Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Biblioteca
Titolo: Rassegna parlamentare di politica internazionale 1/2007. L'attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti in materia di politica estera, difesa e sicurezza
Serie: Rassegna parlamentare di politica internazionale    Numero: 1    Progressivo: 2007
Data: 15/11/2007
Organi della Camera: III-Affari esteri e comunitari
IV-Difesa

Camera dei deputati - Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera

 

RASSEGNA PARLAMENTARE

DI POLITICA INTERNAZIONALE

 

Novembre 2007, N. 1

      

L’attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti
in materia di politica estera, difesa e sicurezza

 


Francia 

Il 16 ottobre 2007 la Commissione Affari esteri dell’Assemblea nazionale ha esaminato il Rapporto di informazione, presentato da Roland Blum, sull’avvenire della politica estera e di sicurezza comune (PESC) e il suo finanziamento. (http://www.assemblee-nationale.fr/13/rap-info/i0291.asp#P386_69055). Il relatore, dopo aver illustrato per grandi linee il progetto di bilancio dell’Unione europea per il 2008, ha affrontato il tema della PESC sottolineando la scarsità di risorse finanziarie che le sono destinate, pari a 200 milioni di euro per anno, nonostante l’impegno assunto nel 2005 al summit di Hampton Court, su sollecitazione francese, di un aumento progressivo dei mezzi finanziari della PESC da realizzare nel periodo 2007-2013. Ha inoltre affermato la necessità di riconsiderare la posizione della PESC nell’ambito della struttura del bilancio dell’Unione e di definirne in modo puntuale le competenze, nella prospettiva dell’adozione del futuro trattato europeo. Il Rapporto indica come l’innovazione più importante del nuovo trattato sia la creazione di un Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza che dovrebbe garantire la coerenza dell’azione esterna dell’Unione. Un’attenzione particolare è poi dedicata al controllo politico della PESC con l’auspicio che siano rafforzate le competenze del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali.


Germania 

Nella seduta plenaria del 12 ottobre 2007 il Bundestag ha approvato la mozione del Governo (stampato n. 16/6460) che proroga di un anno la partecipazione tedesca alla missione internazionale ISAF (International Security Assistance Force) in Afghanistan. L’invio in missione di un contingente massimo di 3500 unità della Bundeswehr(500 soldati in più di quelli attualmente dislocati in territorio afghano) comporterà una spesa complessiva di 487 milioni di euro, 44 milioni dei quali saranno destinati all’impiego di sei aerei da ricognizione del tipo Tornado RECCE (la sigla inglese sta per reconnaissance, ricognizione) che, a partire dallo scorso aprile, hanno il compito di sorvolare il sud dell’Afghanistan e sul cui utilizzo si è pronunciato anche il Tribunale costituzionale federale respingendo il ricorso presentato dal Gruppo parlamentare della Sinistra (Die Linke). Il Governo tedesco ritiene che sia necessario proseguire l’attività di ricognizione mediante i Tornado al fine di proteggere in modo più efficace i militari dell’ISAF, i volontari internazionali impegnati in loco in progetti di assistenza e cooperazione e la stessa popolazione afghana contribuendo così al successo della missione e alla stabilizzazione del paese. Al termine di un ampio dibattito, nel corso del quale le ali estreme delle forze di opposizione hanno manifestato un atteggiamento fortemente critico nei confronti del Governo, la votazione nominale sulla mozione ha avuto come esito 454 voti favorevoli, 79 contrari e 48 astensioni. La linea di governo della Grande coalizione (CDU/SPD) ha ottenuto anche l’appoggio dei liberali (FDP) che hanno sottolineato l’importanza della missione per la difesa della libertà e della sicurezza in Europa. I Verdi hanno preferito in gran parte astenersi per non dover esprimere un voto congiunto sulla missione ISAF e sull’utilizzo dei Tornado (c.d. Tornado Mandat) così come richiesto dal Governo. È stata invece respinta la proposta di risoluzione contraria, presentata dai deputati della Sinistra, con cui si chiedeva il ritiro immediato dei Tornado e del relativo personale di bordo attualmente impiegati in Afghanistan.

 

Regno Unito

Il 6 novembre 2007 ha avuto luogo la cerimonia inaugurale della sessione parlamentare (2007-2008) ed attraverso il tradizionale discorso pronunciato dalla Regina il Governo ha reso note le linee generali del suo programma legislativo.

In materia di pubblica sicurezza è stata annunciata la presentazione di un disegno di legge la cui finalità è quella di rafforzare i poteri di polizia a fronte della minaccia del terrorismo, senza con ciò indebolire le garanzie fondamentali e le libertà civili. Raccogliendo spunti emersi nel quadro di un intenso dibattito politico-istituzionale, le nuove previsioni sono destinate a consentire l’accesso degli organi investigativi alle informazioni (anche genetiche) relative alle persone sospettate di coinvolgimento in attività terroristiche, e ad introdurre forme di controllo su di esse anche qualora non siano avviati procedimenti penali nei loro confronti. D’altra parte, è ribadita la soggezione delle attività investigative e di polizia allo scrutinio indipendente dell’autorità giurisdizionale. 

In materia di politica estera il Governo ha confermato gli impegni assunti in questo ambito dal Regno Unito e di cui si ribadiscono il carattere prioritario e la piena rispondenza all’interesse nazionale: la presenza dei contingenti militari in Afghanistan e in Iraq, la cui missione è orientata alla salvaguardia della sicurezza e della stabilità in quei Paesi e al sostegno prestato alle rispettive istituzioni statali, nel perseguimento della riconciliazione politica e della ricostruzione economica. Iniziative sono annunciate anche in relazione al processo di pace nel Medio Oriente, con misure concernenti gli aspetti economici, dello sviluppo sociale e della sicurezza dell’area, e al programma nucleare iraniano, a proposito del quale il Governo intende sostenere gli sforzi della comunità internazionale finalizzati a prevenire la diffusione di armi nucleari, chimiche e biologiche.

(http://www.pm.gov.uk/output/Page13709.asp)

 

Stati Uniti 

Il 30 ottobre 2007, presso la Commissione affari esteri della Camera dei rappresentanti, nell’ambito del dibattito sui rapporti tra gli Usa e la Russia, sono stati ascoltati Strobe Talbott (presidente della Brookings Institution) e Andrei Piontkovsky (membro anziano dello Hudson Institute). In tale occasione, il presidente della Commissione, Tom Lantos, ha dichiarato che la Russia è tornata ad essere uno Stato “fortemente centralizzato ed autoritario”, nei cui ambienti governativi l’ideologia dominante non è la democrazia occidentale, ma la versione russa del modello cinese, vale a dire una sintesi tra “modernizzazione economica e repressione politica”, i cui effetti sono l’assenza di una reale opposizione e la soppressione della stampa indipendente. Ha poi aggiunto che la forza di Putin risiede nell’alto prezzo del petrolio.

Nel corso del suo intervento dinanzi alla Commissione Strobe Talbott ha suggerito l’adozione di una strategia volta, da una parte, ad impedire alla Russia di utilizzare le sue enormi risorse energetiche per conquistare una posizione dominante e, dall’altra, ad “attrarre” questa nazione finanziariamente e commercialmente nel rispetto delle regole internazionali  (http://foreignaffairs.house.gov/press_display.asp?id=443)

Infine, Andrei Piontkovsky ha affermato che anche sotto la Presidenza Putin è continuato l’atteggiamento storico della Russia verso l’Occidente, al tempo stesso di attrazione e ripulsa, che sfocia spesso nella rivalità. Egli propone quindi di smembrare in due il G8: il primo organismo, con dieci o dodici membri fra cui la Cina, l’India, il Brasile e la Russia membri a pieno titolo, diventerebbe il consiglio di amministrazione dell’economia globale; il secondo organismo raggrupperebbe invece gli Stati Uniti, il Giappone e l’Unione europea, rappresentando così gli interessi e le politiche dell’Occidente (http://foreignaffairs.house.gov/110/pio103007.htm).


Casella di testo: Focus Sicurezza

 

 

 

Francia 

Il Parlamento ha recentemente approvato la Loi n. 2007-1443 du 9 octobre 2007 portant création d’une délégation parlementaire au renseignement, ossiaun organismo interparlamentare che avrà il compito di seguire l’attività dei Servizi di informazione e sicurezza dello Stato.


Stati Uniti 

Il 31 ottobre il Presidente George W. Bush ha presentato il documento National Strategy for Information Sharing, a cura dell’Homeland Security Council della Casa Bianca (http://www.whitehouse.gov/nsc/infosharing/NSIS_book.pdf). Il testo prevede la costituzione di un sistema integrato nazionale di condivisione delle informazioni a tutti i livelli territoriali (federale, statale e locale), attuato con il coinvolgimento non soltanto dei pubblici poteri ma anche delle industrie private e di altri partners all’esterno del territorio nazionale, al fine di rendere più efficiente la lotta al terrorismo e di assicurare la protezione delle comunità locali, garantendo al tempo stesso il rispetto della privacy e delle libertà civili dei cittadini americani. Il medesimo giorno il Presidente della Commissione sulla Sicurezza Nazionale della Camera dei Rappresentanti, il democratico Bennie G. Thompson, ha esternato la sua soddisfazione per la saggia adozione, da parte della Casa Bianca, del punto di vista democratico sia nella costruzione di un sistema nazionale di informazioni che dia il dovuto rilievo all’apporto dei funzionari statali, locali e dei gruppi sociali sia nel riconoscimento della necessità di “proteggere con zelo la nazione ma anche di proteggere con zelo i diritti costituzionali delle persone”.

 


 

 

XV Legislatura – Rassegna parlamentare di politica internazionale n. 1 - 15 Novembre 2007