dollari.
Dal canto suo, il Senatore Richard Lugar, leader della minoranza repubblicana, ha ricordato come, nonostante la crisi, il Pakistan continui ad investire nel programma nucleare. Appare pertanto necessario, nell’ambito di un cambiamento della politica americana nell’Asia meridionale, rivitalizzare le relazioni con il Pakistan che, insieme all’Afghanistan, costituisce ormai una questione di sicurezza nazionale di importanza prioritaria.
L’Ammiraglio Michael G. Mullen, dell’United States Navy (USN), ha indicato tre priorità per le Forze armate americane: migliorare la stabilità e difendere gli interessi nazionali in Medio Oriente e in Asia meridionale; ricostituire e rivitalizzare le stesse Forze armate; valutare i rischi strategici globali in modo da risolvere i conflitti e prepararsi ad eventuali conflitti futuri. Nel quadro regionale in cui rientrano Pakistan e Afghanistan le linee strategiche sono quelle indicate dal Presidente Obama, l’azione fondamentale consiste nel cooperare con i due Paesi al fine di sconfiggere al-Qaeda ed i suoi alleati. In generale, nello scenario dell’Asia centro-meridionale, gli Stati Uniti dovranno agire al fine di risolvere i conflitti e garantire l’accesso alle risorse naturali. La maggior parte dell’operato americano nella zona non è comunque di natura strettamente militare, però in tale ambito appare prioritario eliminare il coinvolgimento dei civili nelle operazioni. Il disegno di legge citato appare anche per l’Ammiraglio Mullen un importante passo avanti, soprattutto perché si concentra sui progetti civili. Sarà necessario comunque aiutare il Pakistan a migliorare le sue capacità militari principalmente in risposta alle minacce estremiste. Anche egli ricorda la necessità che le risorse nucleari pakistane rimangano in regime di sicurezza.
In conclusione, l’Ammiraglio Mullen sottolinea l’impegno rinnovato degli Stati Uniti e delle loro Forze armate al fine di assicurare maggiore pace e sicurezza ai due Paesi in questione, in tale ottica egli giudica inevitabile un attivo coinvolgimento dell’India. Le attività militari americane dovranno sostenere la politica estera, invece che costituirne l’essenza. Le Forze armate costituiranno un elemento di sostegno alle politiche decise dai leader civili, in cui svolgerà un’azione fondamentale anche il Dipartimento di Stato.
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