Camera dei deputati - XV Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento istituzioni
Titolo: Celebrazioni in memoria delle donne partigiane combattenti - A.C. 1880
Riferimenti:
AC n. 1880/XV     
Serie: Progetti di legge    Numero: 156
Data: 08/05/2007
Descrittori:
COMMEMORAZIONI E CELEBRAZIONI   DONNE
PARTIGIANI     
Organi della Camera: I-Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni


Camera dei deputati

XV LEGISLATURA

 

SERVIZIO STUDI

 

Progetti di legge

Celebrazioni in memoria delle donne partigiane combattenti

A.C. 1880

 

 

 

 

 

n. 156

 

 

8 maggio 2007

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DIPARTIMENTO istituzioni

SIWEB

 

 

I dossier dei servizi e degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.

 

 

File: AC0231.doc

 

 


INDICE

Scheda di sintesi per l’istruttoria legislativa

Dati identificativi3

Struttura e oggetto  4

§      Contenuto  4

§      Relazioni allegate  5

Elementi per l’istruttoria legislativa  6

§      Necessità dell’intervento con legge  6

§      Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite  6

§      Incidenza sull’ordinamento giuridico  6

Progetto di legge

§      A.C. 1880, (on. Galante ed altri), Celebrazioni in memoria delle donne partigiane combattenti13

§      Legge 31 gennaio 1994, n. 93. Norme per la concessione di contributi alle associazioni combattentistiche  24

§      Legge 28 dicembre 1995, n. 549. Misure di razionalizzazione della finanza pubblica (art. 1, co. 40-44)26

§      Legge 1° dicembre 1997, n. 420. Istituzione della Consulta dei comitati nazionali e delle edizioni nazionali29

§      Legge 11 giugno 1998, n. 205. Norme per la concessione di contributi statali in favore delle associazioni combattentistiche  34

§      Legge 7 marzo 2001, n. 61. Norme per la concessione di contributi statali alle Associazioni combattentistiche  36

§      D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, conv. con mod., Legge 31 marzo 2005, n. 43. Disposizioni urgenti per l'università e la ricerca, per i beni e le attività culturali, per il completamento di grandi opere strategiche, per la mobilità dei pubblici dipendenti, e per semplificare gli adempimenti relativi a imposte di bollo e tasse di concessione, nonché altre misure urgenti (art. 7-vicies)37

§      Legge 20 febbraio 2006, n. 92. Norme per la concessione di contributi statali alle associazioni combattentistiche  38

Documentazione

Biografie delle donne partigiane insignite della medaglia d’oro al valor militare  Indicazioni biografiche tratte dal sito Internet dell’ANPI – Associazione nazionale partigiani d’Italia.41

 

 


Scheda di sintesi
per l’istruttoria legislativa

 


 

Dati identificativi

Numero del progetto di legge

A.C. 1880

Titolo

Celebrazioni in memoria delle donne partigiane combattenti

Iniziativa

On. Galante ed altri

Settore d’intervento

Celebrazioni ed onorificenze

Iter al Senato

No

Numero di articoli

4

Date

 

§       presentazione

2 novembre 2006

§       annuncio

16 gennaio 2007

§       assegnazione

16 gennaio 2007

Commissione competente

I Commissione (Affari costituzionali)

Sede

Sede referente

Pareri previsti

IV Commissione (Difesa), V Commissione (Bilancio), VII Commissione (Cultura)

 


 

Struttura e oggetto

Contenuto

In occasione del sessantesimo anniversario dell’elaborazione della Costituzione nata dalla Resistenza (art. 1), la proposta di legge intende celebrare l’impegno delle donne nella Guerra di liberazione. A tal fine, è prevista la promozione e l’organizzazione di manifestazioni, di incontri e l’istituzione di apposite borse di studio, nonché l’edificazione di monumenti commemorativi nei comuni in cui sono nate e sono state uccise le donne partigiane insignite della medaglia d’oro al valor militare elencate dall’art. 2, co. 2.

 

Il provvedimento in esame, come rileva la relazione illustrativa, intende rivalutare il ruolo delle donne nella lotta di liberazione: non solo staffette, con incarichi di raccordo tra le diverse formazioni partigiane, ma commissarie di guerra e combattenti che pagarono con la vita l’impegno profuso per l’emancipazione e per la conquista dei diritti civili, primo fra tutti il riconoscimento del diritto al voto.

Gli anni della guerra furono fondamentali per la nascita delle organizzazioni femminili. Nel 1943 nacquero a Milano i Gruppi di difesa della donna e per l’assistenza ai combattenti per la libertà, ufficialmente riconosciuti dal Comitato di liberazione dell’Alta Italia, mentre nel settembre del 1944 fu fondata l’Unione Donne Italiane (UDI). Relativamente alla partecipazione, le donne impegnate nei Gruppi di difesa furono circa 70.000, 35.000 le donne partigiane, 4.653 le arrestate e 2.750 quelle deportate.

 

L’art. 1 illustra le finalità del provvedimento, stabilendo fra l’altro che le istituzioni pubbliche organizzino manifestazioni in grado di promuovere nelle giovani generazioni il ricordo di tutte le donne che hanno lottato per la liberazione dal nazifascismo e per la costruzione della democrazia italiana.

L’art. 2 dispone, per celebrarela memoria delle donne medaglia d’oro al valor militare, l’edificazione di monumenti commemorativi nei comuni in cui nacquero e vennero uccise (si rimanda a tale proposito all’allegato contenente le brevi biografie tratte dal sito dell’ANPI). A tal fine, a ciascuno dei comuni elencati è assegnato dal Ministero della Difesa, entro il 31 dicembre 2007, un contributo di 50.000 euro, per una spesa totale autorizzata di 1.300.000 euro per l’anno 2007.

L’art. 3 attribuisce alla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane un contributo di 200.000 euro, erogato dal Ministero della difesa entro il 31 dicembre 2007, da utilizzarsi per la realizzazione di documentari, DVD, libri e mostre fotografiche sul ruolo delle donne combattenti della Resistenza. Tali contributi potranno essere assegnati anche tramite l’istituzione di apposite borse di studio a giovani ricercatori o laureandi. Ulteriori 30.000 euro sono assegnati alla stessa Confederazione, che li utilizzerà di concerto con le associazioni combattentistiche e partigiane locali, per la realizzazione di una mostra sulla vita di Ancilla Marighetto e diClorinda Menguzzato da tenersi presso il comune di Castello Tesino (Trento). Per le finalità illustrate il contributo di cui all’art. 3, autorizza per il 2007 la spesa totale di 230.000 euro.

L’art. 4 reca la copertura finanziaria della proposta, stabilendo che all’onere da essa derivante, pari a 1.530.000 euro per il 2007, si provveda mediante corrispondente riduzione della proiezione per il medesimo anno dello stanziamento iscritto per il triennio 2006-2008 nel "Fondo speciale" di parte capitale per l’anno 2006, utilizzando l’accantonamento relativo al medesimo Ministero.

 

Relazioni allegate

La proposta di legge, di iniziativa parlamentare, è corredata dalla sola relazione illustrativa.


 

Elementi per l’istruttoria legislativa

Necessità dell’intervento con legge

L’intervento con legge appare necessario in quanto sono previsti nuovi oneri a carico del bilancio dello Stato.

Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite

Pur non potendosi riscontrare un esplicito riferimento costituzionale, la materia in esame, intendendo celebrare uno dei momenti fondanti della storia repubblicana, non può che formare oggetto di una legge nazionale.

Con riguardo alla previsione di celebrazioni, manifestazioni e iniziative volte alla promozione, soprattutto tra le giovani generazioni, delle figure più rappresentative delle donne combattenti e del loro impegno nella lotta di liberazione nazionale, possono assumere rilievo le materie di competenza legislativa concorrente “promozione e organizzazione di attività culturali” e “istruzione”.

Con riguardo all’assegnazione dei contributi ai comuni, può assumere rilievo quanto stabilito dall’art. 119 della Costituzione, che al co. 5 prevede che, per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato possa destinare risorse aggiuntive ed interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni.

Incidenza sull’ordinamento giuridico

Coordinamento con la normativa vigente

Per garantire il sostegno alle attività di promozione sociale svolte dalle associazioni combattentistiche, sin dagli anni ‘80 sono stati approvati provvedimenti legislativi diretti ad erogare a tali associazioni i necessari contributi finanziari.

In particolare, la L. 93/1994[1] autorizza uno stanziamento annuo di 6 miliardi di lire per ciascuno degli anni 1994, 1995 e 1996, finalizzato alla erogazione di contributi alle associazioni elencate nella tabella allegata al provvedimento stesso e nella misura ivi indicata.

In seguito all’intervento di delegificazione operato dall’art. 1, co. 40-44, della L. 549/1995[2], la dotazione complessiva è quantificata annualmente dalla tabella C della legge finanziaria e il relativo riparto è effettuato annualmente con decreto del ministro competente, di concerto con il ministro del tesoro (oggi ministro dell’economia e delle finanze), previo parere delle Commissioni parlamentari competenti.

Ai sensi di questa disciplina, a partire dal 1996 gli stanziamenti destinati ai contributi da erogarsi agli enti combattentistici sottoposti alla vigilanza sia del Ministero della difesa sia del Ministero dell'interno sono confluiti in appositi capitoli degli stati di previsione dei due ministeri.

 

Gli enti combattentistici, riunitesi in Confederazioneitaliana fra le associazioni combattentistiche e partigiane nel 1979,  sono[3]:

1.    Gruppo delle medaglie d’oro al valor militare d’Italia, Roma

2.    Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra, Roma

3.    Istituto del nastro azzurro fra decorati al valor militare, Roma

4.    Associazione nazionale combattenti e reduci, Roma

5.    Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra, Roma

6.    Associazione nazionale combattenti guerra di liberazione inquadrati nei reparti regolari delle Forze Armate, Roma

7.    Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall’internamento e dalla guerra di liberazione, Roma

8.    Associazione nazionale partigiani d’Italia, Roma

9.    Federazione italiana volontari della libertà, Roma

10.Federazione italiana associazioni partigiane, Milano

11.Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini, Firenze

12.Associazione italiana combattenti interalleati, Roma

13.Associazione italiana combattenti volontari antifascisti in Spagna, Milano

14.Associazione nazionale ex internati, Roma

15.Associazione nazionale famiglie italiane martiri caduti per la libertà della patria, Roma

16.Associazione nazionale vittime civili di guerra, ANVCG, Roma

17. Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti, ANED, Milano

18. Associazione nazionale perseguitati politici antifascisti, ANPPIA, Roma

19. Unione nazionale mutilati per servizio, Roma

Tutte le predette associazioni sono vigilate dal Ministero della difesa ad eccezione dell’Associazione nazionale vittime civili di guerra – ANVCG, dell’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti - ANED, dell’Associazione nazionale perseguitati politici antifascisti – ANPPIA e dell’Unione nazionale mutilati per servizio, che sono invece vigilate dal Ministero dell’interno. Le associazioni fanno parte degli enti, istituti, associazioni ed altri organismi che beneficiano dei contributi dello Stato ai sensi dell’art. 32, co. 2 e 3, della L. 448/2001[4]. Il riparto avviene con decreto del Ministro della difesa o decreto del Ministero dell’interno sul quale le competenti Commissioni parlamentari esprimono parere obbligatorio.

 

Successivamente, per assicurare alle predette associazioni ulteriori finanziamenti, la L. 205/1998[5] ha disposto l’erogazione di contributi per complessivi 9.462 milioni di lire nel 1998 e di 4.731 milioni di lire annui nel 1999 e nel 2000. Il relativo riparto è effettuato con decreto ministeriale, secondo le già richiamate modalità di cui alla L. 549/1995.

In seguito, l’articolo 2 della L. 61/2001[6] ha disposto che il Ministro dell'interno e il Ministro della difesa, con proprio decreto da emanarsi con le modalità di cui alla citata L. 549/1995, ripartiscano tra le associazioni combattentistiche sottoposte alla propria vigilanza – e indicate in allegato alla precedente L. 93/1994 – contributi per un importo complessivo di 4.731 milioni di lire per ciascuno degli anni 2001, 2002 e 2003, provvedendo in tal modo al “sostegno delle attività di promozione sociale e di tutela degli associati” svolte da tali associazioni[7].

Esauritisi i finanziamenti disposti dalla L. 61/2001, a partire dal 2004 i contributi per le associazioni combattentistiche vigilate dal Ministero dell’interno sono stati determinati dalla tabella C della legge finanziaria, fin quando è intervenuta la L. 92/2006[8], il cui art. 2 ha autorizzato il finanziamento da parte del Ministro dell’interno e del Ministro della difesa, per il triennio 2006-2008, delle attività di promozione sociale e di tutela degli associati svolte dalle associazioni combattentistiche di cui alla L. 93/1994 sottoposte alla loro vigilanza. Il finanziamento complessivo, pari a euro 2.620.000, per ciascun anno del triennio, è corrisposto, con le modalità previste dalla L. 549/1995.

Il D.L. 7/2005[9], convertito con modificazioni dalla L. 43/2005, ha disposto infine all’art. 7-vicies, lo stanziamento, per il 2005, di 3.100.000 euro per le associazioni combattentistiche e partigiane erette in enti morali e costituitesi in Confederazione nel 1979, incaricate di preparare ed organizzare, d’intesa con il Ministero della difesa, nel triennio 2005-2007, manifestazioni celebrative ed iniziative storico culturali, sul piano nazionale ed internazionale, per il sessantesimo anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione. 

 

Con riguardo alla spesa per manifestazioni celebrative si ricorda che la legge 420/1997[10] ha inteso ricondurre ad unità l’intervento finanziario dello Stato, attraverso un unico decreto ministeriale, a cadenza annuale, emanato previo parere parlamentare. A questo fine la legge richiamata ha previsto l’istituzione, presso il Ministero per i beni e le attività culturali, di un organismo tecnico, la “Consulta dei Comitati nazionali e delle Edizioni nazionali”, al quale ha affidato il compito di deliberare, in via definitiva, sulla costituzione e l’organizzazione dei Comitati nazionali per le celebrazioni, nonché di formulare proposte per l’accesso al contributo statale e sulla misura dello stesso;

La circolare n. 18/2002[11] del Ministero per i beni e le attività culturali ha poi disciplinato le modalità ed i termini di presentazione delle domande per i contributi ai Comitati nazionali per le celebrazioni e manifestazioni culturali ed alle Edizioni nazionali.

 

 

 


Progetto di legge

 


N. 1880

¾

CAMERA DEI DEPUTATI

______________________________

PROPOSTA DI LEGGE

 

d’iniziativa dei deputati

GALANTE, SGOBIO, BAFILE, BALDUCCI, BARATELLA, BELLILLO, BUFFO, BURGIO, BURTONE, CANCRINI, CASTAGNETTI, CECCUZZI, CESINI, CRAPOLICCHIO, CREMA, CRISCI, D'ANTONA, DATO, DE ANGELIS, DE ZULUETA, DILIBERTO, DIOGUARDI, EVANGELISTI, FALOMI, GIANNI FARINA, FASSINO, FEDI, FINCATO, FOGLIARDI, FRONER, GENTILI, GIULIETTI, GRILLINI, LICANDRO, LONGHI, LUMIA, GIORGIO MERLO, META, MORRONE, NACCARATO, NAPOLETANO, LEOLUCA ORLANDO, PAGLIARINI, FERDINANDO BENITO PIGNATARO, RIGONI, ROTONDO, SOFFRITTI, TRANFAGLIA, VACCA, VENIER, ZANELLA, ZANOTTI

¾

 

Celebrazioni in memoria delle donne partigiane combattenti

 

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Presentata il 2 novembre 2006

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Onorevoli Colleghi! - La storiografia ufficiale ha spesso sottovalutato il ruolo delle donne nella lotta di liberazione dal nazifascismo. Si è da diverse parti sostenuto che il loro ruolo era quasi esclusivamente quello di staffette, di semplice raccordo tra le diverse formazioni impegnate direttamente in battaglia. In molti casi, invece, esse svolsero compiti di primo piano come commissarie di guerra e come combattenti, pagando il loro eroismo anche con la vita: 35.000 furono le donne partigiane, 20.000 le patriote, 70.000 in totale quelle impegnate nei gruppi di difesa, 4.653 le donne arrestate e 2.750 quelle deportate. Tra di esse 512 svolsero le funzioni di commissario di guerra e 2.900 furono fucilate o caddero in combattimento.

Fu una lotta non soltanto contro il fascismo e per la liberazione dell'Italia, ma anche per l'emancipazione e per la conquista dei diritti delle donne, il cui risultato primo furono la Costituzione italiana e il riconoscimento del diritto di voto.

La presente proposta di legge si prefigge di riconoscere alle donne il giusto tributo per l'impegno profuso nella lotta di liberazione nazionale, promuovendo, specialmente tra le giovani generazioni, le figure più rappresentative di donne combattenti; prevede, altresì, l'organizzazione di manifestazioni pubbliche e convegni per la celebrazione del loro importante contributo, anche attraverso la produzione di documentari e di pubblicazioni dedicati alle loro gesta e alle loro attività.

Essa dispone, inoltre, la costruzione di monumenti commemorativi delle partigiane combattenti medaglie d'oro al valor militare nei luoghi di nascita e di morte: si intende così celebrare la memoria della partigiana bolognese Irma Bandiera, che fu prima staffetta del 7o GAP e poi audace combattente, seviziata dai fascisti per sei giorni e poi uccisa per non aver svelato i nomi dei suoi compagni; dell'emiliana Ines Bedeschi, catturata durante una missione e trucidata dai nazifascisti; della veneta Livia Bianchi, che, pur essendole stato offerto di non morire, volle seguire la sorte dei suoi compagni; di Gina Borellini, che sfuggì diverse volte alla morte e che rifiutò di essere soccorsa durante un combattimento per permettere agli altri di scappare, poi deputata durante la I, la II e la III legislatura; della romana Carla Capponi, poi parlamentare del PCI, che partecipò all'attentato di via Rasella a Roma; della friulana Cecilia Deganutti, catturata dai tedeschi e poi trucidata nel campo di concentramento di San Sabba; dell'emiliana Gabriella Degli Esposti, torturata mentre era incinta con metodi atroci e poi passata per le armi insieme ai suoi compagni sul greto del Panaro a San Cesario; della cattolica Anna Maria Enriquez Agnoletti, seviziata per sette giorni e sette notti e poi fucilata; di Maria Assunta Lorenzoni, che militò tra gli antifascisti fiorentini e cadde a Firenze mentre cercava di fuggire da un interrogatorio, uccisa da una scarica di mitra; di Irma Marchiani, vice comandante del battaglione «Matteotti» della divisione Garibaldi «Modena», catturata dopo i combattimenti di Benedello e passata per le armi insieme ai suoi compagni; di Ancilla Marighetto e Clorinda Menguzzato, che militarono nel Tesino nella brigata «Gherlanda» della divisione «Gramsci», torturate perché tradissero i compagni rivelando il loro nome e poi uccise; di Norma Pratelli Parenti, tradita mentre induceva alla diserzione prigionieri di nazionalità straniera usati come truppe di completamento e per questo fucilata; di Rita Rosani, uccisa insieme ai compagni durante un rastrellamento dei tedeschi; di Modesta Rossi, trucidata a colpi di pugnale insieme al figlioletto più piccolo per non aver voluto dare informazioni ai nazisti, che cercavano il marito e altri partigiani; di Virginia Tonelli, dirigente comunista friulana, arsa viva alla Risiera di San Sabba; della toscana Vera Vassalle, che svolse un importantissimo ruolo di collegamento tra gli alleati e le forze partigiane; infine, di Iris Versari, sorpresa mentre si rifugiava in una casa colonica, che si diede la morte per salvare gli altri partigiani della sua banda.




 


proposta di legge

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Art. 1.

1. Nell'anno 2007, sessantesimo anniversario dell'elaborazione della Costituzione nata dalla Resistenza, per celebrare tutte le donne che si sono impegnate nella Guerra di liberazione, le istituzioni pubbliche promuovono e organizzano manifestazioni e incontri volti a rinverdire tra gli italiani e, in particolare, tra le giovani generazioni, il ricordo di tutte le donne che hanno lottato per la liberazione dal nazifascismo e per la costruzione della democrazia italiana.

 

Art. 2.

1. Per celebrare la memoria delle donne medaglia d'oro al valor militare che hanno combattuto nella Guerra di liberazione, è disposta l'edificazione di monumenti commemorativi nei comuni in cui ciascuna di tali donne nacque o fu uccisa.

2. Al fine di cui al comma 1, è assegnato un contributo di 50.000 euro a ciascuno dei seguenti comuni:

a) al comune di Bologna, per la costruzione di un monumento raffigurante le effigi delle medaglie d'oro al valor militare Irma Bandiera e Anna Maria Enriquez Agnoletti;

b) al comune di Conselice (Ravenna), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Ines Bedeschi;

c) al comune di Colorno (Parma), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Ines Bedeschi;

d) al comune di Melara (Rovigo), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Livia Bianchi e per recuperare il monumento funerario sito nel cimitero di Melara;

e) al comune di Porlezza (Como), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Livia Bianchi;

f) al comune di San Possidonio (Modena), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Gina Borellini;

g) al comune di Roma, per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Carla Capponi;

h) al comune di Udine, per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Cecilia Deganutti;

i) al comune di Castelfranco Emilia (Modena), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Gabriella Degli Esposti;

l) al comune di Crespellano (Bologna), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Gabriella Degli Esposti;

m) al comune di Sesto Fiorentino (Firenze), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Anna Maria Enriquez Agnoletti;

n) al comune di Macerata, per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Maria Assunta Lorenzoni;

o) al comune di Pavullo nel Frignano (Modena), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Irma Marchiani;

p) al comune di Firenze, per la costruzione di un monumento raffigurante le effigi delle medaglie d'oro al valor militare Irma Marchiani e Maria Assunta Lorenzoni;

 q) al comune di Castello Tesino (Trento), per la costruzione di un monumento raffigurante le effigi delle medaglie d'oro al valor militare Ancilla Marighetto e Clorinda Menguzzato;

r) al comune di Pieve Tesino (Trento), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Ancilla Marighetto;

s) al comune di Massa Marittima (Grosseto), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Norma Pratelli Parenti;

t) al comune di Trieste, per la costruzione di un monumento raffigurante le effigi delle medaglie d'oro al valor militare Rita Rosani, Cecilia Deganutti e Virginia Tonelli;

u) al comune di Negrar (Verona), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Rita Rosani;

v) al comune di Bucine (Arezzo), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Modesta Rossi;

z) al comune di Monte San Savino (Arezzo), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Modesta Rossi;

aa) al comune di Castelnovo del Friuli (Pordenone), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Virginia Tonelli;

bb) al comune di Viareggio (Lucca), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Vera Vassalle;

cc) al comune di Lavagna (Genova), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Vera Vassalle;

 dd) al comune di Portico e San Benedetto (Forlì-Cesena), per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Iris Versari;

ee) al comune di Forlì, per la costruzione di un monumento raffigurante l'effige della medaglia d'oro al valor militare Iris Versari.

3. I contributi di cui al comma 2 sono erogati ai comuni interessati dal Ministero della difesa entro il 31 dicembre 2007.

4. Per l'attuazione del presente articolo è autorizzata la spesa di 1.300.000 euro per l'anno 2007.

 

Art. 3.

1. Alla Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane è assegnato un contributo di 200.000 euro, erogato da parte del Ministero della difesa entro il 31 dicembre 2007, per la realizzazione di documentari, DVD, libri e mostre fotografiche sul ruolo delle donne combattenti nella Resistenza italiana, da produrre anche tramite l'istituzione di apposite borse di studio per giovani ricercatori o laureandi.

2. Alla Confederazione di cui al comma 1 è altresì assegnato un contributo di 30.000 euro per la realizzazione nel comune di Castello Tesino (Trento), di concerto con le associazioni combattentistiche e partigiane locali, di una mostra sulla vita di Ancilla Marighetto e di Clorinda Menguzzato.

3. Per le finalità di cui ai commi 1 e 2 è autorizzata la spesa di 230.000 euro per l'anno 2007.

 

 

Art. 4.

1. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, pari a 1.530.000 euro per l'anno 2007, si provvede mediante corrispondente riduzione della proiezione per il medesimo anno dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2006-2008, nell'ambito dell'unità previsionale di base di conto capitale «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2006, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.

2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

 

 

 




[1]     L. 31 gennaio 1994, n. 93, Norme per la concessione di contributi alle associazioni combattentistiche.

[2]    L. 28 dicembre 1995, n. 549, Misure di razionalizzazione della finanza pubblica.

[3]     L’elenco è stato fornito dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia, sede nazionale.

[4]     L. 28 dicembre 2001, n. 448, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2002).

[5]     L. 11 giugno 1998, n. 205, “Norme per la concessione di contributi statali in favore delle associazioni combattentistiche”.

[6]     Legge 7 marzo 2001, n. 61, Norme per la concessione di contributi statali alle Associazioni combattentistiche.

[7]     Analogamente, l’art. 1 della stessa L. 61/2001 prevede che il Ministro della difesa ripartisca, con le stesse modalità, tra le associazioni combattentistiche sottoposte alla propria vigilanza contributi per un importo pari a 4 miliardi di lire (2.065.828 euro) annui per i medesimi esercizi finanziari.

[8]    L. 20 febbraio 2006, n. 92, Norme per la concessione di contributi statali alle associazioni combattentistiche.

[9]   D.L. 31-01-2005, n. 7, Disposizioni urgenti per l'università e la ricerca, per i beni e le attività culturali, per il completamento di grandi opere strategiche, per la mobilità dei pubblici dipendenti, e per semplificare gli adempimenti relativi a imposte di bollo e tasse di concessione, nonché altre misure urgenti.

[10]   Legge 1° dicembre 1997, n. 420, “Istituzione della Consulta dei Comitati nazionali e delle Edizioni nazionali”.

[11]   Circolare 4 febbraio 2002, n. 18 “Interventi in materia di comitati nazionali per le celebrazioni e le manifestazioni culturali e edizioni nazionali.”

[12]    www.anpi.it. Accanto a ogni nome è riportata l’indicazione dei comuni in cui l’A.C. 1880 prevede l’edificazione di monumenti commemorativi.