Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera
Titolo: FOCUS SICUREZZA 12/2008. L'attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti in materia di sicurezza
Serie: Focus sicurezza    Numero: 12
Data: 31/10/2008
Descrittori:
DIFESA E SICUREZZA INTERNAZIONALE   STATI ESTERI
Organi della Camera: III-Affari esteri e comunitari
IV-Difesa

 

FOCUS SICUREZZA

 

L’attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti

in materia di sicurezza

 

(a cura dell’Ufficio Legislazione Straniera)

 

Anno II, n. 12                                                                                             31 Ottobre 2008

 

Germania

Nella seduta del 17 ottobre 2008, l’Assemblea del Bundestag ha deliberato sulla richiesta da parte della Commissione parlamentare per gli affari interni di respingere due mozioni presentate dal Gruppo liberale (FDP), stampato n. 16/8115 (http://dip21.bundestag.de/dip21/btd/16/081/1608115.pdf), e dal Gruppo dei Verdi (Bündnis 90/DieGrünen), stampato n. 16/8199 (http://dip21.bundestag.de/dip21/btd/16/081/1608199.pdf) e discusse nella seduta del 10 aprile 2008, nel corso della quale l’Assemblea aveva deliberato la trasmissione delle mozioni alle Commissioni competenti per il relativo esame. Le mozioni riguardano, rispettivamente, la Proposta di decisione del Consiglio dell’Unione Europea sull’uso dei dati del codice di prenotazione (Passenger Name Record, PNR) nelle attività di contrasto (Vorschlag für einenRahmenbeschlussdesRates über dieVerwendungvonFluggastdatensätzenzurStrafverfolgungszwecken) e la Non conservazione dei dati del codice di prenotazione nell’ambito dell’Unione Europea (KeineSpeicherungvonEU-Fluggastdaten).

La proposta di decisione del Consiglio prevede che i vettori aerei mettano a disposizione delle autorità competenti degli Stati membri i dati del codice di prenotazione (PNR) riguardanti i passeggeri che si trovino su voli internazionali, al fine di prevenire e combattere i reati terroristici e la criminalità organizzata. I vettori aerei raccolgono già i dati PNR dei passeggeri a fini commerciali e la proposta di decisione del Consiglio non impone loro di raccogliere informazioni supplementari né di conservare tali dati. Le informazioni sono raccolte grazie alle prenotazioni e alle emissioni di biglietti effettuate tramite sistemi telematici. L’utilizzo e la conservazione dei dati PNR nelle attività di contrasto riguarderebbe unicamente i voli da e verso l'Unione europea, escludendo i voli interni, a meno che non rientrino in una tratta internazionale. Tra i dati in questione figurano quelli relativi all'indirizzo, al pagamento, al bagaglio e all'agenzia di viaggio nonché il recapito e il numero di posto.

Le mozioni presentate dai deputati del Gruppo liberale e dai deputati del Gruppo dei Verdi mirano, sostanzialmente, a respingere la proposta di decisione del Consiglio in quanto l’uso dei dati del codice di prenotazione rappresenta una “considerevole intromissione” nel diritto del singolo di decidere autonomamente sul trattamento dei propri dati personali. Per i deputati liberali una tale intromissione potrebbe essere ammessa solo qualora, con riferimento agli scopo perseguiti, vale a dire la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, si presentasse l’esigenza di accedere alle informazioni. Per i deputati dei Verdi la proposta di conservazione dei dati riguardanti i passeggeri aerei è considerata “inaccettabile” dal punto di vista della tutela dei dati personali e dei diritti costituzionali. Sulla questione si era già espresso, alcuni mesi fa, il Governo nella figura del Segretario di Stato del Ministero dell’interno Christoph Bergner durante un dibattito in Parlamento sulle due mozioni dell’opposizione. Per il Segretario di Stato Bergner la raccolta e il trattamento dei dati riguardanti i passeggeri aerei rappresenta uno strumento efficace nella lotta alla criminalità organizzata, all’immigrazione illegale e al terrorismo internazionale.

Nella scorsa seduta del 17 ottobre, l’Assemblea del Bundestag ha approvato, con il voto contrario dei gruppi dell’opposizione, la richiesta da parte della Commissione per gli affari interni di respingere entrambe le mozioni.

La proposta di decisione del Consiglio si aggiunge alla decisione del Consiglio 2007/551/PESC/GAI del 23 luglio 2007 relativa alla firma, a nome dell'Unione europea, dell'Accordo tra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America sul trattamento e sul trasferimento dei dati del codice di prenotazione (PNR) da parte dei vettori aerei al Dipartimento per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti (DHS), conclusosi l’11 ottobre 2006. In base a tale accordo, l’Unione europea garantirà che i vettori aerei, che effettuano voli passeggeri nell’ambito di un servizio esterno di trasporto aereo da e per gli Stati Uniti d’America, mettano a disposizione i dati PNR contenuti nei loro sistemi di prenotazione, come richiesto dal DHS.

 

 

Stati Uniti

Il 22 ottobre 2008 la Transportation Security Administration (TSA) del Dipartimento per la sicurezza nazionale (DHS) ha emesso la propria decisione finale (final rule) sul Secure Flight Program, il programma per la sicurezza dei voli elaborato in attuazione dell’Intelligence Reform and Terrorism Prevention Act of 2004 (testo della decisione in http://www.tsa.gov/assets/pdf/secureflight_final_rule.pdf).

Il programma assegna a TSA il compito di confrontare, a partire dal momento della prenotazione per i voli nazionali e internazionali (da, per e sopra il territorio degli Stati Uniti), le informazioni relative ai passeggeri trasmesse dagli operatori del trasporto aereo, controllandole con riferimento ad apposite liste di individui sospettati di attività terroristiche, redatte dal Governo federale. In particolare, TSA deve essere in grado di svolgere tale compito in tempi rapidi e con la massima accuratezza possibile, riducendo al minimo il rischio di errori e salvaguardando, al tempo stesso, il diritto alla riservatezza delle persone.

Il Secure Flight Program , inoltre, dovrà funzionare in integrazione con un altro programma già esistente, l’Advance Passenger Information System (APIS), gestito dall’US Customs and Border Protection e nato come strumento di controllo dell’immigrazione.

Lo stesso giorno in cui è stato pubblicato il documento della Transportation Security Administration sono state rilasciate delle brevi dichiarazioni alla stampa da parte di membri della Commissione per la Sicurezza nazionale della Camera dei Rappresentanti (notizia in http://homeland.house.gov/press/index.asp?ID=408).

In particolare, il Presidente della commissione, Benne G. Thompson, e la Presidente della Sottocommissione per la sicurezza dei trasporti e la protezione delle infrastrutture, Sheila Jackson-Lee, entrambi appartenenti al partito democratico, hanno sottolineato come, a fronte dei quattro anni trascorsi e dei 200 milioni di dollari spesi fino ad ora, TSA abbia garantito soltanto un’attuazione parziale e graduale del programma, per l’inizio del 2009, e non ancora la completa entrata a regime del sistema dei controlli incrociati, del quale non è fissata una data precisa, perpetuando il rischio che cittadini americani innocenti, come già avvenuto in alcuni casi, possano essere erroneamente identificati come potenziali terroristi.

 

 

 

 

 

 

 

XVI Legislatura – Focus sicurezza, Anno II, n. 12 – 31 Ottobre 2008