Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera | ||
Titolo: | FOCUS SICUREZZA 9/2008. L'attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti in materia di sicurezza | ||
Serie: | Focus sicurezza Numero: 9 Progressivo: 2008 | ||
Data: | 30/06/2008 | ||
Descrittori: |
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Organi della Camera: |
III-Affari esteri e comunitari
IV-Difesa |
L’attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti
in materia di sicurezza
(a cura dell’Ufficio Legislazione Straniera)
Anno II, n. 9 30 Giugno 2008 |
Germania
Il 25 giugno si è svolto al Bundestag
un dibattito su temi d’attualità (Aktuelle Stunde) dedicato al problema della sicurezza
delle armi atomiche statunitensi che si trovano nelle basi europee (http://dip21.bundestag.de/dip21/btp/16/16171.pdf),
in particolare nel deposito presso l’aeroporto militare di Büchel
(Renania-Palatinato), unico sito di stoccagg
Nel febbra
Nel giugno 2008 una copia del BRR è stata pubblicata sul
sito internet della Federat
Durante la discussione in aula, la SPD e i gruppi parlamentari all’opposizione hanno richiesto con forza il ritiro di tutte le armi atomiche statunitensi dalle basi tedesche, dato che non hanno ormai alcun valore strategico e rappresentano solo un relitto del passato. Secondo Mützenich, l’esperto della SPD per il problemi legati al disarmo, la Germania non si deve preoccupare solamente delle 20 testate nucleari che secondo le stime dovrebbero trovarsi nella base di Büchel, ma anche delle 200-350 che si trovano in Europa occidentale, nelle basi in Belgio, Paesi Bassi, Italia e Turchia, senza considerare le 2000 testate atomiche tattiche che possiede la Russia.
Nel suo intervento il sottosegretar
Germania
Il 26 giugno (http://dip21.bundestag.de/dip21/btp/16/16172.pdf)
al Bundestag si è nuovamente discusso di sicurezza atomica, stavolta relativamente all’impianto di stoccagg
Stati Uniti
Il 19 giugno, presso la Commissione sulla sicurezza nazionale e gli affari governativi del Senato, si è svolta una audizione sul rapporto presentato il 18 giugno dal Government Accountability Office (GAO), agenzia indipendente che lavora per il Congresso americano, sui rischi derivanti dalle mutate attività svolte dal Federal Protective Service (FPS), a seguito del suo trasferimento, avvenuto nel 2003, dalla General Services Administration (GSA), agenzia indipendente che assiste il Governo americano, al Department of Homeland Security (DHS), interno al Governo stesso
Nel testo del rapporto (http://www.gao.gov/new.items/d08683.pdf),
commiss
· la diminuzione del personale di FPS nella misura del 20%, dal 2004 al 2007, che non può essere compensata dall’assunzione di nuove figure professionali (inspectors) che svolgano sia compiti attinenti alla sicurezza fisica degli edifici sia compiti più propriamente appartenenti alle forze di polizia;
· i problemi di finanziamento, che hanno costretto FPS ad aumentare per quattro volte, dal suo trasferimento, la tassa richiesta alle agenzie federali per lo svolgimento dei suoi compiti di sicurezza (basic security fee), che ammonta attualmente a 62 centesimi di dollaro per “piede quadrato” (square foot), misura corrispondente a circa un decimo di metro quadrato;
· la mancanza di misurazioni sui risultati ottenuti, tali da consentire la valutazione dell’efficacia degli sforzi prodotti, accompagnata dall’assenza di un sistema affidabile di gestione dei dati.
All’audiz
I loro interventi sono stati preceduti dalle dichiaraz
il quale ha introdotto il dibattito sottolineando come i timori paventati dal Congresso, in relazione alla vulnerabilità degli edifici federali dagli attacchi terroristici, si siano rivelati fondati a seguito della pubblicazione del rapporto del GAO.
Con riguardo alle difficoltà di bilancio, Akaka ha ricordato come, prima del 2003, il General Services Administration integrasse le entrate di FPS mediante il ricorso al Federal Buildings Fund, mentre, a seguito dell’attuale sistema di finanziamento, riconducibile solamente alle tasse richieste per i servizi forniti, l’ufficio non sia in grado di garantire, tra l’altro, l’acquisto e la manutenzione di strumenti fondamentali per la sicurezza interna delle strutture (ad esempio, il rapporto denuncia che, in un edificio federale ad alto rischio, meno del 10 per cento delle telecamere a circuito chiuso funzionavano correttamente). Il resto dei tagli alle spese determina, inoltre, la diminuzione delle iniziative di formazione ed addestramento del personale e la riduzione degli straordinari, delle assunzioni e delle promozioni, con pesanti riflessi sulle motivazioni dei dipendenti.
Per quanto attiene, infine, alla riduz
XVI Legislatura – Focus sicurezza, Anno II, n. 9 – 30 Giugno 2008