Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Ufficio Rapporti con l'Unione Europea
Titolo: Piano di azione sulla mobilità urbana
Serie: Documentazione per le Commissioni - Esame di atti e documenti dell'UE    Numero: 38
Data: 03/11/2009
Descrittori:
TRASPORTI URBANI   UNIONE EUROPEA

Piano di azione

sulla mobilità urbana

 

Dati identificativi

Titolo

“Piano d’azione sulla mobilità urbana” (COM(2009)490)

Settori di intervento

Trasporto urbano

Finalità

Migliorare la mobilità urbana nell’UE

Date:

-      documento della Commissione europea

30 settembre 2009

Il 30 settembre 2009 la Commissione ha presentato un piano d’azione (COM(2009)490), relativo al periodo 2009-2012, con il quale prospetta una serie di azioni intese a migliorare la mobilità urbana nell’UE.

La promozione di un trasporto urbano più rispettoso dell’ambiente è al centro di numerose iniziative specifiche promosse a livello comunitario quali: CIVITAS,per aiutare le città a sviluppare un sistema di trasporto urbano più sostenibile, efficiente dal punto di vista energetico ed ecocompatibile; il Patto dei sindaci, in base al quale le città aderenti si impegnano a superare gli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti fissati dalla Commissione; la giornata europea senza auto e la settimana della mobilità; il progetto europeo “Move together” – coordinato dall’ISIS (Institute of studies for the integration of systems), con sede a Roma - inteso ad aumentare la consapevolezza dei cittadini in merito alla ricerca europea sul trasporto urbano sostenibile; URBACT destinato a promuovere l’apprendimento e gli scambi in materia di trasporto urbano sostenibile. E’ inoltre operativo un portale europeo dedicato al trasporto urbano ed alla mobilità (http://www.eltis.org/Vorlage.phtml?sprache=en).

L’adozione di uno specifico piano di azione sulla mobilità urbana è stata giustificata dalla Commissione con la necessità di favorire l'attuazione e rafforzare la coerenza delle iniziative UE in materia, al fine di affrontare i principali problemi del settore resi ancora più complessi dalla crescente urbanizzazione (si calcola che la popolazione residente nelle aree urbane passerà dal 72% nel 2007 all’84% nel 2050) e dal conseguente impatto sul sistema dei trasporti con un aumento della congestione e dell’inquinamento. Considerato che la maggior parte della popolazione europea vive in aree urbane dove viene prodotto circa l’85% del PIL dell’UE, ad avviso della Commissione è necessario promuovere sistemi di trasporto sostenibile sotto il profilo ambientale, per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico ed acustico, e quello della concorrenza, con particolare riferimento alla riduzione della congestione, tenendo in debita considerazione la dimensione sociale (problemi sanitari e tendenze demografiche, coesione economica e sociale, esigenze delle persone a mobilità ridotta, delle famiglie e dei bambini). Dopo aver sottolineato la complessità di sviluppare sistemi di trasporto efficienti in città congestionate e con un’espansione urbana incontrollata, la Commissione ricorda l’importante ruolo svolto dalle autorità pubbliche che, oltre al quadro normativo, sono tenute a fornire anche quello relativo alla pianificazione ed al finanziamento.

Il piano d’azione tiene conto dei risultati della consultazione sul Libro verde in materia di mobilità urbana (COM(2007)551) dalla quale è emerso un ampio consenso delle parti interessate in relazione all’importanza ed al valore aggiunto dell’azione a livello UE al fine di integrare le iniziative adottate ad altri livelli. Alla luce di tali risultati il piano d’azione fornisce un quadro di riferimento per futuri interventi a livello UE ed annuncia misure non legislative volte essenzialmente al perseguimento di due obiettivi:

·       offrire incentivi e sostegno alle autorità locali, regionali e nazionali affinché sviluppino e mettano in atto politiche di mobilità urbana per raggiungere obiettivi comuni quali la lotta al cambiamento climatico, la realizzazione di un mercato interno a beneficio delle imprese e dei consumatori, la promozione di un sistema di trasporti efficiente, la coesione sociale ed il benessere dei cittadini;

·       migliorare le conoscenze dei responsabili a tutti i livelli affinché sviluppino e mettano in atto politiche integrate, debitamente informate ed innovative necessarie per affrontare le questioni complesse e multidimensionali relative alla mobilità urbana.

Al fine di raggiungere tali obiettivi la Commissione invita le autorità locali, regionali e nazionali, nonché le altre parti interessate, i cittadini e le imprese, a cooperare, sulla base di impegni volontari, in determinati settori di interesse reciproco, con particolare attenzione alle esigenze in materia di mobilità dei gruppi vulnerabili come gli anziani, i gruppi a basso reddito e le persone con disabilità.

Tuttavia, considerato che sebbene i problemi della mobilità urbana abbiano un minimo denominatore comune a tutte le aree urbane nell’UE quali l’inquinamento o la congestione, le città si trovano ad affrontare problemi diversi in funzione della posizione geografica, delle dimensioni o della ricchezza relativa, il piano d’azione non individua soluzioni uniche o imposte dall’alto, ma prospetta azioni concrete a breve e medio termine volte ad affrontare questioni specifiche connesse alla mobilità urbana.

Azioni

Il piano di azione individua 20 azioni (riportate qui di seguito con l’indicazione della rispettiva data di avvio), articolate in sei settori di intervento che saranno oggetto di riesame nel 2012 al fine di valutare l’opportunità di ulteriori iniziative.

Promozione di politiche integrate

Al fine di fare fronte alle sfide della mobilità urbana sul lungo periodo, la Commissione propone un approccio integrato che tenga conto di fattori quali la complessità dei sistemi di trasporto urbano e della loro gestione nonché il loro ruolo in un sistema di trasporto europeo, i rapporti tra le città e le periferie o le zone limitrofe, l’interdipendenza tra le varie modalità di trasporto, i limiti spaziali dell’ambiente urbano. Ad avviso della Commissione tale approccio richiederà una pianificazione strategica integrata dei trasporti unitamente alla creazione di appositi organismi preposti alla pianificazione della mobilità urbana ed alla definizione di obiettivi realistici, sviluppando nel contempo la cooperazione con e tra gli operatori del settore. La Commissione osserva che ciò è necessario oltre che per sviluppare le infrastrutture ed i servizi di trasporto, anche per creare il necessario raccordo tra la politica dei trasporti ed altre politiche, con particolare riferimento alla politica industriale e a quella in materia di tutela ambientale e gestione del territorio nonché agli aspetti sociali dell’accessibilità e della mobilità.

Le azioni prospettate dalla Commissione in questo settore comprendono:

·       la rapida adozione di piani di mobilità sostenibile per il trasporto di merci e persone nelle zone urbane e periurbane (2009). La Commissione intende aiutare le autorità locali, fornendo materiale esplicativo ed incoraggiando le migliori pratiche e le attività di formazione per i professionisti della mobilità urbana, riservandosi di adottare, in un secondo tempo, raccomandazioni o incentivi;

·       la pubblicazione di informazioni per fare conoscere le possibilità di finanziamento offerte nel settore della mobilità urbana sostenibile nell’ambito dei Fondi strutturali, del Fondo di coesione e della Banca europea per gli investimenti (2011). La Commissione intende prendere in considerazione il più ampio quadro per lo sviluppo urbano sostenibile, nonché il collegamento tra il trasporto urbano e la rete transeuropea di trasporto. Presenterà inoltre una lista delle opportunità di finanziamento, fornendo spiegazioni sulla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato ed appalti;

·       la promozione di sinergie tra la politica della sanità pubblica e quella dei trasporti e di partenariati per favorire la creazione di ambienti salubri, nell’ambito delle strategie in materia di alimentazione, sovrappeso e obesità, ambiente, salute, prevenzione delle lesioni personali e tumori (2010).

Una maggiore attenzione ai cittadini

La Commissione sottolinea in via preliminare che un sistema di trasporto urbano sostenibile passa anche attraverso la promozione di trasporti pubblici di qualità elevata e a prezzi contenuti, affidabili, sicuri e facilmente accessibili, basati su contratti trasparenti suscettibili di stimolare l’innovazione nei servizi e nelle tecnologie. Al fine di raggiungere tale obiettivo la Commissione prospetta le seguenti azioni:

·       individuare a livello UE le migliori pratiche e condizioni volte a rafforzare i diritti dei passeggeri dei trasporti pubblici urbani, completando l’intervento normativo della Commissione con accordi volontari da parte degli attori del settore (2010). Con particolare riferimento ai passeggeri a mobilità ridotta, la Commissione, oltre a sostenere azioni mirate nell’ambito del settimo programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico (istituito con la decisione n. 1982/2006/CE), intende adoperarsi al fine di migliorarne l’accessibilità ai trasporti pubblici (2011), integrando tale dimensione nella strategia comunitaria in materia di disabilità relativa al periodo 2010-2020;

·       migliorare l’informazione sui tragitti (2010), anche per le persone a mobilità ridotta, e sostenere la realizzazione di sistemi nazionali e regionali di pianificazione di itinerari multimodali e di collegamento tra i sistemi di pianificazione esistenti con l’obiettivo finale di offrire agli utenti un portale Internet sui tragitti dei mezzi pubblici a livello UE. Sarà prestata particolare attenzione ai principali nodi della rete transeuropea di trasporto ed ai loro punti di connessione locali e regionali;

·       avviare uno studio sulle norme di accesso ai diversi tipi di aree verdi in Europa, incoraggiando lo scambio di buone pratiche (2009);

·       sostenere campagne di informazione, sensibilizzazione ed educazione (2010) a tutti i livelli, anche nell’ambito della settimana europea della mobilità, per promuovere una nuova cultura della mobilità urbana;

·       integrare la guida efficiente sotto il profilo del consumo energetico nella formazione alla guida (2010). La Commissione intende esaminare questo aspetto – che allo stato attuale costituisce un elemento obbligatorio nella formazione e nella valutazione dei conducenti professionisti - anche in occasione della presentazione del prossimo programma di azione sulla sicurezza stradale.

Trasporti urbani non inquinanti

Sebbene a livello locale in molte città europee siano state avviate politiche rispettose dell’ambiente intese ad incoraggiare l’uso di veicoli meno inquinanti o di modalità di trasporto alternative e di infrastrutture meno congestionate, ad avviso della Commissione un’azione a livello comunitario può servire a rafforzare il mercato delle nuove tecnologie per la produzione di veicoli puliti e di carburanti alternativi. In questo settore la Commissione propone di:

·       sostenere i progetti di ricerca e dimostrazione finanziati dal settimo programma quadro di ricerca, in particolare nell’ambito dell’iniziativa CIVITAS,per favorire la produzione di veicoli a base emissioni o ad emissioni zero e di carburanti alternativi, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili (2009). Oltre all’iniziativa a favore delle auto verdi preannunciata nel piano europeo di ripresa economica (COM(2008)800), la Commissione si è impegnata a finanziare, nel corso del 2009, progetti riguardanti i veicoli elettrici e le relative infrastrutture in ambiente urbano, integrando le iniziative nazionali e sostenendo la standardizzazione delle infrastrutture di ricarica;

·       sviluppare una guida on-line dedicata ai veicoli puliti ed a basso consumo energetico (2009), che contenga informazioni sul mercato, la normativa ed i regimi di aiuto nonché assistenza in materia di appalti congiunti per i veicoli destinati ai servizi pubblici. Nelle intenzioni della Commissione tale servizio dovrebbe favorire l’attuazione della direttiva 2009/33/CE relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada;

·       avviare uno studio sugli aspetti urbani dell’internalizzazione dei costi (2011) che, in base al principio “chi inquina paga”, fa sostenere agli utenti i costi esterni generati dai loro spostamenti, tra cui i costi ambientali. Tale studio sarà destinato a valutare l’efficienza e l’efficacia dei diversi sistemi di fissazione dei prezzi, l’accettabilità da parte del pubblico, le conseguenze sociali, il recupero dei costi, la disponibilità di sistemi di trasporto intelligenti, il modo per coniugare in maniera efficace le politiche di fissazione dei prezzi e quelle relative alle zone verdi;

·       favorire lo scambio di informazioni tra esperti e responsabili politici sui meccanismi di fissazione dei prezzi per il trasporto urbano (2009), in particolare per quanto riguarda la concezione dei sistemi, i costi operativi, le entrate, l’informazione al pubblico, gli aspetti tecnologici e l’impatto ambientale.

Aumentare i finanziamenti

Al fine di promuovere una mobilità urbana sostenibile, ad avviso della Commissione sono necessari investimenti in infrastrutture, veicoli, nuove tecnologie e servizi. Considerato che la maggior parte delle spese in questo settore è coperta dai bilanci locali, regionali e nazionali, la Commissione osserva che in seguito alla crescente necessità di finanziare sistemi di trasporto sempre più complessi ed alla diminuzione dei finanziamenti pubblici, il ricorso a fondi comunitari, in particolare a quelli della Banca europea per gli investimenti (BEI), potrà esercitare un effetto leva sui finanziamenti privati. La Commissione intende a breve termine aiutare le autorità e le parti interessate ad esaminare le possibilità di finanziamento esistenti nonché formule innovative di partenariato pubblico-privato. Le azioni che la Commissione propone di avviare in questo settore sono:

·       ottimizzare le fonti di finanziamento esistenti (2009), e in particolare: i fondi strutturali e i fondi di coesione che prevedono, nell’attuale periodo di programmazione, stanziamenti pari a più di 8 miliardi di euro per il trasporto urbano pulito; il settimo programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico che contiene una priorità specifica dedicata alla mobilità urbana sostenibile; il programma STEER per l’uso di fonti di energia rinnovabile nel settore dei trasporti e URBACT. Inoltre, al fine di sviluppare progetti pilota nel settore della mobilità urbana, la Commissione suggerisce di ricorrere al programma in materia di tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni;

·       esaminare, nel quadro della riflessione sulle prossime prospettive finanziarie, le necessità di futuri finanziamenti (2010). A tale proposito la Commissione intende continuare a finanziare l’iniziativa CIVITAS che ha dato buoni risultati, valutando l’opportunità di passare ad una nuova generazione del programma (CIVITAS FUTURA).

Condividere le esperienze e le conoscenze

La Commissione sottolinea la necessità di un’azione a livello UE in materia di raccolta, condivisione e confronto di dati, statistiche ed informazioni per favorire le scelte più adeguate a livello politico, ad esempio in materia di appalti di servizi di trasporto pubblico, internalizzazione dei costi esterni, trasporto integrato e pianificazione territoriale. Secondo la Commissione tale approccio potrà aiutare le città con meno esperienza, conoscenze e risorse finanziarie a trarre profitto dalle pratiche sviluppate dalle città più avanzate nel campo della mobilità urbana sostenibile. A tal fine la Commissione intende incoraggiare gli Stati membri ad istituire piattaformeper l’apprendimento reciproco e la condivisione delle esperienze e delle migliori pratiche, inserendo la dimensione della mobilità urbana nel “Patto dei sindaci. In questo settore la Commissione propone di:

·       avviare uno studio su come migliorare la raccolta dei dati in materia di trasporto e mobilità urbana (2010);

·       istituire un osservatorio della mobilità urbana (2009) sotto forma di piattaforma virtualeper favorire la condivisione di informazioni, dati e statistiche nonché lo scambio di buone pratiche, e monitorare gli sviluppi del settore;

·       favorire il dialogo con le regioni vicine ed i partner globali, il gemellaggio tra le città e lo scambio di informazioni sulla mobilità urbana (2010) considerata la portata globale delle sfide poste in questo settore quali la lotta al cambiamento climatico, la sicurezza delle forniture energetiche, il mantenimento di flussi di trasporto senza interruzione e l’equità sociale.

Ottimizzare la mobilità urbana

Ad avviso della Commissione è imprescindibile promuovere l’integrazione, l’interoperabilità e l’interconnessione tra le varie modalità di trasporto al fine di favorire il trasferimento verso modi di trasporto più rispettosi dell’ambiente ed un’efficiente logistica del trasporto merci. Per conseguire questo obiettivo la Commissione sostiene la necessità di incentivare l’uso di mezzi di trasporto alternativi alle auto private - quali biciclette elettriche, scooter, motociclette e taxi - nuove forme di mobilità (car-sharing, car-pooling e bike-sharing) nonché la disponibilità di trasporti pubblici a prezzi contenuti e che rispondano alle esigenze delle famiglie. Inoltre, la Commissione osserva che la gestione della mobilità da parte dei datori di lavoro e delle amministrazioni pubbliche può influire sulle scelte in materia di spostamenti, inducendo i dipendenti a scegliere soluzioni di trasporto sostenibili. Per quanto riguarda tale settore di intervento la Commissione propone di:

·       ottimizzare l’efficienza logistica del trasporto urbano (2012), concentrandosi sull’integrazione del trasporto merci nelle politiche e nei piani locali, nonché sulla gestione ed il controllo del flusso dei trasporti e sul miglioramento dei collegamenti tra i percorsi a lunga distanza, interurbani e del trasporto merci urbano, allo scopo di garantire un’efficiente consegna “ultimo miglio”. La Commissione intende organizzare, nel 2010, una conferenza sul trasporto merci urbano durante la quale verrà valutata, tra l’altro, l’attuazione delle iniziative del piano d’azione per la logistica del trasporto merci (COM(2007)607);

·       offrire assistenza sulle applicazioni relative ai sistemi di trasporto intelligenti (STI) per la mobilità urbana (2012) al fine di integrare il piano d’azione per i sistemi di trasporto intelligenti (COM(2008)886). In una prima fase la Commissione si propone di avviare uno studio su come migliorare l’interoperabilità dei sistemi elettronici di biglietteria e pagamento nei servizi e nei modi di trasporto, compreso l’impiego delle smart card nel trasporto urbano.

Conformità al principio di sussidiarietà

La necessità di un intervento a livello comunitario per affrontare le sfide della mobilità urbana è stato giustificato dalla Commissione sulla base delle seguenti considerazioni:

·       la competenza nel settore dei trasporti è condivisa tra l'UE e gli Stati membri. La Commissione osserva che, sebbene la responsabilità delle scelte in materia di mobilità urbana ricada sulle autorità locali, le decisioni adottate a questo livello non sono prese in un contesto autonomo, ma nel quadro di rifermento fornito dalla politica e dalla legislazione nazionale, regionale e comunitaria;

·       i problemi riguardanti la mobilità urbana non possono essere risolti in maniera ottimale con la sola azione degli Stati membri. Si impone pertanto la necessità di un intervento a livello UE per superare i rischi provocati dalla frammentazione degli approcci locali, regionali e nazionali, aiutando a correggere le imperfezioni normative, favorendo lo scambio di dati e informazioni, offrendo supporto finanziario e promuovendo l'utilizzo efficiente delle risorse pubbliche;

·       molte città dell'UE si trovano ad affrontare problemi comuni relativi alla mobilità urbana (elevati livelli di traffico e congestione, emissioni nocive, sviluppo squilibrato con effetti sull'esclusione sociale e la crescita economica) che vengono affrontati con politiche di mobilità urbana sviluppate a livello locale, regionale e nazionale in base ad approcci diversificati. Tuttavia, tali politiche hanno un impatto transfrontaliero su tutto il sistema di trasporti europeo considerato che il trasporto urbano è un elemento critico per la catena di trasporto in generale in quanto la maggior parte degli itinerari, sia per quanto riguarda le merci che i passeggeri, inizia e finisce nelle aree urbane, attraversando diverse aree urbane durante il percorso. Di conseguenza le aree urbane devono fornire punti di interconnessione efficienti per la rete transeuropea di trasporto ed offrire un efficiente sistema di trasporto “ultimo miglio”. Tale situazione giustifica l'azione dell'UE volta a garantire il buon funzionamento del mercato interno e la corretta attuazione delle politiche e della normativa UE, ad esempio nel campo dell'ambiente, degli aiuti di Stato, dell'agenda sociale o della ricerca e sviluppo;

·       un intervento a livello UE può favorire il funzionamento del mercato unico grazie all’elaborazione di norme comuni. Considerato che le aree urbane sono molto attive sotto il profilo dell’innovazione tecnologica e gestionale, del cambiamento dei modelli di mobilità e delle nuove soluzioni di finanziamento, ad avviso della Commissione l’UE ha interesse a condividere le soluzioni innovative delle politiche locali a beneficio degli operatori dei trasporti e dei cittadini, nonché ad assicurare l’efficacia del sistema dei trasporti europeo tramite un efficiente sistema di integrazione, interoperabilità ed interconnessione.

XVI legislatura –Documentazione per le Commissioni – Esame di atti e documenti dell’UE, n. 38, 3 novembre 2009

Il bollettino è stato curato dall’Ufficio Rapporti con l’Unione europea (tel. 2145)