Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 647 del 29/6/2005
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La seduta, sospesa alle 13, è ripresa alle 15.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta


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immediata, alle quali risponderà il ministro per i rapporti con il Parlamento.

(Iniziative per disporre uno screening sanitario sugli ex militari addetti alla base militare di Monte Venda - n. 3-04836)

PRESIDENTE. L'onorevole Rizzi ha facoltà di illustrare l'interrogazione Gibelli n. 3-04836 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1), di cui è cofirmatario.

CESARE RIZZI. Signor Presidente, signor ministro, secondo quanto riportato recentemente da alcuni organi di stampa, non meno di cinquanta ex militari, un tempo addetti alla vecchia base del primo ROC di Monte Venda, in provincia di Padova, risultano essere stati colpiti da una gravissima patologia, nota come mesotelioma pleurico.
Sulla genesi di tale patologia, la cui gestazione può essere anche pluridecennale, incide l'esposizione alle polveri di amianto, materiale che risulta essere presente nella galleria «protetta» della vecchia base del primo ROC.
Esiste, altresì, un'indagine della procura militare in corso per accertare le cause esatte di numerosi decessi, che sarebbero imputabili alla presenza di amianto sulle navi della Marina militare e potrebbero portare il totale delle morti sospette a quota quattrocento.
Desideriamo comprendere, per quanto risulti al Governo, quale sia il numero esatto di persone potenzialmente ed effettivamente colpite e cosa si intenda fare.

PRESIDENTE. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi, ha facoltà di rispondere.

CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, l'attenzione che la Difesa pone rispetto alla tutela del personale militare e civile che sia venuto a contatto con l'amianto si è già concretizzata in disposizioni emanate agli organi tecnici competenti per ricognire il personale stesso e per verificare la situazione di potenziale rischio subito in ambito delle Forze armate.
Con riferimento alle indagini avviate dalla magistratura ordinaria e militare per accertare l'esistenza di un nesso di casualità fra i decessi avvenuti e l'esposizione alle polveri di amianto, l'amministrazione della Difesa ha provveduto a consegnare i relativi documenti richiesti dagli inquirenti e resta disponibile a fornire ogni ulteriore contributo.
Sulla problematica riguardante specificatamente il primo ROC di Monte Venda, si precisa che agli organismi sanitari dell'Aeronautica militare non risultano oggi elementi che consentano una quantificazione dei casi di patologie correlate all'esposizione all'amianto relativi a personale che abbia prestato servizio presso quell'ente.
Quanto agli aspetti riguardanti attività di prevenzione e sicurezza sul posto di lavoro, la forza armata citata, sin dal 1992, ha avviato controlli ambientali presso i propri reparti, proprio per accertare la presenza di fibre di amianto aerodisperse. I risultati dei controlli, finora effettuati presso oltre settanta enti e reparti, hanno evidenziato che i valori registrati sono inferiori a quelli previsti dal decreto legislativo n. 277 del 1991.
Con riguardo, invece, alla necessità e all'opportunità di disporre uno screening sanitario sugli ex militari un tempo distaccati presso il ROC, la Difesa ha già dato disposizioni agli istituti medico-legali di sottoporre a controllo sanitario tutto il personale interessato, in servizio e in congedo, che, reputando di aver svolto attività lavorative in ambienti con presenza di materiali con amianto, ne faccia richiesta.
Inoltre, il 22 giugno scorso, quindi recentemente, è stata emanata un'apposita direttiva che prevede, fra l'altro, la costituzione di un comitato per la ricerca sanitaria militare, dei comitati tecnico-scientifici ed un osservatorio epidemiologico per meglio raccogliere e classificare i dati relativi ai militari soggetti a patologie derivanti dal contatto con l'amianto.


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Anche per quanto riguarda il personale della Marina, sono in atto tutte le possibili attività necessarie ad approfondire la tematica del rapporto fra navi, amianto e personale interessato. Allo scopo, è stato nominato un gruppo di lavoro che sta procedendo alla quantificazione dei soggetti sottoposti all'esposizione ad amianto, avvalendosi della consulenza scientifica del professore Tomei, direttore della scuola di specializzazione in medicina del lavoro presso l'università «La Sapienza».
È del tutto evidente che sulla problematica in argomento il Governo ha posto in essere - e continuerà a farlo - la massima attenzione, sia con provvedimenti di natura preventiva e tecnico-sanitaria, sia con provvedimenti di carattere legislativo e previdenziale a tutela del personale. Tuttavia bisogna sottolineare che, in effetti, la diffusione dell'amianto e gli ambienti storicamente permeati da questo materiale sono talmente vasti da rendere la problematica - e quindi anche le relative indagini - molto complesse.

PRESIDENTE. L'onorevole Rizzi ha facoltà di replicare.

CESARE RIZZI. Signor ministro, nonostante tutta la simpatia che nutro per lei, mi consenta di dire che le solite risposte che fornisce il Governo lasciano il tempo che trovano.
Lei dice che bisognerà sottoporre a visita coloro che, tra gli ex militari, ne faranno richiesta: ma siamo noi che dobbiamo invitare queste persone a farsi visitare, non sono gli ex militari che debbono venire a chiedere di essere visitati per capire cosa abbiano.
Signor ministro, qui ci sono dati ben precisi: siamo già a 400 morti! Quattrocento morti non è una cosa da ridere! Occorre prendere questo problema sul serio! Ho l'impressione che qui venga fuori un caso analogo a quello dell'uranio impoverito, di cui sei o sette anni fa ho parlato in quest'aula; allora mi davano del pazzo e invece adesso tutti i giornali parlano di quello che sta accadendo con l'uranio impoverito.
Sarei dell'avviso, signor ministro, di invitare tutti gli ex militari che hanno frequentato il primo ROC di Monte Venda ad essere sottoposti a visite mediche, senza aspettare che siano i militari, o chi per essi, a dire: «Presumo di essere ammalato e quindi vorrei essere visitato». Questo è un fatto molto grave, caro ministro! Non si può dire: «Aspettiamo che arrivino loro»!
La magistratura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo (attenzione, perché questo è un fatto molto grave!); ci sono 400 morti...

CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Ma dove?

CESARE RIZZI. ... e lei mi viene a dire: «Aspettiamo che, tra i militari, chi presuma di essere colpito venga a farsi visitare». Non sono risposte da dare, queste, caro amico Giovanardi! Qui vi è una situazione, a mio avviso, drammatica e, pertanto, bisogna darsi da fare, offrendo l'opportunità a tutti i militari, a tutti coloro che hanno prestato il servizio militare presso il Monte Venda, in provincia di Padova, di essere sottoposti a visita medica...

PRESIDENTE. Onorevole Rizzi... concluda!

CESARE RIZZI. ...poiché per capire ed effettuare una giusta diagnosi occorre fare questo e non aspettare che arrivino i militari ammalati! Se aspettiamo che arrivino loro, caro mio, qui non ne veniamo più fuori!

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