Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Bilancio dello Stato | ||||
Altri Autori: | Servizio Studi - Dipartimento finanze | ||||
Titolo: | (DOC 292) Rapporti finanziari tra lo Stato ed i Comuni a seguito delle modifiche recate dal D.L. 201/2011 | ||||
Riferimenti: |
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Serie: | Dossier di verifica Numero: 23 | ||||
Data: | 11/01/2012 | ||||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | VI-Finanze |
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Camera dei deputati |
XVI LEGISLATURA |
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Documentazione e ricerche |
Rapporti finanziari tra lo Stato ed i Comuni a
seguito delle modifiche recate |
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n. 310 |
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11 gennaio 2012 |
Servizi responsabili: |
Servizio Studi – Area finanza pubblica (066760-9496*st_finanze@camera.it Servizio Bilancio dello Stato Dossier di verifica n. 23 ( 066760-2174 / 066760-9455 – * bs_segreteria@camera.it |
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I dossier dei servizi e degli uffici
della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione interna per
l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. |
File: FI0418h.doc |
Quadro sinottico dei rapporti finanziari tra lo Stato e i Comuni
Il DL 201/2011 è intervenuto sulla disciplina concernente le forme di
finanziamento degli enti locali di cui al D.Lgs. 14 marzo 2011, n.
Si presenta quindi l’aggiornamento dello schema contenuto nel Dossier n. 260/5, riferito al D.Lgs. 14 marzo 2011, n. 23, al fine di rappresentare graficamente i rapporti finanziari fra Stato e comuni conseguenti all’attuazione del federalismo fiscale, come risultanti dal complesso delle disposizioni approvate.
I quadri sinottici sono seguiti da una sintetica illustrazione delle modifiche alla disciplina delle forme di finanziamento dei fondi destinati alla perequazione apportate dal DL 201/2011, in conseguenza delle variazioni stimate dei gettiti tributari di diretta attribuzione ai comuni.
Modifiche apportate ai Fondi destinati alla perequazione
a fronte di variazioni nei Gettiti tributari di diretta attribuzione
Gli articoli 13 e
- per i comuni delle regioni a statuto ordinario, a valere sui trasferimenti al fondo perequativo
-
per i comuni delle regioni a statuto
speciale, a valere, per quanto riguarda
Per compensare la conseguente riduzione di risorse destinate alla perequazione, viene previsto[3] che, per il triennio 2012-2014, la compartecipazione IVA – che, sulla base della legislazione previgente, sarebbe stata ripartita tra i comuni in proporzione ai consumi del rispettivo territorio (in prima applicazione sulla base dei consumi delle province) - affluisca invece al fondo perequativo.
La relazione tecnica al DL 201/2011 [4] e il testo delle relative disposizioni [5] forniscono i seguenti elementi di quantificazione delle maggiori risorse tributarie per i comuni a titolo di IMU e di TARES, derivanti dalle modifiche disposte:
(mln di euro)
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2012 |
2013 |
2014 |
IMU |
1.627,4 |
1.762,4 |
2.162 |
TARES |
|
1.000 |
1.000 |
Totale |
1.627,4 |
2.762,4 |
3.162 |
A tale incremento di risorse tributarie di diretta attribuzione corrisponde un’equivalente riduzione di risorse spettanti ai comuni a titolo di trasferimenti perequativi o di altro genere, come sopra indicato.
Il gettito della
compartecipazione comunale all’IVA, attribuito ai fondi perequantivi per il
solo triennio 2012-2014, non è quantificato dalla relazione tecnica al DL
201/2011, ma era cifrato attorno ai 3
mld a decorrere dal
Dagli elementi di quantificazione sopra riportati sembra emergere che gli
articoli 13 e 14 del DL 201/2011 determinano per il 2012 e il
Si segnala peraltro che l’afflusso della compartecipazione IVA al fondo perequativo, in luogo dell’attribuzione diretta, è previsto per il solo triennio 2012-2014, mentre il maggior gettito tributario e la conseguente decurtazione del fondo perequativo hanno carattere permanente.
Si ricorda inoltre che l’articolo 28 del DL 201/2011 prevede, a titolo di concorso alla manovra e con decorrenza dal 2012, una riduzione delle risorse spettanti ai comuni in misura pari a complessivi 1.510 così ripartiti:
- 1.450 mln di euro complessivamente riferiti ai comuni delle regioni a statuto ordinario (a valere sul fondo perequativo) e ai comuni di Sicilia e Sardegna (a valere sui trasferimenti loro spettanti);
- 60 mln di euro per i comuni delle restanti regioni a statuto speciale a valere sulle compartecipazioni regionali ai tributi erariali[6].
[1] Con riferimento all’IMU, è prevista una riserva di gettito in favore dell’erario.
[2] Fino all’emanazione delle norme di attuazione dell’articolo 27 della L. n. 42/2009.
[3] Cfr. l’art. 13, commi 18 e 19, del DL n. 201/2011.
[4] Cfr. in particolare gli articoli 13, 14.
[5] Cfr. in particolare l’art. 13, comma 17, del DL 201/2011.
[6] Fino all’emanazione delle norme di attuazione dell’articolo 27 della L. n. 42/2009.