Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento bilancio
Titolo: Il riparto delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate - Ciclo di programmazione 2007-2013 - Edizione aggiornata
Serie: Documentazione e ricerche    Numero: 124
Data: 15/03/2010
Descrittori:
INTERVENTI IN AREE DEPRESSE   RIPARTIZIONE DI SOMME
Organi della Camera: V-Bilancio, Tesoro e programmazione


Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

 

 

 

Documentazione e ricerche

 

 

 

 

 

Il riparto delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate

Ciclo di programmazione 2007-2013

 

Edizione aggiornata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

n. 124

 

 

 

 

 

15 marzo 2010


Servizio responsabile:

Servizio Studi – Dipartimento Bilancio

( 066760-9932 – * st_bilancio@camera.it

 

 

 

 

 

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File: BI0213.doc

 


I N D I C E

 

1. Il Fondo per le aree sottoutilizzate. 1

2. Le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate. 3

2.1 La riprogrammazione delle risorse. 3

2.2 La ripartizione delle risorse del FAS.. 7

2.2.1 Le assegnazioni alle Amministrazioni regionali7

2.2.2 Le assegnazioni alle Amministrazioni centrali9

a) Il Fondo infrastrutture. 10

b) Il Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale. 23

c) Il Fondo sociale per l’occupazione e formazione. 27

 

 


1. Il Fondo per le aree sottoutilizzate

 

A decorrere dall’anno 2003, le risorse destinate agli interventi nelle aree sottoutilizzate del Paese sono concentrate in un Fondo di carattere generale (Fondo per le aree sottoutilizzate - FAS), ai sensi della legge n. 289/2002, attualmente iscritto nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, cui sono state trasferite, in base al D.L. n. 181/2006, le funzioni in materia di politiche di sviluppo e di coesione prima di competenza del Ministero dell’economia e delle finanze.

 

Nel Fondo sono iscritte tutte le risorse finanziarie aggiuntive nazionali, destinate a finalità di riequilibrio economico e sociale, nonché a incentivi e investimenti pubblici (cap. 8425/Sviluppo economico).

 

Per quanto concerne il riparto delle risorse, l’articolo 60, comma 1, della legge n. 289/2002 attribuisce al CIPE il compito di ripartire, con proprie deliberazioni, la dotazione del Fondo per le aree sottoutilizzate tra gli interventi in esso compresi, destinandone l'85% al Sud e il 15% al Centro Nord.

 

Nel corso del 2008 sono intervenute alcune disposizioni che hanno inciso in maniera significativa sulla programmazione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate.

 

In particolare, con la manovra triennale di finanza pubblica, approvata con il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 (legge n. 133/2008), è stata impostata una strategia di razionalizzazione delle risorse del FAS, volta, da un lato, alla ricognizione delle risorse disponibili sul Fondo per le aree sottoutilizzate e, dall’altro, alla concentrazione delle risorse stesse a favore di settori e di interventi considerati di rilevanza strategica nazionale.

A tal fine:

§      l’articolo 6-quater del D.L. n. 112/2008 ha disposto il recupero delle risorse relative al periodo di programmazione 2000-2006 assegnate dal CIPE in favore di amministrazioni centrali e regionali che alla data del 31 maggio 2008 non risultavano ancora impegnate, disponendo la revoca di tali assegnazioni ed imponendo ai soggetti assegnatari il versamento delle somme revocate all’entrata nel bilancio dello Stato, ai fini della loro riassegnazione al FAS;

§      l’articolo 6-sexies ha previsto la ricognizione, ad opera della Presidenza del Consiglio, e la riprogrammazione da parte del CIPE delle risorse rimborsate dal bilancio comunitario per progetti originariamente finanziati con fonti diverse dai Fondi strutturali europei e successivamente inseriti nei programmi cofinanziati dai predetti Fondi;

§      l’articolo 6-quinquies ha disposto la concentrazione di tutte le risorse del FAS assegnate dal CIPE per il periodo 2007-2013 per la realizzazione di programmi di interesse strategico nazionale e progetti speciali, in un nuovo Fondo infrastrutture, appositamente istituito per il finanziamento di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale.

 

In considerazione della eccezionale crisi economica internazionale, il D.L. 29 novembre 2008, n. 185 (legge n. 2/2009), all’articolo 18, ponendosi in linea di continuità rispetto a quanto disposto dal D.L. n. 112/2008, ha previsto la riprogrammazione e la concentrazione delle risorse nazionali disponibili destinate allo sviluppo delle aree sottoutilizzate su obiettivi considerati prioritari per il rilancio dell’economia italiana.

A tal fine sono stati costituiti tre Fondi settoriali:

§      Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, istituito nello stato di previsione del Ministero del lavoro, sul quale confluiscono anche le risorse del Fondo per l'occupazione nonché ogni altra risorsa comunque destinata al finanziamento degli ammortizzatori sociali e alla formazione. In base all’Accordo Governo-Regioni del 12 febbraio 2009, relativo agli interventi e alle misure anticrisi di sostegno del reddito, cui è stata data attuazione con l’Intesa dell’8 aprile 2009, le risorse destinate agli ammortizzatori sociali sono state stabilite in complessivi 5,353 miliardi di euro, di 4 miliardi provenienti dal FAS;

§      Fondo infrastrutture, istituito ai sensi del precedente D.L. n. 112/2008 nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, destinato al finanziamento, in via prioritaria, di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, comprese le reti di telecomunicazione e le reti energetiche, alla messa in sicurezza delle scuole, alla realizzazione di opere di risanamento ambientale, all’edilizia carceraria, alle infrastrutture museali ed archeologiche, all’innovazione tecnologica e alle infrastrutture strategiche per la mobilità.

Il Fondo infrastrutture viene ripartito dal CIPE, su proposta del Ministero dello sviluppo economico, d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e trasporti, sentita la Conferenza unificata. Lo schema di delibera è trasmesso al Parlamento per il parere delle Commissioni competenti per materia e per i profili finanziari;

§      Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dall’articolo 7-quinquies, commi 10 e 11, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5 (legge n. 33/2009), attraverso una novella all’articolo 18, comma 1, lettera b), del D.L. n. 185/2008.


2. Le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate

2.1 La riprogrammazione delle risorse

A seguito della ristrutturazione del Fondo per le aree sottoutilizzate, recata dai decreti-legge n. 112/2008 e n. 185/2008, nonché della riduzione delle disponibilità finanziarie del Fondo determinate da numerose disposizioni legislative approvate nel corso del 2008 (cfr. ultra), adicembre 2008, il CIPE ha provveduto a ridefinire il quadro finanziario delle risorse disponibili per le aree sottoutilizzate per il periodo di programmazione 2007-2013.

 

Si ricorda che le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) per il periodo di programmazione 2007-2013 sono state stanziate dall’articolo 1, comma 863, della legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296/2006), per un importo complessivo pari a 64,379 miliardi di euro[1].

La programmazione di tali risorse è stata adottata dal CIPE con delibera n. 166 del 21 dicembre 2007.

 

Si osserva che nella delibera CIPE n. 166 il riparto è stato effettuato per un importo leggermente inferiore rispetto a quello stanziato dalla finanziaria 2007, per 63.273 milioni di euro, al netto rispetto all’importo complessivo sopraindicato, di 1.106 milioni di euro già assegnato dal CIPE con precedente delibera n. 50 del 2007.

Con la citata delibera n. 166 la somma complessiva è stata ripartita tra le due macroaree del Mezzogiorno e del Centro Nord, secondo il tradizionale criterio dell’85% (53.782 milioni) e del 15% (9.491 milioni) per ciascuna area.

 

Come accennato, nel corso dell’anno 2008 sono state apportate numerose riduzioni a carico delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, in attuazione di alcune disposizioni legislative adottate nel corso dell’anno, per un importo complessivo pari a 12,9 miliardi.

Pertanto, il CIPE, con delibera 18 dicembre 2008, n. 112, ha provveduto ad aggiornare la dotazione del Fondo per le aree sottoutilizzate e, di conseguenza, a riprogrammare la destinazione delle risorse relative al periodo di programmazione 2007-2013, rispetto al profilo finanziario indicato nella precedente delibera n. 166 del dicembre 2007.

Nella successiva tavola sono indicate le disposizioni legislative che nel corso del 2008 hanno previsto l’utilizzo delle disponibilità del FAS a copertura di oneri.

(milioni di euro)


Fondo per le aree sottoutilizzate

2008

2009

2010

2011

Totale

Aziende viticole siciliane (art. 2, co. 135, legge finanziaria 2008)

-150,0

0

 

 

-150,0

Velivoli antincendio (art. 3, co. 158, legge finanziaria 2008)

-150,0

0

 

 

-150,0

Viabilità secondaria Sicilia e Calabria (art. 2, co. 538, legge finanziaria 2008)

-500,0

-500,0

 

 

-1.000,0

Agevolazione proroga rottamazione frigoriferi (art. 1, co. 22, legge finanziaria 2008)

 

-550

-385

 

-935,0

D.L. 112/2008, art. 60, co. 1

 

-1.796,8

-2.206,1

-3.956,4

-7.959,3

D.L. 112/2008, art. 60, co. 3

 

-11,4

0

0

-11,4

D.L. n. 90/2008, art. 17 – Fondo per l’emergenza rifiuti in Campania

-450,0

 

 

 

-450,0

D.L. 97, art. 4-bis, comma 9 - Emergenza rifiuti

-90,0

-90,0

-60,0

0

-240,0

D.L. n. 154/2008, art. 5, co. 3 – disavanzo Roma (delibera CIPE n. 92 del 30.9.2008)

 

-500,0

 

 

-500,0

D.L. n. 154/2008, art. 5, co. 3 – disavanzo Catania (delibera CIPE n. 92 del 30.9.2008)

 

-140,0

 

 

-140,0

D.L. n. 154/2008, art. 1, co. 5 – copertura oneri incremento del finanziamento del Servizio sanitario nazionale

-781,8

-528,0

 

 

-1.309,8

D.L. n. 162/2008 - art. 3, co. 2 (Agevolazioni terremotati Umbria e Marche)

-45,0

-10,0

 

 

-55,0

D.L. n. 180/2008, art. 4 – Copertura oneri art. 1, co. 3 Assunzione ricercatori universitari (taglio lineare sul bilancio dello Stato fino al 2015)

 

-5,4

-18,7

-38,8

-62,9

Totale riduzioni

-2.166,8

-4.131,6

-2.669,8

-3.995,2

-12.963,4*

*     Il dato totale delle riduzioni riportato in tabella risulta superiore di circa 15 milioni di euro rispetto a quello indicato nella delibera n. 112/2008, in quanto la tabella considera l’importo aggiornato alla legge di conversione degli oneri relativi all’art. 1, co. 5, del D.L. n. 154/2008 (+5 mln) e dell’art. 3, co. 2, del D.L. n. 162/2008 (+10 mln).

 

 

In base alla delibera, dei complessivi 12,9 miliardi di riduzioni, 2,4 miliardi sono stati imputati al vecchio ciclo di programmazione 2000-2006 e 10,5 miliardi sono stati portati in riduzione del ciclo di programmazione 2007-2013 (di cui 8,9 miliardi a valere sulla quota assegnata al Mezzogiorno e 1,6 miliardi su quella assegnata al Centro-Nord, nel rispetto della percentuale di riparto dell’85% e del 15%).

Conseguentemente, la dotazione del FAS per il periodo di programmazione 2007-2013 ammonta, in base alla delibera CIPE n. 112/2008, a 52,768 miliardi di euro (rispetto ai 63.273 milioni considerati nella delibera n. 166/2007).

 

Tabella profilo finanziario pluriennale programmazione 2007-2013

(milioni di euro)

2007

2008

2009

2010

2011

2012 e succ.

TOT.

100

300

1.361

5.390

5.504

40.113

52.768

 

 

Con la successiva delibera n. 1 del 6 marzo 2009, la dotazione del Fondo aree sottoutilizzate è stata ulteriormente aggiornata alla luce sia delle integrazioni dovute alla ricognizione delle risorse disponibili, effettuata ai sensi dell’articolo 6-quaterdel D.L. 25 giugno 2008, n. 112, sia delle ulteriori riduzioni delle risorse Fondo, disposte ai sensi di disposizioni legislative approvate nel 2008 ma che la delibera di dicembre n. 112/2008 non aveva ancora contabilizzato.

 

Secondo quanto riportato nella citata delibera di marzo 2009, in base all’accordo siglato tra Governo e regioni in data 12 febbraio 2009, la dotazione complessiva del FAS per la programmazione 2007-2013 è stata integrata di 1.200 milioni di euro quali risorse recuperate ai sensi dell’articolo 6-quater del D.L. n. 112/2008.

Si tratta delle risorse del FAS relative al periodo di programmazione 2000-2006 assegnate dal CIPE in favore di amministrazioni centrali e regionali, che alla data del 31 maggio 2008 non risultavano ancora impegnate dalle amministrazioni. Il citato articolo 6-quater dispone la revoca di tali assegnazioni ed impone ai soggetti assegnatari delle somme revocate il versamento di tali somme all’entrata del bilancio dello Stato, ai fini della loro riassegnazione al Fondo per le aree sottoutilizzate.

 

Considerando tuttavia le ulteriori riduzioni delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, disposte successivamente alla delibera CIPE del 18 dicembre 2008, n. 112, per la copertura di interventi comunque autorizzati nel corso dell’anno (c.d. “preallocazioni”, per complessivi 1.531 milioni di euro), le risorse disponibili del FAS risultano, alla data del 6 marzo 2009, nella delibera n. 1/2009, diminuite di circa 330 milioni di euro rispetto a quanto quantificato a dicembre.

 

Nel complesso, pertanto, le risorse disponibili del FAS a marzo 2009 risultano pari a 52,437 miliardi di euro, come riportato nella tabella seguente:


(milioni di euro)

Disponibilità FAS al 18 dicembre 2008 (CIPE n. 112/2008)

52.768

Integrazione risorse FAS art. 6-quater D.L. n. 112/2008

+1.200

Riduzioni per copertura di preallocazioni, autorizzate nel corso del 2008

-1.250

- credito d’imposta per occupazione (art. 2, co. 547, L. fin. 2007)

-600

- viabilità secondaria Sicilia e Calabria (L. fin. 2006 e CIPE n. 122/2007)

-500

- G8 in Sardegna (Ordinanza protezione civile n. 3663/2008)

-100

- alluvioni in Piemonte e Valle d’Aosta (CIPE n. 87/2008)

-50

Copertura oneri D.L. n. 185/2008, art. 6, co. 4-ter: agevolazioni terremotati Molise e Puglia

-281

Disponibilità FAS al 6 marzo 2009 (CIPE n. 1/2009)

52.437

 

 

Per quanto concerne la quantificazione effettiva delle disponibilità del FAS al 6 marzo 2009, va segnalato che, oltre alle riduzioni sopra indicate, considerate dalle deliberazioni CIPE n. 112 di dicembre 2008 e n. 1 del 6 marzo 2009 (sulla base delle quali è stata aggiornata la dotazione del Fondo ai fini della nuova programmazione), le risorse del FAS sono state utilizzate a copertura finanziaria da altre disposizioni legislative approvate nel corso del 2008, che tuttavia il CIPE non risulta avere contabilizzato nella delibera n. 1/2009 in questione.

 

Tali norme prevedono riduzioni del FAS per oltre 1.023 milioni di euro.

 

Di seguito, si riporta l’elenco delle suddette disposizioni legislative che prevedono riduzioni del FAS, non considerate dal CIPE in sede di aggiornamento della dotazione del Fondo.

(milioni di euro)


Fondo per le aree sottoutilizzate

2008

2009

2010

2011

Totale

D.L. 93/2008 (ICI) - riduzione risorse FAS relative agli interventi per la banda larga, per il finanziamento dell’abolizione dell’ICI

-50,0

 

 

 

-50,0

L. 296/2006, co. 507 - accantonamenti di bilancio (portati in riduzione ai sensi del D.L. n. 112/2008, art. 60, co. 10)

-429,9

-531,5

 

 

-961,4

D.L. n. 162/2008 – copertura oneri art. 3, co. 2-bis (Agevolazioni terremotati Umbria e Marche)

-6,0

-3,0

-3,0

 

-12,0

Totale riduzioni

-485,9

-534,5

-3,0

-

1.023,4


2.2 La ripartizione delle risorse del FAS

Alla data del 6 marzo 2009, il CIPE ha adottato una serie di delibere con le quali ha provveduto a ripartire le somme disponibili del FAS, indicate, come già riportato nella pagine precedente, in 52,4 miliardi di euro, tra le Amministrazioni regionali e le Amministrazioni centrali.

2.2.1 Le assegnazioni alle Amministrazioni regionali

Con la delibera n. 1 del 6 marzo 2009, il CIPE, oltre ad aggiornare la dotazione del Fondo per le aree sottoutilizzate, ha definito la quota di pertinenza delle Amministrazioni regionali.

A valere sulle risorse disponibili del FAS (52.437 milioni di euro), alle Amministrazioni regionali sono stati assegnati 27.027 milioni di euro, destinati alla realizzazione dei programmi strategici di interesse regionale, dei programmi interregionali e degli obiettivi di servizio agli interventi.

Le risorse destinate alle Amministrazioni regionali sono state ripartite, sulla base del criterio di riparto dell’85% e del 15%, rispettivamente:

§         per 21.831,5 milioni in favore delle regioni del Mezzogiorno

§         per 5.195,5 milioni in favore del Centro-Nord.

 

Rispetto all'importo originariamente programmato con la delibera CIPE n. 166 del 2007, la quota assegnata alle Amministrazioni regionali risulta inferiore di oltre 1,3 miliardi di euro.

La delibera n. 1/2009 indica comunque la possibilità che tali risorse vengano reintegrate nell’importo originario "a partire dal 2011, ovvero anticipatamente, in un quadro di finanza pubblica più favorevole".

Il riparto regionale è indicato nelle tavole seguenti:

(dati in milioni di euro)

 

 

CIPE 166/07

%

CIPE 1/09

Differenza

MEZZOGIORNO

22.841,5

 

21.831,5

-1.009,96

Programmi di interesse strategico regionale

Abruzzo

854,7

4,73

811,1

-43,6

Molise

476,6

2,64

452,3

-24,3

Campania

4.105,5

22,72

3.896,4

-209,1

Puglia

3.271,7

18,11

3.105,1

-166,6

Basilicata

900,3

4,98

854,4

-45,9

Calabria

1.868,4

10,34

1.773,3

-95,1

Sicilia

4.313,5

23,87

4.093,8

-219,7

Sardegna

2.278,5

12,61

2.162,5

-116,0

Progetti strategici di interesse interregionale

Energie rinnovabili e risparmio energetico

814,0

 

772,5

-41,5

Attrattori culturali, naturali e turismo

946,3

 

898,1

-48,2

Obiettivi servizio (premialità)

3.012,0

 

3.012,0

-


 

 

 

CIPE 166/07

%

CIPE 1/09

Differenza

CENTRO-NORD

5.544,0

 

5.195,5

-348,5

Programmi di interesse strategico regionale

Piemonte

889,3

16,04

833,4

-55,9

Valle d'Aosta

41,6

0,75

39,0

-2,6

Lombardia

846,6

15,27

793,4

-53,2

Bolzano

85,9

1,55

80,5

-5,4

Trento

57,7

1,04

54,0

-3,7

Veneto

608,7

10,98

570,5

-38,2

Friuli Venezia Giulia

190,2

3,43

178,2

-12

Liguria

342,1

6,17

320,6

-21,5

Emilia Romagna

286,1

5,16

268,1

-18

Toscana

757,3

13,66

709,7

-47,6

Umbria

253,4

4,57

237,4

-16

Marche

240,6

4,34

225,5

-15,1

Lazio

944,7

17,04

885,3

-59,4

 

I programmi attuativi FAS, sia regionali che interregionali, devono essere inviati dalle Amministrazioni responsabili al Ministero dello sviluppo economico per la verifica di coerenza ed efficacia programmatica ed attuativa.

Va ricordato che, secondo quanto previsto dall’articolo 6-quinquies del D.L. n. 112/2008, costituisce un principio fondamentale, ai sensi dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione, la concentrazione, da parte delle regioni, delle risorse del Quadro strategico nazionale per il periodo 2007-2013 su infrastrutture di interesse strategico regionale in sede di predisposizione dei programmi finanziati dal Fondo per le aree sottoutilizzate e di ridefinizione dei programmi finanziati dai Fondi strutturali comunitari.

La verifica è effettuata, da parte del Ministero dello sviluppo economico, nel rispetto:

-        dei criteri e alle regole generali della politica regionale unitaria, compresa l’effettiva applicazione del principio di partenariato istituzionale;

-        della strategia del QSN  2007-2013;

-        di quanto disposto dal comma 3 del citato art. 6-quinquies del D.L. n. 112/2008, in ordine alla concentrazione delle risorse su infrastrutture di interesse strategico regionale e dalla presente delibera;

-        degli obiettivi dichiarati;

-        delle altre linee di intervento finanziate da altre risorse in conto capitale nei medesimi ambiti.

Il Ministero dello sviluppo economico esamina i programmi definiti nell’originario valore stabilito dalla delibera n. 166/2007, collegando l’impegnabilità annua delle somme eccedenti l’assegnazione delle risorse effettuata con la delibera n. 1/2009 (pari a circa 1.300 milioni di euro) alla sussistenza di maggiori risorse da destinare al FAS, a partire dal 2011, ovvero anticipatamente in un quadro di finanza pubblica più favorevole, ovvero alla disponibilità di risorse già programmate e non utilizzate.

Entro 30 giorni dall’esame con esito positivo del programma ricevuto, il Ministero trasmette il programma al CIPE per la relativa presa d’atto.

 

Con delibera n. 11 del 6 marzo 2009 il CIPE ha preso atto dei programmi attuativi FAS di interesse strategico delle regioni Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e della provincia autonoma di Bolzano.

 

Con delibera n. 69 del 31 luglio 2009 il CIPE ha preso atto del programma attuativo FAS di interesse strategico (PAR – Programma attuativo regionale) della Regione Siciliana.

 

Infine si segnala che la legge finanziaria per il 2010 (legge n. 191 del 2009) all’articolo 2, comma 90, prevede che le regioni interessate dai piani di rientro dai disavanzi sanitari, d’intesa con il Governo, possono utilizzare a copertura dei debiti sanitari le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate relative ai programmi di interesse strategico regionale (delibera CIPE n. 1/2009), nel limite individuato nella delibera di presa d’atto dei singoli piani attuativi regionali da parte del CIPE.

2.2.2 Le assegnazioni alle Amministrazioni centrali

Come illustrato nel capitolo 1, l’articolo 18 del decreto-legge n. 185/2008 ha ridefinito le modalità di intervento del Fondo per le aree sottoutilizzate disponendo, in considerazione della eccezionale crisi economica internazionale, la riprogrammazione e la concentrazione delle risorse destinate allo sviluppo delle aree sottoutilizzate su obiettivi considerati prioritari per il rilancio dell’economia italiana.

Di conseguenza, gli interventi del FAS di competenza delle Amministrazioni centrali sono stati articolati in tre nuovi Fondi settoriali:

§         Fondo infrastrutture,

§         Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale,

§         Fondo sociale per l’occupazione e la formazione.

 

Con la delibera n. 1 del 6 marzo 2009, il CIPE ha definito la quota complessiva di pertinenza delle Amministrazioni centrali in 25.409 milioni di euro. Di tale importo, 7.356 milioni di euro sono espressamente riservati al Fondo infrastrutture, ai sensi di quanto disposto in merito dalla precedente delibera n. 112/2008.

Con le successive delibere del 6 marzo 2006, nn. 2, 3 e 4, il CIPE ha provveduto a ripartire in via programmatica le risorse disponibili (18.053 milioni di euro, tolti i 7.356 milioni già destinati al Fondo infrastrutture) tra i suddetti tre fondi settoriali.

 

a) Il Fondo infrastrutture

Il Fondo infrastrutture, istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico dall’articolo 6-quinquies del D.L. n. 112/2008, è destinato, in via prioritaria, al finanziamento di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, comprese le reti di telecomunicazione e le reti energetiche, di cui è riconosciuta la valenza strategica ai fini della competitività e della coesione del Paese, ed è alimentato con gli stanziamenti nazionali assegnati per l’attuazione del Quadro strategico nazionale per il periodo 2007-2013 in favore di programmi di interesse strategico nazionale, di progetti speciali e di riserve premiali.

In base alla norma istitutiva, il Fondo infrastrutture viene ripartito dal CIPE, su proposta del Ministero dello sviluppo economico, d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e trasporti, sentita la Conferenza unificata, fermo restando il vincolo di concentrare nelle regioni del Mezzogiorno almeno l’85% degli stanziamenti nazionali per l’attuazione del Quadro strategico nazionale per il periodo 2007-2013.

Lo schema di delibera è trasmesso al Parlamento per il parere delle Commissioni competenti per materia e per i profili finanziari.

 

L’articolo 18 del D.L. n. 185/2008 ha previsto, inoltre, che il CIPE, presieduto in maniera non delegabile dal Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, provveda ad assegnare una quota delle risorse nazionali disponibili del FAS al Fondo infrastrutture per destinarla, altresì, alla messa in sicurezza delle scuole, alla realizzazione di opere di risanamento ambientale, all’edilizia carceraria, alle infrastrutture museali ed archeologiche, all’innovazione tecnologica e alle infrastrutture strategiche per la mobilità.

 

Per quanto concerne la dotazione del Fondo infrastrutture, con delibera 18 dicembre 2008, n. 112, il CIPE ha destinato al Fondo una prima assegnazione di 7.356 milioni per la realizzazione diinterventi di competenza del Ministero delle infrastrutture e trasporti,a valere sulle dotazioni dei programmi di interesse strategico nazionale e dei progetti speciali, come indicati nella precedente delibera di programmazione delle risorse 2007-2013 n. 166/2007. È ribadito il vincolo di destinare alle regioni del Mezzogiorno l’85% di tali risorse ed il restante 15% alle regioni del Centro-Nord.

Con una ulteriore delibera 6 marzo 2009, n. 3 sono stati assegnati al Fondo altri 5.000 milioni, anch’essi per la realizzazione di interventi di competenza del Ministero delle infrastrutture e trasporti.

La delibera ha precisato che di tale importo 200 milioni sono riservati all’edilizia carceraria e 1.000 milioni alla messa in sicurezza delle scuole.

Le risorse destinate all’edilizia carceraria sono state definitivamente assegnate con la delibera CIPE n. 58 del 31 luglio 2009.

Dei 1.000 milioni di euro riservati alla messa in sicurezza delle scuole, con delibera n. 47 del 26 giugno 2009 sono stati assegnati 226,4 milioni in favore della regione Abruzzo per il finanziamento degli interventi di edilizia scolastica connessi agli eventi sismici dell’aprile 2009.

 

Entrambe le delibere di assegnazione di risorse al Fondo infrastrutture prevedono che, entro i successivi 60 giorni, il Ministero delle infrastrutture, d’intesa con il Ministero dello sviluppo economico, presenti al CIPE il programma degli interventi da finanziare con le risorse assegnate.

 

Tale programma è stato approvato dagli indicati Ministeri e sottoposto al CIPE per la presa d’atto il 26 giugno 2009 (delibera CIPE n. 51/2009).

 

La suddetta delibera CIPE n. 51 del 26 giugno 2009, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 16 del 21 gennaio 2010[2], è stata trasmessa nel mese di novembre alla Conferenza unificata e presentata al Parlamento il 13 gennaio 2010per l’espressione del parere da parte delle Commissioni competenti per materia e per i profili finanziari, ai sensi dell’articolo 6-quinquies, comma 2, del D.L. n. 112/2008 (parere n. 180).

Alla data del 15 marzo 2010 tali pareri non risultano ancora espressi, anche in attesa del parere da parte della Conferenza unificata.

 

Relativamente alle disponibilità finanziarie del Fondo, la citata delibera del 26 giugno 2009 evidenzia come, delle somme assegnate, un importo pari a 4.035 milioni di euro risulti indisponibile ai fini della programmazione, in quanto già destinato a specifiche finalità ai sensi di disposizioni di legge che ne hanno disposto l’utilizzazione.

Va rilevato, infatti, che già al momento della prima assegnazione di 7.356 milioni di euro a dicembre 2008, il CIPE evidenziava, nella delibera n. 112/2008, che quota parte di tale assegnazione, pari a 3.690 milioni, risultava destinata a copertura finanziaria di oneri recati da provvedimenti legislativi approvati nel corso del 2008, costituendo, pertanto, “preallocazioni” a valere sulle risorse stesse del Fondo infrastrutture. Tale importo di 3.690 milioni risulta finalizzato alla copertura delle seguenti preallocazioni:

-        adeguamento dei prezzi del materiale da costruzione (cemento e ferro): 900 milioni nel 2009 (D.L. n. 162/2008, art. 1, comma 11);

-        privatizzazione della Società Tirrenia di Navigazione S.p.A.: 390 milioni nel triennio 2009-2011 (D.L. n. 185/2008, art. 26);

-        finanziamento del “Fondo per gli investimenti del Gruppo Ferrovie dello Stato S.p.A.”: 960 milioni nel 2009 (D.L. n. 185/2008, art. 25, comma 1);

-        contratti di servizio Trenitalia S.p.A.: 1.440 milioni nel triennio 2009-2011 (D.L. n. 185/2008, art. 25, comma 2).

Relativamente ai finanziamenti in favore di Ferrovie dello Stato S.p.A., di cui all’articolo 25, commi 1 e 2, del D.L. n. 185/2008, la norma prevede che la Società Ferrovie presenti annualmente al Ministro dell'economia e delle finanze una relazione sui risultati dei finanziamenti in questione, dando evidenza, in particolare, del rispetto del criterio di ripartizione, in misura pari rispettivamente al 15% e all'85%, delle quote di investimento riservate al Centro-Nord e al Sud del Paese.

 

Ulteriori 15 milioni di euro del Fondo infrastrutture (5 milioni di euro per ciascuna annualità 2009, 2010 e 2011) risultano inoltre predestinate per legge alla realizzazione di interventi infrastrutturali in favore delle fiere di Bari, Verona, Foggia e Padova, ai sensi dall’articolo 18, comma 4-ter del D.L. n. 185 del 2008.

 

Nella delibera del 26 giugno 2009, n. 51, oltre alle suddette preassegnazioni di legge, sono considerati come già assegnati dal CIPE ulteriori 330 milioni di euro (110 milioni annuali nel triennio 2009-2011) destinati al finanziamento del settore del trasporto ferroviario di media-lunga percorrenza di Trenitalia S.p.A., ai sensi della delibera CIPE 8 maggio 2008, n. 23.

L’assegnazione dei suddetti 330 milioni di euro in favore di Trenitalia è stata disposta con la delibera n. 23/2009, a seguito di specifica proposta dei Ministri delle infrastrutture e dello sviluppo economico, ai fini della sottoscrizione del nuovo contratto di servizio tra Stato e Trenitalia, atto a garantire i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri a media e lunga percorrenza, in quanto le risorse stanziate anche a tale finalità dall’articolo 25, comma 2, del D.L. n. 185/2008 (vedi sopra) sono state interamente attribuite ai servizi di trasporto regionali (cfr. a tale proposito il D.M. 20 aprile 2009).

 

A seguito delle elencate preassegnazioni, per un totale di oltre 4 miliardi, nonché delle riserve di programmazione disposte dal CIPE in favore dell’edilizia carceraria e dell’edilizia scolastica per la messa in sicurezza delle scuole nella delibera n. 3/2009 (1,2 miliardi), la disponibilità finanziaria del Fondo Infrastrutture risulta, nella delibera del 26 giugno 2009, n. 51 di programmazione, pari a 7.121 milioni di euro.


(milioni di euro)

A1

Assegnazioni Delibera CIPE 112/08

7.356

A2

Assegnazioni Delibera CIPE 3/2009

3.800

F1

Preassegnazioni di legge

3.705

F2

Assegnazione Trenitalia Delibera CIPE 23/2009

330

R

Residuo da ripartire

7.121

 

di cui: al Mezzogiorno (85%)

6.053

 

          al Centro Nord (15%)

1.068

 

Tale importo è quello preso in considerazione nel Quadro programmatorio degli interventi da finanziare con le risorse del Fondo Infrastrutture, predisposto dal Ministero delle infrastrutture ed approvato dal CIPE con la citata delibera del 26 giugno 2009, n. 51, pubblicata nella G.U. n. 16 del 21 gennaio 2010.

 

In attesa dell’approvazione della delibera, il Programma degli interventi predisposto dai ministeri era stato esposto nell’Allegato II al DPEF 2010-2013, riguardante il Programma delle infrastrutture strategiche (Tabella 11).

Il quadro di dettaglio approvato con la delibera CIPE n. 51[3]riproduce, nella sostanza, la Tabella 11 esposta nell’Allegato Infrastrutture al DPEF 2010-2013 (Doc. LVII, n. 2 – Allegato II), per quanto concerne l’articolazione delle voci di investimento considerate, riportando però alcune variazioni rispetto all’ammontare complessivo delle risorse del Fondo infrastrutture che viene destinato al finanziamento degli interventi ricompresi nel Piano.

Nell’Allegato II al DPEF 2010-2013, il Piano degli interventi esposto nella citata Tabella 11, esponeva, infatti, una programmazione delle risorse del Fondo Infrastrutture per un importo di circa 7.596 milioni di euro, superiore di 475 milioni rispetto al Quadro di dettaglio approvato dalla delibera CIPE n. 51.

Nella delibera n. 51 viene infatti evidenziata la mancata considerazione, nella programmazione, di quota parte dello stanziamento riservato al Gruppo FS ai sensi dell’art. 25, comma 1, del D.L. 185/2008 – che, invece, risultava ricompreso nel quadro esposto nella tabella 11 del DPEF, per un importo di 460 milioni - “in quanto tale stanziamento non investe direttamente le competenze del CIPE” nonché dello stanziamento di 15 milioni in favore delle fiere, di cui all’art. 18 del D.L. n. 185/2008[4].

 

Nel Piano degli interventi approvato con la delibera n. 51/2009, la programmazione delle risorse del Fondo infrastrutture, nell’importo complessivo di 7.121 milioni di euro, rispetta il criterio di ripartizione territoriale delle risorse tra il Centro-Nord ed il Mezzogiorno, nella rispettiva percentuale del 15% (1.068,15 milioni) e dell’85% (6.052,85 milioni).

 

Con la successiva delibera n. 52/2009 del 15 luglio 2009, il CIPE ha approvato alcune variazioni rispetto al Quadro di dettaglio allegato alla delibera n. 51, con particolare riguardo ad alcune voci[5].

Il quadro di dettaglio riportato in allegato alla delibera n. 52, comprensivo delle modifiche approvate dalla delibera medesima, costituisce pertanto il quadro aggiornato degli interventi finanziati dal Fondo infrastrutture.

 

Analogamente alla delibera CIPE n. 51/2009, anche la delibera n. 52 del 15 luglio 2009, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 16 del 21 gennaio 2010, è stata trasmessa nel mese di novembre alla Conferenza unificata e presentata al Parlamento il 13 gennaio 2010per l’espressione del parere da parte delle Commissioni competenti per materia e per i profili finanziari, ai sensi dell’articolo 6-quinquies, comma 2, del D.L. n. 112/2008 (parere n. 181).

Alla data del 15 marzo 2010 tali pareri non risultano ancora espressi, in attesa del parere da parte della Conferenza unificata.

 

Alcuni dei finanziamenti del Fondo infrastrutture previsti nel Piano degli interventi sono già stati assegnati dal CIPE con apposite delibere nel frattempo approvate, come esposto nella tabella seguente, nella quale si dà conto sia delle delibere CIPE pubblicate sulla G.U., che dei comunicati stampa delle sedute CIPE.


Quadro di dettaglio del Piano degli Interventi
(delibera n. 52/2009)

 

Piano degli Interventi

Fondi FAS

Delibera CIPE

15%
Centro Nord

85%
Sud

 

Riassetto del sistema ferroviario

 

 

 

Tratta Brescia — Treviglio dell'Asse AV/AC Milano — Verona. Ia fase

99,9

 

CIPE 22 settembre 2009, n. 81

Asse AV/AC Milano — Genova. Ia fase

100

 

CIPE 6 novembre 2009
(non ancora pubblicata in G.U.)

Adeguamento rete ferroviaria meridio­nale, partecipazione FS e interventi a terra Ponte sullo Stretto

 

588

 

Riassetto del sistema stradale ed autostradale

 

 

 

Tunnel di sicurezza Frejus

30

 

CIPE 26 giugno 2009, n. 43 - Traforo autostradale Frejus

Sistema Pedemontana Lecco Bergamo - la fase

80

in corso definizione progetti

 

CIPE 6 novembre 2009, n. 98: 71,7 mln SS 639 prov. Lecco

Nodo di Perugia la Fase e Tre Valli. la fase

 

 

Collegamento tra tangenziale di Napoli e rete viaria costiera. la fase

 

80

CIPE 6 novembre 2009, 94
(non ancora pubblicata in G.U.)

Adeguamento SS 372 Telesina (Caianello – Benevento)

 

90

 

Completamento Asse Autostradale Salerno – Reggio Calabria: Macro lotto 3, parte 4°

 

345

 

Completamento Asse Autostradale Salerno – Reggio Calabria: nuovo svincolo di Eboli

 

22

 

Completamento Asse Autostradale Salerno – Reggio Calabria: svincolo di Mileto

 

38

 

Completamento Asse Autostradale Salerno – Reggio Calabria: svincolo di Rosarno

 

21

 

Completamento Asse Autostradale Salerno – Reggio Calabria: svincolo di Laurana Borrello

 

25

 

Completamento Asse Autostradale Salerno – Reggio Calabria: galleria Fossino e svincolo di Laino Borgo

 

113

 

Completamento Asse Autostradale Salerno – Reggio Calabria: svincolo di Lamezia – Torrente Randace

 

32

 

Strada Statale 106 Jonica: Megalotto 3, I° stralcio

 

537

 

Strada Statale 106 Jonica: Variante Nova Siri

 

34

CIPE 8 maggio 2009, n. 20 -
SS 106 Ionica

Agrigento - Caltanisetta - A19: tratto dal Km 44 al Km 74 (Stralcio)

 

209

CIPE 26 giugno 2009, n. 37 - SS 640 Porto Empedocle

Strada Licodia Eubea Collegamento SS. 117-bis. Stralcio 2°

 

132

 

Asse stradale Maglie – Santa Maria di Leuca SS 275 (finanziamento residuale)

 

136

CIPE 31 luglio 2009, n. 76 135,3 mln

Strada Statale 260 Picente (Amatrice - Montereale - L'Aquila): Lotto 4° dallo svincolo di Marana allo svincolo di Cavallai

 

77

 

Riassetto sistemi urbani e metropolitani

 

 

 

Opere connesse EXPO 2015 Prolungamento Linea MS verso San Siro e Linea M4 (Milano)

451

 

CIPE 6 novembre 2009
(non ancora pubblicata in G.U.)

Risanamento laguna Venezia

50

 

CIPE 31 luglio 2009, n. 59 – Salvaguardia della laguna e della città di Venezia

Linea C Metropolitana Roma. Ulteriore stralcio

58,5

 

 

Rete metropolitana regionale campana

 

400

§   CIPE 31 luglio 2009, n. 55: 121,2 mln - Collegamento tra ferrovie Cumana e Circumflegrea

§   CIPE 31 luglio 2009, n. 54:  58,7 mln per Circumvesuvia­na: Torre Annunziata-Pompei

§   CIPE 31 luglio 2009, n. 73:  26,4 mln per Circumvesuvia­na (Vecchia Galleria Camaldoli,  Pianura, ecc)

§   CIPE 31 luglio 2009, n. 75:  33 mln per MetroCampania NordEst, linea C5

Nodi, urbani e metropolitani di Palermo e Catania

 

330

 

CIPE 6 novembre 2009, n. 10558,4 mln per aeroporto di Palermo

Nodi, sistemi urbani e metropolitani di Bari e di Cagliari

 

§   CIPE 31 luglio 2009, n. 56: 21 mln per automazione dei passaggi a livello delle Ferrovie Sud – Est nell’area di Bari

§   CIPE 31 luglio 2009, n. 57: 30 mln per eliminazione inquina­mento acustico lungo le linee gestite dalle Ferrovie Sud – Est di Bari

Edifici Sede dei Carabinieri in Parma

5,5

 

CIPE 26 giugno 2009, n. 49

Adeguamento sistemi metropolitani di Parma, Brescia, Bologna, Torino

110

 

 

Aeroporto di Vicenza

16,5

 

CIPE 6 marzo 2009, n. 5:
11, 5 mln per rifacimento pista aeroporto “Dal Molin” (Vicenza);
5 mln per progettazione tangenziale Nord Vicenza

Sistemi di trasporto lacuale

12

 

CIPE 26 giugno 2009, n. 50 - Trasporto lacuale nei laghi Maggiore, Garda e Como

Metrotramvia di Bologna

54,25

 

CIPE 31 luglio 2009, n. 74:
35,2 mln

Metropolitana di Napoli Linea 6

 

150

 

Piastra logistica Taranto

 

33,6

 

Piastre intermodali piemontesi

0,5

 

 

Ponte sullo stretto

 

 

 

Ponte sullo Stretto di Messina

 

1.300

D.L. 1° luglio 2009, n. 78, art. 4, co. 4-quater

CIPE 6 novembre 2009, n. 102

Abruzzo

 

 

 

Emergenza terremoto Abruzzo (D.L. n. 39/2009, art. 14, co. 1

 

408,5

§   CIPE 31 luglio 2009, n. 79: 40 mln per Università dell’Aquila

§   CIPE 6 novembre 2009, n. 95: 200,8 mln per ricostruzione di 27 edifici pubblici

Schemi idrici

 

 

 

Schemi idrici Mezzogiorno

 

150

 

Opere medio piccole nel Mezzogiorno

 

 

 

Opere minori e interventi finalizzati al supporto dei servizi di trasporto

 

801,75

CIPE 6 novembre 2009: 
413 mln
(non ancora pubblicata in G.U.)

TOTALE

1.068,15

6.052,85

 

TOTALE COMPLESSIVO

7.121,00

 

 

Per quanto riguarda il riparto annuale dei finanziamenti via via concessi, le delibere CIPE specificano che “il finanziamento sarà erogato secondo modalità temporali compatibili con i vincoli di finanza pubblica correlati all’utilizzo delle risorse del FAS”.

 

Va segnalato, nell’ambito del Quadro di dettaglio, che alcuni interventi risultano attuativi di specifiche disposizioni legislative – in particolare, i decreti legge n. 39/2009 (terremoto Abruzzo) e n. 78/2009 (terzo decreto anticrisi)[6] – che prevedono interventi da finanziare con le risorse del Fondo infrastrutture. In particolare:

§      il decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39 (articolo 14, comma 1) ha disposto l’utilizzo di 408,5 milioni delle risorse del Fondo infrastrutture, da ripartire in quote annuali, per il finanziamento degli interventi di ricostruzione delle zone colpite dal sisma.

A valere su tale quota, il CIPE, con delibera n. 79 del 31 luglio 2009, ha assegnato 40 milioni per la ricostruzione dell’Università dell’Aquila.

Con delibera n. 82 del 6 novembre 2009 ha assegnato 200,8 milioni per la ricostruzione di 27 edifici pubblici nella città e nella provincia de l'Aquila.

§      il decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78 (articolo 4, comma 4-quater) ha posto a carico del Fondo infrastrutture il contributo complessivo in conto impianti di 1.300 milioni di euro a favore della società Stretto di Messina S.p.A., le cui quote annuali saranno determinate dal CIPE con successiva delibera.

Con delibera n. 102 del 6 novembre 2009, il CIPE ha disposto l’assegnazione della prima quota annua (12,7 milioni per il 2009) del suddetto contributo di 1.300 milioni di euro in conto impianti alla società Stretto di Messina Spa. La delibera ha determinato in via programmatica le restanti quote annuali nella misura di 92,7 milioni nel 2010, 96,9 milioni nel 2011, 455,5 milioni nel 2012 e 642,2 milioni nel 2013.

 

In merito al quadro di dettaglio esposto dal CIPE nella delibera n. 52, va sottolineato che esso espone il riparto programmatico aggiornato del CIPE delle disponibilità del Fondo infrastrutture alla data del 15 luglio 2009.

 

Successivamente a tale data, il CIPE nella seduta del 6 novembre2009 ha previsto l’assegnazione di “900 milioni di euro per interventi di risanamento ambientale, a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture di cui all’art. 18, comma 1, lett. b), della legge 2/2009, attraverso la rimodulazione di precedenti assegnazioni che saranno successivamente reintegrate”[7].

La legge finanziaria 2010(legge n. 191 del 2009), all'articolo 2, comma 240, ha confermato il finanziamento degli interventi di risanamento ambientale nell’importo complessivo di 1.000 milioni di euro, di cui 900 milioni a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture e 100 milioni a valere sulle disponibilità del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale, sulla base di quanto già deliberato dal CIPE nella seduta del 6 novembre.

 

Inoltre, la legge finanziaria per il 2010 (legge n. 191/2009) contiene ulteriori disposizioni che prevedono l’utilizzo delle disponibilità del Fondo infrastrutture per specifiche finalità. In particolare, l’articolo 2 prevede:

§      che il CIPE individui i programmi da sostenere per le necessità del settore agricolo, destinando a tale scopo 100 milioni a valere sul Fondo infrastrutture (comma 55);

§      lo stanziamento di 500 milioni di euro a valere sul Fondo infrastrutture per l’attuazione del programma di interventi per la realizzazione delle nuove infrastrutture carcerarie o l’aumento della capienza di quelle esistenti (comma 219).

Si ricorda, infine, che nel Piano non viene considerato l’intervento previsto ai sensi della legge 18 giugno 2009, n. 69, che, all’articolo 1, pone a carico delle risorse del FAS il finanziamento del programma di interventi infrastrutturali nelle aree sottoutilizzate per l’adeguamento delle reti di comunicazione elettronica pubbliche e private all’evoluzione tecnologica e alla fornitura dei servizi avanzati di informazione e di comunicazione del Paese (banda larga), fissato nel limite massimo di 800 milioni per il periodo 2007-2013.

 

Nella tavola che segue sono esposti gli interventi - sia quelli derivanti da delibere CIPE pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale al 14 marzo 2010 che da disposizioni di legge – il cui finanziamento è posto a carico della dotazione del Fondo infrastrutture.

(milioni di euro)


Fondo infrastrutture
(art 6-quinquies D.L. 112/2008)

Totale

2009

2010

2011

2012

 

Dotazione

12.356,0

 

 

 

 

CIPE 18 dicembre 2008, n. 112

+7.356,0

 

 

 

 

CIPE 6 marzo 2009, n. 3

+5.000,0

 

 

 

 

 

Preallocazioni

-4.035

 

 

 

 

Preallocazioni di cui alla CIPE n. 112/2008

-3.690

 

 

 

 

di cui:

- D.L. n. 162/2008, art. 1 – copertura oneri Fondo per l’adeguamento prezzi materiali da costruzione (300 mln di finanziamento, oneri triplicati)

 

900,0

 

900,0

 

 

 

- D.L. n. 185/2008, art. 25, co. 1 - Fondo investimenti Ferrovie dello Stato

960,0

960,0

 

 

 

- D.L. n. 185/2008, art. 25, co. 2 - Contratti servizio Trenitalia spa per tratte regionali (DM 20.4.2009)

1.440,0

480,0

480,0

480,0

 

- D.L. n. 185/2008, art. 26 – Privatizzazione Tirrenia (finanziamento di 65 mln annuali, oneri maggiorati nei primi due anni)

390,0

195,0

130,0

65,0

 

D.L. n. 185/2008, art. 18, co. 4-ter (Fiere di Bari, Verona, Foggia e Padova)

-15,0

-5,0

-5,0

-5,0

 

D.L. n. 185/2008, art. 25, co. 2 - Contratti servizio Trenitalia e CIPE 8 maggio 2009, n. 23 – Trasporto ferroviario media-lunga percorrenza

-330,0

-110,0

-110,0

-110,0

 

Riserve di assegnazioni CIPE 3/2009

1.200

 

 

 

 

Edilizia carceraria

CIPE 31 luglio 2009, n. 58 - Programma di completamento di Istituti penitenziari in costruzione nelle regioni Sardegna, Emilia Romagna, Veneto, Liguria e Calabria

200,0

 

-200,0

 

 

 

 

 

Sicurezza scolastica

CIPE 26 giugno 2009, n. 47 – Scuole dell’Abruzzo

CIPE 26 giugno 2009, n. 48 - Scuola europea di Parma

1.000,0

-226,4


-8,36

 

 

 

 

Disponibilità Piano degli interventi
delibera CIPE n. 52/2009

7.121

 

 

 

 

Assegnazione risorse del Piano

 

 

 

 

 

CIPE 6 marzo 2009, n. 5 – Rifacimento pista aeroporto “Dal Molin” (Vicenza)

11,5

 

 

 

 

CIPE 6 marzo 2009, n. 5 – Progettazione tangenziale Nord Vicenza

5,0

 

 

 

 

D.L. 28 aprile 2009, n. 39, art. 14, co. 1 – Terremoto Abruzzo di cui
40 mln per ricostruzione Università dell’Aquila (CIPE 31 luglio 2009,  n. 79)
200,8mln per ricostruzione di 27 edifici pubblici (CIPE 6 novembre 2009, n. 82)

408,5

 

 

 

 

CIPE 8 maggio 2009, n. 20 - SS 106 Ionica

34,38

 

 

 

 

CIPE 26 giugno 2009, n. 43 - Traforo autostradale Frejus (5 milioni annui dal 2010 al 2015))

30

-

5,0

5,0

5,0

CIPE 26 giugno 2009, n. 37 - SS 640 Porto Empedocle

209,1

 

 

 

 

CIPE 26 giugno 2009, n. 49 - Ristrutturazione immobili Carabinieri a Parma

5,5

 

 

 

 

CIPE 26 giugno 2009, n. 50 - Trasporto lacuale nei laghi Maggiore, Garda e Como

12,0

 

 

 

 

D.L. 1° luglio 2009, n. 78, art. 4, co. 4-quater - Contributo in conto impianti alla Stretto di Messina Spa

CIPE 6 novembre 2009, n. 102
(+642,2 nel 2013)

1.300,0

 



12,7

 

 


92,7

 

 


96,9

 

 


455,5

CIPE 31 luglio 2009, n. 54 - Raddoppio e interramento della linea ferroviaria Torre Annunziata – Pompei (Circumvesuviana)

58,6

 

 

 

 

CIPE 31 luglio 2009, n. 55 - Tratta ferroviaria Parco San Paolo – Via Terracina, (collegamento tra le ferrovie Cumana e Circumflegrea)

121,2

 

 

 

 

CIPE 31 luglio 2009, n. 56 - Automazione dei passaggi a livello Ferrovie Sud – Est nell’area di Bari

21,0

 

 

 

 

CIPE 31 luglio 2009, n. 57 - Eliminazione dell’inquinamento acustico lungo le linee gestite dalle Ferrovie Sud – Est nell’area di Bari

30,0

 

 

 

 

CIPE 31 luglio 2009, n. 59 – Salvaguardia della laguna e della città di Venezia

50,0

30,0

20,0

 

 

CIPE 31 luglio 2009, n. 73 - Ferrovia circumflegrea, tratta Soccavo – Traiano – Pianura e risanamento della Vecchia Galleria Camaldoli;-

26,4

 

 

 

 

CIPE 31 luglio 2009, n. 74 – Metrotramvia di Bologna

35,2

 

 

 

 

CIPE 31 luglio 2009, n. 75 – MetroCampania NordEst, linea C5

33,0

 

 

 

 

CIPE 31 luglio 2009, n. 76 - Asse stradale Maglie – Santa Maria di Leuca SS 275 (finanziamento parte residuale)

135,3

 

 

 

 

CIPE 22 settembre 2009, n. 81 - Tratta Brescia — Treviglio dell'Asse AV/AC Milano — Verona. Ia fase

99,9

 

 

 

 

CIPE 6 novembre 2009, n. 98
Pedemontana Lecco-Bergamo
SS 639 provincia Lecco

71,7

 

 

 

 

CIPE 6 novembre 2009, n. 105 –Ammodernamento Aeroporto Falcone - Borsellino di Palermo

58,4

 

 

 

 

Totale assegnazioni

2.690,7

 

 

 

 

 

 

Va segnalato che successivamente alla delibera CIPE n. 52/2009, che reca la programmazione del Piano degli interventi per complessivi 7.121 milioni di euro, sono state approvate alcune disposizioni legislative che prevedono l’utilizzo delle risorse del Fondo infrastrutture, per ulteriori specifiche destinazioni non ricomprese nel Piano.

(milioni di euro)

Ulteriori destinazioni legislative

Totale

2009

2010

2011

2012

L. 18 giugno 2009, n. 69, art. 1 - Banda larga

-800,0

 

 

 

 

L. 23 dicembre 2009, n. 191 - (finanziaria 2010) art. 2, co. 55 – Programmi settore agricolo

-100,0

 

 

 

 

L. 23 dicembre 2009, n. 191 - (finanziaria 2010) art. 2, co. 219 – Infrastrutture carcerarie

-500,0

 

 

 

 

Totale assegnazioni

-1.400,0

 

 

 

 

 

 

Rispetto alle delibere CIPE considerate nella suesposta tabella, va ricordato che, nella seduta del 6 novembre 2009, il CIPE ha effettuato ulteriori assegnazioni (ancora non pubblicate in Gazzetta Ufficiale), come risulta dal comunicato stampa:

-        900 milioni per interventi di risanamento ambientale, a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture di cui all’art. 18, comma 1, lett. b) del D.L. n. 185/2008, che, come già sopra illustrato, saranno attribuiti attraverso la rimodulazione di precedenti assegnazioni che saranno successivamente reintegrate;

-        413 milioni alla prima fase attuativa del “Programma opere minori ed interventi finalizzati al supporto dei servizi di trasporto nel Mezzogiorno”;

-        25 milioni a favore del trasporto ferroviario passeggeri a media e lunga percorrenza.

-        80 milioni al 2° lotto del collegamento della Tangenziale di Napoli con il porto di Pozzuoli;

-        44 milioni al progetto definitivo degli impianti di segnalamento e sicurezza delle Ferrovie Sud Est nel comprensorio barese.

 

Inoltre, nell’ambito del “Programma di infrastrutture strategiche” il CIPE, a valere sul Fondo infrastrutture, ha assegnato:

-        56,1 milioni (su un importo complessivo di 910 milioni) per il progetto definitivo della “Linea metropolitana di Milano M4 Lotto 2 Sforza Policlinico - Linate”;

-        385 milioni (su un importo complessivo di 781,8 milioni) per il progetto definitivo della “Linea metropolitana di Milano M5 Lotto 2 – Garibaldi FS – San Siro”;

-        100 milioni (su un importo complessivo di 500 milioni)  per un primo lotto costruttivo non funzionale della linea AV/AC Genova - Milano “Terzo Valico dei Giovi”.

 


b) Il Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale

Il Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’articolo 7-quinquies, commi 10-11, del D.L. 10 febbraio 2009, n. 5 (legge n. 33/2009).

 

Per quanto concerne la dotazione del Fondo, il CIPE con la delibera n. 4 del 6 marzo 2009 ha disposto una riserva di programmazione in favore del Fondo strategico di 9.053 milioni di euro.

A valere su tale importo, la delibera ha disposto una riserva di 400 milioni per il finanziamento di interventi urgenti relativi all’emergenza rifiuti nella Regione Campania (con riferimento al termovalorizzatore di Acerra) e al G8 sull’Isola della Maddalena.

Si ricorda che il D.L. n. 195/2009 (recante “Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania, per l'avvio della fase post emergenziale nel territorio della regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla protezione civile) quantifica in 355 milioni di euro il valore dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra, precisando, nel caso del trasferimento della proprietà alla regione Campania o ad altro ente pubblico anche non territoriale, ovvero alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della protezione civile, che le relative risorse saranno individuate con apposito provvedimento normativo, anche a valere sulle risorse del Fondo aree sottoutilizzate, per la quota nazionale o regionale.

Nelle more del trasferimento della proprietà, l’articolo 18 del decreto pone a carico del Fondo strategico parte degli oneri relativi all’affitto del termovalorizzatore di Acerra[8].

 

Secondo quanto disposto dall’articolo 22-ter del D.L. n. 78/2009 (legge n. 102/2009), le risorse del Fondo strategico saranno incrementate con le somme derivanti dalla minore spesa per pensioni (conseguente all'innalzamento dell'età pensionabile delle lavoratrici), che il citato provvedimento quantifica nella misura di 120 milioni nel 2010[9] e di 242 milioni annui a decorrere dal 2011. La norma prevede che tali risorse aggiuntive siano destinate ad interventi dedicati a politiche sociali e familiari, con particolare attenzione alla non autosufficienza.

 

Per quanto concerne le finalità e le modalità di utilizzo del Fondo strategico, va segnalato che, a differenza di quanto previsto per gli altri due Fondi settoriali in cui il FAS è stato articolato, la norma istitutiva non prevede una specifica disciplina.

Tuttavia, la delibera n. 4/2009, nell’autorizzare la riserva di programmazione di 9.053 milioni a favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri, precisa che tale assegnazione è disposta per finalità di programmazione strategica per il sostegno dell’economia reale e delle imprese.

In ordine alle modalità di utilizzo di tale riserva, la delibera prevede che l’assegnazione delle risorse da parte del CIPE sia deliberata previo parere della Conferenza Stato-Regioni, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Ministro dell’economia, tenuto conto delle istanze presentate dalle Amministrazioni centrali competenti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica.

 

In ordine alle disponibilità finanziarie del Fondo strategico per l’economia reale, va considerato che già lo stesso D.L. n. 5/2009, che ha istituito il Fondo, pone a carico dell’istituendo Fondo il finanziamento di una serie di interventi:

§      il finanziamento del Fondo di garanzia per le PMI, nella misura di 1.000 milioni per il periodo 2010-2012 (articolo 7-quinquies, comma 8, D.L. n. 5/2009);

§      l’incremento del Fondo “conti dormienti” - destinato all’indennizzo dei risparmiatori rimasti vittime di frodi finanziarie - per un importo di 400 milioni nel 2012 (articolo 7-quinquies, comma 4, D.L. n. 5/2009).

Il fondo “conti dormienti” viene altresì incrementato di 103 milioni nel 2011 dall’articolo 8-octies del medesimo D.L. n. 5/2009: in questo caso, tuttavia, gli oneri sono posti genericamente a carico delle risorse FAS e non specificamente del Fondo strategico.

 

Inoltre, il D.L. n. 39 del 2009 (terremoto Abruzzo) prevede, all’articolo 14, comma 1, l’assegnazione, a valere sulle risorse del Fondo strategico, di un importo non inferiore a 2 miliardi e non superiore a 4 miliardi di euro, da ripartire in quote annuali, per il finanziamento degli interventi di ricostruzione.

Con delibera del 26 giugno 2009, n. 35 il CIPE ha deliberato l’importo di 3.955 milioni per gli interventi connessi al terremoto. L'articolazione pluriennale delle risorse sarà individuata con successive delibere, anche sulla base dei fabbisogni comunicati dal Commissario delegato e compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica correlati all'utilizzo delle risorse FAS.

Nell’ambito dell’importo complessivo di 3.955 milioni di euro previsto dalla delibera n. 35/2009, il CIPE ha già provveduto ad assegnare, per il finanziamento degli interventi di ricostruzione in Abruzzo, 227 milioni per il 2009 e 567 milioni nel 2010 (delibera n. 95 del 6 novembre 2009).

 

Il D.L. n. 78 del 2009 (articolo 4-septies) ha, inoltre, posto a carico delle risorse del Fondo strategico il finanziamento degli interventi dell'Istituto di Sviluppo Agroalimentare S.p.A. (ISA) nella misura di 20 milioni di euro per il 2009 e di 130 milioni per il 2010.

Secondo la citata norma, le risorse indicate saranno assegnate all’ISA con apposita delibera del CIPE “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”. L’impiego delle risorse da parte dell’ISA resta soggetto al vincolo di destinazione territoriale dell’85% a favore del Mezzogiorno e del restante 15% a favore delle aree del Centro-Nord.

 

La legge 23 luglio 2009, n. 99 (Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia), all’articolo 3, comma 5, prevede che il CIPE destini una quota del Fondo strategico, fino al limite annuale di 50 milioni di euro, agli interventi nelle zone franche urbane. Si osserva che, in base alla formulazione della norma, non viene specificato il periodo temporale del finanziamento.

 

Infine, come già ricordato, l’articolo 18 del D.L. n. 195/2009 (c.d. D.L. protezione civile) pone a carico del Fondo strategico parte degli oneri relativi all’affitto del termovalorizzatore di Acerra, per un importo pari a 60,3 milioni per l'anno 2010 e 30 milioni per l'anno 2011.

 

Si ricorda, inoltre,che il CIPE nella seduta del 6 novembre2009 ha previsto l’assegnazione di “100 milioni di euro per interventi di risanamento ambientale, a valere sulle disponibilità del Fondo strategico, attraverso la rimodulazione di precedenti assegnazioni che saranno successivamente reintegrate”[10].

Come emerge dal comunicato stampa del 6 novembre, i100 milioni per interventi di risanamento ambientale sono stati anticipati temporaneamente a carico dell’assegnazione di 3.955 milioni di cui alla delibera n. 35/2009 (in favore dell’Abruzzo), che sarà successivamente reintegrata.

 

 

Nella tavola che segue sono esposti gli interventi per i quali è stato autorizzato l’utilizzo delle risorse del Fondo strategico.

Sono state considerate anche le assegnazioni effettuate sulla base di delibere del CIPE approvate fino alla seduta del 6 novembre 2009:

 

(milioni di euro)


Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale 
(art. 18, co. 1, lett. b-bis,
D.L. 185/2008)

Totale

2009

2010

2011

2012

 

Dotazione

 

 

 

 

 

CIPE 6 marzo 2009, n. 4

+9.053,0

 

 

 

 

D.L. n. 78/2009, art. 22-ter, co. 3 (a regime dal 2011) – integrazione della dotazione con economie di bilancio derivanti da riforma pensionistica

 

 

-

+242,0

+242,0

Riserva di assegnazioni CIPE 4/2009

 

 

 

 

 

termovalorizzatore di Acerra e G8 sull’Isola della Maddalena
di cui:

CIPE 6 novembre 2009, n. 86 - realizzazione della rete TETRA in Sardegna (Programma Interpolizie del Ministero dell’Interno) (quota complessiva 150 mln)
non ancora pubblicata in G.U.

-400


80

 

 

 

 

 

Utilizzi

 

 

 

 

 

D.L. n. 5/2009, art. 7-quinquies, co. 4 – Incremento Fondo conti “dormienti”

-400,0

 

 

 

-400,0

D.L. n. 5/2009, art. 7-quinquies, co. 8 – incremento Fondo di garanzia PMI

-1.000,0

 

-200,0

-300,0

-500,0

CIPE 6 marzo 2009, n. 4 – Emergenza rifiuti regione Campania (termovalorizzatore di Acerra) e vertice G8 a La Maddalena, di cui

-400,0

 

 

 

 

D.L. n. 39/2009, art. 14, co. 1 – Terremoto Abruzzo, di cui:

-3.955,0

 

 

 

 

- CIPE 6 novembre 2009, n. 95

-794,0

-227,0

-567,0

 

 

D.L. n. 78/2009, art. 4, co. 4-quater - Contributo all’Istituto Sviluppo Agroalimentare Spa (ISA)

-150,0

-20,0

-130,0

 

 

L. n. 99/2009, art. 3, co. 5 – Zone franche urbane (nel limite di 50 mln annui)

 

 

 

 

 

CIPE 26 giugno 2009, n. 36 – Situazioni di crisi stabilimenti FIAT di Pomigliano d’Arco e Termini Imerese

-300,0

 

 

 

 

CIPE 31 luglio 2009, n. 67 – Contributo Fondazione RI.MED per ricerca biotecnologica e biomedica

-220,0

 

 

 

 

CIPE 31 luglio 2009, n. 68 – Ricostruzione zone terremotate del Molise e Foggia

-60

 

 

 

 

CIPE 31 luglio 2009, n. 69 - Igiene ambientale a Palermo

-150,0

-70,0

-40,0

-40,0

 

CIPE 6 novembre 2009, n. 86 - realizzazione della rete TETRA in Sardegna (Programma Interpolizie del Ministero dell’Interno) (quota complessiva 150 mln)

non ancora pubblicata in G.U.

-70

 

 

 

 

Legge n. 191/2009 (Finanziaria 2010), art. 2, co. 129: copertura oneri

-120,0

 

-120,0

 

 

D.L. n. 195/2009, art. 18 - copertura parziale oneri affitto del termovalorizzatore di Acerra

-90,3

 

-60,3

-30,0

 

Totale utilizzi

6.915,3

 

 

 

 

 

c) Il Fondo sociale per l’occupazione e formazione

(quota finanziata a valere sulle risorse FAS)

 

IlFondo sociale per l’occupazione e la formazione è istituito dall’articolo 18 del D.L. n. 185/2008 nello stato di previsione del Ministero del lavoro.

 

In tale Fondo confluiscono anche le risorse del Fondo per l'occupazione nonché le risorse comunque destinate al finanziamento degli ammortizzatori sociali concessi in deroga alla normativa vigente e quelle destinate in via ordinaria dal CIPE alla formazione.

Fermo restando quanto previsto per l’utilizzo delle risorse del Fondo per l'occupazione, le risorse FAS assegnate al Fondo sociale per occupazione e formazione sono destinate alle attività di apprendimento prioritariamente svolte in base a libere convenzioni volontariamente sottoscritte anche con università e scuole pubbliche, nonché di sostegno al reddito.

 

Per le risorse del Fondo provenienti dal Fondo per le aree sottoutilizzate resta fermo il vincolo di destinare alle regioni del Mezzogiorno l'85% delle risorse ed il restante 15% alle regioni del Centro-Nord.

 

In base all’Accordo Governo-Regioni del 12 febbraio 2009, relativo agli interventi e alle misure anticrisi di sostegno del reddito, cui è stata data attuazione con l’Intesa dell’8 aprile 2009 relativa anche allo schema di accordo in materia di Fondo sociale europeo, le risorse da desinare agli ammortizzatori sociali sono state stabilite in complessivi 5,350 miliardi di euro, di cui circa 4 miliardi provenienti dal Fondo aree sottoutilizzate e la restante quota (oltre 1,3 miliardi) autorizzati dalla legge finanziaria per il 2009 (art. 2, comma 35, legge n. 203/2008) e dall’articolo 19 del D.L. n. 185/2008.

 

Più specificamente l’Accordo del 12 febbraio 2009 ha individuato risorse per circa 8 miliardi di euro “da destinare nel biennio 2009-2010 ad azioni di sostegno al reddito e di politica attiva del lavoro (…). Tali risorse e gli interventi necessari a un loro efficace utilizzo possono utilmente vedere la convergenza di un'azione dello Stato e delle Regioni. Per quanto riguarda il primo, esso può mobilizzare risorse nazionali per 5.350 milioni di euro (di cui per circa 1.400 milioni derivanti dall'articolo 2, comma 35, della legge finanziaria 2009 e dall'art. 19 D.L. n. 185/2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 2 del 2009, relativo al sostegno al reddito e all'occupazione, e 3.950 milioni dall'art. 6-quater D.L. n. 112/2008 e dal Fondo per le aree sottoutilizzate - quota nazionale), mentre l'obiettivo per il contributo regionale è pari a 2.650 milioni di euro a valere sui programmi regionali FSE (Fondo sociale europeo)”.

 

In attuazione del citato accordo, la delibera CIPE n. 2 del 6 marzo 2009 ha assegnato al Fondo sociale per l’occupazione e la formazione 4 miliardi di euro, di cui 2,950 miliardi destinati al Centro-Nord e 1,050 miliardi al Mezzogiorno.

Tali risorse vengono riferite per 980 milioni al 2009 e per 3.020 milioni al 2010.

Nella seduta del 31 luglio 2009 il CIPE (delibera n. 70/2009) ha peraltro disposto l’anticipazione al 2009 di 500 milioni di euro dell’annualità 2010, al fine di fronteggiare il forte ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga.

(milioni di euro)


Fondo sociale per occupazione e formazione (quota FAS)
(art 18, co. 1, lett. a, D.L. 185/2008)

Totale

2009

2010

2011

2012

CIPE 6 marzo 2009, n. 2

+4.000,0

980,0

3.020,0

 

 

CIPE 31 luglio 2009 n. 70

0

+500,0

-500,0

 

 

Legge n. 191/2009, art. 2, co. 158: riduzione disponibilità

-100,0

-

-100,0

 

 

Disponibilità

+3.900,0

1.480,0

2.420,0

 

 

 

Secondo quanto riportato nella delibera n. 2/2009, l’importo di 4 miliardi proviene, per 1,2 miliardi dalle risorse recuperate ai sensi dell'articolo 6-quater del D.L. 112/2008 (cioè risorse FAS relative alla programmazione 2000-2006 assegnate alle amministrazioni centrali e regionali che alla data del 31 maggio 2008 non risultavano ancora impegnate), accertate dal CIPE nella delibera n. 1/2009, mentre i restanti 2,8 miliardi verranno recuperati a valere su risorse non utilizzate relative alla programmazione 2007-2013.

Al fine di assicurare l’immediata disponibilità delle suddette risorse per gli ammortizzatori sociali, l’articolo 7-ter, comma 20, del decreto-legge n. 5 del 2009 ha autorizzato il Fondo di rotazione per le politiche comunitarie (previsto dalla legge n. 183/1987) ad anticipare le quote di contributi comunitari e statali previste fino all’annualità 2010che rientrano nei programmi finanziati dal Fondo Sociale Europeo della programmazione 2007-2013, come previsto nella citata Intesa dell’8 aprile 2009, relativa anche allo schema di accordo in materia di Fondo sociale europeo.

 

 

Per quanto riguarda l’utilizzo delle disponibilità del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, il Fondo è gestito direttamente dal Ministero del lavoro.

 

Per quanto concerne la destinazione delle risorse si ricorda che l’articolo 1 del D.L. n. 78 del 2009 ha previsto la destinazione alle seguenti finalità:

§      20 milioni per il2009 e 150 milioni per il 2010 per i programmi di formazione per i lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali (comma 2);

§      25 milioni per il 2009 per il rifinanziamento delle proroghe a 24 mesi della cassa integrazione guadagni straordinaria per cessazione di attività (comma 5);

§      40 milioni per il 2009 e 80 milioni per il 2010 per il trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarietà (comma 6).

 

Inoltre il comma 8-ter del medesimo articolo 1 prevede che la dotazione del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione possa essere incrementata di 100 milioni nel 2009, a valere sulle risorse relative all’istituto sperimentale di tutela del reddito per i lavoratori a progetto previsto dall’articolo 19, comma 2-bis, del D.L. n. 185/2008.


 



[1]    La legge finanziaria dell’anno successivo(legge n. 244/2007) ha confermato l’importo complessivo delle risorse aggiuntive del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), stanziato dalla legge finanziaria 2007 per il periodo di programmazione 2007-2013, rimodulando, tuttavia, tale importo tra le varie annualità 2008-2015. In particolare, gli importi annuali sono stati fissati in 1.100 milioni per il 2008, 4.400 milioni per il 2009, 9.166 milioni per il 2010, 9.500 milioni per il 2011, 11.000 milioni per il 2012, 11.000 milioni per il 2013, 9.400 milioni per il 2014 e 8.713 milioni per il 2015.

[2]    La delibera n. 51 è stata registrata dalla Corte dei conti in data 21 dicembre 2009.

[3]    Nel Quadro di dettaglio allegato alla delibera sono elencati tutti gli interventi previsti dalla legge obiettivo (legge n. 443/2001), sia quelli finanziati a valere sulle risorse della legge obiettivo sia quelli finanziati con le risorse del FAS, nonché quelli finanziati da Ferrovie dello Stato o da privati) con indicazione delle relative quote di finanziamento.

      Per gli interventi finanziati con le risorse FAS, è inoltre data indicazione della destinazione territoriale delle risorse (Centro-nord/Sud).

[4]    Ciò ha comportato che, rispetto al Quadro esposto nella Tabella 11 contenuta nel DPEF il Quadro di dettaglio allegato alla delibera n. 51 espone un Piano di interventi a valere sul Fondo infrastrutture per un importo di 7.121 milioni di euro, inferiore di 475 milioni di euro. In conseguenza di tale riduzione, alcuni importi indicati nella Tabella 11 del DPEF sono stati rideterminati. Le maggiori riduzioni hanno riguardato i seguenti interventi:

-        alta velocità Milano-Verona (-144 milioni.);

-        adeguamento rete ferroviaria meridionale, partecipazione FS e interventi Ponte sullo stretto (-316 milioni).

Ulteriori voci che presentano scostamenti, di ridotto ammontare, rispetto alla Tabella 11 del DPEF sono quelle relative al completamento Salerno-RC macrolotto 3, alla metro di Bologna, all’emergenza Abruzzo e ad opere minori.

[5]    La rimodulazione riguarda le seguenti voci:

-          Completamento Salerno-RC macrolotto 3 (+2 milioni di euro);

-          Emergenza Abruzzo (+8,5 milioni di euro);

-          Opere minori (-10,5 milioni di euro).

[6]    Va segnalato che nel Piano non viene considerato l’intervento previsto ai sensi della legge 18 giugno 2009, n. 69, che, all’articolo 1, pone a carico delle risorse del FAS il finanziamento del programma di interventi infrastrutturali nelle aree sottoutilizzate per l’adeguamento delle reti di comunicazione elettronica pubbliche e private all’evoluzione tecnologica e alla fornitura dei servizi avanzati di informazione e di comunicazione del Paese (banda larga), fissato nel limite massimo di 800 milioni per il periodo 2007-2013.

[7]    Come emerge dal sito del Cipe:  http://www.cipecomitato.it/storico_sedute/160/esito.pdf

[8]    L’articolo 7 del D.L. n. 195 prevede che entro il 31 dicembre 2011 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sia trasferita la proprietà del termovalorizzatore di Acerra alla regione Campania, previa intesa con la Regione stessa, o ad altro ente pubblico anche non territoriale, ovvero alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della protezione civile - o a soggetto privato. In caso di trasferimento ad uno dei suddetti soggetti pubblici, le risorse necessarie sono individuate con apposito provvedimento normativo anche a valere sulle risorse del Fondo aree sottoutilizzate, per la quota nazionale o regionale. A decorrere dal 1° gennaio 2010, nelle more del trasferimento della proprietà, è autorizzata la stipulare di un contratto di affitto dell'impianto stesso, per una durata fino a quindici anni.

[9]    Va segnalato che nel bilancio per il 2010, il capitolo 2836 del Ministero dell’economia intestato al Fondo strategico, su cui sono iscritte le risorse di cui all’art. 22-ter del D.L. n. 78/2009, non presenta alcuna disponibilità finanziaria in quanto le risorse per il 2010 (120 milioni) sono state utilizzate a copertura di oneri recati dalla legge finanziaria per il 2010 (legge n. 191/2009, art. 2, co. 129).

[10]   Si ricorda che la legge finanziaria 2010(legge n. 191 del 2009), all'articolo 2, comma 240, ha stanziato, per il finanziamento degli interventi di risanamento ambientale, l’importo complessivo di 1.000 milioni di euro, di cui 900 milioni a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture e 100 milioni a valere sulle disponibilità del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale, sulla base di quanto già deliberato dal CIPE nella seduta del 6 novembre.