Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Biblioteca
Titolo: FOCUS SICUREZZA 4/2008. L'attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti in materia di sicurezza.
Serie: Focus sicurezza    Numero: 4    Progressivo: 2008
Data: 15/04/2008
Organi della Camera: III-Affari esteri e comunitari
IV-Difesa

Camera dei deputati - Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera

 

FOCUS SICUREZZA

 

Aprile 2008, Anno II, N. 4

L’attività parlamentare in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti
in materia di sicurezza

 


Germania 

Nella seduta del 10 aprile 2008 il Bundestag ha discusso due mozioni presentate dal Gruppo liberale (FDP), stampato n. 16/8115 (http://dip21.bundestag.de/dip21/btd/16/081/1608115.pdf), e dal Gruppo dei Verdi (Bündnis 90/Die Grünen), stampato n. 16/8199 (http://dip21.bundestag.de/dip21/btd/16/081/1608199.pdf). Le mozioni riguardano rispettivamente la Proposta di decisione quadro del Consiglio dell’Unione Europea sul trattamento dei dati dei passeggeri aerei per scopi penali (Vorschlag für einen Rahmenbeschluss des Rates über die Verwendung von Fluggastdatensätzen zur Strafverfolgungszwecken)e la Non memorizzazione dei dati dei passeggeri aerei dell’Unione Europea (Keine Speicherung von EU-Fluggastdaten).

In rappresentanza del Governo è intervenuto il Segretario di Stato del Ministero dell’interno Christoph Bergner, per il quale la raccolta ed il trattamento dei dati riguardanti i passeggeri aerei per fini penali costituiscono un efficace strumento nella lotta al terrorismo internazionale, alla criminalità organizzata e all’immigrazione illegale. In tal senso, un ampio regolamento dell’Unione europea consentirebbe alle autorità competenti dei singoli Stati di disporre, in caso di necessità, dei dati del codice di prenotazione (Passenger Name Record - PNR) relativi ai voli in arrivo e in partenza dal territorio dell'UE, al fine di procedere alla valutazione dei rischi, ad azioni repressive e a missioni antiterrorismo. I dati PNRsonoraccolti dai vettori in fase di prenotazione e di accettazione dei passeggeri.

Durante il suo intervento Christoph Bergner ha garantito che la proposta di decisione quadro, ancora in fase di elaborazione, sarà oggetto di verifiche e discussioni non solo tra gli Stati membri, ma anche all’interno del Governo federale e che il documento finale corrisponderà alle esigenze costituzionali e sarà conforme alla normativa riguardante la protezione dei dati personali sia dell’Unione europea sia dei paesi aderenti.

Nel corso del dibattito il rappresentante del Gruppoliberale (FDP) ha manifestato contrarietà alla proposta del Consiglio, in quanto essa costituisce una rilevante ingerenza nel diritto fondamentale del singolo di decidere autonomamente sul trattamento dei propri dati personali. I deputati liberali, attraverso la loro mozione, hanno chiesto al Governo di assicurarsi che la proposta del Consiglio non venga approvata nella sua versione attuale e che prima di procedere a nuove discussioni e deliberazioni su tale proposta siano valutati gli effetti, dal punto di vista della lotta al terrorismo, non solo della Direttiva 2004/82/CE del Consiglio del 29 aprile 2004, concernente l'obbligo dei vettori di comunicare i dati relativi alle persone trasportate, ma anche dell’Accordo, concluso l’11 ottobre 2006, tra l’Unione Europea e gli USA sul trattamento e sul trasferimento dei dati del codice di prenotazione da parte deivettori aerei al Dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti d’America. Su tale accordo il Gruppo liberale, in passato, aveva espresso una posizione discordante.

Un grande dissenso contro l’istituzione di un sistema europeo per il trattamento dei dati dei passeggeri aerei è stato manifestato dal Gruppo dei Verdi (Bündnis 90/Die Grünen), che ha chiesto al Governo di respingere la proposta di decisione quadro del Consiglio, ritenuta inaccettabile dal punto di vista della garanzie costituzionali e della tutela dei dati personali.

Al termine del dibattito, l’Assemblea, ha deliberato la trasmissione delle mozioni alle Commissioni competenti per il relativo esame.

 

Stati Uniti

Il 2 aprile 2008 la Commissione sulla Sicurezza Nazionale e gli Affari Governativi del Senato ha svolto un’audizione sul tema “Terrorismo nucleare: valutare la minaccia alla nazione”.

Il dibattito è stato introdotto dal Presidente della commissione, il democratico Joe Lieberman, il quale ha brevemente ricordato come siano ormai accertate le attività di Al-Qaida volte a reclutare personale esperto di armi nucleari e ad ottenere materiali utilizzabili scopo terroristico (http://hsgac.senate.gov/public/_files/040208JILOpen.pdf); al suo intervento ha fatto seguito quello del capogruppo repubblicano in commissione, senatrice Susan M. Collins, la quale ha sottolineato come la risposta a tale minaccia vada articolata su tre versanti: il controllo dei punti di ingresso al territorio nazionale, con particolare attenzione alle strutture portuali, un’adeguata attività di intelligence e di controspionaggio e la pianificazione anticipata delle possibili risposte in caso di realizzazione di un attacco terroristico (http://hsgac.senate.gov/public/_files/040208SMCOpen.pdf).

Alla prima sessione dell’audizione ha poi partecipato, innanzi tutto, Charles E. Allen, in rappresentanza del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, il quale ha valutato il livello della minaccia, mettendo in luce le persistenti difficoltà che i gruppi terroristici devono affrontare per potersi procurare una quantità di materiale nucleare sufficiente a produrre un’arma d’offesa; a tale proposito riveste particolare importanza l’attività dell’International Atomic Energy Agency (IAEA), la quale ha documentato tutti i recenti tentativi scoperti di furto o di contrabbando di piccole quantità di plutonio separato o di uranio altamente arricchito

(http://hsgac.senate.gov/public/_files/040208Allen.pdf).

Al suo intervento ha fatto seguito quello di Rolf Mowatt-Larssen del Dipartimento per l’Energia, che si è detto convinto che le modalità organizzative di Al-Qaida in tale ambito siano simili a quelle che hanno portato all’attentato dell’11 settembre 2001, cioè si basino su una struttura semplice e fortemente compartimentata al suo interno, con coinvolgimento di un numero ristretto di persone. Anche per Mowatt-Larssen l’aspetto critico che i terroristi devono fronteggiare è l’impossibilità di poter costruire un’arma atomica producendo da soli il materiale di base. La necessità di dover acquistare o sottrarre tale materiale dall’esterno rende quindi individuabili ed intercettabili i loro movimenti ed è quindi verso gli accordi di non-proliferazione delle armi nucleari e la lotta al traffico di tali materiali che deve puntare la strategia di contrasto (http://hsgac.senate.gov/public/_files/040208MowattLarssen.pdf).

Alla seconda sessione del dibattito sono successivamente intervenuti Matthew Bunn, del Belfer Center for Science and International Affairs dell’Università di Harvard e Gary Ackerman, per il National Consortium for the Study of Terrorism and Responses to Terrorism dell’Università del Maryland.

All’audizione pubblica ha infine fatto seguito una sessione segreta, alla quale hanno partecipato i rappresentanti di diverse agenzie di intelligence.

 

 


 

 

XV Legislatura – Focus sicurezza, Anno II, n. 4 –15 Aprile 2008