Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Ufficio Rapporti con l'Unione Europea
Titolo: agenda territoriale dell'UE e carta di Lipsia sulle città
Serie: Documentazione sulle politiche dell'Unione europea    Numero: 16
Data: 20/06/2007
Descrittori:
CENTRI URBANI     


Camera dei deputati

XV LEGISLATURA

 

 

 
 
 
Ufficio Rapporti con l’Unione europea

Politiche dell’Unione europea

 

 

agenda territoriale dell'ue

E carta di lipsia sulle cittÀ

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

n. 16

 

20 giugno 2007

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Segreteria generale -  Ufficio rapporti con l’Unione europea

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I N D I C E

 

Scheda di lettura  

L’agenda territoriale dell’Unione europea e la Carta di Lipsia sulle città europee sostenibili   3

1.  Incontro informale tra i ministri responsabili dello sviluppo urbano e della pianificazione e sviluppo territoriale       3

2.  L’agenda territoriale dell’Unione europea       4

Obiettivi e Priorità territoriali per lo sviluppo dell’UE        5

Attuazione dell’Agenda territoriale       6

3. La Carta di Lipsia sulle città europee sostenibili   7

Politica per lo sviluppo urbano integrato       8

Misure per i quartieri degradati   9

Documentazione  

Agenda territoriale dell'Unione europea

(testo in versione inglese)                                                                             13

(testo in versione francese)                                                                           21

Carta di Lipsia sulle città europee sostenibili

(testo in versione inglese)                                                                             29

(testo in versione francese)                                                                           37

 

 


 

 

 

 


 

 

 

Scheda di lettura


 

L’agenda territoriale dell’Unione europea  e la Carta di Lipsia sulle città europee sostenibili

 

1. Incontro informale tra i ministri responsabili dello sviluppo urbano e della pianificazione e sviluppo territoriale

 

Il 24 e 25 maggio 2007 si è svolto a Lipsia, su iniziativa della Presidenza tedesca dell’UE, un incontro informale tra i ministri responsabili dello sviluppo urbano e della pianificazione e sviluppo territoriale.

All’incontro hanno partecipato, su invito della Presidenza, anche i rappresentanti del Parlamento europeo, della Commissione europea, del Comitato delle regioni, del Comitato economico e sociale, della Banca europea per gli investimenti, dei paesi candidati e dei paesi vicini e di alcune organizzazioni non governative.

 

L’incontro ha avuto quale oggetto il tema dello sviluppo urbano e della coesione territoriale.

La coesione territoriale costituisce un aspetto specifico della coesione economica e sociale dell’UE, che è uno degli obiettivi generali che la Comunità europea deve perseguire ai sensi del Trattato istitutivo della medesima Comunità, segnatamente mediante la politica di coesione.

In particolare, in base all’articolo 158 del medesimo Trattato, relativo alla politica di coesione economica e sociale, la Comunità “mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e il ritardo delle regioni meno favorite o insulari, comprese le zone rurali.

 

Secondo le conclusioni della Presidenza tedesca, i ministri:

·         hanno rilevato la necessità di una pianificazione e di una politica di sviluppo urbana e territoriale integrate, al fine di contribuire al miglioramento della situazione dei cittadini europei e delle imprese nel loro contesto sociale, culturale e ambientale;

·         hanno riaffermato che la dimensione urbana e territoriale  è elemento necessario nella formazione delle politiche a livello comunitario, nazionale, regionale e locale, con una particolare attenzione alla scelta del processo decisionale in cui tali politiche vengono sviluppate;

·         hanno convenuto che la loro cooperazione informale può contribuire a identificare e mettere in azione il diverso potenziale delle città e regioni europee, in relazione alla promozione della crescita economica sostenibile e alla creazione di nuovi posti di lavoro nonché a favorire lo sviluppo sociale e ambientale in linea con gli obiettivi delle strategie di Lisbona e di Goteborg.

In linea con tali conclusioni, i ministri hanno adottato due documenti: l’Agenda territoriale dell’Unione europea e la Carta di Lipsia sulle città europee sostenibili.

2. L’agenda territoriale dell’Unione europea

 

L’Agenda territoriale è stata adottata al termine di un processo di elaborazione avviato con l’incontro informale dei ministri per lo sviluppo urbano e territoriale tenutosi a Rotterdam nel 2004. Nell’estate 2006 è stato inoltre lanciato un dibattito con tutti i soggetti interessati a livello europeo i cui risultati sono stati tenuti in considerazione nella redazione del documento.

Con l’Agenda territoriale, i ministri convenuti a Lipsia hanno inteso porre in rilievo, secondo le conclusioni della Presidenza tedesca:

·         l’esigenza di preservare la diversità regionale nel processo di integrazione europea e di promuovere le complementarità e le sinergie tra i differenti territori;

·         la promozione di uno sviluppo territoriale policentrico dell’UE, in vista del miglior uso possibile delle diverse risorse delle regioni europee, assicurando migliori condizioni di vita e pari opportunità e tutele nelle differenti aree dell’UE;

·         la considerazione della coesione territoriale come un processo di cooperazione permanente tra tutti gli attori e le parti interessate a livello politico, amministrativo e tecnico, configurando così una governance territoriale.

 

L’Agenda territoriale individua anzitutto le principali sfide che la coesione territoriale dovrà affrontare nel prossimo futuro: il diverso impatto che i cambiamenti climatici avranno sui vari territori, soprattutto in relazione allo sviluppo sostenibile; l’aumento dei prezzi dell’energia, le inefficienze energetiche e le diverse opportunità territoriali rispetto alle nuove fonti energetiche; l’accelerazione nell’integrazione tra le regioni europee a fronte di una maggiore interdipendenza di tutte le parti del mondo; l’impatto dell’allargamento sulla coesione economica, sociale e territoriale, con particolare riguardo ai trasporti e alle infrastrutture energetiche; lo sfruttamento eccessivo delle risorse culturali ed ecologiche e la perdita di biodiversità; gli effetti territoriali dei cambiamenti demografici ed in particolare dell’invecchiamento delle popolazioni.

Il documento rileva che la coesione territoriale è il prerequisito per rispondere a tali sfide ed ottenere una crescita economica sostenibile che attui il modello sociale europeo, in conformità alla strategia di Lisbona rinnovata. La Carta di Lipsia sulle città europee sostenibili è complementare in questo senso all’Agenda territoriale europea.

 

Obiettivi e Priorità territoriali per lo sviluppo dell’UE

L’Agenda territoriale europea ribadisce anzitutto i tre obiettivi generali dello Schema di sviluppo dello spazio europeo (SSSE o ESDP, secondo l’acronimo inglese):[1]

Ø            lo sviluppo di un sistema urbano equilibrato e policentrico e una nuova relazione tra città e aree rurali;

Ø            la parità di accesso tra i territori alle infrastrutture e alle conoscenze;

Ø            lo sviluppo sostenibile, la gestione intelligente e la preservazione della natura e del patrimonio culturale.

 

Sulla base di tali presupposti e nell’ambito della politica di coesione territoriale comunitaria, l'Agenda mira a conseguire sei priorità:

1.             rafforzamento dellosviluppo policentrico e dell´innovazione attraverso la cooperazione tra città e regioni,  imprese e i soggetti politici e sociali interessati;

2.             nuove formedi partnership e governance territoriale tra aree urbane e rurali;

3.             promozione di cluster (aggregazioni) regionali per la competitività e l'innovazione, volte a rafforzare l'identità internazionale e la specializzazione di città e aree rurali al fine di aumentare la capacità di attrarre investimenti;

4.             rafforzamento ed estensione delle reti transeuropee: dal momento che la mobilità e  l’accessibilità sono le chiavi dello sviluppo economico di una regione, occorre assicurare lo sviluppo integrato e sostenibile di sistemi di trasporto multimodali, eliminando le barriere territoriali ai trasporti internazionali e all’accesso alle tecnologie dell'informazione e comunicazione. E' altresì necessario sviluppare una produzione decentralizzata, sicura, efficiente e sostenibile di energie rinnovabili;

5.             promuovere la gestione transeuropea del rischio, incluso l'impatto del cambiamento climatico, attraverso lo sviluppo di strategie transregionali integrate e congiunte per far fronte ai rischi naturali;

6.             valorizzazione del patrimonio ecologico e delle risorse culturali e naturali come valore aggiunto dello sviluppo, anche attraverso interventi transnazionali e gestioni associate per promuovere reti culturali e altri progetti territoriali di significativo interesse naturale culturale.

Attuazione dell’Agenda territoriale

Nel corso dell'incontro informale di Lipsia i ministri responsabili dello sviluppo urbano e della pianificazione e sviluppo territoriale hanno individuato, al fine di meglio incorporare le sei priorità territoriali sopra riportate nel dibattito politico e nei processi decisionali europei, nazionali e locali, una serie di azioni di cui hanno raccomandato l’attuazione nel periodo 2007-2011.

 

v      Azioni delle istituzioni europee.

I ministri hanno chiesto alla Commissione europea di:

lavorare al seguito della comunicazione “La politica di coesione e le città: il contributo delle città e degli agglomerati urbani alla crescita e all’occupazione all’interno delle regioni” (COM(2006)385), in vista dell’attuazione dell'Agenda territoriale;

-  di includere, anche al fine di attuare il principio di sussidiarietà, un esplicito riferimento alla dimensione territoriale dell’UE nelle future relazioni sulla coesione sociale ed economica.

 

I ministri hanno, inoltre, richiesto alla Commissione sullo sviluppo regionale del Parlamento europeo, al Comitato sulla coesione territoriale del Comitato delle regioni e al Comitato economico e sociale di sostenere e dare seguito alle priorità dell’Agenda territoriale nelle loro attività, dando così a città e regioni un ruolo più forte nell’attuazione delle politiche comunitarie.

 

v      Azioni per rafforzare la cooperazione tra Stati membri e Commissione europea.

I ministri hanno raccomandato un dialogo continuo e approfondito tra gli Stati membri (incluse le autorità regionali e locali) e la Commissione europea sulle questioni strategiche relative allo sviluppo territoriale, anche al fine di valutare, alla luce del principio di sussidiarietà, gli effetti della legislazione comunitaria sullo sviluppo urbano e territoriale sostenibile.

I ministri hanno altresì sottolineato che la cooperazione, anche con i paesi vicini, nel contesto dell’obiettivo 3 dei fondi strutturali 2007-2013, relativo alla cooperazione territoriale, è uno strumento innovativo e orientato verso il futuro, in grado di offrire opportunità per il rafforzamento delle reti europee di città e regioni nonché per lo sviluppo di “corridoi europei” orientati alle innovazioni.

 

v      Azioni per il rafforzamento della coesione territoriale negli Stati membri.

I ministri si sono impegnati ad integrare, nei limiti delle loro competenze, le priorità politiche dell’Agenda territoriale, così come gli aspetti territoriali degli Orientamenti strategici comunitari in materia di coesione, adottati il 6 ottobre 2006 con la decisione 2006/702/CE, nelle politiche nazionali, regionali e locali; essi hanno assicurato inoltre il loro impegno, nell’ambito dei rispettivi sistemi istituzionali, a ricorrere a procedimenti decisionali trasparenti per lo sviluppo e l'attuazione di politiche di rilievo territoriale.

 

v      Attività congiunte dei ministri.

I ministri hanno concordato, al fine attuare l’Agenda territoriale, di mantenere strutture informali di cooperazione tra di loro nonché con la Commissione europea, il Parlamento europeo, il Comitato delle regioni, il Comitato economico e sociale e la Banca europea per gli investimenti.

In base all'Agenda territoriale, il primo passo nelle attività congiunte dei ministri sarà costituito da un contributo al dibattito sulla politica energetica e climatica integrata dell'UE, avviato dal Consiglio europeo di primavera 2007; a ciò dovrebbero fare seguito una serie di attività congiunte su questioni chiave da un punto di vista territoriale: processo di Lisbona dopo il 2010, verifica intermedia della politica di coesione nel 2010; verifica intermedia della politica di sviluppo rurale nel 2010; revisione della strategia per lo sviluppo sostenibile nel 2011; attuazione delle raccomandazioni del Libro verde sulle politiche marittime; 7° programma d’azione per l’ambiente; politica dei trasporti dopo il 2010; politica di ricerca e innovazione, politica di vicinato.

 

I ministri hanno accolto, infine, con favore l’iniziativa della presidenza portoghese volta a facilitare l’attuazione dell’Agenda territoriale attraverso la messa a punto di un Programma d’azione che sarà messo poi in opera dalla presidenza slovena, nel primo semestre 2008, attraverso varie attività.

La presidenza portoghese organizzerà a tal fine un incontro informale dei ministri competenti nel novembre 2007 mentre la Germania organizzerà una “Conferenza sul territorio ed economica” nella primavera 2008.

I ministri inoltre hanno chiesto:

-  alla Presidenza slovena di tener conto dell’Agenda territoriale nella preparazione del Consiglio europeo di primavera 2008;

-  alla Presidenza ungherese (primo semestre 2011) di valutare e rivedere l’Agenda territoriale nella prima metà del 2011.

3. La Carta di Lipsia sulle città europee sostenibili

La Carta di Lipsia sulle città europee sostenibili individua una serie di principi e strategie per una politica di sviluppo urbano integrata che comprenda la dimensione sociale, economica e ambientale delle città.

Secondo la conclusioni della Presidenza tedesca, con la Carta i ministri hanno inteso anche sostenere la strategia dell'UE per lo sviluppo sostenibile, sotto il profilo della prosperità economica, dell'equilibrio sociale, dell'ambiente nonché della cultura e della tutela della salute.

Contestualmente all'approvazione della Carta, i ministri si sono impegnati a:

·         avviare un dibattito politico nei rispettivi Stati membri su come integrare i principi e le strategie, individuate dalla Carta stessa, nelle politiche nazionali, regionali e locali;

·         a dare attuazione alla politica di sviluppo urbano integrato, stabilendo a livello nazionale il quadro istituzionale necessario a tale scopo;

·         promuovere l’istituzione di organizzazioni territoriali equilibrate basate su una struttura urbana policentrica.

 

La Carta di Lipsia si articola in una serie di raccomandazioni intese a conseguire due grandi obiettivi: assicurare il più ampio ricorso possibile alla politica per lo sviluppo urbano integrato; riservare una speciale attenzione alle aree degradate.

 

Politica per lo sviluppo urbano integrato

La Carta rileva che la politica dello sviluppo urbano integrato è un processo nel quale tutti gli aspetti territoriali, settoriali e temporali della politica urbana sono coordinati; attraverso tale processo è possibile assicurare l'accordo tra Stato, regioni, città, cittadini e attori economici in modo da aggregare conoscenze e risorse finanziarie e coordinare investimenti pubblici e privati.

A tal fine, la Carta raccomanda, anzitutto, che le città europee considerino la predisposizione di programmi per lo sviluppo urbano integrato, che dovrebbero:

·         descrivere i bisogni delle città e dei singoli quartieri sulla base di un’analisi della situazione corrente;

·         fissare obiettivi coerenti di sviluppo per le aree urbane e definire una visione strategica per la città;

·         coordinare le politiche e i programmi tecnici, settoriali o relativi a specifiche aree urbane e assicurare che gli investimenti pianificati aiutino a promuovere lo sviluppo equilibrato dell’area urbana;

·         coordinare e focalizzare l’uso dei fondi da parte del settore privato e  pubblico;

·         coordinare a livello locale e a livello urbano/regionale e coinvolgere i cittadini e gli altri partners che possono dare un contributo sostanziale  definire la qualità economica, sociale, culturale e ambientale di ciascuna area.

 

Nell'ambito della politica di uno sviluppo urbano integrato, la Carta considera inoltre cruciali per rafforzare la competitività delle città europee le seguenti strategie di azione:

a) creare spazi pubblici di alta qualità, mediante l'interazione di architettura, pianificazione delle infrastrutture e pianificazione urbana;

b) modernizzare le reti di infrastrutture e migliorare l’efficienza energetica. A tal fine, la Carta sottolinea la necessità di: assicurare trasporti urbani sostenibili e accessibili con connessioni alle reti di trasporto città-regioni; migliorare le infrastrutture relative alla erogazione di acqua ed altri servizi locali; migliorare l'efficienza energetica degli edifici; estendere il ricorso alle tecnologie dell'informazione e comunicazione nei campi dell'istruzione, occupazione servizi sociali, salute, sicurezza nonché nel miglioramento della governance urbana;

c) avviare politiche proattive dell'innovazione e dell'istruzione, favorendo l'aggregazione dei soggetti interessati, migliorando le strutture e promuovendo il dialogo sociale e interculturale.

 

Misure per i quartieri degradati

La Carta rileva che le città europee sono spesso caratterizzate da considerevoli e crescenti differenze in termini di opportunità economiche e sociali, di qualità dell'ambiente, con problemi di disoccupazione e esclusione sociale; a fronte di tale situazione, sono necessarie politiche di integrazione sociale che riducano le ineguaglianze e contribuiscano al mantenimento della sicurezza. A tal fine, la Carta indica una serie di strategie di azione:

a) migliorare la qualità dell'ambiente, in particolare migliorando il livello delle abitazioni esistenti o in progettazione nelle aree degradate;

b) rafforzare l’economia locale e il mercato del lavoro locale, migliorando la formazione professionale e facilitando l'avvio di nuove attività imprenditoriali;

c) politiche proattive di istruzione e formazione per i bambini e i giovani;

d) promozione di un trasporto urbano efficiente, attraverso una pianificazione e gestione che integrino meglio le aree degradate nella città e assicurino ai residenti pari opportunità nella mobilità.

 

La Carta rileva l’importanza che gli Stati membri utilizzino i fondi strutturali europei per i programmi di sviluppo urbano integrato, focalizzandosi sulle difficoltà e sulle potenzialità specifiche di ciascuna area urbana. 

Il documento pone l'accento, infine, sull'esigenza di uno scambio di esperienze e conoscenze sistematico e strutturato in materia e richiede alla Commissione europea di presentare i risultati dello scambio di buone pratiche basate sulle linee guida della Carta di Lipsia nel corso di una futura Conferenza, da organizzare nell’ambito dell’iniziativa “Regioni per il cambiamento economico”.

Al tempo stesso, la Carta auspica la creazione di una piattaforma europea per sviluppare buone pratiche, statistiche, studi, valutazioni, ricerche che sostengano i vari attori coinvolti nello sviluppo urbano a tutti i livelli e in tutti i settori.

 

 


 

 

Documentazione


 



[1] Lo SSSE è un documento adottato dall’incontro informale dei ministri responsabili per la pianificazione territoriale a Potsdam nel maggio 1999. L’Agenda richiama, inoltre, i Principi guida per lo sviluppo territoriale sostenibile nel continente europeo approvati dalla 13° Conferenza europea dei ministri responsabili della programmazione regionale (CEMAT) organizzata dal Consiglio d’Europa il 30 gennaio 2002.