Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento attività produttive
Titolo: Promozione all'estero e internazionalizzazione delle imprese italiane
Serie: Documentazione e ricerche    Numero: 339
Data: 04/04/2012

 

Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

Documentazione e ricerche

Promozione all’estero e internazionalizzazione delle imprese italiane

 

 

 

 

 

 

 

n. 339

 

 

 

4 aprile 2012

 


Servizio responsabile:

Servizio Studi – Dipartimento Attività produttive

( 066760-9574 – *st_attprod@camera.it

 

 

 

 

 

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File: AP0249.doc

 


INDICE

Schede di lettura

§      Ministero dello sviluppo economico, direzione generale del commercio con l’estero.......................................................................................................... 2

§      ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane............................................................................................ 2

-       L’agenzia......................................................................................................... 2

-       La riforma....................................................................................................... 3

§      Enti per l'internazionalizzazione

-       Sace............................................................................................................... 6

-       Simest............................................................................................................ 7

-       Finest.............................................................................................................. 7

-       Invitalia............................................................................................................ 8

-       Internazionalizzazione in agricoltura – Buonitalia S.p.A................................. 8

§      Dati sull’internazionalizzazione

-       Commercio estero......................................................................................... 9

-       Commercio estero extra UE.......................................................................... 9

-       Esportazioni regioni italiane.......................................................................... 10

 

 


Schede di lettura

 


Ministero dello sviluppo economico, direzione generale del commercio con l’estero

Obiettivo del Ministero dello Sviluppo economico, attraverso la Direzione generale per le politiche di Internazionalizzazione e la promozione degli scambi, è quello di accrescere il grado di internazionalizzazione delle aziende, mettendo in campo strumenti di carattere promozionale e finanziario per accompagnare la proiezione sui mercati internazionali.

Le azioni sono rivolte a:

§      strategie promozionali di sostegno al made in Italy. Gestione del Fondo per la promozione straordinaria e la tutela del Made in Italy (istituito con Legge n. 350/2003 – Legge Finanziaria 2004);

§      potenziamento degli strumenti agevolativi esistenti;

§      coordinamento dei soggetti pubblici e degli altri attori che intervengono nel campo dell’internazionalizzazione. Facilitazione dei processi di internazionalizzazione;

§      indirizzo e vigilanza sulle attività della SIMEST SpA (Società Italiana per le Imprese all’Estero) e coordinamento degli strumenti di sostegno all’internazionalizzazione la cui gestione è affidata alla SIMEST.

 

ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane

L’agenzia[1]

L'ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - attualmente in gestione transitoria - è stata istituita dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214[2] come ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, sottoposto ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministero dello Sviluppo economico, che li esercita sentiti, per le materie di rispettiva competenza, il Ministero degli affari esteri ed il Ministero dell'Economia e delle finanze. L'Agenzia ha il compito di sviluppare, agevolare e promuovere i rapporti economici e commerciali italiani con l'estero, con particolare attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese, dei loro consorzi e raggruppamenti. L'Agenzia svolge le attività utili al perseguimento dei compiti ad essa affidati e, in particolare, offre servizi di informazione, assistenza e consulenza alle imprese italiane che operano nel commercio internazionale e promuove la cooperazione nei settori industriale, agricolo e agro-alimentare, della distribuzione e del terziario, al fine di incrementare la presenza delle imprese italiane sui mercati internazionali. Nello svolgimento delle proprie attività, l'Agenzia opera in stretto raccordo con le regioni, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le organizzazioni imprenditoriali e gli altri soggetti pubblici e privati interessati, ai sensi di linee guida e di indirizzo strategico in materia di promozione ed internazionalizzazione delle imprese che verranno assunte da una Cabina di regia istituzionale.

L’agenzia inoltre ha realizzato un sito specifico “Italtrade[3] rivolto alle aziende straniere interessate a investire in Italia o a collaborare con aziende italiane e che di fatto si configura come un importante strumento e un’opportunità per le PMI per trovare partner commerciali o produttivi in altri paesi.

L’agenzia ha la propria sede centrale in Roma, dispone di una rete composta da uffici regionali e da 93 Uffici nel mondo e rientra tra le "Amministrazioni Centrali" dell'elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato individuate ai sensi dell'articolo 1, comma 3 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 (Legge di contabilità e di finanza pubblica)[4]

La riforma[5]

L’Agenzia, nel corso del 2011 è stata oggetto di diversi interventi normativi che hanno mirato ad un riordino dell’Istituto non solo come nuovo soggetto giuridico, ma anche con riguardo al passaggio di alcune funzioni e delle risorse del soppresso ICE al Ministero dello Sviluppo economico e al Ministero degli Affari esteri, per le parti di rispettiva competenza.

 

L’Agenzia è disciplinata dall’articolo 14, commi da 17 a 26-decies del D.L. 98/2011 convertito con modificazioni dalla L. 111/2011 e da successive modifiche, mentre l’articolo 22, commi 7-9 del D.L. 201/2011, convertito con modificazioni dalla L. 214/2011 disciplina la fase transitoria del passaggio dall’ICE all’Agenzia.

 

Analizzando la disciplina più in particolare, viene soppresso l’Istituto nazionale del commercio estero e si abroga la legge 25 marzo 1997, n. 68 che disciplinava l’istituto nazionale per il commercio con l’estero.

Viene istituito l’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, dotata di personalità giuridica di diritto pubblico, e sottoposta ai poteri di indirizzo e vigilanza del Ministero dello Sviluppo economico, che li esercita , per le materie di rispettiva competenza, d’intesa con il Ministero degli Affari esteri, sentito il Ministero dell’Economia e delle finanze.

I poteri di indirizzo in materia di promozione e internazionalizzazione delle imprese italiane sono attribuiti al Ministro dello sviluppo economico e a quello degli affari esteri. Viene demandata, inoltre, la formulazione delle linee guida e di indirizzo strategico in detta materia, anche per quanto riguarda la programmazione delle risorse, ad una Cabina di regia, da costituirsi senza nuovi o maggiori oneri. Questo organo è copresieduto dai Ministri degli affari esteri e dello sviluppo economico, ed è composto dal Ministro dell'economia e delle finanze, o da persona dallo stesso designata, dal Presidente della Conferenza delle regioni e dai Presidenti, rispettivamente, di Unioncamere, della Confederazione generale dell'industria italiana, di Rete Imprese Italia e della Associazione bancaria italiana.

Le funzioni già attribuite all'ICE dalla normativa vigente e le risorse di personale, finanziarie e strumentali, sono trasferiti al Ministero dello sviluppo economico, che deve riorganizzarsi entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, ai sensi dell'articolo 4 del D.Lgs. n. 300/1999, e all’Agenzia appena istituita. Le risorse già destinate all'ICE per il finanziamento dell'attività di promozione e di sviluppo degli scambi commerciali con l'estero, sono trasferite in un apposito Fondo per la promozione degli scambi e l'internazionalizzazione delle imprese, da istituire nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. A decorrere dal 2012, la dotazione di questo Fondo è determinata dalla legge di stabilità ed è destinata all’erogazione all’Agenzia di un contributo annuale per il finanziamento delle attività di promozione all’estero e di internazionalizzazione delle imprese italiane.

L’Agenzia svolge i seguenti compiti: sviluppo dell’internazionalizzazione delle imprese italiane; commercializzazione dei beni e dei servizi italiani nei mercati internazionali; promozione dell'immagine del prodotto italiano nel mondo. Essa opera in stretto raccordo con le regioni, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le organizzazioni imprenditoriali e gli altri soggetti pubblici e privati interessati.

Sono organi dell’Agenzia: il presidente, nominato, al proprio interno, dal consiglio di amministrazione; il consiglio di amministrazione, costituito da cinque membri, di cui uno con funzioni di presidente, nominati con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dello Sviluppo economico; il collegio dei revisori dei conti, composto di tre membri ed un membro supplente, con funzioni di controllo di regolarità amministrativo-contabile e di verifica sulla regolarità della gestione dell'Agenzia, designati dai Ministeri dello Sviluppo economico, degli Affari esteri e dell’Economia e delle finanze, che nomina anche il supplente. All’Agenzia si applica il D.Lgs. n. 123/2011, in materia di controlli di regolarità amministrativa e contabile. È esclusa l’applicabilità della disciplina della revisione legale di cui al D.Lgs. n. 39/2010.

Il direttore generale, nominato per un periodo di quattro anni, rinnovabili per una sola volta, svolge le seguenti funzioni: direzione; coordinamento e controllo; formulazione di proposte al consiglio di amministrazione; attuazione di programmi e deliberazioni da questo approvati; adempimenti di carattere tecnico-amministrativo. Il direttore generale è nominato per un periodo di quattro anni, rinnovabili per una sola volta. Al direttore generale non si applica il comma 8 dell'articolo 19 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, relativo all'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, che prevede che gli incarichi di funzione dirigenziale cessino decorsi novanta giorni dal voto sulla fiducia al Governo.

L’Agenzia opera all’estero nell’ambito delle Rappresentanze diplomatiche e consolari con modalità stabilite con apposita convenzione stipulata tra l’Agenzia, il Ministero degli Affari esteri ed il Ministero dello Sviluppo economico. Il personale dell’Agenzia all’estero può essere accreditato, previo nulla osta del Ministero degli Affari esteri, in conformità alla normativa internazionale.

In aggiunta ai contributi già citati, l’Agenzia ha le seguenti entrate:

a)  eventuali assegnazioni per la realizzazione di progetti finanziati parzialmente o integralmente dall'Unione europea;

b)  corrispettivi per servizi prestati agli operatori pubblici o privati e compartecipazioni di terzi alle iniziative promozionali;

c)  utili delle società eventualmente costituite o partecipate;

d)  altri proventi patrimoniali e di gestione.

Entro sei mesi dalla costituzione, l’Agenzia, sulla base delle linee guida e di indirizzo strategico adottate dalla Cabina di regia e fatte proprie dal Ministero dello Sviluppo economico, d’intesa con il Ministero degli affari esteri per quanto di competenza, sentito il Ministero dell’economia e delle finanze, provvede a:

a)  riorganizzare gli uffici presso le rappresentanze diplomatiche e consolari, mantenendo in Italia soltanto gli uffici di Roma e Milano;

b)  rideterminare le modalità di svolgimento delle attività di promozione fieristica;

c)  concentrare le attività di promozione sui settori strategici e sull’assistenza alle piccole e medie imprese.

L'Agenzia si avvale del patrocinio dell'Avvocatura dello Stato, mentre la Corte dei Conti esercita il controllo sulla sua gestione finanziaria.

 

L’articolo 22 del d.l. 201/2011. attribuisce ad uno o più decreti del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro degli Affari esteri l’individuazione delle iniziative di promozione e internazionalizzazione da realizzare, in attesa della piena operatività dell’Agenzia. Sono quindi definiti i poteri del dirigente delegato, e precisamente i poteri attribuiti al consiglio di amministrazione e al direttore generale del soppresso ICE, necessari per la realizzazione delle iniziative citate. Tale funzionario stipula, inoltre, i contratti e autorizza i pagamenti e può delegare ai titolari degli uffici del soppresso istituto la stipula dei contratti e l’autorizzazione dei pagamenti. Si prevede, infine, la temporanea operatività del personale in servizio presso gli uffici all’estero dell’ICE e la prosecuzione del controllo sulla sua gestione da parte del collegio dei revisori dell’Istituto stesso.

Enti per l'internazionalizzazione[6]

L'espansione sui mercati esteri presenta spesso, per le PMI, notevoli difficoltà, nonostante le potenzialità esistenti per prodotti di qualità del Made in Italy. Sono tuttavia presenti alcuni enti e istituzioni che possono offrire un valido sostegno, in molteplici settori che vanno dal commercio all’apertura di nuovi impianti, alle necessarie coperture assicurative, alle imprese che vogliono iniziare, o espandere la propria attività in un paese estero.

 

Sace

La Sace Spa, fondata a Roma degli anni ’70 come ente pubblico facente capo al Ministero delle Finanze e recentemente trasformata in società per azioni con capitale interamente detenuto dallo stesso ministero, è uno dei principali protagonisti della gestione del credito in Italia. Il Gruppo offre coperture in ben 181 paesi con oltre € 49 miliardi di operazioni commerciali e finanziamenti assicurati in tutto il mondo. Attraverso una gamma completa di prodotti per l’assicurazione, il finanziamento e la gestione dei crediti, il Gruppo SACE garantisce la certezza di flussi di cassa più stabili, trasformando i rischi di insolvenza dei partner in opportunità di sviluppo. Oltre all’assicurazione del credito, SACE offre soluzioni integrate di credit management quali la protezione degli investimenti, le cauzioni e le garanzie finanziarie per operazioni commerciali, finanziarie e di project & structured finance.

 

Simest

§      Simest è la finanziaria di sviluppo e promozione delle imprese italiane all'estero è stata istituita come società per azioni con la legge n. 100 del 24 aprile 1990. È controllata dal Governo Italiano che detiene il 76% del pacchetto azionario, ed è partecipata da banche, associazioni imprenditoriali e di categoria è stata creata per promuovere il processo di internazionalizzazione delle imprese italiane ed assistere gli imprenditori nelle loro attività all’estero e, pertanto, per gli investimenti all’estero:

-       sottoscrive fino al 49% del capitale delle società estere partecipate da imprese italiane;

-       agevola il finanziamento di quote sottoscritte dal partner italiano in società o imprese all’estero;

-       gestisce fondi di Venture Capital.

Per gli scambi commerciali:

-       agevola crediti all’esportazione

Fornisce, inoltre, servizi di assistenza e consulenza per tutte le fasi dell’avvio e della realizzazione di investimenti all’estero. è membro dell’INTERACT-EDFI, l’associazione europea delle finanziarie di sviluppo, ed è in grado di attivare una fitta rete di relazioni e informazioni in Italia, nel mondo e presso le istituzioni internazionali (in particolare, con l’UE), da mettere a disposizione delle imprese italiane per le loro attività all’estero.

 

Finest

Finest è la finanziaria per gli imprenditori del Nord Est, nata nel 1991 con legge dello Stato (n. 19/1991) al fine di agevolare lo sviluppo delle attività economiche e della cooperazione internazionale nel territorio.

Promuove la cooperazione economica con i Paesi dell’Europa contro-orientale e balcanica, la Russia e la comunità degli Stati Indipendenti, il Nord Asia e i territori baltici e caucasici, fornendo alle aziende gli strumenti finanziari per l’internazionalizzazione in questi Paesi. E' una società per azioni partecipata da Friulia S.p.A., società finanziaria della Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Regione Veneto, dalla Provincia Autonoma di Trento, dalla Simest e da alcune banche del territorio, ed è referente del Ministero per lo Sviluppo economico. Finest entra nel capitale sociale delle aziende che si orientano verso l’internazionalizzazione, in qualunque settore produttivo, partecipando ai loro progetti e coniugando le esigenze dello sviluppo locale con l’apertura al mercato globale.

 

Invitalia

Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, agisce su mandato del Governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo. I suoi obiettivi prioritari sono: favorire l'attrazione di investimenti esteri, sostenere l'innovazionee lacrescitadelsistema produttivo, valorizzare lepotenzialità dei territori.

 

Internazionalizzazione in agricoltura – Buonitalia S.p.A.

La società per azioni Buonitalia ha per oggetto la promozione e la valorizzazione della produzione agroalimentare italiana. Creata nel luglio 2003, ha avuto come soci il Dicastero agricolo, l’Ice (Istituto per il Commercio Estero), ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) e Unioncamere (Unione Italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura). I suoi interlocutori operativi primari sono i ministeri degli Affari esteri e dello Sviluppo economico e le regioni, ma al MIPAAF, in quanto depositario delle funzioni di indirizzo politico amministrativo, è in ogni caso riservata la valutazione e approvazione delle iniziative e dei programmi societari.

Le finalità operative sono così individuate dall’articolo 17 del D.lgs. n. 99/2004:

§      promuovere, valorizzare e diffondere nel mondo la conoscenza del patrimonio agricolo ed agroalimentare italiano, attraverso la creazione di un sistema che permetta di coordinare le diverse attività promozionali;

§      erogare servizi alle imprese del settore agroalimentare per favorire l'internazionalizzazione dei prodotti italiani;

Il raggio d’attività di Buonitalia è stato ulteriormente definito dall’articolo 10, comma 10, del D.L. n. 35/2005, che ha attribuito al Ministero agricolo il compito di promuovere, facendo ricorso proprio a Buonitalia, un programma di azioni destinate a migliorare l’accesso ai mercati internazionali, in particolare a quelli extracomunitari. Le norme disponevano anche che modalità e procedure attuative fossero stabilite entro 60 giorni con un decreto interministeriale.

Va infine segnalato che la società Buonitalia avrebbe dovuto essere incorporata, entro il 30 giugno 2008, nella società ISA a norma dell’art. 28, comma 1-bis del D.L. n. 248/07. A seguito dell’incorporazione, ISA SpA (finanziaria per il settore agricolo, agro-industriale e agro-alimentare) era tenuta a modificare le proprie norme statutarie in modo che negli scopi sociali venissero incluse le attività di pertinenza della incorporata. Allo scioglimento della società ed al trasferimento delle sue funzione ad ISA sono dirette le due proposte C. 4867 e C. 4939 all’esame delle XIII Commissione Agricoltura.

Dati sull’internazionalizzazione

Commercio estero[7]

A gennaio 2012 si registra una diminuzione congiunturale delle esportazioni, di pari intensità per i mercati UE ed extra UE (-2,5%). Il calo congiunturale dell’export si osserva per tutti i principali raggruppamenti di beni, più sostenuto per i beni strumentali (-5,0%), ad eccezione di quelli energetici (+28,6%). 

Il disavanzo della bilancia commerciale a gennaio è di 4,4 miliardi di euro, in miglioramento rispetto allo scorso anno. Il saldo non energetico è pari a +1,8 miliardi.

A gennaio la crescita dell’export è trainata dalle vendite di prodotti in metallo verso la Svizzera, di prodotti petroliferi raffinati e mezzi di trasporto verso i Paesi Opec e di macchinari e apparecchi verso Stati Uniti e Germania.

La diminuzione delle esportazioni è spiegata in misura maggiore dal calo delle vendite di beni strumentali (-5,0%) e di beni di consumo non durevoli (-4,8%).  Risultano in calo anche le esportazioni di prodotti intermedi (-2,2%) e di beni di consumo durevoli (-4,5%). Sono in controtendenza, invece, le esportazioni di prodotti energetici (+28,6%). Nel mese di gennaio 2012 l’aumento tendenziale delle esportazioni ha riguardato principalmente prodotti petroliferi raffinati (+25,4%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+21,4%), metalli di base e prodotti in metallo (+17,7%), articoli in pelle e simili (escluso abbigliamento) (+7,4%). Risultano in calo le vendite all’estero di prodotti dell’agricoltura (-11,4%), di apparecchi elettrici (-8,1%) e di mezzi di trasporto (escluso autoveicoli) (-6,5%)

A gennaio la bilancia commerciale è attiva con Francia, Svizzera, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti (Figura 6). I principali saldi negativi riguardano paesi Opec, Cina, Russia, Paesi Bassi e Germania.

 

Commercio estero extra UE[8]

A febbraio 2012, rispetto al mese precedente, si rileva un incremento delle esportazioni dello 0,5%, L’aumento congiunturale dell’export è diffuso a tutti i principali raggruppamenti di beni esclusa l’energia, ed è più sostenuto per i beni di consumo durevoli (+6,7%) e non durevoli (+3,6%).

Nell’ultimo trimestre la crescita congiunturale delle esportazioni (+2,2%) interessa tutti i principali raggruppamenti, in particolare l’energia (+18,1%) e, in misura molto meno intensa, i beni di consumo (+2,0%).

I mercati più dinamici all’export sono: Svizzera (+35,7%), Giappone (+22,1%), Stati Uniti (+21,5%), EDA[9] (+17,6%) e ASEAN[10] (+16,5%). Le vendite di beni verso la Cina, invece, sono in flessione (-4,8%).

L’aumento congiunturale dell’export (+0,5%) è diffuso a tutti i principali raggruppamenti di beni, esclusa l’energia (-26,5%). In particolare, la crescita congiunturale delle vendite all’estero è più sostenuta per i beni di consumo durevoli (+6,7%) e non durevoli (+3,6%).

A febbraio 2012 si registrano saldi commerciali negativi particolarmente consistenti nei confronti dei paesi OPEC (-1.891 milioni), della Cina (-1.478 milioni) e della Russia (-908 milioni). I saldi positivi più ampi si rilevano nei confronti della Svizzera (1.015 milioni), degli Stati Uniti (838 milioni) e dei paesi EDA (549 milioni).

 

Esportazioni regioni italiane[11]

Nel quarto trimestre del 2011 si rileva una crescita congiunturale delle esportazioni per la ripartizione del Centro (+2,7%) e una diminuzione delle esportazioni per le regioni nord-occidentali (-0,2%), nord-orientali (-0,9%) e per quelle meridionali e insulari (-3,3%).

Complessivamente, nel 2011 la crescita dell’export nazionale rispetto al 2010 risulta sostenuta (+11,4%) e coinvolge tutte le ripartizioni. Superiore a quello medio è l’aumento per l’Italia centrale (+13%), mentre per le altre aree si registrano tassi di crescita compresi tra il 9,6% nel Mezzogiorno e l’11,2% nel Nord-Ovest.

Tra le regioni che forniscono il maggior contributo alla crescita delle esportazioni nazionali nel 2011 si segnalano l’Emilia-Romagna (+13,1%), la Toscana (+13,7%) e il Lazio (+13,8%). Elevati incrementi si rilevano anche per Sicilia, Puglia, Liguria e Abruzzo.

Sui mercati extra Ue forti aumenti delle vendite si registrano per Calabria, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Puglia. Per l’area Ue gli incrementi di minore intensità riguardano in particolare Liguria, Sicilia, Campania, Molise e Marche.

Il più ampio contributo alla crescita delle esportazioni nazionali è fornito dalle vendite della Lombardia in Germania. Rilevante è anche il ruolo delle vendite di Toscana, Lombardia e Piemonte verso la Svizzera.

Riduzioni significative delle vendite all’estero si registrano per il Friuli-Venezia Giulia nel Regno Unito e in Turchia, per la Liguria nel Regno Unito e per la Sardegna nei Paesi Opec e in Spagna.

Si segnalano come particolarmente dinamiche le vendite sui mercati esteri di metalli e prodotti in metallo dalla Lombardia e dalla Toscana, di macchinari e apparecchi dall’Emilia-Romagna, dalla Lombardia e dal Veneto e di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia.

Una flessione delle esportazioni si registra per i mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli) dal Veneto, dal Friuli-Venezia Giulia e dalla Sicilia e per il gas naturale dalla Lombardia.

Tra le province con il più alto contributo alla crescita, sono Lodi, Arezzo, Alessandria, Piacenza e Genova a far registrare i maggiori incrementi delle esportazioni nel corso del 2011.

 

 


 

 



[1]     http://www.ice.gov.it/corporate/chiSiamo.htm.

[2]     Legge di conversione del  D.L. 6 dicembre 2011, n.201.

[3]     http://www.italtrade.com/.

[4]     L'elenco - recato dal Comunicato ISTAT 24 luglio 2010, pubblicato nella Gazzetta. Ufficiale 24 luglio 2010, n. 171 - è compilato sulla base di norme classificatorie e definitorie proprie del sistema statistico nazionale e comunitario e comprende le unità istituzionali per le quali sia stato accertato il possesso dei requisiti richiesti dal Regolamento UE n. 2223/96, SEC95 - Sistema Europeo dei Conti.

[5]     Documentazione per l’esame dei progetti di legge “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici  D.L. 201/2011 – A.C. 4829-A. Schede di lettura (Articoli 1-24)

      http://xvi.intra.camera.it/Camera/view/doc_viewer_full?url=http%3A//xvi.intra.camera.it/701%3Fleg%3D16%26file%3DD11201BS1&back_to=http%3A//xvi.intra.camera.it/126%3FPDL%3D4829%26leg%3D16%26tab%3D6.

[6]     http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php?option=com_content&view=article&andor=AND
&idarea2=0&sectionid=2&idmenu=966&andorcat=AND&viewType=0&idarea3=0&partebassaType=0&MvediT=1&showMenu=1&showCat=1&idarea1=684&idarea4=0&idareaCalendario1=0&showArchiveNewsBotton=0&id=2011714%20&directionidUser=0

[7]     http://www.istat.it/it/archivio/57081.

[8]     http://www.istat.it/it/archivio/57624.

[9]     Vengono definiti "Paesi Eda" i paesi asiatici, diversi dalla Cina e dal Giappone,  fortemente industrializzzati e contraddistinti da un'economia dinamica e in forte ascesa. Si tratta precisamente di Singapore, Corea del Nord, Taiwan, Hong Kong, Malesia e Tailandia.

[10]    Associazione delle Nazioni dell'Asia Sud-Orientale), un'organizzazione politica, economica e culturale di nazioni situate nel Sud-est asiatico.

[11]    http://www.istat.it/it/archivio/56770.