Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Biblioteca |
Titolo: | Rassegna parlamentare di politica internazionale 2/2007. L'attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti in materia di politica estera, difesa e sicurezza |
Serie: | Rassegna parlamentare di politica internazionale Numero: 2 Progressivo: 2007 |
Data: | 30/11/2007 |
Camera dei deputati - Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera
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RASSEGNA PARLAMENTARE DI POLITICA INTERNAZIONALE
Novembre 2007, N. 2 |
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L’attività
parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti
in materia di politica estera, difesa e sicurezza
Francia
Il 21 novembre 2007 si è svolta, presso la Commissione della difesa nazionale e delle forze armate dell’Assemblea nazionale - riunita in seduta congiunta con la Delegazione dell’Assemblea per l’Unione europea - l’audizione di Nick Witney, ex direttore dell’Agenzia europea della difesa (istituita nel 2004), sulle prospettive dell’Europa della difesa. (http://www.assemblee-nationale.fr/13/cr-cdef/07-08/c0708015.asp#P2_69). Witney, in qualità di primo direttore dell’Agenzia, al quale è successo il 1° ottobre 2007 Alexander Weis, ha tratto un bilancio della sua missione al vertice di questo organo europeo, istituito con l’obiettivo di creare le capacità di difesa necessarie al XXI secolo e incoraggiare una migliore condivisione dei mezzi e delle risorse in materia di difesa tra gli Stati membri dell’UE. Witney ha evidenziato la preparazione, da parte dell’Agenzia, di due documenti importanti: “An initial long-term vision for European Defence Capability and Capacity Needs” e “le Plan d’action européeen sur les capacités”. Il primo è un documento che dovrà servire di base ai Paesi dell’UE nei lavori di definizione delle loro capacità militari nell’ambito della PESD. Il secondo rappresenta un piano d’azione che prevede di coordinare lo sviluppo delle forze armate degli Stati membri dell’UE, in modo da migliorare le loro capacità militari e lo sviluppo delle capacità europee di gestione delle crisi.
Witney ha quindi indicato alcuni risultati più tangibili raggiunti dall’Agenzia: l’incoraggiamento alla realizzazione di un mercato dell’equipaggiamento della difesa più europeo e la creazione di un fondo specializzato per progetti comuni in materia di ricerca e tecnologia nel settore della difesa. In conclusione, Witney ha sottolineato che l’Agenzia attende con grande impazienza la futura presidenza francese dell’UE (nel secondo semestre del 2008) e che le nuove idee del Presidente Sarkozy in materia di rilancio della PESD o sulla possibilità di un ravvicinamento alla NATO, costituiscono elementi di dinamicità che possono permettere di avanzare nel processo di rafforzamento dell’Europa della difesa.
Germania
Il tema relativo alle missioni internazionali è stato
affrontato dal Bundestag anche nelle
due ultime settimane di seduta. Nel dibattito iniziale (http://dip.bundestag.de/btp/16/16123.pdf)
dell’8 novembre 2007 sulla partecipazione della Germania
all’operazione antiterrorismo in Afghanistan
(Operation
Enduring Freedom - OEF) sono
intervenuti sia il Ministro degli esteri (Steinmeier) sia il Ministro della
difesa (Jung). Quest’ultimo ha specificato i compiti dei militari tedeschi
impegnati contemporaneamente su due fronti: da una parte in territorio afgano,
in cooperazione con le altre forze della coalizione,
dall’altra nel tratto di mare antistante il Corno d'Africa e nell'area del Mediterraneo con lo scopo di
garantire la sicurezza sui mari e di intercettare possibili spostamenti ed
eventuali ritirate dei terroristi. Il numero massimo di soldati tedeschi che
potranno essere impegnati viene ridotto da
Nella stessa seduta il Bundestag ha approvato anche la partecipazione a due missioni di pace in Sudan. La mozione (stampato n. 6940) che riguarda la prosecuzione della missione UNMIS nel Sudan meridionale con l’invio di 75 soldati fino ad agosto 2008, ad un costo complessivo di 1,2 milioni di euro, ha ottenuto un’amplissima maggioranza (518 voti favorevoli, 40 voti contrari e 14 astensioni). L’impegno militare tedesco rappresenta un valido contributo agli sforzi del governo locale tesi al consolidamento della pace nel sud del paese, soprattutto nell’ottica dei preparativi per le elezioni previste nel 2009.
Il Bundestag ha inoltre autorizzato (stampato n. 6941) una spesa di circa due milioni di euro per l’invio di 250 soldati nel Darfur per partecipare alla missione di pace congiunta Nazioni Unite-Unione Africana (UNAMID) che avrà presumibilmente inizio il 1° gennaio 2008. I militari tedeschi avranno in particolare il compito di garantire i trasporti aerei nel territorio del Darfur, nonché quello di fornire assistenza per l’equipaggiamento tecnico e la formazione delle truppe impegnate nella missione.
Stati Uniti
Il 14 e 15 novembre 2007 si sono tenute, presso le Commissioni per gli Affari esteri della Camera dei Rappresentanti e del Senato, audizioni sulla cosiddetta “Iniziativa Merida”, dal nome della città messicana in cui si è svolto, nel marzo 2007, un summit tra il Presidente americano George W. Bush ed il Presidente messicano Felipe Calderon, riguardante l’espansione della cooperazione bilaterale USA-Messico e regionale, finalizzata a contrastare il traffico di droga e le organizzazioni criminali internazionali. A seguito di tale iniziativa, lo scorso 22 ottobre i due presidenti hanno rilasciato una dichiarazione congiunta contenente i punti strategici dell’operazione, al termine della quale il Presidente Bush formulava al Congresso la richiesta di approvazione di uno stanziamento di 550 milioni di dollari per l’anno 2008, a sostegno del piano (500 destinati al Messico e 50 al resto del Centroamerica), con previsione di una spesa complessiva triennale di 1.400 milioni di dollari (http://www.state.gov/r/pa/prs/ps/2007/oct/93817.htm).
Il Presidente della Commissione Affari esteri della Camera dei Rappresentanti, il democratico Tom Lantos, pur riconoscendo la necessità di un rafforzamento della cooperazione bilaterale con il Messico, ha messo in dubbio l’efficacia di un intervento centrato, a suo avviso, soprattutto sul controllo dei confini da parte delle forze di sicurezza invece che su un più lungimirante sviluppo economico equilibrato della regione. Ha infine espresso perplessità sui consistenti stanziamenti (208 milioni di dollari) per la fornitura di elicotteri alle forze di polizia messicane ed anche sui programmi di addestramento ad esse destinati, ricordando la loro “leggendaria corruzione”.
Di diverso tenore è stato l’intervento con il quale si è aperto il dibattito presso la Commissione per i Rapporti esteri del Senato, da parte del capogruppo repubblicano in commissione, senatore Richard G. Lugar. Costui ha infatti rimarcato sia gli sforzi fatti dall’amministrazione messicana, ad esempio in termini di stanziamenti effettuati e previsti (2.500 milioni di dollari per il prossimo anno), sia i risultati conseguiti in diversi versanti, dai sequestri record di cocaina alle confische di denaro, dalla sostituzione di numerosi alti ufficiali di polizia per reati di corruzione alla creazione di un unico database nazionale sulla criminalità legata al traffico di droga.
Alle audizioni hanno infine partecipato, in rappresentanza del Dipartimento di Stato, Thomas A. Shannon, del Bureau of Western Hemisphere Affairs e David T. Johnson, del Bureau for International Narcotics and Law Enforcement Affairs.
Stati Uniti
Il 15 novembre 2007, presso la Commissione per le Forze Armate della Camera dei Rappresentanti, la Subcommittee on Terrorism, Unconventional Threats and Capabilities ha tenuto audizioni sul tema “Comunicazioni strategiche e contrasto al sostegno ideologico al terrorismo”. Il Presidente della Sottocommissione, Adam Smith, introducendo il dibattito, ha sottolineato come la lotta ad Al-Qaeda vada combattuta anche come “una guerra di idee”, nella quale è necessario riuscire a comunicare un messaggio che fermi la diffusione dell’estremismo e l’adesione di nuovi sostenitori alla causa terrorista. Le comunicazioni strategiche devono quindi costituire un aspetto centrale della lotta al terrorismo, come lo sono state nel periodo della guerra fredda. Diverse organizzazioni governative lavorano in tale ambito, con particolare attenzione a quegli strati della popolazione maggiormente soggetti a disaffezione e malcontento, ma l’opinione di Smith è che manchi una strategia complessiva ed una conseguente campagna mediatica, mentre Al-Qaeda già utilizza in maniera aggressiva tutti i mezzi di comunicazione a disposizione, nuovi e tradizionali, per reclutare le popolazioni locali
La discussione, alla quale hanno partecipato Duncan MacInnes, in rappresentanza del Dipartimento di Stato, e Hal Pittman e Michael Doran, in rappresentanza del Dipartimento della Difesa, si è focalizzata su quattro punti:
· l’organizzazione ed il coordinamento delle comunicazioni strategiche antiterrorismo;
· il livello attuale di pianificazione di azioni congiunte;
· l’esistenza di sistemi di valutazione dei risultati conseguiti;
· i piani da adottare nei prossimi 5 anni.
XV Legislatura – Rassegna parlamentare di politica internazionale n. 2 – 30 Novembre 2007